Trapani: Estate 2013


Rispondimi onestamente: tu hai mai commissionato uno studio a una KPMG o similari? Noi in azienda l'abbiamo fatto. E le cose sono andate esattamente come sopra. Tu hai esperienze diverse in materia?

Ma leggi o no? Ho già detto che sono scettico sulla loro metodologia... il rapporto è molto dettagliato... secondo me è, se proprio lo vuoi sapere, è una sottostima, ci sono vari benefici tangibili e intangibili non misurati e misurabili. Cmq. si volevano dati... eccoli là... il resto poi sono chiacchiere e tifo... adesso possiamo andare a nanna?
 
i dati sui flussi turistici degli ultimi anni e scopri come Trapani stia sopravanzando Palermo ed è dietro Messina
Dati ISTAT 2010 sugli arrivi nelle province siciliane. Il primo valore è il dato totale. Il secondo, tra parentesi, è quello relativo agli stranieri.

Trapani 570.481 (182.599)
Palermo 900.048 (418.201)
Messina 851.494 (393.417)
Agrigento 404.802 (160.005)
Caltanissetta 61.804 ( 6.107)
Enna 56.352 ( 18.438)
Catania 671.410 (206.241)
Ragusa 191.192 ( 53.474)
Siracusa 317.499 (106.006)

Secondo Assaeroporti, nel 2010 il traffico su TPS è stato di 1.681.886 pax.

Facendo il rapporto tra gli arrivi nelle infrastrutture ricettive della provincia di Trapani e il totale dei pax che hanno utilizzato lo scalo di Birgi, emerge che solo il 33.9% dei pax ha effettuato almeno un pernottamento in provincia, percentuale che scende al 10.9% se prendiamo in considerazione solo gli stranieri.
Se ne deduce che quasi i 2/3 del traffico afferente TPS nel 2010, non aveva nulla a che fare con il turismo.
Se disponi di dati più recenti, possiamo valutare meglio il trend degli ultimissimi anni.
 
I dati pubblici più aggiornati sono al 2011, tra l'altro l'annus horribilis per Trapani (vedi guerra in libia), (io ne posseggo più aggiornati non ancora divulgabili):

http://pti.regione.sicilia.it/porta...tSpettacolo/PIR_Turismo/PIR_7338501.618136477

Per quanto riguarda impact turismo straniero considera solo i pax stranieri.

Considera inoltre la serie storica dei flussi turistici, della capienza ricettiva, dei pax (stranieri e non), break points (2011), e altri indicatori turistici.... da lì puoi avere (fai delle semplici regressioni) la misura della causalità tra aeroporto e turismo (uno dei benefici tra l'altro). Inoltre, fai una comparazione con gli altri aeroporti di mete turistiche... poi leggi anche il rapporto KPMG.... e forse poi ti sarai stancato. Ciao.
 
il fatto che vi scagliate contro i contributi dati a FR vi fa sfuggire due dettagli non di poco conto:

1) FR non punta la pistola contro la tempia di nessuno, così come nemmeno il medico prescrive ai vari amministratori locali di dare qualche milionata di euro agli irlandesi

2) la storia che con i soldi versati a FR si risanerebbero le scuole, gli ospedali, gli ospizi e gli orfanotrofi è una bella romanzata da libro Cuore, ma purtroppo lascia il tempo che trova: i tagli alla sanità o all'istruzione ci sono sempre stati e sempre ci saranno e conoscendo l'italica mentalità, preferisco che vadano a incentivare il trasporto aereo piuttosto che finire nelle tasche di qualche assessore
 
