Parte 5 - Tra amici, con amici...
Dunque siamo a Victoria, B.C. Un malatissimo amico mi accoglie all'aeroporto, e mi invita a casa, a mangiare una pizza ed a bere una birra. Ci raggiunge Franco, un suo amico, gioviale e simpatico, che si muove per casa come fosse casa sua, tanto è di famiglia. Ordiniamo 3 belle pizze, ma l'amico è malatissimo, ed i pizzaioli (potere dell'amicizia) gli portano anche un pentolone, in confronto al quale il mio Mojito era un bicchierino, di... brodo di pollo! Mangiamo le pizze, beviamo le birre, poi Franco prepara un ottimo caffè.
Congedatolo, il mio amico mi mette a disposizione la kid's room, con un bellissimo futon sul quale fare riposare le fesse membra (siamo alle 22.30, vi ricordo che sono in ballo dalle 5.30...). Mai dormito così bene in vita mia!
Per l'indomani, pianifichiamo una bella gita, ma consentitemi di non svelarvi cosa andremo a vedere. Di buon mattino, nonostante l'amico tossisca come un ossesso, recuperiamo la macchina e ci rechiamo all'imbarcadero: ebbene sì, prenderemo il traghetto, destinazione... un attimo! Prima dobbiamo fare colazione. Siamo in anticipo, e troviamo una magnifica sala da the in perfettissimo stile inglese (ritratti dei sovrani alle pareti, theiere con cappottino di lana, una meraviglia! Peccato non avere fatto fotografie). Bene, dicevamo, si prenderà il ferry, per la precisione la M.V. COHO
Correva l'anno del Signore 1959 quando questa barca è stata varata!
Una foto all'idroporto di YYJ, dove splende uno special livery di Harbour Air
Il bel tempo non ne vuole sapere di uscire, ma comincio a percepire finalmente un po' di pace interiore
Si salpa, direzione Port Angeles (sì, la città del film Twilights)
Fuori fa un freddo becco, ma sulla tratta c'è spesso la possibilità di incrociare orche e balene, motivo per il quale questo temerario
si farà tutta la traversata qui
Rimarrà deluso, ahilui! Io invece sono fiducioso in quello squarcio di cielo azzurro sui monti...
Dicevamo del modernissimo mezzo, con le sue modernissime poltrone Frau...
Finalmente si arriva a Port Angeles, il tempo è sempre brutto...
In città, con questo tempo, c'è poco di interessante da vedere. Ma non mi intristisco, ormai la serenità interiore si sta impadronendo di me. E poi, non penserete certo che sia questa la meta del viaggio, no? Ah, dimenticavo: Port Angeles è negli Stati Uniti, quindi altro giro di passaporti, ma mi risparmiano la radiografia. Ritiriamo l'auto a noleggio prenotata la sera prima, e ci avviamo verso la nostra meta.
Due amici on the road! Gli ameni paesaggi attraversati (il cielo sembra schiarire)
In lontananza, scorgo questi totem: cosa sono? Al ritorno ve lo dico, voi memorizzate...
La strada è lunga, la chiacchierata anche, sempre tra un colpo di tosse e l'altro del mio amico moribondo, ma che mette a repentaglio la propria salute pur di accompagarmi. Alcuni scorci paesaggistici sono piacevoli
Le pessime fotografie non rendono bene l'idea dei colori argentati per via del cielo plumbeo, ma il paesaggio merita sul serio. Strada facendo, si passa per Port Gamble, dove ci fermeremo però al rientro. Ora non possiamo, ci aspetta un altro traghetto. Per rimanere in tema di roba che vola...
Il tempo è decisamente peggiorato, comincia a piovere: peccato...
Per fortuna non siamo lontani dalla meta, che raggiungiamo abbastanza rapidamente: eccoci in zona
Ebbene sì, riesco a percorrere il famoso Paine Field Boulevard,
per giungere qui
Sono felice come un bambino! Sono finalmente ad Everett! Scateno il coglione che c'è in me, e faccio foto a manetta, per quello che riesco a fare con la compattina e l'acqua che scende e disturba. Ormai la scritta dream non scatena più tristi ricordi, sono col mio amico in mezzo agli aerei!
Basta prendere acqua, andiamo al Future of Flight, visto che abbiamo mancato l'ultimo treno per la gita in fabbrica. Ma chissenefrega, sono qui, e mi diverto
Trovate l'intruso
Rick, ma ve li vendono loro e gli date una percentuale?
Sezione del 787
Muso di 737
I mock up di aerei pax e biz
Cockpit di 727
Ah, bei tempi quelli dell'ingegnere di bordo
Questo è quello che non vedete quando vi sedete su un 737
Future poltrone di biz/first
Onore agli avversari (dedicata a Rick)
Un salto in terrazza, nonostante l'acqua
Ma scendono così tanto? Vederli così faceva impressione!
Abbiamo preso tanta acqua, ma sono contento come una pasqua! Grazie amico mio, anche se il viaggio non è ancora finito. Ora vi faccio tirare un po' il fiato perchè... no, non vi dico chi è l'amico, è un tipo riservato, non gli piace apparire. Ma conosce valori importanti, e dopo cena mi porta a casa di Scott, ingegnere della Boeing. Vi racconto com'è andata, prima di riprendere con le fotografie. Anche qui vengo accolto come fossi di famiglia, moglie, figlie ed amici/compagni di college della figlia grande, che parla, tra l'altro, un ottimo italiano. Si parla e si chiacchiera e, mentre cerchiamo un posto dove dormire e beviamo (bevo, il mio amico è troppo costipato, deve guidare e lo assaggia appena) un po' di vino, Scott si mette ad impastare, impastare, impastare... per farla breve, si mangia pizza fatta in casa! Sì, pizza, e pure buona! Ed abbondante (ne avrà preparate una decina, tutte diverse! Ai fanciulli del college, tentiamo di insegnare come NON si mischiano determinati sapori, ma con scarsi risultati. Loro vanno a Seattle, dopo, noi siamo abbastanza stanchi e, dopo una cordiale chiacchierata post cena, e dopo avere ricevuto da Scott un po' di regali (sì, anche a me ne ha fatti un paio!), ci avviamo verso Poulsco, ove c'è il nostro Motel. In fase di prenotazione, infatti, ci sconsigliano di prendere quelli sulla 99, economici ma, dicono, pessimi. Al motel ci arriviamo non prima di avere ripreso il traghetto, naturalmente. Abbastanza celermente troviamo l'amena struttura, dove con un'ottantina di dollari ci danno questa cameretta
con collegamento diretto con il Cremlino
Siamo abbastanza distrutti, e finalmente ci riposiamo. E' la sera del due marzo, ma il viaggio continua...
End of part 5