Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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enrico

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ROMA. Oltre a Fs, Mef e Delta hanno presentato la loro offerta per Alitalia anche Atlantia, il gruppo Toto, l'azionista di maggioranza della compagnia colombiana Avianca German Efromovich e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Le proposte, secondo quanto si apprende, arrivate a Mediobanca saranno valutate stanotte sotto il profilo industriale e finanziario e domani approderanno al Cda di Fs, fissato alle 12,30. Dopo di che le proposte saranno portate al Mise e ai commissari di Alitalia per la costituzione del consorzio non necessariamente con le quote.

In un lungo post su Facebook, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha commentato le offerte giunte per la compagnia aerea auspicando di essere «l'ultimo ministro che si occupa di Alitalia. Torniamo a farla volare in tutto il mondo, a testa alta». «Ma ricapitoliamo un attimo - scrive ancora Di Maio -. Quando mi sono insediato al ministero dello Sviluppo economico ho promesso ai cittadini italiani che non avremmo solo salvato Alitalia, ma che l'avremmo rilanciata con un piano ambizioso che prevedesse la presenza dello Stato nella compagine societaria. Questo perché abbiamo bisogno che la nuova Alitaliacontribuisca alle politiche turistiche del Paese, andando a prendere turisti in tutto il mondo sulle rotte di lungo raggio, per portarli nel Paese più bello che c'è: l'Italia. Così fanno in Francia con Air France e in Olanda con KLM».

«La quota maggioritaria della nuova Alitalia- prosegue ancora Di Maio - sarà costituita da Ferrovie dello Stato e dal ministero dell'Economia, che ne possederà il 15%. Alla compagine di Stato ha manifestato interesse ad affiancarsi Delta Airlines, una delle migliori compagnie al mondo, a dimostrazione della bontà dell'operazione di mercato che è stata messa in campo. Ora manca il 'quarto elemento'. Entro domani si dovrà scegliere tra le offerte pervenute e mettersi al lavoro per avviare il confronto con i dipendenti per chiudere l'accordo sindacale».
Da Lastampa.it
 

enrico

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Re: Alitalia: tra Atlantia, Delta, CdP e FS, siamo alla resa dei conti

Siamo alle comiche finali.
Ovviamente non una parola sul fatto che Atlantia sia la stessa società contro la quale sino a ieri l’altro Di Maio aveva inveito.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Re: Alitala, arrivate le offerte per il “quarto socio”

In tutto ciò Delta che dovrebbe fare, aspettare alla finestra?
 

nicolap

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Roma
Re: Alitala, arrivate le offerte per il “quarto socio”

l'idolo dei naviganti.
 

BGW

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30 Marzo 2008
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CMN
Re: Alitala, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Questo perché abbiamo bisogno che la nuova Alitaliacontribuisca alle politiche turistiche del Paese, andando a prendere turisti in tutto il mondo sulle rotte di lungo raggio, per portarli nel Paese più bello che c'è: l'Italia. Così fanno in Francia con Air France e in Olanda con KLM
Un passaggio ripreso pressoché verbatim da Berlusconi in campagna elettorale nell'A.D. 2008.
 

ripps

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

La cordata che vuole rilanciare Alitalia sceglierà oggi il nome del nuovo socio. O soci. Ieri Mediobanca ha ricevuto quattro «conferme d’interesse» che saranno sottoposte oggi al cda di Ferrovie dello Stato, al ministero dello Sviluppo economico e ai commissari della compagnia. Le buste pervenute sono quelle di Carlo Toto, Germán Efromovich (azionista di maggioranza del vettore sudamericano Avianca, che però non c’entra con la procedura), l’imprenditore Claudio Lotito e Atlantia. Quest’ultima dopo aver incaricato l’ad Giovanni Castellucci di valutare il progetto, ha spedito una «comunicazione ufficiale» che equivale all’offerta non vincolante. Chi sarà scelto potrà sedersi al tavolo con Fs, dicastero dell’Economia e Delta Air Lines.


Una svolta che apre una nuova — e complicata — fase. «Si dovrà scegliere tra le offerte pervenute e mettersi al lavoro per avviare il confronto con i dipendenti per chiudere l’accordo sindacale», commenta su Facebook il ministro Luigi Di Maio, aggiungendo che «ora manca il “quarto elemento”». Gli «elementi» potrebbero essere cinque: oltre alla valutazione positiva su Atlantia, gli esperti di Mediobanca potrebbero dare l’ok anche a Toto.








