[TR] Trip report … aeronavale.


nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
Con un ritardo abissale, scrivo questo Trip Report che – diciamolo chiaramente – di aeronautico ha veramente poco. Ma proprio poco.
Lo scorso agosto, nel raggiungere la famiglia per le vacanze estive, decido di partire un giorno prima, e mi faccio un anticipo di vacanza visitando un posto che da tempo ho nella mia wish list.
Mi imbarco quindi su un A-319 di SN alla volta di Bruxelles.

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Accanto a noi un B-738 di Blue Air, in una delle sue 34 livree diverse. Ho volato due volte con loro, su un B-733 se non ricordo male, e ogni tanto me lo sogno ancora la notte.

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Mentre decolliamo scorgo accanto a noi uno di quei ce…si che United ha ancora il coraggio di far volare sul lungo raggio. Le major USA sono ormai a livelli infimi di servizio e configurazione della cabina.

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Si decolla. Sarebbe interessante vedere in faccia la persona che ha chiamato questi due terminal con la stessa lettera, la E, generando soprattutto d’estate un gran via vai sul people mover di gente che sbaglia treminal.

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Fiumicino e più avanti Ostia. Ormai il degrado del litorale è paragonabile a quello della Campania settentrionale.

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Una volta atterrato a Bruxelles prendo un treno per Rotterdam, dove arrivo in poco più di un’ora. Rotterdam è una gran bella città, molto moderna e con sperimentazioni architettoniche interessanti.

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Il mio obiettivo è nell’area del porto, dove la gran parte dei vecchi docks è stata trasformata in alloggi, alberghi e centri culturali. Una riqualificazione del territorio veramente ben riuscita.

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L’ex quartier generale della Holland-Amerika Line, da dove un tempo partivano i transatlantici per il Nord America e le colonie caraibiche ed asiatiche, è stato trasformato in un hotel. Ho dato uno sguardo alla lobby e al ristorante, e sembra un posto molto carino.

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Io invece continuo, transitando attraverso l’area dei vecchi magazzini che è adesso occupata da abitazioni, parchi e luoghi di cultura.

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Finalmente, svoltato l’angolo, inizio a vedere la mia meta!

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La SS Rotterdam!

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La SS Rotterdam è l’ultimo grande transatlantico di linea della Holland-Amerika Line, ormai da molti anni ritirato dal servizio e salvato dalla demolizione grazie all’iniziativa e alla lungimiranza del comune di Rotterdam ed alcuni imprenditori locali, che alcuni anni fa hanno salvato la nave, l’hanno bonificata dall’amianto, riportata nella sua originale configurazione, e trasformata in hotel, ristorante, museo e centro congressi. Progetti simili erano stati tentati in Italia con l’Augustus, poi miseramente falliti per colpa della burocrazia e delle associazioni alberghiere che non volevano concorrenza. Gli olandesi, fortunatamente, sono un popolo civile.

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La SS Rotterdam è un transatlantico vero, non uno di quei caseggiati di Scampia come quelli di Malboroli, ed ha la tipica configurazione delle navi degli ’50 e ’60, con i ponti promenade coperti, o parzialmente coperti, i ponti che degradano verso poppa, le aree di carico merci, il sun deck, ecc. ecc.

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Anche il design della poppa, con i ponti di gestione tecnica degli ormeggi sovrastati da quelli dei passeggeri, è molto retro!

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Erano navi stupende quelle di quegli anni, non come quelle schifezze cubiche di Malboroli. Da questa foto si può vedere quanto slanciato fosse il profilo di queste navi, e quanto armonioso il suo design.

