Parte 7 - Epilogo
Siamo arrivati alla fine, o quasi. Sono le 21 del 3 marzo, comincia il walzer di rientro. Il giro del tutto inaspettato, e pianificato solo 3/4 giorni prima di partire, volge al termine, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Si deve pur cominciare, quindi eccoci arrivati al
VOLO 6 - YYJ/YVR AC DASH 8/100 C-GJIG
Di nuovo all'aeroporto di Victoria, ove si prepara il macinino che mi porterà a YVR
La belva è ancora più giovane del 757 di CO, ha solo 25 anni d'età... Prima, effettuo il check in, e mi faccio stampare le diverse carte di imbarco. non mi accorgo che una sarà sbagliata, più avanti vi racconto i dettagli. Mi dirigo quindi al controllo passaporti e con mia somma sorpresa non mi fanno la radiografia ma... doppio controllo con annusometro per verificare che non abbia maneggiato esplosivi: mani e valigia. Pare tutto regolare, fortunatamente. Andiamo all'imbarco
Volo al 50% di LF, saremo in 17/34. Mi viene affibiata l'ultima fila, quella con 5 sedili, visto che si incastra anche un sedile laddove c'è il corridoio. Safety d'ordinanza e pitch accettabile per una trasvolata di ben 13 minuti cronometrati. Da notare che, per via delle dimensioni delle cappelliere, qui il bagaglio leggero va in queste ultime, mentra i trolley sotto la poltrona.
La vista è sui tubi di scarico del motore: considerata l'ora tarda, non mi perdo nulla
Volo bello danzerino causa forti venti, segnale di cinture allacciate per tutto il tempo, motivo per il quale non mi riesce l'autoscatto al minicesso del miniplano

Vogliate perdonare tale gravissima mancanza.
Arrivo quindi a YVR e, avendo un po' di tempo a disposizione, verifico fuori dall'aeroporto che nulla sia cambiato rispetto alla visita dell'agosto scorso. Noto un'espressione di malcelata miscredenza nei vostri volti... Ok, confesso: esco a fumarmi una sigaretta

Terminata la quale, mi reco nuovamente ai controlli di sicurezza, per il secondo annusometro (questa volta solo delle mani). Tutto a posto, risulto ancora pulito e pronto per la seconda tratta del rientro, cioè
VOLO 7 - YVR/YYZ AC763 C-GHLQ
Si passa da Toronto, con voletto notturno e, soprattutto, con il 7° aereo diverso su 7 voli: non male. Poche le fotografie, daltronde il volo è notturnissimo, partenza alle 22.30 ed arrivo, con il gioco dei fusi orari, intorno alle 5.30 del mattino seguente. Saliamo a bordo, safety e pitch soliti di AC
Fortuna vuole che dietro di me si accomodi una simpatica e gioiosa bimbetta che altrnerà per tutto il viaggio robusti calci allo schienale a pesanti latrati di sofferenza

