[TR] Transoxiana


Bene bene, inizio frizzantino. Sarà un tr magnifico. Non vediamo l'ora di vedere foto dei vostri faccioni felici.

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Ottimo inizio! Spero ci siano almeno un paio di voli interni, sempre che siate riusciti a far foto!
 
Comunque reputo inaccetabile la mancanza di uno standard nel servizio di Uzbekistan.

Lo standard c'è! Schiaffi, schiaffi e volendo ancora schiaffi. Sono eccezionali nel mantenerlo.

Alle digressioni terron-culturali di Biella aggiungiamo le foto di merda di Gian, ed è subito TR! Si va verso epic level forza 9 ancora prima di uscire dall'aeroporto.

DaV

:D Grazie mille!

Credo per la verità di avere cannato la risoluzione delle fotografie... vedo di rimediare lunedì!

Travajuma nen trop, eh!

3AD che si preannuncia epico, sin dalle prime immagini. Sia quelle più belle, fatte da 13900 con telefonino, che quelle sgranate e fuori asse fatte da Dancrane. Mi affascinano questi TR. No, dico, un 46H come quello di 13900 non si vedeva dai tempi dei day trip di Bourne in Transnistria del Sud! E che spettacolo quelle architetture fatiscenti e tristi, quegli aerei ormai obsoleti e inutilizzati, e Dancrane, che riassume in sé sia le qualità dell'architettura che degli aerei ex sovietici.
Bello! Davvero, spero l'OT sia abbondante.

Grazie Nicola. Per quel 46H mi sono impegnato, volevano darmi un 38J ma mi sono piantato lì e ho fatto una scena.

Bene bene, inizio frizzantino. Sarà un tr magnifico. Non vediamo l'ora di vedere foto dei vostri faccioni felici.

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Grazie AA. Mi sa che per i faccioni ti dovrò rifilare una sòla, ci è stato chiesto dal MOIGE, dalla lega contro la cecità e dall'Associazione per la Decenza sull'Internet di astenerci entrambi dal postare foto di noi.

Ottimo inizio! Spero ci siano almeno un paio di voli interni, sempre che siate riusciti a far foto!

Vedrai!
 
Davvero interessante e melodrammatico il giusto!

Io sto puntando ad una visita a Baku, per cui seguo con attenzione tutti i TR della zona.
 
[OT, Parte I] – Samarcanda

Riabbracciato – maschiamente, ci tengo a precisare – Dancrane, è il momento di andare a Samarcanda. Il problema, però, è come. Le ferrovie uzbeke hanno evidentemente chiesto lumi ad un nostro forumer, in quanto hanno sì otto treni al giorno tra Taškent e la città della via della Seta, ma 4 sono tra le 7 e le 9 di mattina, e gli altri 4 tra le 18.00 e le 22.00. Evidentemente orari ottimi per l’utenza business. L’alternativa è andare al mercato delle macchine e trovare un passaggio su una complice marshrutka.

Posto dinanzi al dilemma, la direttiva di Dancrane è chiara, un ”Beh, fai te” che mi riempie d’orgoglio per la fiducia affidatami. Evitiamo la solita gang dei tassinari più o meno abusivi e saltiamo su un bus che, per caso o per forza, ci porta alla stazione. Qui un solerte milite ci accompagna, senza nemmeno chiedere un po’ di baksheesh, in biglietteria, da cui usciamo con un paio di biglietti per il treno delle 18.00, arrivo previsto ore 22.00. Non rimane che darsi all’alcol.

Fatto ciò, siamo in stazione con largo anticipo. La sorpresa è che non ci sono i numeri dei binari, e l’unico modo per trovare il proprio treno è chiedere in giro. In un modo o nell’altro siamo pronti, e saliamo sul potente mezzo che farà Taškent-Samarkand-Nukus-Kyzylorda-Aralsk-Aqtobe-Volgograd. Dancrane è in visibilio, gli interni gli ricordano i suoi viaggi di gioventù e nemmeno la mia meraviglia al fatto che ai tempi esistessero già i treni riesce a fargli cambiare umore.

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Dancrane sembrava molto interessato da questa cassapanca. Non so come mai.

Nell’attesa, guardo la gente.

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Partiamo, e mentre Dancrane fotografa ciò che passa per i finestrini…

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

…io faccio amicizia con un triumvirato di giovani, incluso un karakalpak, un gruppo etnico cugino dei kazaki, basato nella landa più desolata e devastata del paese, il Karakalpakstan. Gli altri sono uzbeki, incluso il ragazzo coi piedi più puzzolenti dell’intero universo.

