[TR HMN] MXP-AUH-SYD-ADL-ASP-AYQ-CNS-HTI-SYD-AUH-MLE-AUH-MXP


Frecciarossa

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19 Febbraio 2009
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È da un po’ di tempo che frequento il forum, ho avuto il piacere di conoscere vari di voi, e se c’è una cosa che più di altre mi è sempre piaciuta sono i vostri Trip Report.. si vedono posti magnifici, vengono idee per i viaggi successivi e soprattutto si capisce bene e chiarissimamente quale sia il livello qualitativo delle compagnie aeree con le quali si vola in giro per il mondo.

Ciò premesso, un po’ perché non sono (neanche minimamente) appassionato di fotografia, un po’ per pigrizia, ed un po’ perché era un po’ di tempo che non facevo un Viaggio come si deve, non mi sono mai deciso a farne uno serio. Ho (parzialmente) rimediato qualche tempo fa con un primo report su un breve weekend in terra tedesca, ma questo sarà tutt’altra cosa, anche e soprattutto per il tipo di destinazione.

Naturalmente non posso che intitolare il 3ad con tutti gli IATA Code degli aeroporti in cui sono passato, cosa non particolarmente innovativa, ma che mi intriga da morire ogni volta che ne vedo di analoghi sul forum (soprattutto quando trovo qualche codice che non conosco :D ). Preparatevi però, che questo sarà abbastanza lungo (n.b. sono ancora in viaggio), suddiviso in più puntate, e con molto OT. PS per AZ1774, che (giustamente) notava alcune pecche del primo TR: sì, ci sono anche gli aerei stavolta ;)

Chi voglia evitarsi il come è nato il viaggio, passi direttamente alla didascalia sopra la prima foto, gli altri continuino di seguito..

Per quelli tra voi che si stanno chiedendo se e perché io sia anche transitato da HMN (che sarebbe la Holloman AFB in New Mexico, vi risparmio il “googling” ;) ) la risposta è no, non ci sono mai stato.. era solo un piccolo tranello.. :D HMN sta infatti per Honeymoon, la ragione del mio viaggio, che come avrete già capito prevede un bel giro tra Aussieland e le Maldive.

Bene, diamo qualche info pre-partenza in più. Il viaggio l’ho organizzato a maggio, facendo impazzire l’agenzia che mi ha seguito, cui mi sono dovuto obbligatoriamente rivolgere nonostante la mia completa intolleranza nei confronti di un qualsiasi trip planner che non sia me medesimo.

Con la moglie staremo via un mese, un periodo mai capitato in precedenza e che tra lavoro e (chissà) figli dubito mai ci ricapiterà in futuro.

La prima domanda cui rispondere era: con quale compagnia viaggiare? Considerato l’itinerario, che prevede le Maldive di “rientro” dall’Australia, considero solo due opzioni: EK o EY. Scarto tutte le altre perché mi avrebbero costretto a routing impossibili con detour factor in doppia cifra ed a perdere un sacco di tempo.

I prezzi in J sono leggermente favorevoli a EY, a vantaggio della quale gioca anche il fatto che passando da Abu Dhabi mi è possibile una capatina in pista a Yas Marina ed una visita al Ferrari World, oltre a ricaricare l’ormai esausta Millemiglia. No match quindi, si va con Etihad, con il cicciobus ci volerò un’altra volta..

Suggerisco all’agenzia di orientarsi su un biglietto MXP-AUH-SYD e ritorno con uno stop-over a Abu Dhabi di una settimana (stando ben attento ad evitare Virgin Australia come operating carrier sulla AUH-SYD), prenotando separatamente il volo AUH-MLE e ritorno (in Y). Funziona, il prezzo è competitivo, lo blocchiamo, e subito una sorpresa positiva: l’agenzia mi prenota in J, a parità di prezzo, sulla tratta AUH-MLE. Meglio, già sono oltre 3 ore su un 320, almeno all’andata starò più comodo..

Per i voli interni all’Australia la scelta è sempre sostanzialmente obbligata, anche perché avendo richiesto esplicitamente tutti voli diretti ci sono poche frequenze ed in molti casi un’unica compagnia ad operarle: Qantas (anche qui ok per Millemiglia). Ok, prenotiamo anche questi, tutti in Y tanto sono piuttosto brevi.

Ad un mese dalla partenza EY comunica, (credo) anche a seguito di varie mail che gli avevo inviato nei mesi precedenti e di cui siete a conoscenza nel forum, di aver introdotto il servizio chauffeur anche da Milano. Che c***! Bene, prenotiamole queste limo: non essendo FF EY, abbiamo diritto a max 2 chaffeur/pro capite per l’intero routing, essendo in due riusciamo a prenotarne 4 ed a coprire sostanzialmente tutte le nostre esigenze.
Sul sito sembra che pur viaggiando in 2 se ne possano prenotare solo 2, quindi chiamo il call center EY (voto 9) che in minuti due risponde, prenota e mi conferma seduta stante tutti e 4 i transfer.

Come dice TW843, non c’è modo migliore per iniziare un viaggio da Milano che evitare di farsi derubare 180 EUR dai taxi per andare/tornare da MXP.

Uno degli svantaggi di EY rispetto a EK da MXP sono naturalmente le frequenze, che prevedono peraltro orari sfalsati a giorni alterni: un giorno MXP-AUH parte di mattina, quello successivo (come nel mio caso) a sera inoltrata. Un vero peccato (credo dettato dai giri macchina), nel mio caso mi sono praticamente “giocato” un giorno in più di vacanza teorica, ma su un periodo di 30 giorni ci può anche stare..

Arriva il giorno della partenza. Pick-up previsto a casa a Milano alle 17.30, confermato da un sms + chiamata dello chauffeur service (a Milano affidato a Elite Rent) il giorno prima. Quando però sono le 17.35 ed all’orizzonte non si vedeva ancora nessuno, squilla il telefono e sento una voce dirmi “Mr. Frecciarossa, sono l’autista che avrebbe dovuto accompagnarla a MXP. Sono rimasto a piedi con l’auto per cui non riesco ad arrivare da lei, ho comunque chiesto all’agenzia di far partire immediatamente un’altra vettura in sostituzione, che dovrebbe esser lì entro le 18. Stia tranquillo che la compagnia è informata della cosa e la attenderà in ogni caso”.
Iniziamo bene.. Ad ogni modo il volo è alle 21.10, per cui di tempo ce n’è, avevo chiesto di proposito il pickup h 17.30 per scongiurare qualsiasi casino..