. Volo turbolento all'avvio, poi tutto sommato tranquillo. Tra un colpo di sonno e l'altro, riesco a fare il punto della situazione volifera
Come vedete, non uso il flash per evitare di svegliare i compagni di volo
Anche questo, comunque, bello pieno (la rotta è molto trafficata)
Arriviamo quindi a Toronto, dove è ancora buio. Peccato, vi avrei mostrato volentieri il 787 "campionario" che ivi riposava, e che è ripartito prima di me. Dunque, sono ancora in Canada, ma il prossimo volo sarà di rientro negli USA, quindi all'arrivo esco comunque dall'aeroporto (devo specificarvi che mi sono andato a fumare una sigaretta nella gelida mattina torontese?). Ne approfitto per fare colazione da Starbucks, poi vado a mettermi in coda per l'immigration, che, fortunatamente, faccio qui e non negli States all'arrivo. E qui, cominciano le rotture di scatole. Come vi ho detto prima, a Victoria mi stampano le carte di imbarco, ma sull'ultima del mazzo mettono tutti i dati correttamente ad eccezione di uno: la data... Ora, come immagino molti di voi sappiano, quando ci si predispone per le file ai metal detector, una solerte impiegata aeroportuale verifica con lo scanner il codice della carta di imbarco: luce rossa, non si passa! Mi fa notare che la carta di imbarco era per il volo di ieri, quindi mi spedisce al check in dei varchi, al quale una seconda solerte (solerte? mah...) addetta verifica il tutto, appura che tutti i dati sono corretti, e ritiene più che sufficiente usare una penna per correggere la data! Ok, riproviamo l'ingresso in coda: secondo voi, la lettura del codice a barre che risposta può dare? Ovviamente, luce rossa! Obietto che la correzione a mano l'ha apposta la tipa del banco, e quindi mi viene concesso l'ingresso. Quindi, andiamo al metal detector: svuota le tasche, togli la cintura, via le scarpe, fatti annusare le mani, pronto per passare sotto l'aggeggio, "Mi da la carta di imbarco per cortesia?"... Luce rossa! "guardi, signorina, la sua collega me lo ha fatto notare, sono andato al desk e me l'hanno corretta a mano, sempre la sua collega mi ha bloccato e poi fatto passare, ora, io vorrei semplicemente partire, questo è il biglietto, come vede non è mio l'errore...". Supervisor!!!! "Well, Sir, can you follow me, please?". Ma certo, non prima di avere recuperato tutto: rimetti le scarpe, rimonta la cintura, rifai tutto al contrario... Cazziatone alla fanciulla del check in (che prima mi dice che di norma accettano le correzioni a mano, poi si lascia sfuggire un magnifico "E poi si lamentano che parlano male dei francesi"... sta di fatto che, per quanto lungo una scorciatoia, devo rifare tutta la trafila: svestiti, smontati, fatti annusare ecc. ecc., rimonta il tutto e vai, finalmente, dal poliziotto americano, che attacca a parlarti in italiano perchè lui ha studiato 10 anni in Italia! Meglio così, mi viene più facile spiegare la sequela dei miei spostamenti tra USA e Canada

Bon, mi imbarco finalmente, per il
VOLO 8 - YYZ/FLL AC A321 C-GITY
Ottavo volo, ed ottavo modello diverso di aereo! questo il panorama fuori dal finestrino
Pitch e safety, sempre i soliti
Ricarichiamo le batterie (ebbene sì, ad ogni aeroporto mi attaccavo al wifi gratuito a leggere il forum

)
Anche qui belli pieni
Fuori il sole mi impedisce di fare fotografie
motivo per il quale tento di farmi una dormita... tento, perchè davanti c'è un simpatico bimbettino di pochi mesi che attacca uno straziante pianto che allieterà per oltre un'ora gli astanti. Ok, rinuncio a prendere sonno, anzi, al termine del canto del bimbo ci riprovo, ma... parte un simpatico walzer che, nel volgere di pochi minuti, diventa una polka insopportabile. Preso atto che dormire non è esercizio praticabile, mi metto a verificare la strumentazione di bordo
Ok, stiamo andando nella direzione giusta. Tra l'altro sono finite anche polke e mazurche, stai a vedere che posso sperare di dorm... niente, riprendono i canti del bimbo... vabbè, annatevene tutti aff....lo, se lo fate apposta ditelo e non ci pensiamo più!!! Stiamo per arrivare a Fort Lauderdale, meteo inclemente
Ore 12.30 circa, si atterra. Essendo già passato all'immigration, non faccio altro che uscire per trovare chi mi riporta a MIA (una 30 di miglia di distanza). L'aeroporto di FLL non credo meriti una singola fotografia per fare vedere quanto sia imbordellato ed incasinato. Fuori c'è un vento pazzesco
mi trovo davanti questo simpatico giovanotto che, non so per quale recondito motivo, manderei in miniera a spaccare le pietre
Trovo un servizio shuttle che per 23 bigliettoni (più mancia) mi porta a MIA a bordo di una Lincoln. Saremo in 4 a bordo, con me due simpatiche fanciulle israeliane, appena arrivate per le vacanze, alle quali l'autista fa la sorpresa di dire che la corsa non è di 22 dolleri a testa ma 30... sconsolate accettano... Vebbè, arrivo a Miami, caccio la 23 dollari, poi nel dare una mancia "abbondante" attendo che l'autista ancora sorridente risalga a bordo, apro la portiera anteriore destra e gli raccomando di fare un adeguato sconto alle fanciulle

