Thread Alitalia - Giugno 2017


Stato
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@Paolo 61

Cosa prevede la legge? Ogni singolo pagamento effettuato da un'azienda in AS deve avere l'assenso preventivo del giudice?

Allora, dopo rapido esame (di cui non garantisco in alcun modo la precisione).

I debiti insorti prima della dichiarazione di insolvenza NON possono essere in alcun modo pagati senza l'aver sentito il comitato di sorveglianza e senza l'autorizzazione del Giudice Delagato. Questo vale anche per gli acconti e per i contratti di somministrazione. Fra le altre cose l'AS impedisce al creditore ipotecario di procedere in modo autonomo alla vendita del bene oggetto di ipoteca (possibile invece in caso di fallimento).

Per i crediti sorti durante la procedura viene fatto esplicito richiamo all'articolo 111-bis della legge fallimentare che disciplina il pagamento dei debiti in prededuzione, che al terzo comma recita
"I crediti prededucibili sorti nel corso del fallimento che sono liquidi, esigibili e non contestati per collocazione e per ammontare, possono essere soddisfatti ai di fuori del procedimento di riparto se l'attivo è presumibilmente sufficiente a soddisfare tutti i titolari di tali crediti. Il pagamento deve essere autorizzato dal comitato dei creditori ovvero dal giudice delegato."
 
Visto che sei così certo di quello che dici, hai le prove che il GD ha autorizzato i pagamenti e AZ non li ha ancora effettuati?

In realtà commentavo un articolo ove si affermava l'esatto contrario.
Non avrei dubbi che i commissari procedano ai pagamenti immediatamente a seguito dell'autorizzazione del Giudice. I commissari devono coprirsi da responsabilità mentre i magistrati sono intoccabili.
Diciamo che l'utilizzo della magistratura è il metodo più efficace per poter aggirare le norme europee sugli aiuti di stato.
Dirò di più, non escludo affatto che un po' di quattrini possano arrivare dalla vecchia LAI.
Cimoli & C. sono stati condannati dal Tribunale di Roma a risarcire circa 350 mln di danni. Sull'appello tutto tace ma se l'illecito in appello venisse derubricato da dolo a colpa, a quel punto interverrebbero le polizze assicurative e il MEF che ha scaricato da responsabilità i manager dimissionari.
Inoltre è attesa a giorni una sentenza del tribunale di Milano (R.G. 2769/2013) in una causa ove LAI aveva chiesto ad Eni un risarcimento di circa 950 mln.
Lai potrebbe benissimo usare quei soldi per ricapitalizzare la nuova SAI assegnando azioni ai suoi creditori (che sono principalmente società statali) attraverso una proposta di concordato tipo Parmalat
 
Ultima modifica:
Domanda anche per te. Oltre alla conoscenza dei tempi di risposta del GD del Tribunale di Civitavecchia, hai certezza che quanto scritto nella lettera di Gubitosi non risponda al vero?
Vedi Paolo,se i Commissari e il compiacente Governo, fossero nella ragione, immagino che Assoeroporti non avrebbe reso pubblico questo esposto. Trasparenza significa prima di tutto chiarezza con i fornitori. Dalla lettere non emerge certo questo da parte dell'azienda Alitalia nei confronti degli scali.
 
Vedi Paolo,se i Commissari e il compiacente Governo, fossero nella ragione, immagino che Assoeroporti non avrebbe reso pubblico questo esposto. Trasparenza significa prima di tutto chiarezza con i fornitori. Dalla lettere non emerge certo questo da parte dell'azienda Alitalia nei confronti degli scali.

Hai letto il mio commento su quanto previsto dall'art. 111-bis della legge fallimentare?
 
I debiti insorti prima della dichiarazione di insolvenza NON possono essere in alcun modo pagati senza l'aver sentito il comitato di sorveglianza e senza l'autorizzazione del Giudice Delagato. Questo vale anche per gli acconti e per i contratti di somministrazione. Fra le altre cose l'AS impedisce al creditore ipotecario di procedere in modo autonomo alla vendita del bene oggetto di ipoteca (possibile invece in caso di fallimento)."

Giusto una precisazione rispetto a quanto hai giustamente detto. In questo caso non mi sembra ci sia il comitato di sorveglianza e si applicano le regole previste dalla Marzano. Per cui ai sensi dell'art. 3 è il solo giudice delegato che può autorizzare i commissari a pagare i crediti sorti in precedenza.
 