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Un po’ di storia di questo gioiello!
L’SS Rotterdam venne concepita nel 1937 ma i lavori di realizzazione dovettero essere ben presto interrotti a causa della Seconda Guerra Mondiale. I lavori ripresero quindi, non senza modifiche ed adeguamenti tecnologici, nel 1954, ormai all’alba della grande trasformazione dei trasporti transatlantici.
Con una lunghezza di 228 metri, una larghezza di quasi 29 e un’altezza di 61, e per oltre 38.000 tonnellate di stazza, l’SS Rotterdam si collocava all’epoca come una delle maggiori unità del trasporto mercantile europeo.
Venne varata alla presenza della regina Juliana il 13 settembre del 1958, entrando poi in servizio sulle rotte del nord Atlantico il 20 luglio del 1959.
L’avvento dell’era del jet pose ben presto fine al servizio di linea transatlantico, che, nel caso della SS Rotterdam, cessò nel 1969, con il passaggio della nave al servizio crociere.
Nel 1989 la Holland-Amerika Line venne acquistata dalla Carnival e la SS Rotterdam continuò la sua attività crocieristica sino al 1997, quando venne venduta alla Premier Cruises.
Il nuovo proprietario le cambiò il nome in Rembrandt (si vede ancora la scritta sotto il nome, in questa foto) e il servizio di crociera durò sino al 2000, quando la Premier Cruises fallì e la nave venne sequestrata ad Halifax.
Come già detto, per iniziativa delle autorità della città di Rotterdam e di un gruppo di imprenditori, nel 2000 venne acquistata, bonificata dell’amianto a Gibilterra, e quindi portata a Rotterdam, dove è stata restaurata e portata nella sua configurazione interna ed esterna originale.
Consiglio a tutti un visita e, se possibile, un pernottamento a bordo. Qui le info https://ssrotterdam.com/

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Dopo una lunga camminata nel porto, la contemplazione esterna dello scafo, si entra!

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L’ingresso è sul Main Deck, nello stesso vestibolo un tempo utilizzato per i servizi di camera al tempo del servizio passeggeri.
Per me è veramente un tuffo nel passato. Sono tra i privilegiati ad aver avuto la possibilità di viaggiare sui nostri ultimi transatlantici negli anni ‘70, sulla Raffaello (2 volte), sulla Michelangelo (1 volta) e sulla Leonardo da Vinci (1 volta), e ritornare su una nave di quell’epoca è veramente un’emozione enorme.

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La SS Rotterdam è stata riportata allo splendore originale, con le sue balaustre in ottone, le scale a flusso incrociato per suddividere i passeggeri delle diverse classi nei loro spostamenti tra cabine, ristoranti ed aree di ricreazione.
Una meraviglia, sono a bocca aperta. Non vorrei ripetermi, ma … nulla a che vedere con quelle mostruose burinate di Malboroli.

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Gli ascensori.

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Le scale del vestibolo di prima classe, con le vetrature artistiche originali.

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Ed infine la reception, quella originale, dove mi avvicino per fare il check-in.

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La nave è stata salvata e ristrutturata con tutti i suoi arredi originali. Una cosa meravigliosa.

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Mi sono concesso una cabina di prima di classe, sul Main Deck, e mi avvio nei corridoi.

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Sono sul punte indicato.

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Ed eccomi poco dopo alla mia cabina, la 2058.

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Mi chiudo la porta alle spalle e mi sembra veramente di tuffarmi nel passato. Le cabine sono assolutamente intatte, se non per piccoli dettagli, come la chiave magnetica, la vasca trasformata in doccia e una TV a schermo piatto. Tutto il resto è assolutamente originale.
Una cosa meravigliosa.

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In queste cabine, i più facoltosi un tempo si facevano una settimana di traversata per raggiungere New York

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Appendiabiti originale

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Poltrone e tavoli originali.

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La vista, da uno dei due oblò della cabina.

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La lampada da parete, in vetro e metallo.

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Il quadro della mia cabina, con la SS Rotterdam in costruzione.

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Il bagno della mia stanza, integro se non per il vano doccia, ricavato dove un tempo c’era la vasca.

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Lavello e specchio.

Mollati i bagagli, mi lancio nell’esplorazione della nave.

FINE PRIMA PARTE
 
Mancavano i tuoi TR, sempre ricchi di nozioni storiche particolarmente interessanti — poi questo ‘tocca’ una delle mie città preferite (non solo perché sono natio di una città portuale) e che conosco molto bene (assieme a Breda) grazie ai viaggi d’infanzia coi nonni materni dal vicino Belgio :) Non vedo l’ora di vedere il resto.

G
 
Quegl'interni sembrano quelli della Megaditta di Fantozzi. Immagino che per Dancrane e coscritti siano fantascientifici e avanguardistici. :D

Sono d'accordo sulle forme esterne della SS Rotterdam. Il confronto con quei mercantili carichi di gente in brache e canotta chiamati "navi da crociera" non tiene per nemmeno un secondo. Questa non sfigurerebbe nel Canal Grande; vedere quegli altri, invece, fa venire un'improvvisa voglia di P-270 Moskit.
 
Ultima modifica:
Bellissimo, il fascino vintage è impagabile. Sugli Olandesi hai assolutamente ragione. Aspettiamo con ansia il prosieguo!
 
aspettiamo il resto. Peccato per il miscelatore nel lavello, il rubinetto con le classiche due maniglie sarebbe stato molto più vintage ;)
 
Mamma mia che nave. Per fortuna lei e la Queen Mary sono state salvate e da ing navale è possibile ammirare questi capolavori!