@BIRGI:
Secondo me ci sono due aspetti della questione che terrei distinti: FR e TPS. Che FR porti una certa quota di "nuovi" turisti, non ho problemi a crederlo. L'ho verificato io stesso qui a Bologna.
L'altro aspetto della questione è TPS. Ci sarebbe da capire se, a parità di condizioni, l'avere gli stessi voli a PMO avrebbe portato a risultati complessivamente analoghi o meno. I dati più aggiornati che hai postato, legittimano questo dubbio. Perchè proprio nell'annus orribilis 2011 per TPS (-12.6%) e al corrispondente "anno di grazia" 2010 per PMO (+14.3%), non sembra corrispondere un analogo trend relativo agli arrivi (+2.66% a Trapani, +6.01% a Palermo). Sicuramente l'eccezionalità della situazione ha fatto si che parecchi turisti che magari avevano prenotato con largo anticipo un soggiorno nel trapanese, si sia poi trovato ad utilizzare PMO. Però se teniamo presente che le operazioni il Libia hanno coperto praticamente tutta la S11, è evidente che in tanti hanno comunque prenotato in modo quasi analogo a quello dell'anno precedente, pur sapendo che avrebbero dovuto utilizzare PMO al posto di TPS.
Il dubbio che sia la compagnia aerea e non l'aeroporto a portare turismo, mi sovviene anche pensando a quanto è avvenuto a FRL: quando FR si è trasferita a BLQ, le analoghe sovvenzioni "girate" da SEAF a compagnie assai meno visibili e presenti a livello continentali, non hanno portato nemmeno lontanamente a raggiungere gli stessi numeri. Viceversa tutti i pax FR sono passati da FRL a BLQ, non rimanendo "fedeli" all'aeroporto romagnolo. Il dubbio che un caso analogo si potrebbe verificare con un eventuale switch dei voli da TPS a PMO, è forte.
Visto che mi sembri informato, ti chiederei la cortesia (se hai i dati a portata di mano) di evidenziare gli arrivi nelle province di Trapani e Palermo negli ultimi 10 anni, in modo da evidenziare l'apporto di turisti in entrambe le province con l'avvento di FR.
 
1) FR non punta la pistola contro la tempia di nessuno, così come nemmeno il medico prescrive ai vari amministratori locali di dare qualche milionata di euro agli irlandesi

2) la storia che con i soldi versati a FR si risanerebbero le scuole, gli ospedali, gli ospizi e gli orfanotrofi è una bella romanzata da libro Cuore, ma purtroppo lascia il tempo che trova: i tagli alla sanità o all'istruzione ci sono sempre stati e sempre ci saranno e conoscendo l'italica mentalità, preferisco che vadano a incentivare il trasporto aereo piuttosto che finire nelle tasche di qualche assessore

1) vero. Come è altrettanto vero che questi aiuti/sussidi/incentivi/chiamalicomevuoi a FR sono assolutamente illegali e vietati dalle leggi dell'unione europea. Ma non si capisce bene come mai queste cose non vengano praticamente mai a galla.

2) i tagli da parte degli enti locali ci sono e ci saranno ancora ma il punto focale è leggermente diverso. Questi sono soldi che un ente pubblico (significa che viene finanziato: a) dalle tasse prelevate sul territorio e/o b) dai trasferimenti ricevuti dallo stato centrale) decide -tra l'altro senza nessuna gara d'appalto- di attribuire in modo assolutamente arbitrario a un soggetto privato. L'esborso pubblico quindi esiste ed è anche consistente. Dove sarebbero finiti questi soldi se non esistesse FR non ci è dato sapere. Resta il fatto che potevano essere spesi in altro. In meglio? In peggio? Questo non sta a me giudicarlo.

Poi se volete possiamo scavare ulteriormente e chiederci se questi "agreement" non nascondano delle retro commissioni di qualsivoglia forma/natura. Ma forse è meglio di no.
 