Io volevo solo dire che si tratta di una gestione narcotizzata da condizioni, diciamo, non proprio di mercato.
Ma se ci leggi dell'altro, tant'e'...
Si chiama Amministrazione Straordinaria mica per niente.
Come ho già detto, negli ultimi anni è completamente mutato il paradigma della legge fallimentare. Mentre una volta l'obiettivo era il pagamento dei creditori chirografari rispettando la par condicio creditorum, oggi la legge cerca in ogni modo di salvare l'azienda intesa come insieme ogranizzato di beni e persone. Si può discutere a lungo se questo sia corretto in assoluto, se lo sia in un contesto sociale di crisi economica, se sia il modo migliore per rilanciare l'economia del paese. Ma è comunque l'intento del legislatore, e quindi sono previste misure particolari che portano a ripartire sulla collettività l'onere del salvataggio dell'impresa.
 
"I crediti prededucibili sorti nel corso del fallimento che sono liquidi, esigibili e non contestati per collocazione e per ammontare, possono essere soddisfatti ai di fuori del procedimento di riparto se l'attivo è presumibilmente sufficiente a soddisfare tutti i titolari di tali crediti. Il pagamento deve essere autorizzato dal comitato dei creditori ovvero dal giudice delegato."

Grazie Paolo.

A questo punto mi domando quanti siano i fornitori che siano tali volontariamente. Fatico ad immaginare un'azienda che fornisca un bene/servizio ad un'altra azienda in difficoltà, sapendo che il pagamento dipenderà dal benestare di un giudice.

Più in generale queste leggi, chiamate con il loro nome, non sono altro che liberatorie per truffare il prossimo con una copertura istituzionale.
Mi sovviene quella sulle banche, dove i correntisti sono chiamati a coprire eventuali perdite con la quota eccedente i 100.000€.
Diversamente da quanto scrivi, non credo ci sia molto da discutere: questi sono furti e nulla più. E anche allegando tutte le ragioni del mondo, furti rimangono.
 
Si chiama Amministrazione Straordinaria mica per niente.
Come ho già detto, negli ultimi anni è completamente mutato il paradigma della legge fallimentare. Mentre una volta l'obiettivo era il pagamento dei creditori chirografari rispettando la par condicio creditorum, oggi la legge cerca in ogni modo di salvare l'azienda intesa come insieme ogranizzato di beni e persone. Si può discutere a lungo se questo sia corretto in assoluto, se lo sia in un contesto sociale di crisi economica, se sia il modo migliore per rilanciare l'economia del paese. Ma è comunque l'intento del legislatore, e quindi sono previste misure particolari che portano a ripartire sulla collettività l'onere del salvataggio dell'impresa.

La legge non e' mai stata impugnata a Lussemburgo? Perche' la distorsione nella concorrenzialita' del mercato e' evidente.
 
Grazie Paolo.

A questo punto mi domando quanti siano i fornitori che siano tali volontariamente. Fatico ad immaginare un'azienda che fornisca un bene/servizio ad un'altra azienda in difficoltà, sapendo che il pagamento dipenderà dal benestare di un giudice.

Più in generale queste leggi, chiamate con il loro nome, non sono altro che liberatorie per truffare il prossimo con una copertura istituzionale.
Mi sovviene quella sulle banche, dove i correntisti sono chiamati a coprire eventuali perdite con la quota eccedente i 100.000€.
Diversamente da quanto scrivi, non credo ci sia molto da discutere: questi sono furti e nulla più. E anche allegando tutte le ragioni del mondo, furti rimangono.
Non è vero, perché è solo la tempistica ad essere subordinata alla autorizzazione del Giudice. Il credito resta comunque in prededuzione rispetto a tutti gli altri insorti prima della dichiarazione di insolvenza. Per altro l'alternativa è il fallimento, con sostanziale azzeramento dei crediti chirografari precedenti e nessun incasso successivo.
Quanto al limite dei 100.000 euro (anche se siamo OT), dimmi chi tiene una simile liquidità sul c/c e non l'investe anche solo in BOT a tre mesi.
 
La legge non e' mai stata impugnata a Lussemburgo? Perche' la distorsione nella concorrenzialita' del mercato e' evidente.

Come detto si può discutere a lungo se sia di beneficio economico generale salvare un'azienda insolvente o se non sia meglio liberare spazio sul mercato (esulando dal caso AZ, il mio è un discorso generale). Ma questo (a quanto ne so) è un obiettivo ormai condiviso dalla maggior parte delle leggi fallimentari in giro per il mondo Tieni conto che per non procedere alla vendita ma per restituire l'impresa ai suoi vecchi soci è necessario che siano pagati integralmente tutti i debiti pregressi, altrimenti l'imprenditore viene spogliato dei suoi beni. E in ogni caso l'AS è equiparata al fallimento per la parte penale.
 
