ulteriore proroga bando az


astoncelle

Utente Registrato
22 Marzo 2007
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Mah..chissà dove andremo a finire,qua sembra che qualcuno sappia già come andranno le cose e temporeggia per renderle meno "amare"...
 
(affari italiani)
... sull'indentikit dell'eventuale commissario si fa il nome del sottosegretario Massimo Tononi, molto vicino al premier Romano Prodi e in rapporto di fiducia con il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa
 
Roma, 6 lug (Velino) - Ora spuntano addirittura i nomi dei possibili candidati al ruolo di commissario di Alitalia per gestirne la vendita. Come se la gara fosse già fallita, come se il piano di AirOne fosse già stato bocciato dal Tesoro. In realtà si tratta delle voci messe in giro con cadenza ormai quotidiana e paradossalmente alimentate dal silenzio sull’affaire imposto dal premier Prodi ai suoi ministri. In un rapido sunto dei rumors sull’argomento, tre sono le ipotesi più accreditate in attesa del 12 luglio, data di scadenza per la presentazione di offerte d’acquisto della compagnia. La prima, anticipata dal Giornale, vedrebbe il governo cedere alle condizioni poste al governo dal patron di AirOne, Carlo Toto. Quest’ultimo, qualora dovesse vincere la gara, chiederebbe in cambio mano libera sugli annunciati 2.350 esuberi e un trattamento non penalizzante da parte dell’Antitrust europea. Toto, insomma, si riserva il diritto di non acquistare Alitalia se l’Ue rilevasse le condizioni di monopolio sulla tratta Linate-Fiumicino dopo l’integrazione di AirOne e la compagnia di bandiera.

La seconda ipotesi è appunto la nomina, secondo la legge Marzano, di un commissario che si occupi della vendita di Alitalia. E già da due giorni circolano i nomi di Enrico Bondi, manager che vanta grande esperienza nel risanamento di imprese in crisi, da Montedison a Parmalat, e di Massimo Tononi. Quest’ultimo, fra i due candidati, sembra quello in pole position: ex uomo Goldman Sachs è stato assistente di Prodi nella seconda esperienza del professore alla guida dell’Iri ed è attualmente sottosegretario dell’Economia. Sul possibile commissariamento della compagnia di bandiera è intervenuto oggi il segretario della commissione Trasporti, Egidio Pedrini, con un appello affinché “la partitocrazia resti fuori” dalla questione. “Se si dovesse veramente approdare a questa soluzione per Alitalia – spiega Pedrini -, i candidati alla carica di commissario dovrebbero essere persone con esperienze professionali e background adatti, ma soprattutto dimostrare nei fatti i risultati ottenuti nel passato in posizioni dello stesso settore o analoghe, non persone che abbiano il merito del rapporto istituzionale”.

C’è poi una terza possibilità, il rinvio del termine per presentare offerte vincolanti, data già posticipata dal 2 al 12 luglio. Lo slittamento sarebbe funzionale a dare più tempo sia a chi dovrà finanziarie le operazioni di acquisizione sia al possibile ritorno in gara di altri operatori. C’è ad esempio chi scommette su un ripensamento da parte di Tpg, chi crede che Air France possa avanzare un nuovo piano e dal qualche giorno c’è chi punta sul fondo statunitense Martin Patterson in accoppiata con Mediobanca. Niente di ufficiale e tutto prontamente smentito dalle società in questione. Come dicevamo, sulla privatizzazione Alitalia regna la confusione. Caos che si riflette in Borsa: a Piazza Affari oggi il titolo ha continuato a scendere e ha perso un ulteriore
 
secondo me ci sarà un altro rinvio di 15gg..

le peggiori porcate si decidono sempre in Agosto...
 
Citazione: Toto, insomma, si riserva il diritto di non acquistare Alitalia se l’Ue rilevasse le condizioni di monopolio sulla tratta Linate-Fiumicino dopo l’integrazione di AirOne e la compagnia di bandiera.

che farsa...
8 mesi di teatrino..
 
questa mattina ho fatto colazione con un amico, che di professione fà il cardio chirurgo, che mi ha regalato un pensiero che potrebbe tranquillamente calzare per alitalia e la sua procedura di privatizzazione

"niente è tanto costoso, difficile, inutile come cercare d'impedire che un cadavere puzzi"


ho dedotto la seguente morale: perchè ci ostiniamo a vedere un'azienda moribonda (quindi con, esigui, ma pur sempre presenti, margini di recupero) quando in realtà e belle che morta? perchè continuare a buttare e a impiegare risorse per un morto? non sarebbe meglio liberare quattrini e persone capaci (e torno a dire che in az qualcuno -solo qualcuno- c'è ancora) per costruire qualcosa di nuovo e competitivo? non è inutile restare affezionati ad un'azienda fallita? please non facciamo paragoni con la fiat... anche per la semplice ragione che sono due aziende che operano in due business diversi...
 
toto ha chiesto ed ottenuto dal governo le due seguenti clausole sospensive:

