Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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MC205

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30 Luglio 2009
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aricolo miope ,
come se la perdita di alitalia fosse una perdita effetiva di tutto il paese( che comunque dovra probabilmente sobbarcarsene i costi).
bei pezzi del nostro paese ormai sono fuori dai circuiti obbligati di alitalia perche agganciati a realta' europee ben piu' efficienti
pensare che l'Italia che vola sia solo Alitalia e Fiumicino, e' assolutamente FALSO

per fortuna
concordo al 100%
e i costi della cassa integrazione dei dipendenti di MXP chi li paga ?
Ma si quelli sono figli di un dio minore.per non parlare di tutte le aziende in sofferenza nei territori colpiti dal terremoto in Emilia e Lombardia.
i costi inquantificabili ..... di un Paese che nel turismo ha una delle voci principali... solo adesso ci preoccupiamo dei turisti, di come tuteliamo il nostro patrimonio vedi Pompei:sconfortato:
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Grazie scoglio per il link interessante dimostra che in Italia c'è ancora gente che usa il cervello e analizza i fatti con coerenza. Mi dispiace per la Gabanelli mi ha dato fastidio il suo scritto e tutto quello che farà in futuro lo leggerò sempre con un pizzico di insofferenza e mi verrà sempre in mente il pressappochismo di questa signora.
Ma l'articolo di cui parli è quello scritto sul corriere dal titolo "Tornate a bordo, xazzo!"?
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
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Ah be, allora rilancio...

http://www.corriere.it/inchieste/re...zo/f17ddbb8-3140-11e3-b3e3-02ebe4aec272.shtml
Capitani Coraggiosi, tornate a bordo cazzo!
Alitalia è stata svenduta nel 2008 per non rimetterci più, e ci siamo accollati 4 miliardi di debiti. Ora ci viene richiesto di diventare azionisti. Azionisti di un problema


Sui principali giornali nazionali il 3 luglio di quest’anno leggevo che Colaninno alla presentazione del piano industriale 2013-2016 affermava «…Partecipare al progetto di risanare una compagnia aerea è stato molto difficile…risanare una compagnia che si chiama Alitalia lo è stato doppiamente…». Nella stessa conferenza stampa Colaninno poi affermava che «Il piano industriale non presuppone interventi di capitali esterni».

Il 4 ottobre leggevo invece sulla «Stampa»: «Sono giornate cruciali quelle che sta vivendo Alitalia per scongiurare il default. Sul “dossier” è sceso in campo il Governo che ha chiamato a raccolta, tra gli altri, i vertici della compagnia, le principali banche creditrici, Intesa SanPaolo e Unicredit, e i principali creditori quali Eni e Adr, con l’obiettivo di trovare una soluzione di sistema».

Il giorno 8 ottobre Salvatore Mancuso, vicepresidente di Alitalia e rappresentante di Equinox, uno dei suoi principali azionisti, risponde al «Messaggero» che voleva sapere cosa chiedeva Alitalia al governo: «Che ci dia una mano a salvaguardare un grande valore strategico per il sistema Italia. D’altro canto, non è forse vero che Air France è posseduta per il 15% dallo Stato francese? Dunque, non mi sembra che si stia chiedendo la luna. Per il governo sarebbe anche l’occasione di mantenere la sovranità su una infrastruttura strategica».

Alitalia è stata svenduta nel 2008 per non rimetterci più, e ci siamo accollati 4 miliardi di debiti. Ora ci viene richiesto di diventare azionisti. Azionisti di un problema, perché se fosse un buon affare non chiederebbero di certo allo Stato italiano di togliergli una parte di profitto…come dire, “nazionalizza il debito e privatizza il profitto”.

Secondo il codice civile e le norme Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac) Alitalia deve dimostrare “continuità aziendale”, deve cioè provare di non essere insolvente o illiquida. I Capitani Coraggiosi o “patrioti”, secondo la definizione dell’allora premier Berlusconi - che fecero una cordata per salvare l’italianità della compagnia di bandiera con la spinta di Intesa Sanpaolo guidata da Corrado Passera insieme a Immsi (Colaninno), Atlantia (Benetton), Riva Fire tra i principali azionisti -, questa continuità la prospettano su carta. Solo che poi, anno dopo anno, le previsioni non si avverano mai e le perdite aumentano. I bilanci sono sempre piu’ difficili da giustificare ai fornitori, alle banche e all’Enac.

Alitalia ha debiti per circa 1 miliardo ed un capitale sociale che nel migliori dei casi è di circa 200 milioni. Come fa a rispettare il principio di continuità aziendale quando la compagnia ha ancora soldi per poche settimane, e nei primi 6 mesi di quest’anno ne ha persi 294, circa il 50% in più dell’analogo periodo dell’anno precedente?

Ma i Capitani Coraggiosi non si perdono d’animo, non sono come quelli che non riescono più ad affrontare il mondo perché la loro azienda sta per fallire. Non sono come quelli che chiedono ai loro commercialisti di portare i libri in tribunale per richiedere un concordato, o come quelli che investono fino all’ultimo euro nella loro azienda per salvarla. Molto più astutamente chiedono l’intervento dello Stato, perché è un’azienda di interesse nazionale.

I Capitani Coraggiosi vorrebbero che lo Stato entrasse nel capitale sociale mediante la Cassa Depositi e Prestiti oppure le Ferrovie. In entrambi i casi garantiremmo noi contribuenti. E se l’azienda dovesse continuare a perdere soldi loro non ci metterebbero più un euro; noi invece, dopo aver dimostrato che non ci possiamo permettere un grosso fallimento, continueremmo a metterli e a perderli come abbiamo fatto in passato.

