Con un ritardo abissale, scrivo questo Trip Report che – diciamolo chiaramente – di aeronautico ha veramente poco. Ma proprio poco.
Lo scorso agosto, nel raggiungere la famiglia per le vacanze estive, decido di partire un giorno prima, e mi faccio un anticipo di vacanza visitando un posto che da tempo ho nella mia wish list.
Mi imbarco quindi su un A-319 di SN alla volta di Bruxelles.
Accanto a noi un B-738 di Blue Air, in una delle sue 34 livree diverse. Ho volato due volte con loro, su un B-733 se non ricordo male, e ogni tanto me lo sogno ancora la notte.
Mentre decolliamo scorgo accanto a noi uno di quei ce…si che United ha ancora il coraggio di far volare sul lungo raggio. Le major USA sono ormai a livelli infimi di servizio e configurazione della cabina.
Si decolla. Sarebbe interessante vedere in faccia la persona che ha chiamato questi due terminal con la stessa lettera, la E, generando soprattutto d’estate un gran via vai sul people mover di gente che sbaglia treminal.
Fiumicino e più avanti Ostia. Ormai il degrado del litorale è paragonabile a quello della Campania settentrionale.
Una volta atterrato a Bruxelles prendo un treno per Rotterdam, dove arrivo in poco più di un’ora. Rotterdam è una gran bella città, molto moderna e con sperimentazioni architettoniche interessanti.
Il mio obiettivo è nell’area del porto, dove la gran parte dei vecchi docks è stata trasformata in alloggi, alberghi e centri culturali. Una riqualificazione del territorio veramente ben riuscita.
L’ex quartier generale della Holland-Amerika Line, da dove un tempo partivano i transatlantici per il Nord America e le colonie caraibiche ed asiatiche, è stato trasformato in un hotel. Ho dato uno sguardo alla lobby e al ristorante, e sembra un posto molto carino.
Io invece continuo, transitando attraverso l’area dei vecchi magazzini che è adesso occupata da abitazioni, parchi e luoghi di cultura.
Finalmente, svoltato l’angolo, inizio a vedere la mia meta!
La SS Rotterdam!
La SS Rotterdam è l’ultimo grande transatlantico di linea della Holland-Amerika Line, ormai da molti anni ritirato dal servizio e salvato dalla demolizione grazie all’iniziativa e alla lungimiranza del comune di Rotterdam ed alcuni imprenditori locali, che alcuni anni fa hanno salvato la nave, l’hanno bonificata dall’amianto, riportata nella sua originale configurazione, e trasformata in hotel, ristorante, museo e centro congressi. Progetti simili erano stati tentati in Italia con l’Augustus, poi miseramente falliti per colpa della burocrazia e delle associazioni alberghiere che non volevano concorrenza. Gli olandesi, fortunatamente, sono un popolo civile.
La SS Rotterdam è un transatlantico vero, non uno di quei caseggiati di Scampia come quelli di Malboroli, ed ha la tipica configurazione delle navi degli ’50 e ’60, con i ponti promenade coperti, o parzialmente coperti, i ponti che degradano verso poppa, le aree di carico merci, il sun deck, ecc. ecc.
Anche il design della poppa, con i ponti di gestione tecnica degli ormeggi sovrastati da quelli dei passeggeri, è molto retro!
Erano navi stupende quelle di quegli anni, non come quelle schifezze cubiche di Malboroli. Da questa foto si può vedere quanto slanciato fosse il profilo di queste navi, e quanto armonioso il suo design.
Un po’ di storia di questo gioiello!
L’SS Rotterdam venne concepita nel 1937 ma i lavori di realizzazione dovettero essere ben presto interrotti a causa della Seconda Guerra Mondiale. I lavori ripresero quindi, non senza modifiche ed adeguamenti tecnologici, nel 1954, ormai all’alba della grande trasformazione dei trasporti transatlantici.
Con una lunghezza di 228 metri, una larghezza di quasi 29 e un’altezza di 61, e per oltre 38.000 tonnellate di stazza, l’SS Rotterdam si collocava all’epoca come una delle maggiori unità del trasporto mercantile europeo.
Venne varata alla presenza della regina Juliana il 13 settembre del 1958, entrando poi in servizio sulle rotte del nord Atlantico il 20 luglio del 1959.
L’avvento dell’era del jet pose ben presto fine al servizio di linea transatlantico, che, nel caso della SS Rotterdam, cessò nel 1969, con il passaggio della nave al servizio crociere.
Nel 1989 la Holland-Amerika Line venne acquistata dalla Carnival e la SS Rotterdam continuò la sua attività crocieristica sino al 1997, quando venne venduta alla Premier Cruises.
Il nuovo proprietario le cambiò il nome in Rembrandt (si vede ancora la scritta sotto il nome, in questa foto) e il servizio di crociera durò sino al 2000, quando la Premier Cruises fallì e la nave venne sequestrata ad Halifax.
Come già detto, per iniziativa delle autorità della città di Rotterdam e di un gruppo di imprenditori, nel 2000 venne acquistata, bonificata dell’amianto a Gibilterra, e quindi portata a Rotterdam, dove è stata restaurata e portata nella sua configurazione interna ed esterna originale.
Consiglio a tutti un visita e, se possibile, un pernottamento a bordo. Qui le info https://ssrotterdam.com/
Dopo una lunga camminata nel porto, la contemplazione esterna dello scafo, si entra!
L’ingresso è sul Main Deck, nello stesso vestibolo un tempo utilizzato per i servizi di camera al tempo del servizio passeggeri.
Per me è veramente un tuffo nel passato. Sono tra i privilegiati ad aver avuto la possibilità di viaggiare sui nostri ultimi transatlantici negli anni ‘70, sulla Raffaello (2 volte), sulla Michelangelo (1 volta) e sulla Leonardo da Vinci (1 volta), e ritornare su una nave di quell’epoca è veramente un’emozione enorme.
La SS Rotterdam è stata riportata allo splendore originale, con le sue balaustre in ottone, le scale a flusso incrociato per suddividere i passeggeri delle diverse classi nei loro spostamenti tra cabine, ristoranti ed aree di ricreazione.
Una meraviglia, sono a bocca aperta. Non vorrei ripetermi, ma … nulla a che vedere con quelle mostruose burinate di Malboroli.
Gli ascensori.
Le scale del vestibolo di prima classe, con le vetrature artistiche originali.
Ed infine la reception, quella originale, dove mi avvicino per fare il check-in.
La nave è stata salvata e ristrutturata con tutti i suoi arredi originali. Una cosa meravigliosa.
Mi sono concesso una cabina di prima di classe, sul Main Deck, e mi avvio nei corridoi.
Sono sul punte indicato.
Ed eccomi poco dopo alla mia cabina, la 2058.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi sembra veramente di tuffarmi nel passato. Le cabine sono assolutamente intatte, se non per piccoli dettagli, come la chiave magnetica, la vasca trasformata in doccia e una TV a schermo piatto. Tutto il resto è assolutamente originale.
Una cosa meravigliosa.
In queste cabine, i più facoltosi un tempo si facevano una settimana di traversata per raggiungere New York
Appendiabiti originale
Poltrone e tavoli originali.
La vista, da uno dei due oblò della cabina.
La lampada da parete, in vetro e metallo.
Il quadro della mia cabina, con la SS Rotterdam in costruzione.
Il bagno della mia stanza, integro se non per il vano doccia, ricavato dove un tempo c’era la vasca.
Lavello e specchio.
Mollati i bagagli, mi lancio nell’esplorazione della nave.
FINE PRIMA PARTE
Lo scorso agosto, nel raggiungere la famiglia per le vacanze estive, decido di partire un giorno prima, e mi faccio un anticipo di vacanza visitando un posto che da tempo ho nella mia wish list.
Mi imbarco quindi su un A-319 di SN alla volta di Bruxelles.