Arriviamo e prendiamo possesso della nostra camera; l’hotel dispone di una terrazza in condono, dalla quale si vede, nella fresca serata di Samarcanda, la splendida moschea Bibi Khanum, costruita da Tamerlano.

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Cosa dire di Samarcanda? Se devo essere sincero, il mio primo obiettivo per questo viaggio era Bukhara, città che volevo vedere da molto tempo, ma anche Samarcanda si è dimostrata una bella sorpresa. Senza appesantire il TR, che sarà già granitico di suo, vi porto in una breve passeggiata in giro per la città.

Iniziamo ad andare verso Bibi Khanum, attraverso le viuzze di Samarcanda vecchia, simile a Bari vecchia ma senza orecchiette. Sopra di noi danzano e volteggiano i rondoni, mentre a livello del terreno, nella posizione squatting che fa furore in tutte le periferie da Vladivostok a Kaliningrad, gli indigeni ci salutano con copiosi ”Salaam aleikum”. Anche qui la gente è incredibilmente ospitale.

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Bibi Khanum, è una meraviglia. Per arrivarci, però, bisogna passare attraverso il bazaar. I ricordi di Isfahan – ma anche solo di Osh, Kyrgyzstan - sono una memoria distante, qui il mercato è abbastanza sovietizzato.


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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane​

Dancrane, però, diventa amico di questo simpatico figuro dalla dentatura giustamente metallizzata:

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Foto Dancrane​

Nel frattempo, gli affari fervono.

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Usciamo, e riusciamo finalmente ad entrare nella moschea. I luoghi religiosi, qui, trasmettono una forte familiarità con quelli iraniani, dato che hanno forma e colori molto simili; grandi iwan, ampi spazi aperti, cupole e uso estensivo delle maioliche. Qui, però, è presentissima la mano di Tamerlano, Amir Timur per gli amici, vero e proprio padre putativo di questo paese. La scelta di Timur – escludendo una legacy non proprio amichevole (distrutta Delhi, distrutta Baghdad, una predilezione per le esecuzioni…) – almeno ha un certo senso, soprattutto se si paragona l’Uzbekistan a Tajikistan e Kyrgyzstan, che si sono scelti, come eroi nazionali, o personaggi mai esistiti o personaggi che nemmeno sono vissuti in Tajikistan. Comunque, divago. Bibi Khanum è presa d’assalto, e la moda regna sovrana.

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

Al di là della moschea si stende una via pedonale, una volta conosciuta come Toshkent ko’chasi e ora, a seguito della morte dell’Ing. Cav. Farabutt. Di Gran Croc. Visconte Karimov, si chiama Islam Karimov ko’chasi. Andando a sinistra, si va al mausoleo dello stesso e alla necropoli chiamata Shah-i-Zinda; andando a destra, si vede il Registan. Andiamo per prima cosa al Registan, a sinistra si andrà dopo.

Nel frattempo, passa aamilan, che però non ci degna di uno sguardo.

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Foto Dancrane​

Islam Karimov è una via, dicevo, pedonale e di domenica è presa d’assalto. Turbe di indigeni si scaraventano, in un bailamme di urla, risate e denti d’oro, sui piccoli trenini elettrici che la percorrono in su e in giù, mentre il resto cammina, mangia gelati e vuole farsi selfies con noi. Siamo tra gli unici turisti a non essere in un viaggio di gruppo, e così possiamo provare l’ebbrezza di sentirci delle celebrità. Parlo per me, ovviamente, Dancrane lo è già.

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Infine, eccoci qui. Il Registan. Di notte…

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Foto Dancrane​

…E di giorno.

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Facciamo un giro tra le madrasse, perché di madrasse di tratta – anche se sett’antanni di comunismo le han fatte divenire negozi, musei e quant’altro – ma previa pagamento del giusto obolo d’ingresso, altrimenti il Fischio Umano – il poliziotto che si vede qui sotto – ci defenestra.

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Completiamo questo, per dirla all’inglese, whistle-stop-tour di Samarcanda con una gita allo Shah-i-Zinda. Ci sarebbe tanto altro da dire, tanto altro da fare, tanto altro da commentare, ma sarebbe oggettivamente troppo.

All’idea di visitare una necropoli Dancrane è curiosamente felice; ho i miei dubbi, ma decido di tenerli per me per quieto vivere. Frattanto, Vasili ha sta scaldando il motore del KAMAZ.

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Ci buttiamo subito a vedere il mausoleo di Islam Karimov. Sorpresa delle sorprese, non è nemmeno troppo pacchiano. Mi aspettavo di peggio.