Alitalia è ora un’azienda privata e va trattata come tutte le altre aziende private. Deve ristrutturare il proprio debito e diluire gli azionisti che non parteciperanno a nuovi aumenti di capitale. “Capitani tornate a bordo, cazzo!” È quella la strada per attirare capitali e partner internazionali. E se gli azionisti e creditori di Alitalia non accetteranno questa soluzione velocemente l’azienda fallirà. La cosa ci farebbe naturalmente dispiacere, ma qualcuno pensa che se Alitalia venisse venduta, la gente non verrebbe più in vacanza in Italia? Già adesso ci si arriva con altre compagnie, e altre compagnie certamente sostituiranno i voli Alitalia economicamente sostenibili.
10 ottobre 2013
 

Farfallina

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Facile accorgersi delle "magagne" giornalistiche quando parlano di cose che si conoscono, molto più difficile quando parlando di argomenti che ci sono estranei.
Spesso si lavora così confezionando spesso mezze verità a scopo mediatico. Solo che se non si conosce a fondo l'argomento non si notano le incongruenze.
 

Veolia

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concordo al 100%
e i costi della cassa integrazione dei dipendenti di MXP chi li paga ?
Ma si quelli sono figli di un dio minore.per non parlare di tutte le aziende in sofferenza nei territori colpiti dal terremoto in Emilia e Lombardia.
i costi inquantificabili ..... di un Paese che nel turismo ha una delle voci principali... solo adesso ci preoccupiamo dei turisti, di come tuteliamo il nostro patrimonio vedi Pompei:sconfortato:
Purtroppo e mi dispiace molto, qui si fa un caso nazionale per un'azienda che ormai di nazionale ha pochetto
Se poi e' un dramma per la regione lazio, lo posso capire, molto meno per altri posti che dovevano e potevanoessere meglio presidiati meglio da una compagnia che non e' mai stata gestita per anni
Ci perdiamo noi comunque, che sia chiaro!!
 

Veolia

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E quindi?
Quale sarebbe la soluzione, un suicidio collettivo di tutti quelli che gravitano attorno ad AZ così ci togliamo il pensiero e via?
Chiaro che non si torna indietro, almeno che si dimostri serietà per il futuro, qualunque soluzione sia scelta.
no e' che mi da' fastidio vedere l'ennesimo fallimento annunciato, e regalare traffico e soldi ai crucchio ai francoolandesi solo perchè nessuno ha mai voluto gestire nulla.
ormai e' tardi forse quando qui le pance saranno vuote si comincera' a capire, manca molto poco comunque
 
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AZ209

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Londra.
concordo al 100%
e i costi della cassa integrazione dei dipendenti di MXP chi li paga ?
Ma si quelli sono figli di un dio minore.
Che c'entra? A mxp persone hanno perso lavoro perche' il traffico e' crollato e le compagnie sono scappate. Le responsabilita' sarebbero casomai di SEA.
Cmq totalmente OT.
 

J610

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no e' che mi da' fastidio vedere l'ennesimo fallimento annunciato, e regalare traffico e soldi ai crucchi solo perchè nessuno ha mai voluto gestire nulla.
ormai e' tardi forse quando qui le pance saranno vuote si comincera' a capire, manca molto poco comunque

questione di pochissimi giorni, forse ore...
 

Farfallina

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E perché mai AF dovrebbe partecipare a un aumento di capitale che di fatto rende inscalabile AZ? Evidentemente, se fosse vero, è perché ai francesi (e olandesi) sono state prospettate alternative ancora peggiori per loro.
Se non partecipano si diluiscono e perdono il diritto di veto e rischiano di trovarsi AZ scalata da altri.
 

Paolo_61

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Se non partecipano si diluiscono e perdono il diritto di veto e rischiano di trovarsi AZ scalata da altri.
Scusa, mi sono espresso male. Perché dovrebbero votare a favore di un aumento di capitale che di fatto rende inscalabile AZ? Probabilmente perché sono state fatte balenare alternative ancora peggiori per loro.
 

MC205

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Che c'entra? A mxp persone hanno perso lavoro perche' il traffico e' crollato e le compagnie sono scappate. Le responsabilita' sarebbero casomai di SEA.
Cmq totalmente OT.
il traffico è crollato perché AZ se ne è andata, ha voluto tornare nell'ubbe naturale e si vedono i risultati, poi concordo con Veolia si fa un dramma nazionale di qualcosa che ormai non è nazionale. se i turisti vogliono venire in Italia, a farsi spennare, lo faranno anche senza AZ
 

Farfallina

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no e' che mi da' fastidio vedere l'ennesimo fallimento annunciato, e regalare traffico e soldi ai crucchio ai francoolandesi solo perchè nessuno ha mai voluto gestire nulla.
ormai e' tardi forse quando qui le pance saranno vuote si comincera' a capire, manca molto poco comunque
Veolia, ma bisogna sempre sperare in un futuro migliore ed in un cambiamento e darsi da fare nel limite del possibile. Altrimenti o si emigra e si fa un suicidio collettivo perché constatare che tutto fa schifo non serve a nulla. Perché a parole sia tutti bravi,ma poi nei fatti siamo tutti capitani coraggiosi,ognuno nel proprio orticello.
La mia speranza è che ogni giorno più italiani escano dalla logica dell'essere più furbi degli altri e si possano veramente cambiare le cose.
 
Stato
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