Il secondo chauffeur arriva puntuale alle h 18, munito di E-Klasse made in Stuttgart (peraltro molto ben tenuta ed apparentemente nuova), prende in carico i bagagli ed alle 18.35, in una Milano semi-deserta anche causa neve caduta la notte precedente, siamo a MXP.

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Veniamo lasciati di fronte all’ingresso dei banchi EY. Zero coda per noi in J, in Y invece c’è un bel casino, cui si somma l’analoga fila dell’EK e del QR in partenza ad analogo orario e che accettano nelle vicinanze. Dovendo star fuori un mese, imbarchiamo due valigie (una molto grande ed una media), a mano un trolley ciascuno + uno zaino. Ritireremo (spero) tutto direttamente a SYD. No problem con i pesi, le franchigie bagaglio EY in J sono molto generose (40 kg / pro capite). I problemi, forse, li avremo più avanti.

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Uno degli elementi che più mi ha lasciato perplesso di EY è la (pre)assegnazione posti. Oltre due mesi prima della partenza ero andato sul sito sicuro di poter selezionare quelli a me più graditi su ciascuna tratta. Non solo non vi ero riuscito in quanto su tutte le tratte le scelte erano obbligate (c’erano solo due posti liberi in J su ciascuna tratta), ma in una (MXP-SYD) di posto disponibile ce n’era solo uno!
Avevo pertanto chiamato il call center EY e loro in qualche modo mi avevano prenotato posti vicini (ma non quelli che avrei voluto io) su tutte le tratte ad eccezione della MXP-SYD, sulla quale il secondo posto era saltato fuori ma dalla parte opposta della cabina rispetto all’altro. L’addetta check-in di MXP riesce in parte a rimediare, posizionandoci uno davanti all’altro.. meglio di niente.
Comunque cara Etihad, che mi metti a fare l’online seat selection se poi devi comunque fare tutto al telefono?? E com’è possibile che 2 mesi prima tutti i posti fossero già stati presi? Non mi quadra qualcosa..
Dopo fast-track e controlli passaporti lampo (la gente era ancora tutta su al check-in), ci avviamo verso la Sala Pergolesi. Addobbi natalizi agli imbarchi B

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Voli in partenza, siamo puntuali, EK in ritardo

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Sala Pergolesi, piuttosto affollata, catering come in Monteverdi la settimana prima, in particolar modo carente sulla parte “hot food”

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Mi tengo leggero sapendo che dopo a bordo avrei fatto bisboccia

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Controlliamo cosa succede su certi forum

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Puntualissimi ci chiamano il boarding alle h 20. Il velivolo (332) è al finger (prima foto mossa, sorry). Curiosità: il primo crew member che ci dà il benvenuto a bordo è un italiano, che si qualificherà per tutta la durata del volo come “il rappresentante Alitalia su questo volo”.
Francamente mi sembra che non abbia avuto nessun compito operativo durante tutto il volo, se non quello di sorridere ai pax J di tanto in tanto, tradurre gli annunci in italiano (visto che su EY vige l’arabo+inglese) e chiedere in volo ai pax se tutto procede bene. Mah, contenti in Alitalia…

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L’aereo è configurato con la vecchia J EY, ma sulla tratta successiva vs. SYD il marcione dovrebbe avere la nuova. Speremm... Sediamo alla fila 7 (sostanzialmente la terza visto che non c’è F e la numerazione parte dalla 5), posti centrali

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I sedili sono spaziosi e super-contigui, l’ideale per chi viaggia in coppia. Se siete soli optate invece per il lato finestrino. La prima pecca che noto è che, a parte il vano per le scarpe sottostante lo strapuntino frontale, non vi sono tasche porta-oggetti. Per essere una J, la cosa è scomoda e costringe a lasciare tutto in terra alla rinfusa.

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Troviamo già disposti sui sedili pillow e blanket, dai colori eleganti che però poco si intonano con quelli della vecchia J (forse con la nuova va un po’ meglio).

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Neanche il tempo di sistemare i trolley negli overhead lockers che ci viene chiesto se vogliamo champagne o altro.. e che dici di no?
Tempo 30 secondi dalla risposta ed arriva il calice, accompagnato dall’hot towel (ben presentato). In generale il crew di questo volo (9) sarà decisamente migliore e più reattivo di quello del volo successivo.

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Ma possibile che in J non ci siano le cuffie noise-reduction?? Ah no, mi ci ero seduto sopra e non le avevo notate :D

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Ci consegnano anche il menu della serata

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Particolare della luce, mi ricorda una foto analoga fatta da qualcuno in un precedente TR, per cui la replico

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Mood-lighting. Eccezionale che non vi siano overhead lockers sopra i sedili centrali, dà una sensazione di ampio respiro e ariosità.

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Comandi E-Box e poltrona. Comodo e carino il device, così come l’E-Box in se, che offre una vasta scelta di programmi, musiche, film, giochi e quant’altro (ignoro se sia una versione precedente o meno), con l’unica pecca che non è proprio reattivissimo ai comandi, e quindi è consigliabile andare “al suo ritmo”.

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Apriamo un po’ la lista vini va.. lo Champagne in corso di degustazione è un Arlaux (ammetto l’ignoranza, non conosco), tra i bianchi spicca il Mersault decantato in altri TR (anche se stavolta è un 2009), tra i rossi un Bordeaux Chateau Laroque addirittura 2003. In generale, ce n’è per tutti i gusti, ed il livello è alto.

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Questa le opzioni per il dining. Come noto, EY è una delle pochissime compagnie (l’unica?) ad offrire anche in J il concept “eat what you like, when you like”, per cui si può scegliere qualsiasi cosa dal menu di cui sotto in qualsiasi momento del volo. Carino ma, a meno di usare un minimo di astuzia, molto lento come servizio.