Due dettagli particolari, innanzitutto è una delle poche navi costruite prima degli anni 60 ad avere una struttura moderna, vanta un sistema di propulsione che per l epoca era innovativo data la posizione, con la sala macchine a 2/3 di distanza dalla prua anziché al centro della nave. Oltre che essere dotata di stabilizzatori retrattili non troppo diversi da quelli montati oggi sulle unità più moderne.
Per i più curiosi...
View attachment 10413
https://i2.wp.com/www.stoomschiprot.../2016/05/General-view-engine-room.jpeg?w=2160

Io ho avuto la fortuna di salire sia su di lei, che sulla QM, che sulla Queen Elizabeth 2, testimonianze di un passato ormai lontano, dove nonostante la divisione in classi, le cabine senza bagni o ponti il cui unico intrattenimento era una piccola piscina, mettevo il passeggero al centro del viaggio e non come oggi, al centro di un centro commerciale!

Ps, a questo punto sono ansioso del continuo!

Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
 
Ultima modifica:
Fantastico! Non sapevo, appena posso ci vado, ricordo bene il viaggio fatto sulla Michelangelo per i cinquant'anni di mio padre (1969).

Sono d'accordo che navi come la Rotterdam sono in una classe diversa dai mastodonti scatoloni che chiamano navi da crociera.
 
Davo per scontato che Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione SpA non avesse rivali nel mondo. Mi devo ricredere.

Spettacolare, complimenti.
 
Quando ho letto "aeronavale" ho pensato a qualche base aeronavale argentina.... Fantastico pure questo pero'. Grazie mille!
 
Davo per scontato che Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione SpA non avesse rivali nel mondo. Mi devo ricredere.

Spettacolare, complimenti.
Beh, gli ultimi 5 transatlantici della Compagnia Italia di Navigazione Spa, la Tirrenia incorporò i resti alle fine della storia, erano di ben altro livello rispetto alla Rotterdam a livello di lusso e servizio.
Nicola, Silvano confermate voi che avete potuto provarle?
 
Che figata!
mi sono appena trasferito ad AMS e metto subito la SS Rotterdam in wish list da visitare/dormire appena arriva la primavera.

Grazie per la condivisione!
 
Grazie Nicolap, sempre molto interessanti i tuoi report, sia le immagini che i commenti. l’intelligenza dell’ammnistrazione di Rotterdam e la civiltà olandese ha fatto si che questa città che come hai visto non è di grandi dimensioni, è diventata una tappa fondamentale del Gran tour contemporaneo, cioè il viaggio formativo che tutti gli architetti del mondo fanno per vedere gli edifici più influenti della nostra epoca. Rotterdam è la città dove abita e lavora Rem Koolhaas, forse l’architetto più influente vivente. Mi chiedo se la nave quando è stata trasformata in museo e albergo abbia dovuto sottostare alle stesse normative degli edifici urbani (lo stesso problema lo ebbe l’Intrepid a New York), ma così andiamo OT
 
Mancavano i tuoi TR, sempre ricchi di nozioni storiche particolarmente interessanti — poi questo ‘tocca’ una delle mie città preferite (non solo perché sono natio di una città portuale) e che conosco molto bene (assieme a Breda) grazie ai viaggi d’infanzia coi nonni materni dal vicino Belgio :) Non vedo l’ora di vedere il resto.
Grazie mille.

Quegl'interni sembrano quelli della Megaditta di Fantozzi. Immagino che per Dancrane e coscritti siano fantascientifici e avanguardistici. :D
Sono d'accordo sulle forme esterne della SS Rotterdam. Il confronto con quei mercantili carichi di gente in brache e canotta chiamati "navi da crociera" non tiene per nemmeno un secondo. Questa non sfigurerebbe nel Canal Grande; vedere quegli altri, invece, fa venire un'improvvisa voglia di P-270 Moskit.
La linea delle navi dell'epoca era superlativa.

Bellissimo, il fascino vintage è impagabile. Sugli Olandesi hai assolutamente ragione. Aspettiamo con ansia il prosieguo!
Grazie.

Incredibilmente affascinante!
Grazie!

aspettiamo il resto. Peccato per il miscelatore nel lavello, il rubinetto con le classiche due maniglie sarebbe stato molto più vintage ;)
Qualche modernizzazione è stata indubbiamente necessaria. Ti posso garantire tuttavia che la gran parte della nave è veramente "come allora".