Accanto a noi un B-738 di Blue Air, in una delle sue 34 livree diverse. Ho volato due volte con loro, su un B-733 se non ricordo male, e ogni tanto me lo sogno ancora la notte.

Mentre decolliamo scorgo accanto a noi uno di quei ce…si che United ha ancora il coraggio di far volare sul lungo raggio. Le major USA sono ormai a livelli infimi di servizio e configurazione della cabina.

Si decolla. Sarebbe interessante vedere in faccia la persona che ha chiamato questi due terminal con la stessa lettera, la E, generando soprattutto d’estate un gran via vai sul people mover di gente che sbaglia treminal.

Fiumicino e più avanti Ostia. Ormai il degrado del litorale è paragonabile a quello della Campania settentrionale.

Una volta atterrato a Bruxelles prendo un treno per Rotterdam, dove arrivo in poco più di un’ora. Rotterdam è una gran bella città, molto moderna e con sperimentazioni architettoniche interessanti.

Il mio obiettivo è nell’area del porto, dove la gran parte dei vecchi docks è stata trasformata in alloggi, alberghi e centri culturali. Una riqualificazione del territorio veramente ben riuscita.

L’ex quartier generale della Holland-Amerika Line, da dove un tempo partivano i transatlantici per il Nord America e le colonie caraibiche ed asiatiche, è stato trasformato in un hotel. Ho dato uno sguardo alla lobby e al ristorante, e sembra un posto molto carino.

Io invece continuo, transitando attraverso l’area dei vecchi magazzini che è adesso occupata da abitazioni, parchi e luoghi di cultura.

Finalmente, svoltato l’angolo, inizio a vedere la mia meta!

La SS Rotterdam!

La SS Rotterdam è l’ultimo grande transatlantico di linea della Holland-Amerika Line, ormai da molti anni ritirato dal servizio e salvato dalla demolizione grazie all’iniziativa e alla lungimiranza del comune di Rotterdam ed alcuni imprenditori locali, che alcuni anni fa hanno salvato la nave, l’hanno bonificata dall’amianto, riportata nella sua originale configurazione, e trasformata in hotel, ristorante, museo e centro congressi. Progetti simili erano stati tentati in Italia con l’Augustus, poi miseramente falliti per colpa della burocrazia e delle associazioni alberghiere che non volevano concorrenza. Gli olandesi, fortunatamente, sono un popolo civile.