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“Vuole giornali o riviste?” “Sì grazie, basta che non sia roba seria e/o impegnata”. Opto per questo mix (ps Grazia lo legge la moglie, non mi sono ancora ridotto così male..)

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EY non distribuisce amenity kit, bensì le FA passano tra i sedili chiedendo a ciascun pax cosa desideri delle amenities disponibili. Alla risposta “un po’ di tutto” arriva questo. C’è certamente quanto necessario, Korres non è neanche male, ma oggettivamente EK & Co. su questo mi sembrano su un altro pianeta.

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Dopo un’estenuante deicing, ci muoviamo verso la 35R. Rotta di oggi + front camera al momento di entrare in RWY. L’altra camera (landscape) punta verso il suolo, e un po’ l’oscurità un po’ l’infelice (a mio avviso) posizione in sé la rendono sostanzialmente inutile.

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Poco dopo il decollo arrivano gli stuzzichini, insieme al Bordeaux, che non posso non provare. Buoni e caldi al punto giusto. Il nettare è ottimo, forse anche troppo elaborato per le mie (ignoranti e terrone) papille, sicuramente molto pesante.
D’altronde, considerato che non amo volare (sebbene adori il mondo dell’aviazione), che sugli aerei difficilmente riesco a dormire e che mi aspettano oltre 24 ore di viaggio, meglio che cominci ad alzare il gomito da subito, magari così riesco a collassare ed a chiudere un po’ d’occhio.

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Ottimi i titoli proposti. Inizio con The Expendables 2, che guarderò in più “puntate” nel corso del volo. Bel film, comico per quanto irrealistico però mi è piaciuto.

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Visto che l’attesa per l’antipasto si dilunga, espleto i riti del caso

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Finalmente arriva qualcosa. Opto per il petto di anatra affumicato con patate e fagioli. Molto buono e cotto al punto giusto, anche se il sapore è un po’ particolare ed elaborato (voto 8 comunque).
Riguardo la presentazione e l’apparecchiatura in generale, devo dire che vedendo i precedenti TR non mi era mai piaciuta l’idea di servire tutto su un vassoio. Dal vivo invece mi sono ricreduto, è molto elegante e sicuramente anche più pratico (tra le altre cose si evita che accidentalmente possano scivolare oggetti giù dal tavolinetto). Forte il sale rosa, molto apprezzabile la presenza di stuzzicadenti+filo interdentale, e mondiale il pane, caldissimo e freschissimo.

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Nel frattempo l’airsciò ci dice che siamo sopra la Bulgaria e siamo ancora all’antipasto: ce la faremo mai a (provare a) schiacciare un pisolino prima di arrivare? L’AS propone varie schermate carine, compresa una (che propongo dopo) con l’indicazione di dove è giorno e dove è notte nel mondo in quel momento.

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Poco dopo per fortuna arriva il Main. Il pan-seared beef fillet è buono ma overcooked per i miei standard (voto 7), ottimi patate (una sorta di purè) e pomodori (voto 9).

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“Desidera un po’ di frutta o preferisce passare al dessert?” “Grazie, provo la frutta”. Tutto buono, fresco e ben presentato. Vado avanti col Bordeaux che l’ultima cosa che voglio è “fare il mischio” e stare col mal di testa tutto il viaggio.

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Oltre al dessert chiedo anche i formaggi. Mentre questi ultimi sono eccellenti (voto 9 e menzione d’onore per il gorgonzola, buonissimo) ma li riesco solo ad assaggiare visto che sono pienissimo, il dessert (un bread pudding arabo piuttosto elaborato) non mi convince (voto 5,5).
In generale, trovo un po’povera la scelta in termini di dolci (solo due possibilità). Sarà che adoro il cioccolato e che non c’è nessun’opzione che neanche lontanamente lo richiami..

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Strapieno, provo a schiacciare un pisolino. La poltrona full-recline è molto comoda, ma devo muovere tre appunti:
a) è corta – io sono poco sotto i 180 cm e ci stavo a malapena;
b) nella parte alta (quella della testa, per intenderci) quando completamente reclinata il fatto che vi sia una protezione posteriore curva impedisce di poter dormire a pancia in giù (unica posizione in cui riesco a prender sonno.. sì, lo so, sono un rompic***), in quanto i gomiti non entrano;
c) lo schermo risulta molto lontano in posizione full down

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Dopo inutili tentativi di dormire, siamo qui ed è tempo della colazione (andiamo bene, avrò finito di cenare neanche 2 ore fa..). Tutto eccellente, in particolare i croissants fragrantissimi (voto 10).

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La cabina si prepara all’atterraggio. Mood-lighting e distribuzione carte fast track per security check (sì, a AUH li fanno anche se non ti fermi).

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Pistaaaa!!

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Dopo un lungo taxi arriviamo al parcheggio, sito nella remota provincia di Abu Dhabi, a ca. 200km dal terminal.

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Si scende dall’aereo (dai 332, pensavo peggio!) che è ancora buio e dopo un tragitto in bus (dedicato ai pax in J, comodo) si arriva nel terminal, che percorriamo in lungo e in largo per andare in lounge. La prima cosa che mi colpisce, a parte il percorso stretto e lungo, è che tutti quelli che incrocio indossano pantaloncini e infradito.. che figata, si va al caldo!!

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Security check velocissimo e siamo di là. Abbiamo ca. 3 ore e mezzo prima del volo successivo (previsto alle h 10.10 locali). Questa la hall principale delle partenze (niente di diverso da quello che abbiamo in Europa, e prezzi altissimi).

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Noi andiamo subito nella lounge dedicata a F e J. Dentro è una profusione di finiture ed arredi in legno scuro e pavimenti chiari, molto molto elegante.
In realtà all’interno di questa zona vi sono due lounge distinte, una per i soli pax F e l’altra per i J, che hanno in comune solo la reception e la Spa.
A differenziarle, oltre al numero di pax presenti in sala, il fatto che nella F lounge vi sia anche un ristorante a-la-carte ed un cigar bar, assenti in quella di J.