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Dopodiché è il turno dello Shah-i-Zinda, una specie di complesso funerario con mausolei d’epoca timuride, un vero e proprio laboratorio architettonico dalla bellezza tale che riuscì a scampare la distruzione dei mongoli di Genghis Khan. Prima di arrivarci, però, Dancrane si scatena con le sue due passioni: lapidi e auto di una certa età.

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane

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Foto Dancrane
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Foto Dancrane​

Ed eccoci qui. Taccio, e lascio parlare le foto.


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E per Samarcanda direi che siamo a posto così. Dopo quattro giorni ci troviamo in stazione, diretti a Bukhara.

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Continua!

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They see me rollin’, they hatin’…
 
Bellissimo, bellissimo, bellissimo TR.
In questi ultimi due anni sono stato in UZB una decina di volte, a Tashkent e nella valle di Fergana, mai riuscito ad andare a Samarcanda o in altri posti turistici.
Per i viaggi, ho sempre usato Turkish, che ha voli giornalieri con scalo a IST. Da Roma Uzbekistan Airways ha un paio di voli a metà settimana, poco utili per chi lavora. E, da quello che vedo dai vostri TR, non me ne pento.
Vi siete persi il casino dell'aeroporto di Tashkent. Fino a qualche mese fa si arrivava al controllo passaporti senza fila regolare (all'arrembaggio!) e poi una complessissima dichiarazione doganale e un controllo minuzioso dei bagagli, passati al metal detector e spesso anche aperti. Risultato: dall'atterraggio all'uscita passava tranquillamente un'ora e mezzo.
Per il resto un paese molto bello, tranquillissimo (polizia dappertutto, come si vede anche dalle vostre foto) e economico.
 
Solo un'informazione il tr è molto bello ma per entrare in Uzbekistan serve il visto o lo si può chiedere il APT?
 
Solo un'informazione il tr è molto bello ma per entrare in Uzbekistan serve il visto o lo si può chiedere il APT?

Serve il visto. Io ci vado per lavoro, e per avere il visto compilo un modulo online, e ottengo il visto in un mese circa. Per farlo, devo andare fisicamente in ambasciata a Roma, e farmelo mettere sul passaporto. In ambasciata vedo anche gente che si fa fare il visto turistico.
Quando atterro a Tashkent noto però passeggeri che hanno una sorta di telez in mano e si fanno stampare un visto all'istante.
Insomma, secondo me è bene informarsi prima e comunque non si va in Uzbekistan un giorno per l'altro, riconrrendo un error fare.
 
Il visto te lo rilasciano in pochi giorni, e puoi tranquillamente incaricare aless per portare/ritirare il tuo passaporto, come ho fatto io. Costo del visto turistico (vale 30 giorni, ingresso unico) 80€, i servigi di aless sono gratuiti
 
E' troppo presto per dare giudizi, meglio aspettare. Non vorrei che 1 dei 2 TReporter si montasse troppo la testa nel proseguo del racconto. Meglio stare coi piedi per terra, anche sotto (direbbe lui).
 
Quando andate in ambasciata, ricordatevi:

1) di NON piegare - per nessuna ragione al mondo - i fogli con i moduli di richiesta del visto;
2) di NON piegare il foglio contente la copia del bonifico;
2 bis) seriamente: se piegate i fogli si incazzano di brutto;
3) di portare già dal primo appuntamento una delega da parte del richiedente;
4) di portare già dal primo appuntamento una copia del documento di identità del delegante;
5) di portare già dal primo appuntamento una copia del vostro documento di identità;
6) che anche quest'ultimi fogli NON vanno piegati;
7) di non scherzare sul fatto che se l'amico tuo i moduli te li ha spediti piegati tu che ci puoi fare?
8) in generale, di non scherzare;
9) se possibile, di non parlare proprio;
10) nel caso siate proprio obbligati a parlare, di ripetere compulsivamente yes sir, sorry sir, in quest'ordine;
11) di non sudare freddo perché sapete che il prossimo documento che vi chiederanno o non ce l'avete o è su un foglio piegato;
12) che l'ambasciata è aperta in una finestra temporale tipo di sole 3 ore al giorno, forse anche meno;
13) che su Google Maps l'indirizzo è giusto, mentre il segnaposto che vedete sulla mappa vi porta all'ambasciata della Somalia;
14) che se i moduli che vi ha spedito il delegante non solo sono piegati, ma sono persino piegati in 4, allora ci sarà da discutere;
15) mentre discutete ex punto 14), ricordatevi di applicare la metodologia di cui al precedente punto 10).


