Alitalia, troppi ritardi a Fiumicino e l'Enac chiede di ridurre i disagi
Adr e Alitallia: più addetti, task force per smistamento bagagli
Marcegaglia fuori da Cai, Banca Intesa cerca acquirenti quote
Vola ma in ritardo Alitalia. A Fiumicino, secondo la denuncia dell'amministratore delegato Rocco Sabelli, Alitalia registra ritardi fra il 50 e il 70% dei circa 230 voli in partenza «in linea con i tassi registrati da dieci anni». Sulla Roma-Milano, invece, «la puntualità è rispettata per oltre l'80% dei voli», ha aggiunto.
Sospeso lo sciopero del 20. Mentre il Sindacato dei lavoratori ha sospeso lo sciopero indetto per il 20 luglio di tutto il personale del gruppo Alitalia, dopo aver ricevuto la convocazione da parte di Alitalia per il 21 luglio prossimo all'Unione Industriali Romani per riaprire la trattativa, Sabelli ha dichiarato che il tasso di riempimento degli aerei Alitalia «sul mese di luglio è stato di oltre il 66%. Nei primi giorni di luglio, invece, abbiamo superato il 70%». al termine dell'incontro con Aeroporti di Roma e Enac. Nei mesi di luglio, agosto e settembre «stimiamo 2 milioni di passeggeri al mese. Ma non si possono fare paragoni con il 2008».
Le promesse Alitalia e Adr. L'incontro è servito proprio per discutere il tema dei ritardi e dei disservizi a Fiumicino. In particolare l'Enac ha chiesto quali interventi sono proposti per evitare i disagi ai viaggiatori. Potenziamento degli organici e del sistema per le informazioni ai passeggeri; incremento del numero dei varchi di sicurezza; costituzione di una task-force supplementare dedicata allo smistamento bagagli, presidio rafforzato per la manutenzione dei sistemi dell'aerostazione e di quelli informatici e di telecomunicazioni; manutenzione straordinaria delle superfici piste e piazzali e nuova organizzazione di controllo pulizie. Sono questi gli interventi assicurati all'Enac dai vertici Alitalia e Adr per migliorare la qualità del servizio di trasporto aereo e di superare le criticità presenti su Fiumicino, che «nel mese di giugno - si legge in una nota dell'Enac - hanno condotto ad insufficienti risultati in termini di puntualità dell'Alitalia e dello scalo nel suo complesso».
Gli interventi, sottolinea l'Enac, «dovranno condurre a risultati in linea con le migliori performance della media europea». L'Alitalia ha aggiunto che «con la raggiunta unificazione dei sistemi informatici di prenotazione e vendita della Compagnia e di quelli di Air One, unitamente agli interventi concordati con Adr prima descritti, sarà possibile migliorare a livello dell'intera rete, incluso Fiumicino, la puntualità della Compagnia, che già sulla tratta Roma-Milano ha raggiunto l'80%».
A vigilare sul rispetto degli impegni e sul raggiungimento dei risultati concordati provvederà il Comitato congiunto composto da Enac, Alitalia e Adr, presieduti da Benedetto Marasà, direttore centrale operazioni dell'Enac. Alla riunione, convocata dal presidente dell'Autorità dell'aviazione civile, Vito Riggio, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, rappresentanti di Assaereo, Ibar, Assaeroporti, e il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta.
Assetto azionario Alitalia: fuori Marcegaglia. Sullo sfondo dell'incontro, c'è stato anche uno scambio di battute di Sabelli sulla famiglia Marcegaglia e una sua imminente uscita dalla compagine azionaria di Cai, la compagnia che gestisce la nuova Alitalia. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, tra i soci fondatori (con il suo gruppo siderurgico) della cordata che ha rilevato parte della vecchia Alitalia e che aveva annunciato di uscire dalla nuova compagnia «è nel libro soci con le sue quote». Lo ha assicurato l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, aggiungendo: «Non mi risulta che siano in vendita le sue azioni. Per uscire deve vendere e qualcuno deve comprare, bisogna essere in due». Secondo indiscrezioni, Banca Intesa si sarebbe impegnata a trovare un acquirente entro la prossima settimana. Come si ricorda, il gruppo mantovano, che aveva partecipato a titolo puramente simbolico alla nascita della cordata per rilevare la vecchia Alitalia, aveva manifestato il proposito di cedere le proprie quote azionarie alla conclusione dell'operazione di acquisto.
fonte: IlMessaggero