La lounge di J, nella quale siamo noi, è comunque molto ampia ed a quest’ora ancora mezza vuota. Prima ancora di entrare in sala prenotiamo alla Spa due massaggi di 15 mins un’ora dopo. Tanti slot disponibili, ma ancora per poco, prima che arrivino tutti gli altri voli in connessione.

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Business center

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Children’s playroom, con tanto di addetta che intrattiene i marmocchi.

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Buffet caldo-freddo, c’è di tutto di più.

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Avendo mangiato a getto continuo per le ultime 6 ore sono un po’ nauseato, per cui ci vado leggero. Croissant un po’ freddo.

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Vista esterna, con la famosa torre immortalata in precedenza ed un po’ di fauna locale. Nel frattempo è sorto il sole.

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È l’ora del massaggio. Check-in alla spa dove fanno compilare un rapido questionario per accertarsi che la persona non abbia serie complicazioni/problemi di salute e poi dentro.

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Opto per un Bamboo Fusion Massage di intensità media, che prevede di accovacciarsi in avanti su questa specie di sedia delle torture mentre il massaggiatore (rigorosamente uomo per gli uomini, e donna per le donne, cui è dedicata proprio un’ala separata della spa) ti massaggia la schiena e le spalle con dei tronchetti di bamboo.
Al termine la schiena sta peggio di quando ero entrato, ma è stata comunque un’esperienza nuova.

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Al termine del massaggio chiedo di poter fare una doccia. Dopo 5 minuti mi viene assegnato il bagno, enorme e con un box doccia grande quanto i bagni di casa mia messi insieme. Il soffione in particolare è davvero enorme.
Una goduria infinita, esco che sono rigenerato e pronto per il lungo volo verso SYD.

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Lui intanto se ne va

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Ci avviamo verso il gate, distante comunque 2 minuti a piedi. Ma.. noo, ma ce la faremo ad arrivare in Australia co sto coso? :D Scherzo, lo sapevo che si volava col 346! ;)

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Boarding con doppio finger, di cui il primo dedicato ai soli F, per J e Y c’è il secondo.

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Appena salito, delusione: questo 346 è ancora configurato con la vecchia J, per cui farò il repeat del primo volo. Che sfiga!
Io siedo al 12K, ultima fila di J prima della Y, dalla quale mi divide un separatore ed una tendina. La moglie è all’11, davanti a me.
Devo dire che questo 12K non è affatto male come posto, si ha una bella vista dell’ala un eccellente livello di privacy, garantito dal fatto che di fianco al sedile (dal lato del corridoio) c’è un box porta-valigie (comodo!) ed un porta vassoi in alto, che sostanzialmente impedisce la visuale dal corridoio, in particolare quando sdraiati. Ad ogni modo posto assolutamente da consigliare per chi viaggia solo.
L’unico vero drawback è che, sedendo così indietro, si viene spesso “dimenticati” dal crew. Più di una volta ho dovuto infatti richiamare l’attenzione delle FA (voto 6 su questo volo) per esprimere delle necessità o far ritirare il vassoio.
Non so quanto ciò sia dettato dal posto in se o dall’inefficienza del crew, che pur profondendosi ogni volta in molteplici scuse ricadeva nuovamente in errore subito dopo.

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Altro giro, altra ruota.. e vai di champagne, d’altronde dopo il croissant mattutino ci sta proprio bene!

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Il menu è più elaborato del primo volo, trattandosi di un c.d. “ultra long-haul” di ca. 14 ore, con arrivo previsto alle h 7am locali. Per la cronaca il comandante annuncia che proprio per la lunghissima durata del volo, si alterneranno 2 equipaggi di piloti, mentre i FA saranno gli stessi per tutta la durata del volo.
La prima pagina è vagamente un mix di cose già viste nel primo volo e riproposte in forma diversa, vi è poi una sezione kitchen anytime ed ovviamente il breakfast.
Stavolta però non mi faccio fregare, e onde evitare attese disumane, aspetto un paio d'ore dopo il decollo per chiedere di mangiare, quando tutti hanno praticamente finito. In questo modo l'attesa scende a livelli accettabili e si può organizzare meglio il proprio tempo a bordo.

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Wine-list identica a quella del MXP-AUH

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Ahh, ma qui c’è anche una tasca laterale, finalmente! O c’era anche sul 332 e non me n’ero accorto io?

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Rifaccio il bis di tutto l’amenity kit

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Fratelli

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Tutte le safety demo di EY sono precedute da un’inquietante filastrocca araba decantata in un tono simil-profetico, senza traduzione in inglese (meglio così, non lo voglio sapere).

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ATC Tower closeup

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Siamo n.2 al decollo. Prima di noi c’è un fratellino cargo

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Partito. Ora ci allineamo noi

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No, ma che succede!! Cavolo, staremo tornando al piazzale, perché va così piano.. guarda che ora sicuro ritarderemo di 10 ore.. Ah no, questa è la corsa di decollo, e io che pensavo che a questa velocità saremmo tornati al finger! Certo che per alzarsi in volo con questo sprint non basta neanche la pista di Edwards AFB!!
Miracolo, ce la facciamo!

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Mood-lighting

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Comunque bella l’ala del marcione

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Stavolta è lunga…

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Stavolta cambio, provo il “famoso” Mersault. Devo dire che merita, anche se sono più in vena di rosso che non di bianco. Ottime le noccioline, calde e croccanti.

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Questo è il pezzo di airshow di cui parlavo prima. In chiaro le zone dov’è giorno, a Sydney c’è ancora un bel po’ di luce, mi fa un po’ di impressione sapere che arriveremo solo all’alba successiva.

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Nel frattempo abbandoniamo le coste della penisola araba

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Stavolta opto per l’antipasto arabo, che avevo scartato nel primo volo. Devo dire che invece è proprio buono e migliore del primo (voto 9), sebbene non abbia ben capito cosa fosse. Decido nel frattempo di cambiare vino, passando al rosso. Chiedo consiglio all’AV su quale dei due scegliere, escludendo il Bordeaux che mi avrebbe steso. Lei mi dice di provare il Pinot Nero Californiano, sono un po’ dubbioso ma l’alternativa cilena mi entusiasma ancora meno, per cui mi fido. Scelta ottima, paradossalmente mi è piaciuto più questo del Bordeaux.