A parte questo, all'ambasciata sono davvero un sacco gentili e simpatici.


PS: credevo foste solo voi due in viaggio, non avevo capito vi foste portati appresso anche un fotografo decente.
 
Bellissimo, bellissimo, bellissimo TR.
In questi ultimi due anni sono stato in UZB una decina di volte, a Tashkent e nella valle di Fergana, mai riuscito ad andare a Samarcanda o in altri posti turistici.
Per i viaggi, ho sempre usato Turkish, che ha voli giornalieri con scalo a IST. Da Roma Uzbekistan Airways ha un paio di voli a metà settimana, poco utili per chi lavora. E, da quello che vedo dai vostri TR, non me ne pento.
Vi siete persi il casino dell'aeroporto di Tashkent. Fino a qualche mese fa si arrivava al controllo passaporti senza fila regolare (all'arrembaggio!) e poi una complessissima dichiarazione doganale e un controllo minuzioso dei bagagli, passati al metal detector e spesso anche aperti. Risultato: dall'atterraggio all'uscita passava tranquillamente un'ora e mezzo.
Per il resto un paese molto bello, tranquillissimo (polizia dappertutto, come si vede anche dalle vostre foto) e economico.

Grazie gbon! Per curiosità, cosa vai a fare a Fergana? Io ricordo dighe in costruzioni da parte di imprese italiane, ma in Tajikistan se non erro. Quanto all'aeroporto, avevo letto di casini sia in entrata che in uscita, ma avere Dancrane appresso è come avere un Telepass.

Foto fantastiche. Samarcanda e' uno dei posti che devo assolutamente vedere. Sono curioso di vedere le foto di Bukhara

Bukhara è meglio!

Solo un'informazione il tr è molto bello ma per entrare in Uzbekistan serve il visto o lo si può chiedere il APT?

Come dicevano, visto.

Senza parole! Veramente uno spettacolo!

Grazie!

E' troppo presto per dare giudizi, meglio aspettare. Non vorrei che 1 dei 2 TReporter si montasse troppo la testa nel proseguo del racconto. Meglio stare coi piedi per terra, anche sotto (direbbe lui).

piantatissimi.

Quando andate in ambasciata, ricordatevi:

1) di NON piegare - per nessuna ragione al mondo - i fogli con i moduli di richiesta del visto;
2) di NON piegare il foglio contente la copia del bonifico;
2 bis) seriamente: se piegate i fogli si incazzano di brutto;
3) di portare già dal primo appuntamento una delega da parte del richiedente;
4) di portare già dal primo appuntamento una copia del documento di identità del delegante;
5) di portare già dal primo appuntamento una copia del vostro documento di identità;
6) che anche quest'ultimi fogli NON vanno piegati;
7) di non scherzare sul fatto che se l'amico tuo i moduli te li ha spediti piegati tu che ci puoi fare?
8) in generale, di non scherzare;
9) se possibile, di non parlare proprio;
10) nel caso siate proprio obbligati a parlare, di ripetere compulsivamente yes sir, sorry sir, in quest'ordine;
11) di non sudare freddo perché sapete che il prossimo documento che vi chiederanno o non ce l'avete o è su un foglio piegato;
12) che l'ambasciata è aperta in una finestra temporale tipo di sole 3 ore al giorno, forse anche meno;
13) che su Google Maps l'indirizzo è giusto, mentre il segnaposto che vedete sulla mappa vi porta all'ambasciata della Somalia;
14) che se i moduli che vi ha spedito il delegante non solo sono piegati, ma sono persino piegati in 4, allora ci sarà da discutere;
15) mentre discutete ex punto 14), ricordatevi di applicare la metodologia di cui al precedente punto 10).


A parte questo, all'ambasciata sono davvero un sacco gentili e simpatici.


PS: credevo foste solo voi due in viaggio, non avevo capito vi foste portati appresso anche un fotografo decente.

Tutto 'sto pippone a L'ondra non me l'hanno fatto. L'unico problema è stato non chiedere "Ma sei un bimbominkia?" al ragazzo addetto al servizio visti, dato che aveva un adesivo dei Transformers sul laptop... Sono arrivato con tutto, rigorosamente, spiegazzato da sembrare tirato fuori dalla bocca di un cane, come dicono in Ungheria.

Probabilmente sapevano che sbrigavi la pratica di Dancrane e allora gli è salita la carogna.
 