Una volta costituito il consorzio, si partirà già da una bozza di rilancio, il «Piano industriale definitivo» redatto da Ferrovie dello Stato e Delta (con il contributo di Oliver Wyman, McKinsey, Ernst & Young) e di cui il Corriere ha ottenuto copia. Un piano che definitivo non è, dal momento che su questa base dovranno intervenire gli uomini di Atlantia (e, nel caso, di Toto).


La nuova Alitalia, secondo la bozza, da qui al 2023 avrà la finestra sul mondo nell’hub di Roma Fiumicino e quella sugli affari (europei) a Milano Linate grazie anche all’introduzione negli aerei di una vera classe Business. E se a Malpensa non si punta più di tanto, saranno sborsati 60 milioni di euro per riprendere gli slot a Londra Heathrow.


Il vettore tricolore nei prossimi quattro anni dovrebbe avere meno Italia (dove esiste già la connettività ferroviaria) e più Europa e Nord America. Fiumicino resterebbe l’hub delle operazioni intercontinentali con l’aggiunta dei voli per San Francisco (in aprile-ottobre) e Shanghai, ma togliendo — come anticipato dal Corriere a giugno — Santiago del Cile, Johannesburg, Delhi. Un tema su cui si confronteranno Fs-Delta e Atlantia (che con AdR gestisce Fiumicino): gli uomini di Castellucci ribadiranno la necessità di aumentare le tratte di lungo raggio. In parallelo Linate diventerebbe sempre più uno scalo per gli affari aumentando le connessioni tra il Settentrione e le principali città europee: considerato che non ha slot liberi, questo dovrebbe avvenire tagliando almeno 15 rotte non profittevoli.


La nuova Alitalia punterà di più sulla clientela business per supportare i ricavi. Operazione — spiegano in Delta — già avviata e con qualche risultato positivo da circa un anno dall’attuale gestione. Per supportare gli introiti si procederà pure alla riconfigurazione degli aerei (che passeranno da 117 a 109 nel 2023). Per questo sui 977,7 milioni di euro di investimenti 96,3 milioni saranno destinati all’aumento di posti in classi Business e Premium economy sui voli intercontinentali e all’«inserimento della classe First (in realtà la Business, ndr) sui voli di corto raggio».

Corriere della Sera

Aggiungo inoltre nel "pezzo" di Dragoni sul Sole che sono previsti investimenti totali nella new Alitalia pari a 977,6 milioni di euro in 4 anni di cui 290,4 nel 2020. Le spese piu' elevate sono per la flotta, 726,8 milioni, di cui 566 per manutenzione e 96 per il phase in di nuovi aerei. Il Piano prevede una riduzione da 117 velivoli a 102 al primo gennaio 2020. Poi una parziale risalita fino a 109 aerei nel 2025. I nuovi aerei verranno acquistati in formula leasing precisa il Piano con la seguente spesa: 7 A319 (42 milioni), 6 A321 (24 milioni) e 3 B777 serie 200 (30 milioni).

Anche Dragoni sottolinea come 60 milioni saranno destinanti a ricomprare gli slot su Heathrow e per farlo AZ ha tempo fino al 2026.
 

Marco Clemente

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Mi sembra una flotta sempre focalizzata sul medio raggio che sul lungo... inoltre ls rotte che vogliono chiudere alcune dono aperte da non molto tempo e non sappiamo se abbiamo avuto il tempo necessario per raggiungere la profittabilità
 

13900

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Proporrei anche nuove divise e nuova livrea, giusto per non saper né leggere né scrivere.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Alcuni spunti della bozza di P.I. paiono interessanti (riduzione del nazionale da LIN con ovvia integrazione al sistema delle Frecce,la C dedicata sul MR, il riacquisto degli slots su LHR), ma il tutto cozza con la sottocapitalizzazione della compagnia.
Avere sogni di gloria sul LR e poi leggere che nei prossimi anni sono stanziati 30 mio. (!) per il phase in di tre 772 in leasing e l’apertura di SFO stagionale e di PEK, con chiusura contestuale di altre tre rotte, qualche domanda la fa venire.
 

AZ680

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roma, Lazio.
Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

"Il vettore tricolore nei prossimi quattro anni dovrebbe avere meno Italia (dove esiste già la connettività ferroviaria) e più Europa e Nord America. Fiumicino resterebbe l’hub delle operazioni intercontinentali con l’aggiunta dei voli per San Francisco (in aprile-ottobre) e Shanghai, ma togliendo — come anticipato dal Corriere a giugno — Santiago del Cile, Johannesburg, Delhi. ".