Il dubbio che sia la compagnia aerea e non l'aeroporto a portare turismo, mi sovviene anche pensando a quanto è avvenuto a FRL: quando FR si è trasferita a BLQ, le analoghe sovvenzioni "girate" da SEAF a compagnie assai meno visibili e presenti a livello continentali, non hanno portato nemmeno lontanamente a raggiungere gli stessi numeri. Viceversa tutti i pax FR sono passati da FRL a BLQ, non rimanendo "fedeli" all'aeroporto romagnolo.
.

non si può paragonare la situazione di FRL con quella di Trapani
non c'entra nulla , alcuni attori sono gli stessi ma il film è un altro

Trapani è uno di quei casi in cui l'arrivo di RY ha in certo senso cambiato la città e pensare che sarebbe stata la stessa cosa con i voli da Palermo secondo me è un azzardo .E perdonatemi se lo dico così senza nessun tipo di numero da esporre .

A proposito di numeri si sa quanto costa alle casse pubbliche la convenzione con RY .
 
Ultima modifica:
interessante articolo anche se vecchio a mo di inchiesta:

Il conto alla rovescia è gia cominciato, dicono i bene informati. L’aeroporto di Trapani - Birgi sta per essere ceduto, se non addirittura svenduto, ai privati.



Dopo che sono stati spesi decine di milioni di euro di soldi pubblici per la sua completa ristrutturazione e attivazione, dopo che la Provincia Regionale di Trapani si è svenata per permettere a Ryanair di far base al “Vincenzo Florio”. Adesso, come abbiamo raccontato già qualche tempo fa, il “gioiellino” è pronto per essere ceduto ai privati.
Prima, però, c’è una campagna elettorale da affrontare, quella delle Regionali, e a qualcuno, che magari è candidato, l’aeroporto serve ancora, per le ultime promesse, le ultime persone da assumere.
Perchè questo è stato ed è l’aeroporto di Birgi per la classe politica tutta della Provincia di Trapani. Altro che un’infrastruttura chiave per lo sviluppo del territorio. E’, semplicemente, un lavatoio. E come tutti i lavatoi, adesso che l’acqua manca, il giocattolo comincia ad annoiare.

Sulla carta l’aeroporto di Trapani è ancora lì. Vivo e vegeto. Gli aerei partono e atterrano. I numeri del traffico sono sempre gli stessi. Ma, guardando più da vicino, cè un bel po’ di immobilità.
Immobile è Salvatore Castiglione, presidente dell’Airgest dallo scorso Marzo. Commercialista, pupillo di Bartolo Pellegrino, già vicesindaco a Trapani, era, prima uno dei consulenti dell’Airgest. Poi, Mimmo Turano, con un colpo di mano, senza consultare nemmeno il suo partito, l’ha piazzato al vertice della società. Per lui 70.000 euro l’anno. E il silenzio. Perchè di Castiglione non c’è traccia, nelle dichiarazioni, nell’attività.

Immobile, appunto. Talmente immobile da aver mandato il tilt la commissione di inchiesta del consiglio provinciale che doveva vederci chiaro su conti, appalti, incarichi all’Airgest: “Abbiamo più volte sollecitato Airgest a darci le informazioni richieste - ha detto, sconfortato, il consigliere provinciale Giovanni Palermo qualche giorno fa in aula - ma non è arrivata mai nessuna collaborazione”. Castiglione non risponde su nulla: non spiega come mai il parcheggio, ad esempio, è diventato totalmente a pagamento, alzando i prezzi, favorendo le attività di coloro che - più meno regolarmente - fanno i posteggiatori in terreni nei pressi dell’aeroporto e offrendo il trasporto gratuito con il bus navetta. Castiglione non spiega il segno rosso, i 2.200.000 euro di perdita registrati nel bilancio 2012. L’11 Settembre scorso il consiglio provinciale voleva tenere una seduta straordinaria sull’Airgest. Ma Castiglione ha detto no. Entro la fine di Settembre Castiglione aveva annunciato un incontro con i sindaci “per spiegare le strategie di sviluppo dell’aeroporto”. Non si è mai tenuto.