P A Z Z E S C O grazie grazie grazie
Sono un patito di navi, e mai mi sarei aspettato questo TR. Grazie davvero e complimenti
Attendo con ansia prossima parte
Grazie a te.

Mamma mia che nave. Per fortuna lei e la Queen Mary sono state salvate e da ing navale è possibile ammirare questi capolavori!
Due dettagli particolari, innanzitutto è una delle poche navi costruite prima degli anni 60 ad avere una struttura moderna, vanta un sistema di propulsione che per l epoca era innovativo data la posizione, con la sala macchine a 2/3 di distanza dalla prua anziché al centro della nave. Oltre che essere dotata di stabilizzatori retrattili non troppo diversi da quelli montati oggi sulle unità più moderne.
Per i più curiosi...
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https://i2.wp.com/www.stoomschiprot.../2016/05/General-view-engine-room.jpeg?w=2160
Io ho avuto la fortuna di salire sia su di lei, che sulla QM, che sulla Queen Elizabeth 2, testimonianze di un passato ormai lontano, dove nonostante la divisione in classi, le cabine senza bagni o ponti il cui unico intrattenimento era una piccola piscina, mettevo il passeggero al centro del viaggio e non come oggi, al centro di un centro commerciale!
Ps, a questo punto sono ansioso del continuo!
Appena posso, posto le foto della sala macchine.

Davo per scontato che Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione SpA non avesse rivali nel mondo. Mi devo ricredere.
Spettacolare, complimenti.
Grazie.

Fantastico! Non sapevo, appena posso ci vado, ricordo bene il viaggio fatto sulla Michelangelo per i cinquant'anni di mio padre (1969).
Sono d'accordo che navi come la Rotterdam sono in una classe diversa dai mastodonti scatoloni che chiamano navi da crociera.
Ti assicuro che salire a bordo è stato un vero viaggio nella mia infanzia. Ti consiglio una visita appena puoi, e sono sicuro ti farà lo stesso effetto.

Quando ho letto "aeronavale" ho pensato a qualche base aeronavale argentina.... Fantastico pure questo pero'. Grazie mille!
Grazie.

Beh, gli ultimi 5 transatlantici della Compagnia Italia di Navigazione Spa, la Tirrenia incorporò i resti alle fine della storia, erano di ben altro livello rispetto alla Rotterdam a livello di lusso e servizio.
Nicola, Silvano confermate voi che avete potuto provarle?
Le nostre navi erano veramente dei palazzi reali. Michelangelo e Raffaello in particolar modo erano lussuose ed enormi. Ho ricordi meravigliosi a bordo di quelle navi.
Il Rotterdam è sicuramente più modesto rispetto alle nostre, sia per dimensioni che per allestimento degli interni.
Noi però siamo stati i soliti cavernicoli e non ne abbiamo salvata nemmeno una.

Che figata!
mi sono appena trasferito ad AMS e metto subito la SS Rotterdam in wish list da visitare/dormire appena arriva la primavera.
Grazie per la condivisione!
Sono sicuro che resterai affascinato.

Grazie Nicolap, sempre molto interessanti i tuoi report, sia le immagini che i commenti. l’intelligenza dell’ammnistrazione di Rotterdam e la civiltà olandese ha fatto si che questa città che come hai visto non è di grandi dimensioni, è diventata una tappa fondamentale del Gran tour contemporaneo, cioè il viaggio formativo che tutti gli architetti del mondo fanno per vedere gli edifici più influenti della nostra epoca. Rotterdam è la città dove abita e lavora Rem Koolhaas, forse l’architetto più influente vivente. Mi chiedo se la nave quando è stata trasformata in museo e albergo abbia dovuto sottostare alle stesse normative degli edifici urbani (lo stesso problema lo ebbe l’Intrepid a New York), ma così andiamo OT
Sì, Rotterdam è veramente una bella città.

Queste erano navi. Quelle di oggi sono parchi divertimento galleggianti. Altre linee, altro stile, un altro mondo...
Vero, e quelle di Malboroli in particolar modo fanno letteralmente schifo.
 
PARTE 2

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Inizio l’esplorazione, partendo dal main deck e andando a zonzo per la nave.

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La prima cosa che trovo è il bar, restaurato perfettamente.

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Poi la vetrina del negozio di bordo, che mantiene il nome dell’epoca, Lynbaan, come l’omonima strada di Rotterdam, principale strada commerciale della città.

