Prima che mariol si impossessi di ogni più recondito bit della banda, finisco quello che ho lasciato a metà, và...
Bello però viaggiare con Sokol, trova il modo di rendere strampalato e fuori dal comune anche un giro a Pinerolo.
Bene, per tutto il viaggio parliamo di come presentarci a casa Selosse: Daniele non sa che l’albanese è venuto fin qui dal Canada, l’emozione di trovarselo davanti può essere troppo forte per le sue coronarie.
Scartata l’ipotesi di nascondersi dietro a una porta e saltare fuori all’improvviso urlandogli “BUUHHHH” nelle orecchie, ci accordiamo con l’altro matto di Alex, che lo nasconde nella sua macchina, nel sedile posteriore sotto ai cappotti. Per un attimo temo che il barbone, stordito dalle delicate e soffici morbidezze di cashmere e pelle umana non voglia più scendere e si barrichi dentro all’A58 di Alex, ma è solo un pensiero cattivo.
Nel mentre arriva Daniele: Sokol si scopre e…di questo momento non esiste testimonianza fotografica: i diritti da pagare a Mario Merola sarebbero stati troppo onerosi per qualsiasi tasca.
Il resto lo avete visto nelle foto del pranzo. Ne aggiungo solo qualcuna, appena appena meno politically correct:
le antiche abitudini son dure a morire, finite le posate ci si butta sui giocattoli dei bambini..
Dopo pranzo, Gp ci vuole a tutti i costi deliziare con l’imitazione del nonno di “Amarcord”:
Fabio nella riuscitissima interpretazione de “Il Signor Creosoto”
La piscina mi sembrava un po’ sotto livello: provvediamo.
No, faccia pure come a casa sua, eh:
Che giornata splendida! E che insegnamento!
Sokol bisogna meritarselo, lo penso sempre di più: è impegnativo il rapporto con ‘sto rompicoglioni, dovunque, in giro per il mondo o a casa, ma in cambio, quanto calore e amicizia!!