Immobile è Ryanair. La compagnia irlandese, che tiene sotto scacco il destino di Birgi come degli altri aeroporti italiani dove fa base, sa di avere il coltello dalla parte del manico. Nessuno ci pensa (ovvio, sono tutti lì a vedere chi fare assumere e in che posizione) ma a Marzo 2013 scade la convenzione tra Airgest, e Ryanair. Tra soli sei mesi. A Marzo Ryanair deciderà se continuare a fare base o meno a Trapani, e in questo momento le indiscrezioni dall’interno della società dicono che - in assenza di una chiara strategia dei vertici dell’aeroporto - gli uomini di O’ Leary sono pronti ad una marcia indietro. Vogliono andare via da Birgi. Per tanti motivi. Il traffico passeggeri del “Vincenzo Florio” non dà più segni di crescita, e con questi numeri Palermo è più appetibile come piazza, perchè ha un bacino ovviamente più ampio. Nessuno degli enti locali (Comuni, Camera di Commercio, unioni e associazioni di enti che abbondano nel nostro territorio) ha sviluppato quelle azioni di co - marketing che Ryanair considera necessarie per la stabilizzazione di un rapporto con il territorio. Mancano referenti istituzionali nel management dell’aeroporto, e l’esperienza della chiusura dello scalo per le operazioni militari in Libia sono un precedente che è difficile da dimenticare (anche perchè dalla Siria al Nord Africa, il Mediterraneo è sempre una polveriera....). Insomma, Ryanair se ne vuole andare. E nessuno fa nulla per trattenerla. Eppure le prove del disamore di Ryanair per Trapani sono evidenti: le rotte internazionali (quelle che portano turisti, cioè vera ricchezza per il nostro territorio) sono calate, a favore di quelle nazionali. Durante la chiusura dello scalo per via della crisi libica molti voli internazionali sono stati spostati da Ryanair da Trapani a Palermo. Ebbene, non sono più tornati.

E a proposito di Libia. La Provincia di Trapani ha incassato i due milioni di euro come “ristoro” dalla Regione Siciliana per i danni subiti dalla guerra in Libia. Che fine hanno fatto? Dove sono? Perchè non vengono spesi nell’interesse del comparto?
Altri 10 milioni di euro il nostro territorio li aspetta dal Governo. Che fine hanno fatto questi soldi? Dove sono? Perchè non sono stati più stanziati? Perchè nessuno tra i nostri politici è tornato più sull’argomento? Il Senatore Antonio D’Alì dice di essere in contatto sulla vicenda con il sottosegretario alla Presidenza, Catricalà. Ma ancora non si vede nulla.
Tutti questi soldi sembrano immobili. Dovevano arrivare. Non sono mai arrivati.

L’unico a non essere immobile dietro l’aeroporto di Trapani è Mimmo Turano. L’ormai ex presidente della provincia si candida all’Ars, e la sua campagna elettorale sembra poggiare, al momento, su due pilastri. Il primo pilastro sono i contributi dati per 800.000 euro poco prima di dimettersi ad associazioni, enti, parrocchie di varia natura. E l’altro pilone è proprio l’Airgest.
E’ Turano, infatti, lo stratega, il regista, della nuova governance dell’aeroporto. Ha sempre frequentato il mondo dell'imprenditoria, Turano. E' stato in affari con Vito Nicastri, il re dell'eolico recentemente arrestato e al centro di una richiesta di sequestro di beni per 1 miliardo e mezzo di euro. E’ Turano che ha deciso - all’indomani delle dimissioni di Salvatore Ombra, con cui lo scontro sulle diversità di vedute sullo sviluppo dell’aeroporto era arrivato ad un punto di non ritorno - di nominare Castiglione presidente lo scorso Marzo, facendo infuriare il segretario provinciale del suo partito, Giulia Adamo. E’ Turano che da un lato parla di “coinvolgimento degli enti locali nella gestione dell’aeroporto”, ma in realtà ha dato il via libera ai privati per prendere sempre più piede nell’aeroporto in attesa di farne un solo boccone.

