Vaccino e compagnie aeree


Se l'atmosfera fosse perfetta, sì. Ti garantisco che sono dovuto scendere da FL390 a 370, su Genova, perché la temperatura eccedeva l'inviluppo di volo (mi pare fossi a -72°).
Non c'è più l'atmosfera standard di una volta...
 
Secondo me chi si vaccina presentando il certificato di vaccinazione dovrà poter andare ovunque senza più ban e quarantene.
Immagino introdurranno/ modificheranno il certificato internazionale di vaccinazione, come per la febbre gialla, per la quale Devi essere vaccinato almeno una settimana prima Di arrivare in zona endemica.
 
Poi il volo ti arriva di venerdì sera, la dogana è chiusa... Immagino già il cartello sulla porta: " tielli freschi. S'aribeccamo lunedì"

Puurs è in Belgio quindi niente dogana per l'EU. Kalamazoo negli USA. Quindi prevedo che od attrezzeranno altri siti produttivi (facile a dirsi, non a farsi) o per Africa, LATAM ed APAC, la vedo dura.
 
Beh loro possono anche rimanere nelle loro caverne, meno ce ne sono in giro meglio è.
Se tolgono tutte le liimitazioni Di viaggio per I vaccinati, io sono gia in fila senza problemi.
Ci vediamo là allora.
Il problema è che questi geni si riverseranno sui social gridando alla dittatura sanitaria.

Scusate per aver alimentato l'off topic.

Puurs è in Belgio quindi niente dogana per l'EU. Kalamazoo negli USA. Quindi prevedo che od attrezzeranno altri siti produttivi (facile a dirsi, non a farsi) o per Africa, LATAM ed APAC, la vedo dura.
Se non ricordo male mi sembra di aver letto che Pfizer ha già previsto di utilizzare altri siti produttivi, forse anche in Italia.
Ma dobbiamo anche considerare che i governi hanno già opzionato diversi vaccini e che non tutti hanno bisogno di conservazione a queste temperature.
 
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Chi non e' vaccinato non viaggia, un po' come per la febbre gialla. Dovremo aspettare, perche' ovviamente la precedenza sara' data ai lavoratori-chiave e alle categorie a rischio per motivi di salute/eta', ma prima o poi tocchera' a tutti.

Propongo, semiseriamente, al Presidente di AC di intercedere affinche' Cesare.Caldi possa essere vaccinato tra i primi. Sta a rota con 'sti blocchi dei voli e la mancanza di orari comodi per il weekend, fate qualcosa.
 
Si ma il vaccino funziona nel 90% dei vaccinati. Se qualcuno rientrasse nel 10%... ma no, non pensiamoci :)
 
Qua si fa cenno delle problematiche al trasporto di ghiaccio secco, connesso al mantenimento dei vaccini. Però non ho capito la vera motivazione di questo limite.


Why Cargo Dry Ice Limitations Could Limit The Distribution Of The COVID-19 Vaccine






The global health crisis continues to take its toll on society. However, companies are working on solutions to help improve conditions heading into next year. Simple had the opportunity to speak with the head of global pharma sales for Emirates SkyCargo, Julian Sutch, about how his firm is preparing for the rollout of the potential COVID-19 vaccine. The businessman spoke of the challenges that could be faced during the process, including the limitations of dry ice.
Emirates SkyCargo is taking a proactive approach to the rollout of the future COVID-19 vaccine.
SkyCargo has been hard at work this year delivering essential cargo across the globe. However, the company has also been preparing well for the rollout of the highly-anticipated COVID-19 vaccine.
The cargo specialist will reopen its SkyCentral DWC cargo terminal. The site will be a dedicated airside facility for the introduction of the vaccine. Moreover, the organization has set up a dedicated response team to help coordinate distribution.



Additionally, the firm has been in communication with many businesses that are also aiding in the launch. Sutch shared that there is a weekly call with the vaccine “taskforce” to get an idea of what to expect with the rollout. Factors include the capacities that are going to be available.


Limitations on the aircraft

While SkyCargo and its partners are preparing well for the vaccine, there are several aspects to consider. Sutch says that there are potential problems with dry ice. This resource is required to keep the cold supply chain effective during the transportation of the vaccine.


Sutch explains that dry ice is a dangerous good as per the FAA and manufacturer regulations. It depends on the aircraft, but generally, across the board, there can only be 1,000 kg of dry ice in the lower hold of a plane.


“Now, if you very quickly start doing the maths on, let’s say, freezing it at -70, it’s a very, very small amount of vaccines you can move at frozen temperatures,” he told Simple Flying.

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“I think, if it’s a vaccine that is needed to be moved in minus temperatures, that is going to be one of the biggest issues.”


Nonetheless, Sutch feels that authorities are keen to address the situation. Subsequently, he hopes that the numbers can be moved up.


“There are potential issues with dry ice, you know, the dry ice limitations on aircraft, so we’ve all been working very closely around that. I know there are meetings taking place between IATA and some of the governing bodies in the US to try and get those limits put up again,” Sutch explained.


“With the COVID vaccine, I think it’ll be very different because normally when we send our vaccines, we’re just sending them to the normal consignees or hospitals or whatever it might be. But this one, I think these vaccines are going to be very much controlled by governments, so they, of course, are very much getting involved as well.”

Progress being made

Altogether, Emirates SkyCargo and its partners are working around the clock to prepare for the launch of the COVID-19 vaccine. Several vaccine candidates are edging closer to a confirmed solution. When the time comes, the aviation industry will be ready to help with the introduction.
 
