737 Ukraine International Airlines abbattuto dopo il decollo a IKA


East End Ave

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Tant’è; un idiota col dito sul pulsante, uno ad un radar che non sa decifrare e il più grande seduto sopra ad entrambi che da l’ordine.
E questi minacciano gli USA e il mondo?
Una manica di folli esagitati con in mano armi letali, questa la vera minaccia. Insieme all altro idiota al di là dell’oceano.
Calcolando il tempo tra l’impatto del missile e il crash penso con vigliacco terrore a quelle persone nell’aereo...
 

enzomatto

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Si può tranquillamente cambiare il titolo della discussione con "abbattuto"

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Cesare.Caldi

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Tant’è; un idiota col dito sul pulsante, uno ad un radar che non sa decifrare e il più grande seduto sopra ad entrambi che da l’ordine.
E questi minacciano gli USA e il mondo?
Una manica di folli esagitati con in mano armi letali, questa la vera minaccia. Insieme all altro idiota al di là dell’oceano.
Calcolando il tempo tra l’impatto del missile e il crash penso con vigliacco terrore a quelle persone nell’aereo...
Fosse per me proporrei un embargo aereo totale, sospensione totale dei collegamenti aerei da e per Iran e ban di tutte le compagnie iraniane worldwide. Il paese merita di rimanere completamente isolato dal mondo. Inoltre istituirei una no flight zone con divieto totale di sorvolo.
 

I-DAVE

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Fosse per me proporrei un embargo aereo totale, sospensione totale dei collegamenti aerei da e per Iran e ban di tutte le compagnie iraniane worldwide. Il paese merita di rimanere completamente isolato dal mondo. Inoltre istituirei una no flight zone con divieto totale di sorvolo.
Prendo il post di Cesare ma l'avviso è per tutti i naviganti: rimaniamo nell'alveo della sanità mentale e cerchiamo di produrre post intelligenti, per quanto possibile nelle capacità dei singoli, e attinenti al tema del thread.

Nel caso il thread degenerasse in un non-sense, come il post di cui sopra, il lucchetto arriva in un nanosecondo.

Primo e ultimo avviso.

DaV
 

I-DILA

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Mi domando, se una qualsiasi persona seduta su un comodissimo divano a 43982km di distanza, avendo a disposizione il pc e la pagina di flightradar.com sia in grado di riconoscere quell'aereo come CIVILE, come è possibile che la difesa iraniana non c'è riuscita ?
L'essere umano, per lo più sui grandi numeri, agisce male, non bene. In altre parole, fa le cose tendenzialmente in modo negligente, "a capocchia". Soprattutto sul lavoro.

Quanto più le attività sono complesse e rischiose, tanto più dovrebbero essere affidate a professionisti seri e preparati. Quando non è così, il rischio di errore è esponenzialmente maggiore. Quando è così, comunque esiste un rischio di errore ineludibile (da qui i sistemi di garanzia e protezione).

In questo caso, come in altri (sono state scritte biblioteche), le conseguenze dell'impreparazione e della negligenza sono tragiche. Ciò al netto del malfunzionamento dell'apparecchiatura e dei sistemi di protezione e garanzia.
 
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Paolo_61

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Immagino che se devi dire al mondo che hai tirato giù un aereo civile per sbaglio, vuoi averne la certezza matematica e ti prendi il tempo per mettere in piedi una “PR” adatta. Ora spero che ci dicano anche perché hanno sparato ad un aereo civile (uno dei tanti) che decolla dall’aeroporto della capitale.


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La direzione politica iraniana sapeva esattamente cosa fosse successo al massimo 10 minuti dopo l’accaduto.
Nel crisis management la cosa peggiore è raccontare balle, perché ormai nulla di quello che diranno sarà più creduto.
 

I-DILA

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4 Giugno 2007
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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Prendo il post di Cesare ma l'avviso è per tutti i naviganti: rimaniamo nell'alveo della sanità mentale e cerchiamo di produrre post intelligenti, per quanto possibile nelle capacità dei singoli, e attinenti al tema del thread.

