Alitalia a Caselle, muro contro muro
L’ad Cassano ai sindacati: “Valuteremo le offerte economiche degli enti locali”. La Regione conferma il suo no
Se la presenza della nuova Alitalia a Torino è legata all’esito delle trattative in corso con gli enti locali allora è meglio essere realisti: a parte i 7 collegamenti con Roma e uno per Napoli sarà tutto cancellato. Certo l’ex compagnia di bandiera assicurerà il servizio per la Capitale con aeromobili più capienti di quelli attuali ma al 99 per cento sarà un altro vettore a volare da e verso gli scali della Calabria. Ad oggi, infatti, non sembrano esserci margini perché la trattativa si chiuda positivamente.
Le richieste dell’Ad
Silvano Cassano, il nuovo amministratore delegato, incontrando i sindacati, a una specifica domanda sulla presenza del vettore negli scali italiani su rotte nazionali ha risposto così: «Se gli enti locali saranno interessati alla presenza di Alitalia nei loro scali e faranno proposte, cioè offerte economiche interessanti, le valuteremo, altrimenti nessun problema a lasciare queste rotte alla concorrenza».
Niente sovvenzioni
«Dal nostro punto di vista - spiega Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat, la società che gestisce il Sandro Pertini - non cambia nulla, stiamo lavorando per rendere concrete le alternative ad Alitalia». Non cambia nulla perché il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, resta fermo sulla sua linea: la Regione non vuole più sovvenzionare in modo diretto i voli. Niente risorse, dunque. E la regola vale per Levaldigi, ma anche per Caselle. Chiamparino ha escluso anche la possibilità di una partecipazione regionale all’aumento di capitale della Geac, la società che gestisce lo scalo del cuneese, indicando come una possibile strada da perseguire quella di un’integrazione tra i due aeroporti.
Il rapporto con Levaldigi
L’assessore ai Trasporti Franco Balocco, ex sindaco di Fossano ha ventilato la possibilità di trasformare Levaldigi nella seconda pista del Pertini. Ma l’integrazione sembra lontana, soprattutto se si guardano gli obiettivi a breve delle due società. Balocco, infatti, ha incontrato i vertici di Sagat che si sarebbero detti pronti a discutere dell’ipotesi. Geac, però, non sembra interessata visto che non ha rinunciato alla caccia a un socio privato attraverso una nuova gara, dopo che la prima è andata deserta.
La Calabria
Nell’attesa di capire se e come la vicenda si sbloccherà Sagat va avanti sulla strada imboccata nell’ultimo anno, cioè la diversificazione delle compagnie. Barbieri si presenta con una differenza positiva a fronte di Alitalia che si ritira ce ne sono altre sette che sono arrivate. Nei giorni scorsi, poi, Meridiana ha annunciato la moltiplicazione dei collegamenti per Napoli. A brevissimo, poi, Barbieri si dovrebbe rendere ufficiale l’intesa raggiunta con un altro vettore per le tratte verso la Calabria.
Il medio raggio
Stefano Esposito, vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, però, dopo le parole dei nuovi vertici di Alitalia vede una nuova possibilità di sviluppo per la pista di Torino: «La vera sfida è sul medio raggio, che non si farà a Malpensa ma a Linate, uno scalo che risulta essere troppo decentrato per la potenziale clientela torinese». Secondo il senatore si tratta di collegamenti «appetibili commercialmente. «Credo che la vera sfida debba essere lanciata su questo segmento». Da qui l’invito agli altri parlamentari a muoversi insieme per «chiedere al nuovo amministratore delegato Alitalia un incontro nel quale comprendere meglio le strategie dell’azienda». E aggiunge: «Sono certo che Comune e Regione saranno già impegnati a cercare un confronto con i nuovi manager di Alitalia/Etihad».