In cambio di cosa? Assunzioni, probabilmente. Sono al centro delle tante lettere anonime arrivate in Procura in questi giorni. Liste ne sono sempre girate tante, all’Airgest. Tutti, da destra a sinistra, hanno avuto i loro raccomandati. Poi, ad un certo punto, si è passato il segno. All' Airgest ricordano ancora quando, pochi mesi fa, è arrivata una lista di 32 nomi, con la scritta a pennarello: “Bisogna assumerli tutti”. E c’è anche una storiella interessante, indicativa, che gira tra i corridoi del primo piano del “Vincenzo Florio”: un tizio, un raccomandato da assumere ad ogni costo, ma con una qualifica totalmente diversa da quella necessaria. Immaginiamo che sia un pasticciere, che però viene assunto ai controlli. Ci sta come i cavoli a merenda. Il “pasticciere” fa una cavolata, una cosa grave - capita, non è il suo mestiere - e viene licenziato in tronco. Dopo un paio di mesi, magicamente, è riassunto. E’ ancora lì.

Al momento la Provincia di Trapani detiene il 49% delle azioni. Il 49% dell’aeroporto è dei privati. Il restante 2% è della Camera di Commercio di Trapani. Presidente del Cda è Salvatore Castiglione, componenti sono Paolo Angius (vice presidente), Fabrizio Bignardelli, Vittorio Fanti e Gino Lo Presti, fedelissimo di Mimmo Turano.
Fotografiamo per un attimo questo consiglio di amministrazione. Castiglione è il presidente. Per il resto, tutti i ruoli chiave sono assegnati agli azionisti privati: il vicepresidente, il direttore generale, l’amministratore delegato.

Ricordiamo sempre chi sono i privati. C’è il gruppo armeno - argentino dell' imprenditore Eduardo Eurnekian, che già gestisce quasi tutti gli scali aeroportuali argentini ed un buon gruppo di scali esteri. Ha acquisito quote azionarie anche nell’aeroporto di Crotone, ed è interessato a Comiso, Falconara, Genova. E' entrato in Airgest con una quota del 12% grazie al gruppo “Mira Radici Finance”. Il suo uomo in Airgest, nel CdA, è Vittorio Fanti, ex manager di Alitalia ed ex dirigente della società di gestione dell’aeroporto di Catania.
Il 38% è della “Infrastrutture Sicilia srl”, a sua volta controllata dalla C.I.A., Compagnia Immobiliare Azionaria, società quotata in borsa, della quale uno dei maggiori azionisti (11%) è Paolo Panerai, gionalista, fondatore e direttore di Capital e de “ll Mondo”. Ma dentro la “Infrastrutture Sicilia Srl” c’è anche “Euroairports”, adesso controllata appunto dall’imprenditore armeno argentino Eduardo Eurnekian. L’8% dell’Airgest è, infine, del gruppo Cesare Dessena Quercioli.

Ricapitolando: si attende solo il decreto ministeriale per la concessione totale dello scalo per i prossimo 30 anni. Poi, nella piena immobilità di tutti coloro che dovrebbero avere a cuore le sorti del nostro territorio, l’aeroporto “Vincenzo Florio” sta per essere privatizzato, gratis.

http://marsala.it/inchieste/item/62...i-privati-e-se-a-marzo-ryanair-se-ne-va?.html
 
certo due aeroporti medio-grandi così vicini tra loro, come trapani e palermo, possono sembrare un controsenso, e probabilmente lo sono. in ogni caso, se trapani dovesse confermare questi numeri negli anni, ben venga. personalmente penso che bisogna sempre stare attenti a ryan, che se non ha i fondi che chiede, fa i capricci e lascia l'aeroporto.

come scriveva qualcuno prima, se voglio andare in provincia di trapani, posso tranquillamente farlo atterrando a palermo (se poi esistessero i mezzi pubblici e non i cartelli inifiniti con i prezzi dei taxi, sarebbe meglio, ma questa è un'altra storia - o forse la stessa, non lo so). d'altro canto, se atterro in sicilia da turista e non vado a vedere palermo, sono un turista un po' ignorante.

personalmente penso che trapani debba essere un po' più al servizio dei cittadini che pagano le tasse, un po' come l'aeroporto di reggio calabria, con destinazioni frequenti e realmente utili come linate e fiumicino (e possibilmente non con aerei da 50 posti).
 