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Nel frattempo siamo qui

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Arriva il main, filetto di manzo, cotto al punto giusto, si scioglie in bocca, superbo (10).

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La moglie opta per la zuppa di zucca, a suo dire molto buona

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Decido di tentar di dormire (con gli stessi problemi del sedile di cui al MXP-AUH) mentre fuori il sole tramonta

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Naturalmente non riesco nell’intento, anche complici le 7 milioni di calorie ingurgitate unitamente ai numerosi calici alcolici ingurgitati, che producono come unico effetto il nuovo record mondiale di gite alle toilette nel corso del viaggio (avrò tenuto una media di 2 l’ora, arrivando a poco meno di 30 a fine viaggio). Sto così male che mi faccio portare una camomilla, che l’AV mi porta insieme ad una sorta di plumcake.. e che fai, non lo mangi?

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Dopo varie ore di tentativi di sonno andati a vuoto, siamo qui, mentre l’alba si avvicina all’Australia

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Stelle in cabina.. o ho bevuto troppo?

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Passa ancora qualche ora e decido che è ora della colazione.. quando arriva una bomba calorica, mi accorgo di aver fatto casino con le ordinazioni e lascio tutto là, ad eccezione del croissant che però è ben peggiore di quello del primo volo

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Intanto fuori albeggia.

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Vengono consegnate i fast track ed i moduli per l’immigration, nelle quali sostanzialmente si deve dichiarare qualsiasi cosa si stia trasportando all’interno dell’Australia, visto che ci sono delle severissime leggi di quarantena che proibiscono l’introduzione di cibi, bevande, semi o anche scarpe sporche di terra (no joke!). Avendo con me medicine per uso personale, sono costretto a scrivere “si” ad una delle risposte, certo che mi romperanno le scatole e perderò un sacco di tempo all’arrivo.. amen, tanto sono in vacanza!
Ala all’alba e poi in avvicinamento a SYD

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Cavolo, non ho ancora fatto una foto alla safety card! Provvedo subito..

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Ci siamo quasi (finalmente)..

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SYD overview

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“Signore e signori, stiamo sorvolando il sobborgo di Afragola pronti per atterrare all’aeroporto di Napoli Capodic… ehm Sydney!”

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Final approach

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and touchdown..frenaaaa!

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Ci dirigiamo verso il finger mentre dentro è diventato tutto blu

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Ma non c’è nessuno in aeroporto?

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Ah, eccoli, erano solo ben nascosti.. ;)

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Venghi siore, venghi

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E bravo marcione! Non è così lento come pensavo, siamo stati quasi sempre oltre i 1.000km orari, anche se per arrivare alla quota di crociera prevalente (FL35) ci avremo messo 2 ore, e siamo saliti a FL39 solo 2 ore prima dell’atterraggio

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Sbarchiamo rapidamente e andiamo verso gli arrivi. Intanto mi accorgo subito che a SYD si attraversa il Duty-Free anche quando si arriva, roba molto intelligente che gli aeroporti nostrani potrebbero copiare.. il fast track dell’immigration ci fa saltare la (poca) fila, e 5 minuti dopo lo sbarco siamo già al ritiro bagagli.

Tempo 1 minuto ed escono le valigie.. già pronto ad una lunga discussione con i tizi della quarantena mi avvio verso la loro postazione tirando fuori preventivamente tutte le medicine in questione.. il tizio mi vede, mi chiede se siano solo per uso personale e, al mio assenso, mi dice “prego, vada pure”.

Sono passati forse 8 minuti da quando sono sbarcato dal finger e sono già fuori, nella hall degli arrivi. Subito di fronte a me è ben visibile il desk degli chauffeur EY, che mi prende in consegna e mi accompagna all’auto (con un bel teporino australiano ad accogliermi, anche se siamo “solo” intorno ai 20 gradi). Stavolta siamo sulla concorrenza made in Munich, la 7er fa sempre il suo effetto. Siamo arrivati in orario (sono le 7.10) ed in giro c’è ancora poca gente nonostante sia lunedì mattina.

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Tempo 20 minuti e siamo in hotel, per un incredibile 30 mins dallo sbarco, roba che neanche se atterro a LIN da FCO ci metto così poco ad arrivare a casa.

Nella prossima puntata: OT Sydney e volo per Adelaide + Qantas story
 
Inizia ora un bel po’ di OT sui 4 giorni spesi a Sydney.
Per chi non fosse interessato, salti pure il tutto fin quando non vede nuovamente foto di aeroporto/aerei ;)

Noi alloggiamo qui, in pieno CBD http://www.radissonblu.com/plazahotel-sydney
Hotel non male, abbastanza recente anche se in linea con l’offerta della concorrenza. Comoda la posizione, in pieno CBD a 3 minuti a piedi da Circular Quay, il principale punto di snodo della città (“hub” dei vari traghetti + treno + bus).

Tutto sommato però col senno di poi avrei forse prenotato lo Shangri-La o il Park Hyatt, che con un lieve surplus di prezzo offrono delle viste incantevoli sulla baia. Nella mia personale classifica degli hotel australiani in cui ho alloggiato in questo viaggio, il Radisson di Sydney si classifica 4° su 6.

Hall

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Stanza

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Visto che siamo sfatti dal viaggio ma non vogliamo sprecare tempo a dormire avendo la giornata davanti, decidiamo di dare un occhio in giro, e saliamo su uno di quei bus super-turistici che fanno il giro della città, così almeno non dobbiamo camminare.

Non fa proprio caldo, è nuvoloso, si arriva (forse) a 20 gradi e sul bus scoperto occorre un maglioncino leggero

Assaggi di skyline da terra

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Apple Store

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Queen Victoria Building, che risale agli ultimi anni dell’Ottocento ed ospita un’ampia shopping mall

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Town Hall, under restructuring

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Veduta semi-aerea di Kings Cross, quartiere della movida “trash” di Sydney, che nei giorni successivi vedrò essere in TV teatro di numerose risse tra giovani ubriachi con decine di arresti da parte della polizia (l’alcolismo in Australia sembra essere un problema molto serio)

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Skyline con Tower (al top floor c’è il Moet & Chandon Bar, cui non ho fatto in tempo ad andare ma che dev’essere una roba mondiale)

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Woolloomooloo, ex cantieri navali riconvertiti ad edilizia residenziale di lusso. Tutte le case hanno posto barca privato sotto l’uscio, tra gli inquilini eccellenti in fondo al molo abita Russell Crowe.