Non è vero, perché è solo la tempistica ad essere subordinata alla autorizzazione del Giudice. Il credito resta comunque in prededuzione rispetto a tutti gli altri insorti prima della dichiarazione di insolvenza. Per altro l'alternativa è il fallimento, con sostanziale azzeramento dei crediti chirografari precedenti e nessun incasso successivo.
Paolo, non è possibile portare avanti ad oltranza questa tesi. Che ci possa essere un aiuto sotto varie forme, ci può stare, ma non si può andare avanti in eterno. L'esperienza ci insegna che questa prassi non solo non ha portato al pagamento dei debiti (se non in misura minima), ma ne ha permesso la creazione di altri. Altrettanto immensi e inesigibili.
Davvero credi che l'aspirante acquirente di AZ come prima cosa pagherà i 600 M€ del prestito ponte e gli altri debiti creati durante l'AS?
Quanto al limite dei 100.000 euro (anche se siamo OT), dimmi chi tiene una simile liquidità sul c/c e non l'investe anche solo in BOT a tre mesi.
Questa parte faccio finta di non averla letta.
 
A mio avviso la discussione si chiude nei seguenti termini: non è possibile applicare l'AS ad una società nata da un'altra AS.

La legge in sé un senso lo ha pure. MA non si può reiterare la sua applicazione un numero infinito di volte, come il caso AZ sta insegnando.
 
Paolo, non è possibile portare avanti ad oltranza questa tesi. Che ci possa essere un aiuto sotto varie forme, ci può stare, ma non si può andare avanti in eterno. L'esperienza ci insegna che questa prassi non solo non ha portato al pagamento dei debiti (se non in misura minima), ma ne ha permesso la creazione di altri. Altrettanto immensi e inesigibili.
Davvero credi che l'aspirante acquirente di AZ come prima cosa pagherà i 600 M€ del prestito ponte e gli altri debiti creati durante l'AS?
Questa parte faccio finta di non averla letta.
Prendiamo un caso del settore aeronautico. BV è in AS da un paio di anni e non avendo ricevuto prestiti ponte in questi due anni deve aver conseguito un equilibrio economico e finanziario. A questo punto per i fornitori cosa sarebbe stato preferibile? Fallimento e due noccioline o continuare a lavorare e con il margine recuperare almeno in parte quanto perso con l'insolvenza?
Fra l'altro, i 600.000 euro li rimborsa allo Stato la procedura con il ricavato della vendita dell'impresa, non chi l'acquista.

Sui 100.000 euro stendiamo un velo pietoso, stiamo parlando di liquidità su un singolo conto corrente, se c'è qualcuno così pazzo da tenerceli mi piacerebbe conoscerlo
 
Ma per favore.

Ditemi che state scherzando, che non è vero che tenete stabilmente oltre 100.000 euro su un singolo conto corrente senza investirli

PS: in Italia abbiamo avuto 4 recenti casi di bail-in. Quante persone hanno perso parte del proprio patrimonio a causa del limite dei 100.000 euro?
 
Non è vero, perché è solo la tempistica ad essere subordinata alla autorizzazione del Giudice. Il credito resta comunque in prededuzione rispetto a tutti gli altri insorti prima della dichiarazione di insolvenza. Per altro l'alternativa è il fallimento, con sostanziale azzeramento dei crediti chirografari precedenti e nessun incasso successivo.
Quanto al limite dei 100.000 euro (anche se siamo OT), dimmi chi tiene una simile liquidità sul c/c e non l'investe anche solo in BOT a tre mesi.
Ti assicuro che l'Italia e' piena di correntisti con saldo +100mila.
 
dal sito CUB Trasporti leggo che i FERROVIERI (voi direte, che c'azzeccano i ferrovieri qui sopra? Tranquilli....) scioperano il 15 e 16 Giugno per...

"...il sostegno ai lavoratori Alitalia che per primi hanno avuto il coraggio di superare il ricatto lavorativo dicendo NO alle ristutturazioni di mutilazione e permettendo a tutto il lavoro di raggrupparsi dietro a questo rifiuto..."

Quindi i treni si fermano per supportare i lavoratori di altro comparto.
Italia.
Europa.
A.D. 2017
 
Stato
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