Un giorno aprirono la stiva di un aereo che aveva ghiaccio secco dentro, in quantità notevole.
Gli addetti appena aperti i portelloni caddero al suolo privi di sensi.
 
Un giorno aprirono la stiva di un aereo che aveva ghiaccio secco dentro, in quantità notevole.
Gli addetti appena aperti i portelloni caddero al suolo privi di sensi.
Accidenti! Manco fosse gorgonzola...
Si scoprì a cosa fu dovuto un fenomeno simile?
 
adesso è molto più chiaro e non capisco come potranno superare questo scoglio, se fosse necessario questo genere di trasporto.
 
L'operazione di distribuzione dei vaccini rappresenta una difficilissima sfida logistica per aziende e governi. È necessaria una vera “catena del freddo”, perché altrimenti il vaccino anti-Covid Pfizer-Biontech potrebbe lasciare fuori fino a due terzi della popolazione mondiale

 
Io non mi aspetterei che il vaccino di Pfizer possa servire l’intero pianeta, né che i continenti citati dall’articolo restino senza vaccino: probabilmente senza il vaccino di Pfizer. Ma tenderei piuttosto a pensare ad una regionalizzazione nella distribuzione di diversi tipi di vaccini: in alcune aree del mondo (l’Occidente), Pfizer e Astra Zeneca, in Asia e in Africa il vaccino cinese, e quello russo, alla ricerca della sua zona di influenza.

Non lo vedrei come uno scenario in cui gli aspetti determinanti – comunque non secondari – siano quelli scientifici o logistici; la futura distribuzione dei vaccini sarebbe, in questo quadro, guidata più da fattori geopolitici.

E non mi meraviglierei, a questo proposito, se il vaccino cinese – giusto per fare un esempio a caso – fosse realizzato anche in funzione delle caratteristiche delle zone alle quali sarebbe destinato: per esempio, evitando le temperature così basse, perché la gran parte dei paesi non avrebbe la possibilità di conservarlo, ma nemmeno di organizzare i trasporti.

Per un certo tempo, il vaccino potrebbe giocare lo stesso ruolo che ha avuto il petrolio, o che hanno avuto le armi nucleari, nel definire le aree e i rapporti di influenza.

Forse sto andando un po’ troppo in là con l’immaginazione, e certamente non è un tema su cui ho competenza. Ma ho l’impressione che la partita sia più grande di una competizione fra laboratori di ricerca o fra aziende farmaceutiche.
 
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Io non mi aspetterei che il vaccino di Pfizer possa servire l’intero pianeta, né che i continenti citati dall’articolo restino senza vaccino: probabilmente senza il vaccino di Pfizer. Ma tenderei piuttosto a pensare ad una regionalizzazione nella distribuzione di diversi tipi di vaccini: in alcune aree del mondo (l’Occidente), Pfizer e Astra Zeneca, in Asia e in Africa il vaccino cinese, e quello russo, alla ricerca della sua zona di influenza.

Non lo vedrei come uno scenario in cui gli aspetti determinanti – comunque non secondari – siano quelli scientifici o logistici; la futura distribuzione dei vaccini sarebbe, in questo quadro, guidata più da fattori geopolitici.

E non mi meraviglierei, a questo proposito, se il vaccino cinese – giusto per fare un esempio a caso – fosse realizzato anche in funzione delle caratteristiche delle zone alle quali sarebbe destinato: per esempio, evitando le temperature così basse, perché la gran parte dei paesi non avrebbe la possibilità di conservarlo, ma nemmeno di organizzare i trasporti.

Per un certo tempo, il vaccino potrebbe giocare lo stesso ruolo che ha avuto il petrolio, o che hanno avuto le armi nucleari, nel definire le aree e i rapporti di influenza.

Forse sto andando un po’ troppo in là con l’immaginazione, e certamente non è un tema su cui ho competenza. Ma ho l’impressione che la partita sia più grande di una competizione fra laboratori di ricerca o fra aziende farmaceutiche.

Importante Sara anche verificare la durata Della protezione offerta dai vari vaccini. Perche potrebbe essere necessario doversi vaccinare piu volte, sopratutto per chi viaggia.

Probabilmente inizialmente ci Sara spazio per tutti i vaccini Che otterranno l'approvazione. Poi, giocoforza, si imporranno I piu efficaci e quelli Dal costo minore.
Piuttosto, speriamo Che IL WHO/OMS riesca a riprendere Una funzione Di guida e Di coordinamento tra GLI stati.....anche per evitare Che ognuno approvi e riconosca la validita solo del Suo vaccino, e non Di quelli altrui.
 
Un gelataio di Messina (che è anche un chimico) ha brevettato un gel (composto da 15 agenti chimici) che, posizionato in una intercapedine di uno speciale contenitore di polistirolo, può mantenere una temperatura di -100 gradi fino a 6-8 ore (il vaccino deve stare a una temperatura di circa -80 gradi centigradi).
Diverse case farmaceutiche stanno vagliando questo metodo, specialmente Moderna e
Pfizer/BioNTech, visto che entrambi i vaccini potranno essere stabilì a temperature rispettivamente di -20 e -70 gradi centigradi. Questo metodo, se confermato ed approvato, permetterà di ovviare al ghiaccio secco e renderà molto più economico il trasporto dei vaccini.

Spero che il gelato prodotto da questo signore sia sano visto che dicono che duri fino a 4 ore sul cono con una temperatura massima di 36°C.