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Harbor Bridge

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Opera House con annessi bar per aperitivi, molto movimentati e ben frequentati di sera. Dell’Opera House in particolare mi sono davvero innamorato, avrò scattato 200 foto (un po’ ve le propino anche dopo)

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Dopo poche ore di tour, sfiniti torniamo in hotel e crolliamo.
Ci risvegliamo la sera, dove facciamo un giro a The Rocks, la collinetta adiacente a Circular Quay dove sbarcarono i primi coloni nel 1788.

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Cena da Rockpool Bar & Grill, dietro l’hotel, un po’ pricey (come tutta l’Australia, del resto) ma davvero consigliato. Filetto di manzo wagyu da numero 1.

Harbor Bridge, CBD e Opera House by night

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La mattina dopo ci dirigiamo a Bondi Beach, è presto, che paradiso, non c’è ancora nessuno!

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In tarda mattinata la gente inizia ad affluire, e noi siamo già bruciati, per cui leviamo le tende

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La sera crociera con cena nella baia. Un po’ turistica come cosa, ma visti i panorami al tramonto e serali ne vale assolutamente la pena (il vetro era lercio, le foto sono un po’ così..)

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Il terzo giorno gita fuori porta. Iniziamo con un Wildlife Park, una specie di zoo (molto comune in Australia) dove gli animali sono liberi di vagare in libertà e di interagire con i visitatori

Wallaby

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Cassowary (il North Queensland ne è pieno)

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Koala.. proprio carini, dormono sempre anche se puzzano un po’..

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Ben svegliato!

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Fauna locale

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Madagascar

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Ammazza come te la tiri!

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Il canguro mi ha imbruttito

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Se vi piacciono i serpenti l’Australia è il posto per voi. Ce ne sono di tutti i posti, la maggior parte super-velenosi

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Cocco di casa, aveva appena azzannato con un salto un enorme pezzo di carne che gli era stato calato dall’alto

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Varano (forse)

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Echidna

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Pappagallo

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La tappa principale della gita in realtà sono le Blue Mountains, un enorme parco naturale un tempo pieno di miniere di carbone, che deve il suo nome al fatto che guardando le montagne all’orizzonte queste sembrano di colore blu (mah, se lo dicono loro..). L’effetto sembra sia dovuto ad una sostanza che sprigiona l’eucalipto (presente ovunque nella zona) che “colora” l’orizzonte.

Le tre cime che vedete sono chiamate three sisters e sono un po’ il simbolo del parco.
Segnalo che EK ha recentemente aperto un mega-resort nella zona

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Boschi a perdita d’occhio

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Per scendere in valle (dove ci sono varie attrazioni) vi è una specie di seggiovia ferrata in discesa, che si dice essere il collegamento ferrato commerciale più pendente al mondo (parchi giochi esclusi, ovviamente). Non so se sia vero, ma vi giuro che era incredibilmente ripido

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Antiche miniere di carbone con passeggiata nel bosco, gradevole, la gita vale la pena

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Il quarto e ultimo giorno gita a Manly, spiaggia di Sydney meno turistica di Bondi ed apparentemente più votata al surf, che si raggiunge in mezz’ora di traghetto (scenico) da Circular Quay.

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Shell Beach (mi sembra), a poca distanza dalla main beach di Manly

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Specie protetta

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Eccoli qua!

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Manly Town Hall

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Ma perché in Australia si comprano tutti questo tipo di auto (e lo tamarrano all’inverosimile)? Che utilità ha? Non è sportivo, è una 2-seater, ha capacità di carico inferiore a qualsiasi SW o SUV.. contenti loro..

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Ritorno a Circular Quay con vista dal traghetto

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Poi nuovo traghetto per un pranzo da Doyles a Watson Bay (se capitate a SYD andateci assolutamente, si pranza con i piedi nella sabbia e la qualità è eccelsa) con un amico che vive a SYD.

La sera tour dell’Opera House comprensivo di Tasting Menu (consigliatissimo) , tutto facilmente prenotato su internet dall’Italia

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A seguire musical di Dr Who a seguire nella Concert Hall (carino, ma la temperatura interna era tra i 2 e i 3 gradi, tanto che nonostante i maglioncini a metà ce ne siamo andati per non congelare)

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In conclusione: Sydney è una città che ho trovato meravigliosa, una via di mezzo tra una metropoli Europea ed una USA senza gli svantaggi di nessuna delle due. Se non fosse per l’architettura più moderna, come location mi ricorda molto Londra, “but with sun, beaches and nice & relaxed people” ;)

Qualità della vita altissima (alcuni vanno al lavoro in barca), stipendi elevati e tax rate basso pur con un costo della vita molto superiore al nostro, tutti sorridenti e disponibili, sembrano divertirsi a lavorare e lo fanno con piacere. Per la cronaca, l’Australia è un paese in crescita dal punto di vista economico (forse unica eccezione tra le advanced western countries), l’anno scorso il GDP è cresciuto del 2% e negli ultimi 17 anni non si è mai registrato un segno meno.

Farei carte false per andarci a vivere, e credo sia il primo posto in vita mia di cui lo penso. Unico problema è che è lontano anni luce dall’Italia, e per un bamboccione come me questo sarebbe un po’ un problema.

Andiamo avanti: la mattina successiva, ad orario comodo, si parte alla volta di Adelaide. 20 mins di taxi e ca. 40 AUD (32 EUR ca.) e siamo in aeroporto.