Dati ISTAT 2010 sugli arrivi nelle province siciliane. Il primo valore è il dato totale. Il secondo, tra parentesi, è quello relativo agli stranieri.

Trapani 570.481 (182.599)
Palermo 900.048 (418.201)
Messina 851.494 (393.417)
Agrigento 404.802 (160.005)
Caltanissetta 61.804 ( 6.107)
Enna 56.352 ( 18.438)
Catania 671.410 (206.241)
Ragusa 191.192 ( 53.474)
Siracusa 317.499 (106.006)

Secondo Assaeroporti, nel 2010 il traffico su TPS è stato di 1.681.886 pax.

Facendo il rapporto tra gli arrivi nelle infrastrutture ricettive della provincia di Trapani e il totale dei pax che hanno utilizzato lo scalo di Birgi, emerge che solo il 33.9% dei pax ha effettuato almeno un pernottamento in provincia, percentuale che scende al 10.9% se prendiamo in considerazione solo gli stranieri.
Se ne deduce che quasi i 2/3 del traffico afferente TPS nel 2010, non aveva nulla a che fare con il turismo.
Se disponi di dati più recenti, possiamo valutare meglio il trend degli ultimissimi anni.

Ho visto solo ora questo post, ritengo sempre molto interessanti le tue osservazioni..
Questa volta però vorrei correggerti, il dato Assaeroporti comprende arrivi e partenze, quindi per confrontarlo con l'altro dato, relativo ai pernottamenti, bisogna dividerlo per 2. Di conseguenza le percentuali che hai calcolato vanno raddoppiate... A meno che non mi sfugga qualcosa.
Anche se è passato qualche giorno volevo farlo notare, anche perchè è uno dei pochissimi post utili e con qualche dato in un thread che spesso sembra come le dispute dei bambini dell'asilo...
 
Ho visto solo ora questo post, ritengo sempre molto interessanti le tue osservazioni..
Questa volta però vorrei correggerti, il dato Assaeroporti comprende arrivi e partenze, quindi per confrontarlo con l'altro dato, relativo ai pernottamenti, bisogna dividerlo per 2. Di conseguenza le percentuali che hai calcolato vanno raddoppiate... A meno che non mi sfugga qualcosa.
Anche se è passato qualche giorno volevo farlo notare, anche perchè è uno dei pochissimi post utili e con qualche dato in un thread che spesso sembra come le dispute dei bambini dell'asilo...
Hai assolutamente ragione!
Grazie per la correzione e per i complimenti. :)
A questo punto cambiano totalmente le considerazioni che avevo fatto, in quanto la percentuale degli arrivi rapportata correttamente ai pax aeroportuali, porta alla conclusione che 2/3 dei pax di TPS hanno effettuato almeno un pernottamento in provincia di Trapani.
E' un calcolo a spanne come il precedente (ci saranno senz'altro pax di TPS che soggiornano in provincia di Palermo e vv), tuttavia in questo caso i numeri di TPS sembrano davvero frutto di un forte turismo in entrata. In casi come questo, credo che un contributo a FR (o ad altri) possa avere un senso. Come detto tante volte, troverei giusto che a pagarlo fossero gli imprenditori del settore turistico che sono di gran lunga i maggiori beneficiari della situazione.
 
