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Tutto di guadagnato anche per SEA : ricerche del settore, hanno chiaramente stabilito che i passeggeri charter spendono, in media, molti più soldi all'intero dell'aerostazione rispetto ai clienti delle low-cost, per una lunga serie di fattori.
Mah...non so che ricerce di settore citi ma forse è vero per il pax FR (uno tipo Oli) che prenota solo i voli a 1 cent e tiene il logbook di quanto poco ha speso tutto compreso per ogni trip.
Per il pax Easyjet mi sembra un pò diverso.
Inoltre dipende di che tipo di charter parli. Chi ha già investito i sudati risparmi di un anno per una vacanza a Cuba di certo non va a scialaquare in aeroporto, anzi. E si sa anche che i pax più abbienti di solito per vacanze non usano i charter ma la linea.
Non credo quindi affatto che il charterista spenda più di tanto.
Basta vedere il T2 che da quando c'è U2 ha visto crescere negozi -che prima erano aperti 2 ore al giorno se andava bene- come funghi.
In qualunque corso di marketing turistico di stampo anglosassone troverai queste conclusioni.
La maggior parte degli aeroporti britannici/scandinavi, anche quelli di provincia tiene conto delle spese medie effettuate all'intero dell'area aeroportuale nei terminals/fasce orarie in cui sono più presenti i voli charter vacanze.
Inoltre, gran parte dei consumatori sono famiglie con bambini tra i 6 ed i 15 anni, fonti anche loro di spese extra.
La famiglia poi che si reca una volta l'anno in vacanza non tende, in linea di massima, a fare economie prima del viaggio, anzi data l'euforia della partenza, è più propensa a spese accessorie.
I voli verso mete esotiche incrementano poi le vendite di molti articoli e di giornali/libri rispetto a voli brevi di una/due ore massime.
Eviterei poi di associare pax charter = pax poco abbiente. É assolutamente falso e non so da dove lo desumi.
Chiedi poi ad Hotelplan e a Best Tours, tanto per citarne un paio dei più famosi, visto che suppongo tu sia di Milano. Hanno pure messo in piedi, quest'inverno, un volo charter all-business per le Maldive e per il Kenya.
Il punto cardinale che sta soprattutto dietro a questa teoria sta nel fatto che :
- i passeggeri charter hanno un'orario di convocazione fissato 2 ore prima della partenza. Molti pax sono in aeroporto già 3 ore prima.
- i passeggeri low-cost hanno tempi check-in più ristretti. Addirittura ora c'è chi propone martellantemente di utilizzare il self/web-check.
La permanenza in aeroporto di un pax charter può essere anche doppia in termini di tempo rispetto ad un pax low-cost.
Con questo non voglio dire che i pax low-cost non spendano! Anzi!
Ma trovo molto pericolosa, in tal senso, la tendenza che si sta affermando : il web check-in Ryanair-style. Se easyJet dovesse fare lo stesso (come suppongo che farà), che mai potrebbe spendere un pax all'aeroporto ? Un Corriere, un caffè ed un supplemento per bagaglio in eccedenza di peso?


Le ulteriori conclusioni traile tu.