Esterno terminal domestico Qantas

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In tutti i principali scali nazionali, QF ha solo self-checkin kiosks e banchi di drop-off automatizzati per il bagaglio da stiva. Una cosa che a me è piaciuta tantissimo (si impiega poco tempo, ci sono innumerevoli postazioni e quindi non c’è mai fila) e che sicuramente consente importante risparmi per la compagnia. Il personale di handling passeggeri è infatti nullo o molto limitato (ci sono due/tre addette a supporto in tutto l’atrio check-in, mentre l’imbarco è gestito direttamente dal crew del volo).

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Di contro le macchinette self-checkin QF non sono un granché, almeno rispetto a quelle AZ o LH che conosco meglio. Ci vogliono 2/3 minuti buoni per completare la procedura, quando con le altre due in 30 secondi mi è spesso capitato di riuscire a terminare il tutto. In più quelle QF fanno domande un po’.. scontate!

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Tra l’altro non c’è neanche modo di pregare qualcuno in caso si sia in excess baggage. La macchina del drop-off rileva il peso del collo e, se si sfora, dice di andare a pagare il surplus e tornare con il codice da inserire. Per fortuna non è il nostro caso e superiamo i controlli

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Partenze di stamattina

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Airside + Lounge QF (not for us this time)

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Sempre airside, carino questo passaggio

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All’interno illustrano tutte le varie features attuali o future, ne ho beccate solo alcune

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Modellini

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Ah già, è Natale! Che strano effetto con 30 gradi fuori..

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Siamo in largo anticipo, già al gate e quindi mi dedico alla colazione. Questo croissant era veramente enorme.

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Vicino di gate

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Fauna locale

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In arrivo da Kuala Lumpur

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..e da LHR

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Mentre termino di mangiare scorgo una freccia che indica Qantas Heritage Collection al piano superiore. Andiamo a dare un’occhiata va.
Warning: questa parte è molto lunga, vale lo stesso invito dell’inizio a passare al volo qualora non interessati.

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Da giù non sembra, ma trattasi di un intero padiglione (enorme) dedicato alla storia di Qantas, nel quale trascorro l’ora successiva (con la moglie che si chiedeva dove fossi finito).

Ci sono un bel po’ di foto, ma in un forum del genere non posso non postarle. Tutto il padiglione (circolare) ha vetrate sull’apron, che si apre a 270 gradi alla vista del visitatore: spettacolo puro.

La prima cosa che scopro è per cosa stia l’acronimo Qantas: Queensland And Northern Territory Aerial Services (dettagli più avanti).

Collezione di quadri e scala di accesso al museo

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Rose Bay (dove ora arrivano i traghetti da Circular Quay) è stato il primo aeroporto di Sydney, ci si imbarcava dal molo

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Ingresso

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Modellini

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Cartoline e borse viaggio vintage

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Beardmore engine, d’annata

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Pezzi RR (cosa sono?) e gearbox, sempre RR

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Bellissimi i boarding passes dell’epoca, li firmava anche il pilota!

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Modellino 787, tra un po’ in flotta QF

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Gadget vari

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Busy apron (che vista!!)

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Strumentazione e ruote del primo 742.. mamma mia, sono già passati 40 anni!

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Per chi lo desideri, di seguito tutta la storia di QF, illustrata in tendoni consecutivi che pendevano dal soffitto e creavano un percorso all’interno del padiglione. è un po’ lunga ma merita davvero. Molto si intreccia anche con quella del Royal Flying Doctor Service, in Australia più che un’istituzione, una leggenda.

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Storia divise QF

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Modellino in scala con cabin configuration del Super Constellation, che spettacolo

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Sotto tutta la vetrata ulteriori immagini e storie del mondo QF

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Sala proiezione (non attiva in quel momento)

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Altra fauna

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E questa chi è?

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Ah ecco.. la prima donna australiana ad avere il brevetto di pilota commerciale!

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Che bella.. la regina dei cieli non ha rivali

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Paperino… a seguire su questi schermi..

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Arriva un Virgin Australia mentre il cicciobus attende il suo turno per il takeoff

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Si allinea..

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E via!

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Cockpit window 742

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Altri modellini

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È ora di imbarcarsi, il nostro 738 è già al finger

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Configurato 3-3, sediamo in fila 12, io sono sull’ala

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Legroom abbondante

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Bello, c’è anche l’IFE!

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Safety card

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Un’oretta e quaranta di volo previsto prima dell’atterraggio, con questa rotta

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Giocando con l’IFE, mi accorgo che è veramente superbo. Paradossalmente mi è piaciuto più questo dell’E-BOX di EY. Intanto è touch, ed oltre ai soliti film, giochi e programmi ci sono un paio di chicche davvero forti..

La prima sono le guide interattive Lonely Planet su tutte le destinazioni (o quasi) servite da QF, per ci si può fare una cultura su dove si sta andando, dove mangiare e cosa vedere prima di scendere dall’aereo e senza portarsi il malloppone LP con se.
Unica pecca è che la maggior parte dei film sono solamente in francese (ma com’è possibile??). Alcune schermate

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Ci andremo..

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Prossima tappa..

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Intanto dopo mezz’ora siamo ancora fermi, ed il CPT dice che così resteremo per almeno altri 30 mins perché dobbiamo aspettare un gruppo di 40 americani in arrivo da LAX. (Lui dice che) in circostanze normali non avrebbero mai atteso, ma visto il numero importante di pax non si può fare diversamente.

Seduti tutti intorno sportivi in divisa, che scoprirò all’atterraggio essere i giocatori della squadra di premier league cricket di Adelaide, di ritorno da una vittoriosa trasferta a SYD.
Per ingannare l’attesa servono drinks. Su questo volo sarò alcohol-free

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Sono arrivati, possiamo andare

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La bella e la bestia

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Paperino in atterraggio e jumbolino Australian Air Express

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Via!

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La seconda cosa carina dell’IFE è la chat, attivabile con tutti gli altri pax che lo desiderano

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Intanto fuori, nonostante il bel tempo, c’è il nulla, e così sarà per il resto del viaggio

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Ala

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Sto cassone più di tanto non va.. 10.820mt è FL330? Ma ormai è fuori moda l’indicazione di tail/front wind? Né qui né su EY viene indicato!

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Arriva il rancio.. bella l’idea della mela, immangiabile l’altra cosa. Intelligente anche il sacchetto per il riciclaggio.

