Visto così sembra un gran affare solo per le compagnie aeree.
Non propriamente.
power-by-the-hour, oltre a quanto detto da Farfallina, significa anche che il motore è di proprietà Rolls Royce (o GE, o IAE, o Engine Alliance, o CFM...). RR sostanzialmente possiede l'asset motore, che è quello di valore dell'insieme dell'aereo (per dirne una, se io domani vendessi un A319 tipo i nostri, con 15 anni sul groppone, faccio 1 milione di cellula e 5 di motori). Inoltre Rolls Royce, se ci pensi, effettua un investimento - il motore - al momento della costruzione, e lo mantiene tramite manutenzione. RR viene, poi, pagata per ogni secondo di utilizzazione del motore stesso, che sia un ground run o un volo intercontinentale (ecco, magari esagero sul ground run), per cui il ritorno c'è. Infine, se tutto andasse a scatafascio, può sempre ripigliarsi il motore!
C'è poi la questione-dati: RR sa, tramite telemetria, quando ogni motore funziona, come funziona e come viene usato; già solo queste informazioni, che poi rivende alle compagnie, valgono milioni (pensa solo alla riduzione di costi derivante da un miglioramento del consumo anche infinitesimale), e c'è tutta un'industria a riguardo: se non erro BA ha comprato un software da Honeywell per "leggere" e usare al meglio queste informazioni, che ovviamente RR non cede aggratis.