Nel caso il thread degenerasse in un non-sense, come il post di cui sopra, il lucchetto arriva in un nanosecondo.

Primo e ultimo avviso.

DaV
Il post di Cesare, per quanto magari un po' "irrazionale" nella proposta, sottende però una questione di enorme importanza. Credo ormai ineludibile.

La questione è posta con prepotenza dalla statistica: il numero di incidenti e di vittime per causa di un abbattimento (da terra o da aria) è ormai elevato. Troppo elevato per standard di sicurezza accettabili dell'aviazione civile.

Ora vado sommariamente (possibile che abbia omesso qualcosa):

El Al 402
Libyan Arab Airlines 114
Korean Air Lines 007
Iran Air 655
Siberia Airlines 1812
DHL OO-DLL
Malaysia Airlines 17
Ukraine International Airlines 752

L'osservazione banale é: se volo in un teatro interessato da crisi militari, veri e propri conflitti armati o, peggio, scontri missilistici (ricordiamo che l'Iran aveva appena lanciato missili verso le basi Usa in Iraq) la probabilità (ossia il livello di rischio conseguente) che un missile (per le ragioni più disparate) colpisca un volo civile è più o meno alta della diversa situazione in cui si vola in un teatro politicamente stabile in assenza di conflitti armati?

La risposta è scontata. Ciò detto, occorrerebbe che l'incremento del rischio sia costantemente monitorato e valutato, al fine di stabilire se i corridoi aerei sono o meno costantemente sicuri (ossia il rischio sia accettabile, vale a dire vicino allo zero).

I fatti ci dicono, sempre molto semplicemente, che c'è qualcosa che non funziona. Certamente in relazione ai casi più recenti (UIA, Malaysia, DHL, Siberian, Iran Air).

Se quattro incidenti fatali e uno fortunosamente non fatale fossero stati causati dallo stesso fattore, l'aviazione non avrebbe già corretto apparati/procedure per evitare il ripetersi dell'evento?

Rispondiamo sinceramente a questa domanda, perché riguarda uno dei principi fondamentali su cui si basa l'aviazione civile (rammentato a conclusione, peraltro, di ogni puntata di Indagini ad alta quota).

Altra domanda: la cosa più semplice da fare non è correggere o chiudere rotte/corridoi per evitare di esporsi a tali rischi?

Prevengo l'osservazione più immediata: ma le aree di tensione/conflitto sono molte nel mondo. E quindi? Accettiamo il rischio a fronte di quale interesse? Economico? Mobilità di persone e cose? Benissimo, l'importante è che la cosa sia chiara e, possibilmente, informati gli operatori e i passeggeri.
 

Atlantia

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

rimango basito su chi alimenta voci di abbattimenti e quant'altro. E' una sfortunata coincidenza, tutto qua. Veramente irrealistica l'idea che l'aereo sia stato abbattuto. Da chi poi? Un aereo al decollo da IKA pieno di Iraniani, fatto fuori da loro stessi? Non scherziamo su.
Questa sentenza emessa poche ore dopo lo schianto dovrebbe dimostra che non occorre mai escludere a prescindere qualsiasi causa, onde ad evitare figuracce..
 

kenadams

Moderatore
13 Agosto 2007
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NYC
Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Il post di Cesare, per quanto magari un po' "irrazionale" nella proposta, sottende però una questione di enorme importanza. Credo ormai ineludibile.

La questione è posta con prepotenza dalla statistica: il numero di incidenti e di vittime per causa di un abbattimento (da terra o da aria) è ormai elevato. Troppo elevato per standard di sicurezza accettabili dell'aviazione civile.

Ora vado sommariamente (possibile che abbia omesso qualcosa):

El Al 402
Libyan Arab Airlines 114
Korean Air Lines 007
Iran Air 655
Siberia Airlines 1812
DHL OO-DLL
Malaysia Airlines 17
Ukraine International Airlines 752

L'osservazione banale é: se volo in un teatro interessato da crisi militari, veri e propri conflitti armati o, peggio, scontri missilistici (ricordiamo che l'Iran aveva appena lanciato missili verso le basi Usa in Iraq) la probabilità (ossia il livello di rischio conseguente) che un missile (per le ragioni più disparate) colpisca un volo civile è più o meno alta della diversa situazione in cui si vola in un teatro politicamente stabile in assenza di conflitti armati?