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Mi sposto poi sul ponte promenade, quello che serviva a permettere passeggiate al coperto anche nei giorni di cattivo tempo durante la navigazione.

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Da quello che mi hanno detto, anche le panche sono originali.

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Mi dirigo a poppa, dove un bar serve bevande ai clienti dell’albergo e anche a chi visita la nave solo per un drink.

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Il particolare dei due fumaioli, molto arretrati a poppa e sufficientemente alti da non permettere al fumo prodotto dalle caldaie di disturbare i passeggeri nei ponti di poppa. La nostra Eugenio C. aveva una configurazione simile.

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Più da vicino.

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La piscina è stata mantenuta nelle stessa posizione, ma l’altezza ridotta su tutta l’area a pochi centimetri.

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L’antistante vestibolo ospita il ristorante, anch’esso con gli arredi originali.

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Nella sala di accesso al ristornate due vecchie poltrone originali, accompagnate da un tavolo posticcio.

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Un’immagine sulla parte di un arrivo (o di una partenza) da New York. La traversata atlantica e l’arrivo a New York mi è sempre stato descritto come spettacolare. Oggigiorno solo la Queen Mary fa ancora il servizio atlantico, permettendo di provare questa esperienza.

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Vestibolo di ingresso interno al ristorante.

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Particolare del dipinto.

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Altra immagine a muro con l’ex quartier generale della compagnia, oggi trasformato in albergo, come da foto nella prima parte.

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Continuo a gironzolare. Scale interne, cristalli e specchi.

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Vestibolo di transito tra la sala di lettura, la sala fumatori e un salotto bar. Il design degli arredi e delle finiture è incredibilmente retrò.

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Composizione di pesci (veri) sottovetro.

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Il cartello della sala fumatori …

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… la parete di poppa …

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… e le poltrone con lo schienale ribaltabile a 180°, per godersi il panorama esterno o interno.

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Ultima vista d’insieme.

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La biblioteca.

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Seguendo la promenade mi porto a prua.

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Gli imponenti alberi degli argani che servivano a caricare a bordo le merci e calarle nel “pozzo di prua” che portava alle stive.

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Salgo di un ponte e mi porto al di sotto del ponte lance …

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… arrivando di nuovo a poppa.

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Bar di poppa visto dal ponte superiore.

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Motore dell’argano per il carico merci di poppa.
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Da qui entro ad ammirare la Grand Ballroom.

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Una grande sala perfettamente restaurata, su due livelli, che un tempo serviva da sala da ballo e per gli spettacoli di intrattenimento.

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Un grande dipinto murale abbellisce la parete anteriore della sala.

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L’angolo bar.

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Il dipinto murale prende l’intera parete e mi raccontano che il restauro è stato complesso perché era incrostatissimo di nicotina.

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Una scala elegantissima porta alla balconata.

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I tavolini, rigorosamente originali, sono fatti di mosaico, e sono di produzione italiana.

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Le imposte delle finestre della sala, per permettere di avere il buoi anche negli spettacoli diurni.

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Particolare della plafoniera.

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Tavolino mosaicato, più piccolo.

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Vista dall’alto.

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Particolare del corrimano della scala, con disegni moderni e pesci stilizzati.

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Particolare delle luci del soffitto. Cilindri di cartoncino colorato che incorniciano le lampadine.

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Bar “all’americana” nel vestibolo antistante la Grand Ballroom.

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Più verso prua, sala da pranzo di prima classe.

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La murata di dritta ospita anche un ingresso sul canale del porto, dove è possibile i water taxi che portano all’Hotel New York o al Museo Navale, che è vicino alla stazione.

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Dalla piattaforma dei taxi si gode una vista stupenda della nave, da un’altra prospettiva.

La sera ceno, molto bene, al ristorante, e poi me ne vado a dormire, in attesa di poter fare la visita guidata l’indomani mattina nelle viscere della nave!

FINE SECONDA PARTE
 
Si carino...la tua dimestichezza con il linguaggio tecnico/navale è pari alla tua conoscenza del l’inglese
 
Le foto sono degne. Di Dancrane.

Durante il pernottamento si percepisce rollio o beccheggio, o è immobile con una struttura a terra? L'unica mia esperienza di pernottamento in condizioni simili è stato con l'AF Chapman a Stoccolma ma sinceramente non ricordo alcun movimento.

Aspettiamo il seguito, sempre che tu ti sia svegliato in tempo per fare il tour.

DaV