Hai assolutamente ragione!
Grazie per la correzione e per i complimenti. :)
A questo punto cambiano totalmente le considerazioni che avevo fatto, in quanto la percentuale degli arrivi rapportata correttamente ai pax aeroportuali, porta alla conclusione che 2/3 dei pax di TPS hanno effettuato almeno un pernottamento in provincia di Trapani.
E' un calcolo a spanne come il precedente (ci saranno senz'altro pax di TPS che soggiornano in provincia di Palermo e vv), tuttavia in questo caso i numeri di TPS sembrano davvero frutto di un forte turismo in entrata. In casi come questo, credo che un contributo a FR (o ad altri) possa avere un senso. Come detto tante volte, troverei giusto che a pagarlo fossero gli imprenditori del settore turistico che sono di gran lunga i maggiori beneficiari della situazione.

Grazie ragazzi. Se comunque per ogni investimento pubblico devono essere solo i beneficiari a pagare (e poi chi effettivamente?) allora di investimenti non se ne farebbero. Scusate... io dell'alta velocità, di investimenti qui e là in Italia cosa me ne faccio? però siamo una comunità e quindi c'è la fiscalità generale.... sono principi base di convivenza... Poi ci sono gli investimenti clientelari, le tangenti ecc... e questo caso proprio non c'entra nulla... Cmq a me va bene qualunque forma di finanziamento l'importante che la si smetta di dire che questo investimento è una perdita di soldi oppure ci sono altre priorità e cose di questo genere... finalmente questa terra sta alzando la testa dall'emarginazione e marginalizzazione geografica... e qualcuno vorrebbe rimettergliela... ma gli garantisco che troverà fermezza..... di prove che questo investimento funzioni ce ne sono di tutti i tipi a livello macro e micro....
 
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TRAPANI

Rilancio dell'aeroporto Birgi
Incontro Airgest-Provincia

Sabato 01 Giugno 2013 - 13:33 di Vito Manca
I parlamentati regionali e nazionali del collegio di Trapani hanno incontrato il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione, il commissario straordinario della Provincia Darco Pellos ed il presidente della Camera di Commercio Pino Pace all'interno del rilancio dello scalo aeroportuale di Trapani-Birgi.

TRAPANI - Un intervento cuscinetto della Regione per rilanciare l'aeroporto di Birgi e per confermare la presenza di Ryanair, che ha un contratto in scadenza. Ma anche un incontro con il presidente Rosario Crocetta per fare il punto della situazione sul “Vincenzo Florio”.

I parlamentati regionali e nazionali del collegio di Trapani hanno incontrato il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione, il commissario straordinario della Provincia Darco Pellos ed il presidente della Camera di Commercio Pino Pace.

L'impegno assunto dai deputati regionali è di trovare le risorse necessarie per evitare una crisi dell'aeroporto. La Provincia, azionista al 49%, non è più in grado di sostenere gli investimenti degli anni passati. L'intervento dei Comuni – con l'eventuale tassa di soggiorno – va pianificato e potrebbe entrare a regime nel 2014.

Ma c'è il 2013 da superare e la convenzione con Ryanair da sottoscrivere. Ed è in questa fase che la Regione dovrebbe fare la sua parte. I parlamentari trapanesi, anche quelli nazionali, intendono fare fronte comune. Il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione ha definito l'incontro “molto positivo. C'è la volontà di tutti a dare un contributo fattivo al rilancio dell'aeroporto”.

L'intervento finanziario della Regione è stato definito una “misura Caronte” che dovrebbe fare da cerniera al successivo coinvolgimento dei Comuni. Le amministrazioni locali hanno dato, nei due incontri che si sono già svolti con i vertici della società di gestione dello scalo, con il commissario Pellos e con il presidente Pace, la loro disponibilità di massima, ma 12 Comuni su 24 si apprestano ad andare al voto il 9 e 10 giugno. Sarà dunque necessario conoscere la nuova geografia politica ed i nuovi interlocutori prima di avviare un progeto di co-marketing per la promozione dell'aeroporto. C'è già una bozza d'accordo predisposta dal presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione che l'ha posta al vaglio dei sindaci.

http://livesicilia.it/2013/06/01/rilancio-dellaeroporto-di-birgi-incontro-airgest-provincia_326006/
 