La risposta è scontata. Ciò detto, occorrerebbe che l'incremento del rischio sia costantemente monitorato e valutato, al fine di stabilire se i corridoi aerei sono o meno costantemente sicuri (ossia il rischio sia accettabile, vale a dire vicino allo zero).

I fatti ci dicono, sempre molto semplicemente, che c'è qualcosa che non funziona. Certamente in relazione ai casi più recenti (UIA, Malaysia, DHL, Siberian, Iran Air).

Se quattro incidenti fatali e uno fortunosamente non fatale fossero stati causati dallo stesso fattore, l'aviazione non avrebbe già corretto apparati/procedure per evitare il ripetersi dell'evento?

Rispondiamo sinceramente a questa domanda, perché riguarda uno dei principi fondamentali su cui si basa l'aviazione civile (rammentato a conclusione, peraltro, di ogni puntata di Indagini ad alta quota).

Altra domanda: la cosa più semplice da fare non è correggere o chiudere rotte/corridoi per evitare di esporsi a tali rischi?

Prevengo l'osservazione più immediata: ma le aree di tensione/conflitto sono molte nel mondo. E quindi? Accettiamo il rischio a fronte di quale interesse? Economico? Mobilità di persone e cose? Benissimo, l'importante è che la cosa sia chiara e, possibilmente, informati gli operatori e i passeggeri.
Secondo me semplifichi troppo. Gli abbattimenti accidentali sono stati tutti molto particolari: nel caso del Korean, per esempio, chiudere un corridoio sarebbe stato inutile, perché l'aereo era fuori rotta; e lo stesso dicasi per il volo El Al e per il Lybian 114.
I casi di Malaysian e Ukraine, per citarne due recenti, sono molto diversi: chiudere il corridoio di volo sopra la zona di guerra sarebbe stato utile per il Malaysian, ma nel caso dello Ukraine no. Per evitare il secondo si sarebbero dovuti chiudere tutti gli aeroporti iraniani, cosa assolutamente inverosimile. Tra l'altro - in tema di chiarezza e trasparenza - credo che fosse chiaro a tutti i passeggeri del volo di trovarsi in una zona di rischio oggettivo.
 

Viking

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13 Agosto 2009
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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Tant’è; un idiota col dito sul pulsante, uno ad un radar che non sa decifrare e il più grande seduto sopra ad entrambi che da l’ordine.
E questi minacciano gli USA e il mondo?
Una manica di folli esagitati con in mano armi letali, questa la vera minaccia. Insieme all altro idiota al di là dell’oceano.
Calcolando il tempo tra l’impatto del missile e il crash penso con vigliacco terrore a quelle persone nell’aereo...
Succede anche ai “migliori”, pls non scandalizzarti
 

flapane

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Fresco dalla BBC
Ma, alla fin fine, questa documentazione la faranno uscire? Vabbè raccontare balle a raffica, ma quando si affermano cose simili spero ci sia un seguito.

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I-DILA

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Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Secondo me semplifichi troppo. Gli abbattimenti accidentali sono stati tutti molto particolari: nel caso del Korean, per esempio, chiudere un corridoio sarebbe stato inutile, perché l'aereo era fuori rotta; e lo stesso dicasi per il volo El Al e per il Lybian 114.
I casi di Malaysian e Ukraine, per citarne due recenti, sono molto diversi: chiudere il corridoio di volo sopra la zona di guerra sarebbe stato utile per il Malaysian, ma nel caso dello Ukraine no. Per evitare il secondo si sarebbero dovuti chiudere tutti gli aeroporti iraniani, cosa assolutamente inverosimile. Tra l'altro - in tema di chiarezza e trasparenza - credo che fosse chiaro a tutti i passeggeri del volo di trovarsi in una zona di rischio oggettivo.
Vero, occorre distinguere i casi di aerei abbattuti in quanto fuori rotta da quelli che invece erano esattamente dove dovevano essere secondo i piani di volo.

