Affermazione non facile da spiegare alla luce delle vicende di Alitalia. Vuoi aggiungere qualche dettaglio?
Purtroppo i nostri contratti sono sempre in un certo senso "a cottimo". È vero che c'è una paga base, ma la maggior parte dei casi questa rappresenta meno della metà di uno stipendio effettivo. Tutto il resto lo fanno le ore di volo, le diarie, indennità standby e tante altre possibili voci. Di conseguenza noi abbiamo bisogno di lavorare per guadagnare, infatti penso che tutti noi "crew" possiamo notare una sostanziale differenza di stipendio tra estate e inverno (nel mio caso anche 400€ netti) ma funziona così e ci sta bene. Il problema è quando gli aerei non volano perché la compagnia taglia i voli e noi, trovandoci con molte più riserve e riposi per la mancanza di tratte da operare non guadagnamo uno stipendio pieno, e le azienda intanto continuano a pagarci (meno ma qualcosa comunque si) sostanzialmente per stare fermi. Quindi non far volare un aereo da parte nostra significa prendere molti meno soldi (in alcune compagnie anche 500 euro al mese) ma da parte della compagnia significa pagare inutilmente un sacco un sacco di stipendi. È così in tutte le aziende dove poi subentrano aspettative, casse integrazioni ecc, ma in aviazione è molto molto facile diventate esuberi, perché ormai il trasporto aereo è diventato un continuo aprire e chiudere rotte, che porta ondate di nuove assunzioni seguite da cigs, aspettative, unpaid leave, riduzioni del personale e tante altre belle cose.
Sopratutto poi se le compagnie (ma non è il caso di Norwegian) trasformano alcuni rami di operazioni in un'altro vettore "smart", "low cost", "regional", "giovanile" o qualunque altra dicitura in cui i contratti per il personale sono peggiori, con retribuzioni inferiori e meno benefit. In questi casi passando alcune tratte ad essere operate dalla nuova compagnia, si crea un esubero nella "mainline" e una grande richiesta nella nuova società a contratti peggiori, risultato ad esempio ne sono le mail di ryanair: "o vai in laudamotion oppure mi dispiace, la base chiude e non c'è più posto per te".
Comunque questo è quello che penso almeno io...
Ai dipendenti Norwegian va tutta la mia solidarietà e mi auguro che possano riprendersi davvero, perché alla fine è una di quelle compagnie che i dipendenti non li sfrutta.