Chissà se lo avrà fatto...
Dunque, riepilogo: sono le ore 13 del 4 marzo, sto ballando tra aerei ed aeroporti dalle 21 di ieri, sono cotto ed ho bisogno di una doccia, tra cinque ore sarò di nuovo su un aereo, quindi... viaggiando in J, vado agli imbarchi, mi sottopongo all'ennesimo bodyscanner, e mi fiondo a cercare la saletta. Capisco che sono nel posto giusto quando mi dicono di salire al 4° piano
Consegno il cartoncino di invito e chiedo come prima cosa se posso fare una doccia... "Sorry Sir, we have no paper (testuale!) until tomorrow". Di norma, non faccio piazzate nè sceneggiate, ma a questo giro credo di avere avuta un'espressione facciale del tipo "Dovreste vergognarvi di esistere"! Nessuna foto nella saletta, sia perchè non meritava assolutamente di essere fotografata, sia perchè ero stanco e inca@@@to. Spizzico quattro fetenzie a disposizione, mi abbandono sulla poltrona per un paio d'ore, poi vedo arrivare una tizia, che mi si piazza quasi davanti, con felpona gialla, occhialone da sole, che sfodera il suo Aimac ed un paio di cuffie che nemmeno a Houston, we have a problem... appariscente, senza avere alcunchè di cui andar fieri dell'appariscenza. Dava nell'occhio quanto molta altra varia umanità in saletta, tra infradito, bermuda ed olezzi non propriamente di Chanel n. 5...
Depresso, esco a vado verso l'imbarco: avendo predidposto il cambio biancheria per la doccia, con un colpo di genio prendo il primo servizio per disabili che trovo, mi ci fiondo e in 10 minuti mi lavo e cambio! Non paragonabile ad una doccia, ma faccio il possibile. Esco, ed il mio prossimo aereo è già arrivato
Mancano 25 minuti all'imbarco, ma sono già tutti in pole position!
Salgo finalmente a bordo, tutto è pronto per il
VOLO 9 - MIA/MXP AZ332 EI-EJI
Questa volta provo la cabina anteriore, più spaziosa (5 file anzichè 2). Sono al 4A
Si decolla che la sera è già calata
La passeggera al 3A non desidera la cena, beve solo un calice di vino... anzi, due... anzi, tre...
Per la cronaca, questo era il menù (non ho fatto foto, avevo fame ed ero stanco)
E la tavola apparecchiata
Tutto buono, non ho però assaggiato il maiale. Se all'andata quelli che ho chiamato "cerotti" si erano poi dimostrati essere sigilli di sicurezza (grazie a chi me lo ha segnalato, colmando una lacuna), questo invece mi pare proprio un cerotto
Mi metto a nanna, cerco di distrarmi guardando un film novità, la Pantera Rosa...
La passeggera del 3A chiede di non essere svegliata per la colazione.
Mi faccio una super ronfata, mi svegliano accendendo violentemente le luci per la colazione: peccato, un pizzico di delicatezza in più non sarebbe andato male.
Siamo qua sopra
Arriva la colazione: mi limiterò a mangiare semplicemente le due briochine, rifiutando il bis
Nel frattempo, la passeggera del 3A (che poi altri non è che la felpata gialla della saletta di MIA) si è svegliata, ha fatto anche lei colazione e si è data una sistemata pre arrivo
Fuori, lui ne ha ancora per poco per spingere
Passiamo su qualche aeroporto
Le vette più alte emergono dalle nuvole
Si arriva a destinazione che c'è un tempo schifoso
Qui terminano le foto e, con esse, il racconto di questo viaggio, iniziato come una simpatica sorpresa da fare a qualcuno, diventato una sorpresa per me per come si è trasformato. Il mio ringraziamento personale va a Sokol, che mi ha insegnato a fare i TR

e che si è prestato al gioco nella prima parte del TR senza svelare quel che stava per essere raccontato. Ma soprattutto all'Amico Sokol, che si è sbattuto come non avrebbe dovuto fare, per come era conciato, per accompagnarmi ad Everett, condividendo la strada e con essa le lunghe chiacchierate sul forum e sulle persone che lo animano. Ed un grazie anche a quanti hanno commentato il mio racconto (risponderò più avanti a tutti) e mi hanno fatto i complimenti. E' stato divertente. Ora che avete letto, e visto che in molti sbavate per fare un viaggio con lui, rispondete all'appello di Sokol qui
http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/122762-Compagni-di-viaggio!-%28par-davvero%29: non lasciatelo solo!

Come direbbe la passeggera del 3A, crederci sempre, arrendersi mai!