Così come vi sono differenze tra i casi UIA e DHL (in decollo) e quelli di Malaysia, Siberian e Iran Air (in quota).

Il problema però è di fondo: tanto le compagnie aeree, quanto gli addetti, quanto, soprattuto i passeggeri devono potersi fidare. Se prendo un volo da/per Teheran dovrei essere sicuro che il rischio che mi colpisca un missile è uguale agli altri rischi che possono determinare la caduta dell'aereo, cioè ad un livello tale da considerare sicura l'attività.
 

Azeta

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Senza andare lontano non dimentichiamoci di Ustica, dove decenni dopo ancora nessuno ha avuto il coraggio di dire "siamo stati noi". O del Cermis, dove addirittura non si è trattato di un errore ma bensì del gesto sconsiderato di un cretino che gli Usa hanno anche avuto la faccia tosta di difendere.
Probabilmente l'errore maggiore degli Iraniani è stato non chiudere l'aeroporto almeno per qualche ora. E il resto è arrivato di conseguenza
 

13900

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Io spero che da questa tragedia possa nascere qualcosa di decente. Non succederà perché le parti in causa sono una cretina e l’altra mummificata nel proprio modo di pensare, ma sarebbe bello se si potesse giungere ad un accordo sul pollaio che, incidentalmente, ha causato queste 180 vittime.

Ora immagino che tutti si sperticheranno in chiedere punizioni esemplari per l’Iran e si, sono d’accordo: chi sbaglia paga e se dimostri un livello d’incompetenza così fantascientifico non dovresti avere nemmeno una fionda. Vae victis e vae imbecillis.

Però non posso fare a meno di riconoscere all’Iran, in questa tempesta perfetta d’imbecillità, un po’ di spina dorsale. Altri o hanno sempre negato (Russia, MH17) o hanno fatto spallucce (USA, Iran Air 655, il comandante della nave americana fu pure decorato alla fine del tour) o hanno fatto finta che gl’importasse qualcosa (sempre USA, Cermis.)
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Re: 737 Ukraine International Airlines si schianta dopo il decollo a IKA

Secondo me semplifichi troppo. Gli abbattimenti accidentali sono stati tutti molto particolari: nel caso del Korean, per esempio, chiudere un corridoio sarebbe stato inutile, perché l'aereo era fuori rotta; e lo stesso dicasi per il volo El Al e per il Lybian 114.
I casi di Malaysian e Ukraine, per citarne due recenti, sono molto diversi: chiudere il corridoio di volo sopra la zona di guerra sarebbe stato utile per il Malaysian, ma nel caso dello Ukraine no. Per evitare il secondo si sarebbero dovuti chiudere tutti gli aeroporti iraniani, cosa assolutamente inverosimile. Tra l'altro - in tema di chiarezza e trasparenza - credo che fosse chiaro a tutti i passeggeri del volo di trovarsi in una zona di rischio oggettivo.
Non concordo sull’ultima frase.
 

enrico

Amministratore AC
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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Senza andare lontano non dimentichiamoci di Ustica, dove decenni dopo ancora nessuno ha avuto il coraggio di dire "siamo stati noi". O del Cermis, dove addirittura non si è trattato di un errore ma bensì del gesto sconsiderato di un cretino che gli Usa hanno anche avuto la faccia tosta di difendere.
Probabilmente l'errore maggiore degli Iraniani è stato non chiudere l'aeroporto almeno per qualche ora. E il resto è arrivato di conseguenza
Cosa c’entra il Cermis?
 

indaco1

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552
.
Incidente aereo con morte di tanti civili causata per errore da militari. C'entra.

Ci metterei anche l'incidente all' Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno.

La convivenza tra attivita' civili e militari rischia di provocare piu' morti degli incidenti aerei "normali", non serve neanche che ci sia una guerra o una crisi in corso, mi rendo conto che non sia facile ma sarebbe utile provare a regolare meglio le cose per minimizzare i rischi.