http://www.lastampa.it/2014/09/14/c...ontro-muro-vbOQ1NIqZF4lBtSXJhH61J/pagina.html
L’ad Cassano ai sindacati: “Valuteremo le offerte economiche degli enti locali”. La Regione conferma il suo no
Se la presenza della nuova Alitalia a Torino è legata all’esito delle trattative in corso con gli enti locali allora è meglio essere realisti: a parte i 7 collegamenti con Roma e uno per Napoli sarà tutto cancellato. Certo l’ex compagnia di bandiera assicurerà il servizio per la Capitale con aeromobili più capienti di quelli attuali ma al 99 per cento sarà un altro vettore a volare da e verso gli scali della Calabria. Ad oggi, infatti, non sembrano esserci margini perché la trattativa si chiuda positivamente.
Le richieste dell’Ad
Silvano Cassano, il nuovo amministratore delegato, incontrando i sindacati, a una specifica domanda sulla presenza del vettore negli scali italiani su rotte nazionali ha risposto così: «Se gli enti locali saranno interessati alla presenza di Alitalia nei loro scali e faranno proposte, cioè offerte economiche interessanti, le valuteremo, altrimenti nessun problema a lasciare queste rotte alla concorrenza».
Niente sovvenzioni
«Dal nostro punto di vista - spiega Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat, la società che gestisce il Sandro Pertini - non cambia nulla, stiamo lavorando per rendere concrete le alternative ad Alitalia». Non cambia nulla perché il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, resta fermo sulla sua linea: la Regione non vuole più sovvenzionare in modo diretto i voli. Niente risorse, dunque. E la regola vale per Levaldigi, ma anche per Caselle. Chiamparino ha escluso anche la possibilità di una partecipazione regionale all’aumento di capitale della Geac, la società che gestisce lo scalo del cuneese, indicando come una possibile strada da perseguire quella di un’integrazione tra i due aeroporti.
Il rapporto con Levaldigi
L’assessore ai Trasporti Franco Balocco, ex sindaco di Fossano ha ventilato la possibilità di trasformare Levaldigi nella seconda pista del Pertini. Ma l’integrazione sembra lontana, soprattutto se si guardano gli obiettivi a breve delle due società. Balocco, infatti, ha incontrato i vertici di Sagat che si sarebbero detti pronti a discutere dell’ipotesi. Geac, però, non sembra interessata visto che non ha rinunciato alla caccia a un socio privato attraverso una nuova gara, dopo che la prima è andata deserta.
La Calabria
Nell’attesa di capire se e come la vicenda si sbloccherà Sagat va avanti sulla strada imboccata nell’ultimo anno, cioè la diversificazione delle compagnie. Barbieri si presenta con una differenza positiva a fronte di Alitalia che si ritira ce ne sono altre sette che sono arrivate. Nei giorni scorsi, poi, Meridiana ha annunciato la moltiplicazione dei collegamenti per Napoli. A brevissimo, poi, Barbieri si dovrebbe rendere ufficiale l’intesa raggiunta con un altro vettore per le tratte verso la Calabria.
Il medio raggio
Stefano Esposito, vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, però, dopo le parole dei nuovi vertici di Alitalia vede una nuova possibilità di sviluppo per la pista di Torino: «La vera sfida è sul medio raggio, che non si farà a Malpensa ma a Linate, uno scalo che risulta essere troppo decentrato per la potenziale clientela torinese». Secondo il senatore si tratta di collegamenti «appetibili commercialmente. «Credo che la vera sfida debba essere lanciata su questo segmento». Da qui l’invito agli altri parlamentari a muoversi insieme per «chiedere al nuovo amministratore delegato Alitalia un incontro nel quale comprendere meglio le strategie dell’azienda». E aggiunge: «Sono certo che Comune e Regione saranno già impegnati a cercare un confronto con i nuovi manager di Alitalia/Etihad».
http://www.lastampa.it/2014/09/14/c...ontro-muro-vbOQ1NIqZF4lBtSXJhH61J/pagina.html