Delhi si sapeva che fosse una rotta poco profittevole, JNB aperta da poco e si vuole già chiudere ? Perchè chiudere SCL a cui è stata aggiunta poco tempo fa una frequenza ? Non ha molto senso. Per il resto la cosiddetta "espansione in Europa" altro non è che fare da aspirapolvere per Delta via FCO
 

13900

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Alcuni spunti della bozza di P.I. paiono interessanti (riduzione del nazionale da LIN con ovvia integrazione al sistema delle Frecce,la C dedicata sul MR, il riacquisto degli slots su LHR), ma il tutto cozza con la sottocapitalizzazione della compagnia.
Avere sogni di gloria sul LR e poi leggere che nei prossimi anni sono stanziati 30 mio. (!) per il phase in di tre 772 in leasing e l’apertura di SFO stagionale e di PEK, con chiusura contestuale di altre tre rotte, qualche domanda la fa venire.
Si ma per quasi tutti questi positivi ci sono dei negativi: per cominciare, Rimane il problema di cosa fare con gli slot di LIN liberatisi in seguito ai tagli sul nazionale. Tutti i tentativi precedenti sono finiti in niente, con aperture e chiusure abbastanza repentine. L’idea di fare voli intercontinentali da LIN è utopica.

Mettere una “C dedicata” sui voli di corto/medio può essere molto controproducente: da un lato si può richiedere un premium, ma dall’altro perdi la flessibilità che la configurazione odierna col divisorio può dare, e soprattutto devi avere un mercato che vuole pagare per un sedile più grosso. Su un volo per Tel Aviv, magari (anche se su un red eye sarebbe meglio avere una lie flat), su uno per Madrid dubito.

L’integrazione con le Freccie è sicuramente cosa buona, ma... senza avere stazioni AV negli aeroporti con accesso facile e veloce alla rete, è dura essere competitivi. Voglio dire: è più facile fare, chessò, JFK-FRA-FLR con Lufthansa o fare JFK-FCO con Alitalia, poi FCO Express e treno da Termini (o ETR600 su rete storica e poi su AV da Roma?). In Germania funziona perché gli ICE passano per DUS e FRA, in Italia no.

D’altro lato 30m per tre 77E non è un brutto prezzo (immagino per uno-due anni), ma trovare dei 77E usati che non siano dei rottami è veramente difficile. L’abbiamo visto in passato, non c’è chissà che mercato secondario per i 777, e soprattutto per i 77W. EK sta per dismettere un po’ di -300; lasciando perdere i non ER, gli ER hanno tutti una decina d’anni e un sacco di cicli, in più in un clima brutto come quello del Golfo. Sui -200, SQ ha dismesso i suoi, e le altre (JL, NH, AF) li dismetteranno per mandarli direttamente a diventare lattine.
 

Betha23

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Aggiungo inoltre nel "pezzo" di Dragoni sul Sole che sono previsti investimenti totali nella new Alitalia pari a 977,6 milioni di euro in 4 anni di cui 290,4 nel 2020. Le spese piu' elevate sono per la flotta, 726,8 milioni, di cui 566 per manutenzione e 96 per il phase in di nuovi aerei. Il Piano prevede una riduzione da 117 velivoli a 102 al primo gennaio 2020. Poi una parziale risalita fino a 109 aerei nel 2025. I nuovi aerei verranno acquistati in formula leasing precisa il Piano con la seguente spesa: 7 A319 (42 milioni), 6 A321 (24 milioni) e 3 B777 serie 200 (30 milioni).

Anche Dragoni sottolinea come 60 milioni saranno destinanti a ricomprare gli slot su Heathrow e per farlo AZ ha tempo fino al 2026.
Scusate... come fanno a costa 6 A321 la metà di 7 A319?!?!

Poi immagino che il 2025 sia un refuso per dire 2023.

Altra cosa, che senso ha far uscire tutti gli E175 e tenere i 5 E190?
 

13900

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Re: Alitalia, arrivate le offerte per il “quarto socio”

Per il resto la cosiddetta "espansione in Europa" altro non è che fare da aspirapolvere per Delta via FCO
Quale altro scenario ci potrebbe essere? La stessa Virgin Atlantic, che pur non essendo chissà che successo non è messa male come AZ, oramai fa quasi solo feeding sugli hub di Delta.
 
Stato
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