Tutto 'sto pippone a L'ondra non me l'hanno fatto. L'unico problema è stato non chiedere "Ma sei un bimbominkia?" al ragazzo addetto al servizio visti, dato che aveva un adesivo dei Transformers sul laptop... Sono arrivato con tutto, rigorosamente, spiegazzato da sembrare tirato fuori dalla bocca di un cane, come dicono in Ungheria.

Probabilmente sapevano che sbrigavi la pratica di Dancrane e allora gli è salita la carogna.

In realtà quella era la parte tranquilla. Quella meno tranquilla è quando gli ho dovuto dare il mio documento, ma non mi va di divagare (per decenza più che altro...).
 
Grazie gbon! Per curiosità, cosa vai a fare a Fergana? Io ricordo dighe in costruzioni da parte di imprese italiane, ma in Tajikistan se non erro. Quanto all'aeroporto, avevo letto di casini sia in entrata che in uscita, ma avere Dancrane appresso è come avere un Telepass.

Mi occupo di agricoltura, su un progetto di cooperazione internazionale. Fergana è una valle bellissima (valle intesa nel senso di pianura, come la valle padana), ma purtroppo priva di attrattive turistiche.
I casini in aeroporto sono finiti con la fine degli strettissimi controlli doganali, retaggio di un'epoca ormai alle spalle. Da un paio di mesi niente più dichiarazione di valuta e beni, niente più controlli sui bagagli, tutto molto veloce.

Chi è il biellese?
 
Quando andate in ambasciata, ricordatevi:

1) di NON piegare - per nessuna ragione al mondo - i fogli con i moduli di richiesta del visto;
2) di NON piegare il foglio contente la copia del bonifico;
2 bis) seriamente: se piegate i fogli si incazzano di brutto;
3) di portare già dal primo appuntamento una delega da parte del richiedente;
4) di portare già dal primo appuntamento una copia del documento di identità del delegante;
5) di portare già dal primo appuntamento una copia del vostro documento di identità;
6) che anche quest'ultimi fogli NON vanno piegati;
7) di non scherzare sul fatto che se l'amico tuo i moduli te li ha spediti piegati tu che ci puoi fare?
8) in generale, di non scherzare;
9) se possibile, di non parlare proprio;
10) nel caso siate proprio obbligati a parlare, di ripetere compulsivamente yes sir, sorry sir, in quest'ordine;
11) di non sudare freddo perché sapete che il prossimo documento che vi chiederanno o non ce l'avete o è su un foglio piegato;
12) che l'ambasciata è aperta in una finestra temporale tipo di sole 3 ore al giorno, forse anche meno;
13) che su Google Maps l'indirizzo è giusto, mentre il segnaposto che vedete sulla mappa vi porta all'ambasciata della Somalia;
14) che se i moduli che vi ha spedito il delegante non solo sono piegati, ma sono persino piegati in 4, allora ci sarà da discutere;
15) mentre discutete ex punto 14), ricordatevi di applicare la metodologia di cui al precedente punto 10).


A parte questo, all'ambasciata sono davvero un sacco gentili e simpatici.


PS: credevo foste solo voi due in viaggio, non avevo capito vi foste portati appresso anche un fotografo decente.

Delle spiegazzature non so, il personale è molto gentile.
Confermo il bug di Google Maps. Ti indica l'indirizzo giusto e ti porta da un'altra parte, all'Ambasciata della Somalia, a pochi isolati. Pensavo succedesse solo a me.
 
Nel dare informazioni sul posto, qualcuno si è dimenticato di parlare di cambio e costo della vita: vale la pena dire che la moneta locale è il Som (si pronuncia sum), e che un euro equivale a 10.000 Som. per chiarire, questi sono 200 eurini, sufficienti a pagare oltre metà di alberghi, ristoranti, biglietti ed amenità varie!



Mi permetto di aggiungere, poi, alcuni piccoli e modesti contributi di Samarcanda, perché veramente merita una visita (e, per gli interessati, può essere utile sapere che TK di recente ha aperto la tratta da IST, volendo).

L'ufficio postale di fronte (quasi) al nostro albergo



Bellezze al Registan parte 1



parte 2: gli sposi



parte 3, denti d'oro



Parte 4, selfiste



Personalmente, sono rimasto affascinato dalle decorazioni e cesellature di volte e cupole (e a Bukhara sarà ancora meglio!)
















Il mausoleo presidenziale



e la vista da quest'ultimo




e vorrete perdonare l'autocelebrazione del sottoscritto nella pubblicazione di un paio di immagini aggiuntive del Regestan notturno





 
Foto spettacolari! Complimenti ad entrambi


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