Neos scommette sull'incoming.
Burgio: «Il 20% dei posti ai t.o. esteri»
Esiste un futuro per il trasporto charter in Italia? Sì, parola di Neos, la compagnia di casa Alpitour, che dopo aver ordinato all'inizio del 2014 tre Boeing B787-8, ha deciso di convertire l'ordine al modello superiore, il B787-9. «Siamo sempre andati oltre il semplice modello del charter, prima con lo sviluppo del seat-only, poi con l'apertura di una base all'estero come Tel Aviv per volare in Europa e in Italia», ha detto Carlo Stradiotti, amministratore delegato del vettore del gruppo Alpitour, nel corso di un incontro a Milano Malpensa dove sono state presentate le nuove divise degli equipaggi. «Adesso è venuto il momento di puntare sulla qualità, migliorando l'esperienza di bordo dei nostri passeggeri», ha aggiunto.
Per questo, i nuovi aeromobili – il primo in consegna a dicembre 2017, gli altri due nel corso dell'anno successivo – vedranno la presenza di tre classi, con chicche come il sistema di intrattenimento on-demand e un pitch, che già in economy sarà il più generoso della categoria (32 pollici).
«Nel 2017 Neos offrirà al mercato italiano il modo migliore per volare leisure, con il vantaggio di servire destinazioni punto a punto», ha proseguito il manager. Intanto, tra gli obiettivi più di breve termine del gruppo Alpitour c'è l'incoming, con l'idea di mettere gli aeromobili della compagnia al servizio anche di tour operator esteri. «.Già per la fine del 2016, contiamo di vendere il 20% dei posti a operatori esteri», ha detto Gabriele Burgio, presidente dell'operatore torinese. Dal 10 luglio, poi, partirà la prima operazione incoming sulla Cina, con voli da Roma, per soggiorni tra le 10 e le 11 notti. «Ma stiamo studiando la possibilità di estendere l'incoming anche su Milano e Malpensa». E con l'arrivo dei nuovi B78 in flotta aumenteranno anche le destinazioni leisure servite.
www.neosair.it
Giorgio Maggi
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