Il termine di novembre è un termine che a questo punto diventa essenziale». Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia Daniele Discepolo riferendosi alla scadenza del 21 novembre per l’offerta
vincolante per Alitalia. «Ci stiamo dando da fare - ha dichiarato in audizione sul decreto fiscale (contenente una nuova tranche di 400 milioni del prestito ponte) alle commissione Trasporti e Attività produttive della Camera. - anche al di là delle nostre prerogative per agevolare la conclusione di questa vicenda che si sta prolungando da tanto tempo. Questa amministrazione straordinaria sta durando molto oltre i limiti consentiti». Anche perché «ci sono fatti gestionali importanti che vanno risolti», ha spiegato Discepolo, precisando in particolare che «abbiamo la necessità entro novembre di comunicare alla Iata i programmi di volo»«Spostamento minimo data 21 novembre non drammatico»
«Abbiamo identificato che la conclusione di tutte» le attività necessarie prima del passaggio degli asset alla newco «dovesse intervenire entro il primo trimestre del 2020, il che significa giungere a completare l'offerta in termini molto brevi e contenuti, entro una indicazione temporale, che è stata fornita dal Mise, e che si colloca al 21 novembre» ha confermato Laghi, puntualizzando che piano, prezzo e altre questioni rimangono comunque nella “piena autonomia” del soggetto che farà l’offerta. E che «la data del 21 novembre, se avesse uno spostamento minimo, fermo restando» il termine del primo trimestre 2020 per il closing, «non avrebbe un tema di drammatizzazione».
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Paleari: fatturato anche quest'anno oltre 3mld
I numeri sulla compagnia li ha forniti il commissario straordinario Stefano Paleari. «Questa è un'azienda che fatturerà anche quest'anno più di tre miliardi» ha detto Paleari. «È un'azienda che sta sul mercato, però nei limiti dell'amministrazione straordinaria», ha aggiunto
In cassa 315mln, 201mln investimenti in 2019
Nelle casse di Alitalia al 31 ottobre ci sono «315 milioni, dai 310 milioni al 30 settembre». Lo ha confermato Paleari precisando che «il valore dei biglietti prepagati è pari a 430 milioni, di cui solo la metà incassati
effettivamente». «All'inizio dell'amministrazione straordinaria
avevamo in cassa 83 milioni», ha aggiunto. Gli investimenti che verranno realizzati nel 2019 sono pari a «201 milioni, di cui 170 nella flotta, rispetto ai 183 milioni del 2018, di cui 153 nella flotta». La forza lavoro della compagnia è pari a «10.847 persone, mentre il numero dei dirigenti è pari a 43, con una riduzione dai 64 dell'inizio dell'amministrazione
straordinaria».
In semestre ricavi +3%, +7,7% in due anni
Nel primo semestre del 2019 Alitalia ha registrato «ricavi per 1,443 milioni, in crescita del 3% rispetto al primo semestre 2018 e del 7,7% rispetto al primo semestre 2017». «Questa crescita del 7,7%, se si guarda ai voli di lungo raggio sale al +14,2%», ha aggiunto Paleari, precisando che i voli di lungo raggio sono invece aumentati del 5% rispetto ai primi sei mesi del 2018. «L’Ebitda è pari a -164 milioni, dai -124 del primo semestre 2018 e -326 del 2017. Questa differenza tra il primo semestre 2019 e il primo semestre 2018 - ha precisato - è più che ampiamente riconducibile all'aumento del costo del petrolio: nel primo semestre si è avuto un aumento del costo del carburante di 52 milioni».
Il Sole 24 Ore