1) antitrust: qualora l'antitrust (che sarà probabilmente quella europea) dovesse far rinunciare, post fusione, a molti slot da linate (guardacaso! altro che mxp!!!), e il livello di onerosità -leggi disponibilità di ap+az a cedere slot- verrà fissato entro una piccola percentuale di scostamento rispetto ad una soglia che sarà lo stesso toto a indicare nel piano d'offerta... air one si potrà tirar indietro, anche se alitalia le fosse già stata aggiudicata, senza pagare la penale di 50 milioni di euro

a conferma che toto pensa di tirar fuori i soldi per pagare l'immane debito e gl'investimenti (leggi aeroplani) dal monopolio di alcune rotte nazionali!!! no monopolio nazionale no alitalia...


2) esuberi: se i sindacati non accettassero un accordo sugli esuberi che per ora, sottilineo per ora, toto ha fissato in 2350... air one, anche in questo caso, potrà ritirarsi senza pagare penali

e pensare che c'è ancora qualcuno che crede che prima mettano i soldi e poi fanno gli esuberi...


non è finita...

è stata ridotta della metà la penale prevista fino a tre anni dopo la vendita in caso di tagli di rotte e di voli... a conferma che il piano di salvataggio non solo deve passare dagli esuberi ma anche, poichè questi non bastano, dal ridimensionamento delle destinazioni e quindi della flotta!

a questo punto vi faccio una domanda. secondo voi, visto le caratteristiche del mercato, premesso che dovranno ridimensionarsi (flotta e personale), ragionando sulla cessione di qualche slot prezioso (solo qualche) a linate e considerando l'enorme massa di debito che l'azienda avrà (pregresso alitalia più quello per l'acquisto e la ricapitalizzazione) è mai possibile credere che il vettore (ap+az) sia nelle condizioni di produrre cassa per ripagare tutti i debiti? secondo me no... anche se l'antirtust dovesse chiudere un occhio... ammesso, poi, che lo faccia e che FR non ricorra incavolata come una biscia pestata visto che a lei hanno bloccato l'acquisto di aer lingus
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

toto ha chiesto ed ottenuto dal governo le due seguenti clausole sospensive:

1) antitrust: qualora l'antitrust (che sarà probabilmente quella europea) dovesse far rinunciare, post fusione, a molti slot da linate (guardacaso! altro che mxp!!!), e il livello di onerosità -leggi disponibilità di ap+az a cedere slot- verrà fissato entro una piccola percentuale di scostamento rispetto ad una soglia che sarà lo stesso toto a indicare nel piano d'offerta... air one si potrà tirar indietro, anche se alitalia le fosse già stata aggiudicata, senza pagare la penale di 50 milioni di euro

a conferma che toto pensa di tirar fuori i soldi per pagare l'immane debito e gl'investimenti (leggi aeroplani) dal monopolio di alcune rotte nazionali!!! no monopolio nazionale no alitalia...


2) esuberi: se i sindacati non accettassero un accordo sugli esuberi che per ora, sottilineo per ora, toto ha fissato in 2350... air one, anche in questo caso, potrà ritirarsi senza pagare penali

e pensare che c'è ancora qualcuno che crede che prima mettano i soldi e poi fanno gli esuberi...


non è finita...

è stata ridotta della metà la penale prevista fino a tre anni dopo la vendita in caso di tagli di rotte e di voli... a conferma che il piano di salvataggio non solo deve passare dagli esuberi ma anche, poichè questi non bastano, dal ridimensionamento delle destinazioni e quindi della flotta!

a questo punto vi faccio una domanda. secondo voi, visto le caratteristiche del mercato, premesso che dovranno ridimensionarsi (flotta e personale), ragionando sulla cessione di qualche slot prezioso (solo qualche) a linate e considerando l'enorme massa di debito che l'azienda avrà (pregresso alitalia più quello per l'acquisto e la ricapitalizzazione) è mai possibile crede che il vettore (ap+az) sia nelle condizioni di produrre cassa per ripagare tutti i debiti? secondo me no... anche se l'antirtust dovesse chiudere un occhio... ammesso, poi, che lo faccia e che FR non ricorra incavolata come una biscia pestata visto che a lei hanno bloccato l'acquisto di aer lingus


quando parlo di ripagare i debiti intendo produrre cassa per pagare le rate mensili dei debiti, degli aeroplani e di eventuali altri investimenti... mi piacerebbe vedere su cosa (e come) gira la simulazione del CE post acquisto...

ps: marcogiov che ne pensi? claudio? secondo voi può girare???
 
il nostro è davvero il paese di pulcinella sono tutti generosi con i soldi degli altri(banche) e prima di rischiare il loro vogliono garanzie,una specie di martin baker con il quale lanciarsi appena le cose vanno male ovviamente a costo zero
per il momento l'accordo tra ap holding e le parti sociali sembra essere lontano [:308] vedremo quali altri colpi di scena quest'estate ci riserverà