La SS Rotterdam è un transatlantico vero, non uno di quei caseggiati di Scampia come quelli di Malboroli, ed ha la tipica configurazione delle navi degli ’50 e ’60, con i ponti promenade coperti, o parzialmente coperti, i ponti che degradano verso poppa, le aree di carico merci, il sun deck, ecc. ecc.

Anche il design della poppa, con i ponti di gestione tecnica degli ormeggi sovrastati da quelli dei passeggeri, è molto retro!

Erano navi stupende quelle di quegli anni, non come quelle schifezze cubiche di Malboroli. Da questa foto si può vedere quanto slanciato fosse il profilo di queste navi, e quanto armonioso il suo design.

Un po’ di storia di questo gioiello!
L’SS Rotterdam venne concepita nel 1937 ma i lavori di realizzazione dovettero essere ben presto interrotti a causa della Seconda Guerra Mondiale. I lavori ripresero quindi, non senza modifiche ed adeguamenti tecnologici, nel 1954, ormai all’alba della grande trasformazione dei trasporti transatlantici.
Con una lunghezza di 228 metri, una larghezza di quasi 29 e un’altezza di 61, e per oltre 38.000 tonnellate di stazza, l’SS Rotterdam si collocava all’epoca come una delle maggiori unità del trasporto mercantile europeo.
Venne varata alla presenza della regina Juliana il 13 settembre del 1958, entrando poi in servizio sulle rotte del nord Atlantico il 20 luglio del 1959.
L’avvento dell’era del jet pose ben presto fine al servizio di linea transatlantico, che, nel caso della SS Rotterdam, cessò nel 1969, con il passaggio della nave al servizio crociere.
Nel 1989 la Holland-Amerika Line venne acquistata dalla Carnival e la SS Rotterdam continuò la sua attività crocieristica sino al 1997, quando venne venduta alla Premier Cruises.
Il nuovo proprietario le cambiò il nome in Rembrandt (si vede ancora la scritta sotto il nome, in questa foto) e il servizio di crociera durò sino al 2000, quando la Premier Cruises fallì e la nave venne sequestrata ad Halifax.
Come già detto, per iniziativa delle autorità della città di Rotterdam e di un gruppo di imprenditori, nel 2000 venne acquistata, bonificata dell’amianto a Gibilterra, e quindi portata a Rotterdam, dove è stata restaurata e portata nella sua configurazione interna ed esterna originale.
Consiglio a tutti un visita e, se possibile, un pernottamento a bordo. Qui le info https://ssrotterdam.com/
Dopo una lunga camminata nel porto, la contemplazione esterna dello scafo, si entra!

L’ingresso è sul Main Deck, nello stesso vestibolo un tempo utilizzato per i servizi di camera al tempo del servizio passeggeri.
Per me è veramente un tuffo nel passato. Sono tra i privilegiati ad aver avuto la possibilità di viaggiare sui nostri ultimi transatlantici negli anni ‘70, sulla Raffaello (2 volte), sulla Michelangelo (1 volta) e sulla Leonardo da Vinci (1 volta), e ritornare su una nave di quell’epoca è veramente un’emozione enorme.

La SS Rotterdam è stata riportata allo splendore originale, con le sue balaustre in ottone, le scale a flusso incrociato per suddividere i passeggeri delle diverse classi nei loro spostamenti tra cabine, ristoranti ed aree di ricreazione.
Una meraviglia, sono a bocca aperta. Non vorrei ripetermi, ma … nulla a che vedere con quelle mostruose burinate di Malboroli.

Gli ascensori.

Le scale del vestibolo di prima classe, con le vetrature artistiche originali.

Ed infine la reception, quella originale, dove mi avvicino per fare il check-in.

La nave è stata salvata e ristrutturata con tutti i suoi arredi originali. Una cosa meravigliosa.

Mi sono concesso una cabina di prima di classe, sul Main Deck, e mi avvio nei corridoi.

Sono sul punte indicato.

Ed eccomi poco dopo alla mia cabina, la 2058.

Mi chiudo la porta alle spalle e mi sembra veramente di tuffarmi nel passato. Le cabine sono assolutamente intatte, se non per piccoli dettagli, come la chiave magnetica, la vasca trasformata in doccia e una TV a schermo piatto. Tutto il resto è assolutamente originale.
Una cosa meravigliosa.

In queste cabine, i più facoltosi un tempo si facevano una settimana di traversata per raggiungere New York

Appendiabiti originale

Poltrone e tavoli originali.

La vista, da uno dei due oblò della cabina.

La lampada da parete, in vetro e metallo.

Il quadro della mia cabina, con la SS Rotterdam in costruzione.

Il bagno della mia stanza, integro se non per il vano doccia, ricavato dove un tempo c’era la vasca.

Lavello e specchio.
Mollati i bagagli, mi lancio nell’esplorazione della nave.
FINE PRIMA PARTE