Aeroporto di Trapani, Comuni vicini ad un accordo “Salva Ryanair”
giugno 30, 2013 -

I Comuni della Provincia di Trapani sono vicini ad un accordo “salva – Ryanair”. Questo l’esito dell’ultima riunione dei sindaci della provincia di Trapani, convocati dal commissario straordinario della Provincia, Darco Pellos, alla presenza anche della Camera di Commercio (che è socia dell’Airgest, la società che gestisce il “Vincenzo Florio”)

La riunione è stata interlocutoria, come le tante che ci sono già state, ma ci sono stati alcuni impegni più concreti, e si va verso la firma di un protocollo di intesa tra tutti i Comuni che prevede l’introduzione di una tassa di soggiorno che andrà a finanziare un fondo che servirà per gestire le azioni di co – marketing (in altre parole: pubblicità) richieste da Ryanair per firmare il nuovo contratto quinquennale 2014 – 2019.

Ryanair per non andare via vuole circa tre milioni di euro. Questi soldi in altri tempi li avrebbe messi la Provincia. Solo che l’ente ora non c’è più, e anche se fosse ancora in vita non avrebbe neanche i soldi – è vicina al dissesto economico, ci sono problemi a pagare gli stipendi del personale – per affrontare lo sforzo finanziario. E’ per questo che il commissario Pellos ha chiesto l’intervento dei Comuni, che dovrebbero contribuire secondo la propria grandezza e i benefici che traggono dai due milioni di passeggeri l’anno che transitano in aeroporto. Quindi lo sforzo maggiore è richiesto ai Comuni di Trapani e Marsala, che devono trovare tra i 300.000 e i 600.000 euro. Poi via via, a scalare, tutti gli altri Comuni. Queste somme devono essere impegnate nei prossimi bilanci, che i consigli comunali stanno per approvare, ecco perchè c’è fretta. Ma a chi andranno questi soldi? Non a Ryanair, che non può prendere aiuti o contributi diretti da enti territoriali, ma, secondo un escamotage che ha fatto la fortuna della compagnia irlandese (e sul quale indaga la Comunità Europea per violazione della libertà di concorrenza), andrebbero versati ad una società ad hoc creata sempre dai Comuni (e che dovrebbe essere in capo alla Camera di Commercio di Trapani) che poi investirà quelle somme per comprare pubblicità negli spazi di Ryanair: il sito, la rivista di bordo, i cartelli all’interno dei velivoli, eccetera. Una procedura ai limiti della legalità, ma che rimane l’unico modo - se vi vuole tenere Ryanair – per continuare il rapporto tra Trapani e la compagnia low cost più famosa al mondo.

Ma dove trovano i soldi i Comuni? A Marsala, per dire, il Sindaco, dopo aver prosciugato 400.000 euro per organizzare gli spettacoli di quest’anno, non ha i soldi – dice – nemmeno per comprare i bagni chimici per i lavoratori delle isole ecologiche. E allora, che si fa? A questo serve appunto la tassa di soggiorno, che ogni Comune potrà decidere in maniera autonoma (o un euro o due euro al giorno) e che servirà, essendo appunto una tassa di scopo, a finanziare il capitolo di bilancio destinato poi a confluire nell’acquisto dei servizi. Ma i Comuni di Trapani riescono ad avere presenze turistiche tali da garantire un’adeguata copertura? Questa è la domanda dalle cento pistole. Perchè dati ufficiali non ce ne sono, e forse è anche la volta buona che si cominciano a contare davvero, in tempo reale, i pernottamenti nella nostra zona. Per ora i numeri che girano sono solo propaganda.

C’è poi da capire quale sarà il ruolo della Regione. In questo senso i Sindaci sono stati che,chiari. Faranno la loro parte, ma ci deve essere uno sforzo analogo da parte del Presidente Crocetta. Su questo fronte è al lavoro la deputazione regionale.

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