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Arriva anche la bottiglietta d’acqua, la mela nel frattempo era andata 

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Network intercontinentale QF

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Current fleet

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Altro nulla

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Approaching ADL

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Che apt è questo?

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Finale

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“Gentili passeggeri, il sindaco De Magistris vi dà il benvenuto a Napoli!” Se in Australia non sapete dove trovare IKEA e non avete internet no problem, andate verso l’aeroporto, sta sempre là!

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Touchdown e biancheria

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Non so che abbia di bello per lasciarlo lì così abbandonato, di fianco alla taxiway e a meno di 100 mt dalla RWY… tra l’altro va bene vederlo all’arrivo, ma trovarselo davanti prima del decollo induce a gesti poco consoni al galateo..

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In tutto l’apron siamo in due

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Sbarchiamo al finger e siamo nella hall principale. Apt nuovissimo

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Altra cosa che mi ha sorpreso in Australia è che i nastri bagagli non sono airside ma landside, quindi chiunque dall’esterno può accedere a quell’area. Se in Italia fosse lo stesso i furti di valigie decuplicherebbero.

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Dopo 10 minuti di attesa arrivano entrambi i bagagli ed usciamo alla ricerca di un taxi. Fuori si sta bene, saranno 28 gradi, esternamente l’apt è un cantiere a cielo aperto.

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Prossima tappa: OT Adelaide, Kangaroo Island, Barossa Valley + volo per Alice Springs
 
Ultima modifica:
Ottimo inizio, complimenti! Molto scorrevole e divertente, soprattutto la foto dell' Ikea di Afragola...:)
PS: il marcione è il 343. Il 346 è semplicemente meraviglioso.
 
Bell'inizio, ci piace!

Strapieno, provo a schiacciare un pisolino. La poltrona full-recline è molto comoda, ma devo muovere tre appunti:
a) [...];
b) nella parte alta (quella della testa, per intenderci) quando completamente reclinata il fatto che vi sia una protezione posteriore curva impedisce di poter dormire a pancia in giù (unica posizione in cui riesco a prender sonno.. sì, lo so, sono un rompic***), in quanto i gomiti non entrano;
c) [...]

Carico di cibo e gonfio d'alcool pretendevi anche di prender sonno a pancia in giù?!?
Audace!! :D:D:D

In attesa del resto e di poter parlare di aerei, poi, tra Stoccarda e Monaco che scegli?

Dacci sotto col resto..
...ah! E auguri per la HMN!!
 
L'inizio promette bene, ma se ti "lamenti" della velocità del 346, probabilmente non hai mai provato il 343....
 
Tutte le safety demo di EY sono precedute da un’inquietante filastrocca araba decantata in un tono simil-profetico, senza traduzione in inglese (meglio così, non lo voglio sapere). .

Avendo volato una decina di volte EY negli ultimi mesi mi sono documentato su cosa fosse quella inquetante recita prima della demo. Trattasi della preghiera del viaggiatore tratta dal Corano.

Ho trovato pure il video in youtube. Il tono della voce è veramente inquetante....

http://youtu.be/wxpab9wbLWE

Inoltre sembra che pure Kuwait Airways usi la stessa preghiera prima della demo: http://youtu.be/FMnpJ3raReY
 
Ultima modifica:
Inizio bellissimo, mi preoccupa la preassegnazione di 7 slot per le parti successive :)
 
Grazie per il TR, mi hai strappato un sorriso, con la foto dell'IKEA :)
Fra alcolici e cibo, non oso immaginare quante calorie hai ingurgitato fino a SYD... certo che non è ammissibile che si "dimentichino" piùe più volte di un pax, mi chiedo se l'estenuante durata del volo non sia il principale colpevole.
Ah, auguri!

Tempo 20 minuti e siamo in hotel, per un incredibile 30 mins dallo sbarco

Holy cow!
 
Troppa minuzia di particolari e particolarmente barboso:sconfortato:ricorda un tizio che viaggiò con BA parlo di qualche anno fà che definii (C-----l), non dirmi che è la prima volta che viaggi in J:dubbio:comunque continua:morto:
 
Bel TR Frecciarossa, e condivido in generale i commenti sulla J di EY, che continuo a considerare uno dei migliori prodotti disponibili sul mercato. Molto meglio cmq la nuova configurazione con le poltrone Solstice rivisitate nei colori ocra/marrone (introdotte sugli A330-300 e in graduale refitting sul resto della flotta) e migliorati spazi personali e per gli oggetti.
Ho volato la settimana scorsa MXP-AUH su un A340-600 (A6-EHL) e ieri notte AUH-GVA su un A340-500 (A6-EHA) ed entrambi avevano ancora la cabina J con le poltrone azzurre. Menu' di ottima qualita' praticamente identici a quelli proposti sulle tratte che hai sperimentato tu e condivido la pesantezza dell'Arabic pudding... L'antipasto arabo prevedeva sicuramente i soliti mezzeh (hummus, tabouleh, e foglie di vite ripiene).
Le tratte Europa-AUH (cosi come su DOH e DXB con QR ed EK), sono cmq troppo brevi per rendere giustizia ai servizi offerti.
Peccato che EY abbia adottato recentemente qualche piccolo taglio nel servizio, come l'assortimento di nocciole/anacardi/mandorle come aperitivo al posto degli amuse-bouche caldi che venivano proposti sino a qualche mese fa, e l'offerta di articoli da toletta "a pezzi" al posto degli amenity precedenti, decisamente piu' completi e utilissimi. Leggero' volentieri il resto della tua avventura down-under e felicitazioni per il matrimonio.
 
Bellissimo TR, aspettiamo tutti con ansia il seguito. Auguri per il matrimonio e grazie intanto per questa prima parte splendida!
 
Gran bell'inizio !!! WOW !!!

grazie!

Ottimo inizio, complimenti! Molto scorrevole e divertente, soprattutto la foto dell' Ikea di Afragola...:)
PS: il marcione è il 343. Il 346 è semplicemente meraviglioso.

hai ragione, ho fatto un po' di confusione! :D
Su Afragola non è finita qui..

Bell'inizio, ci piace!



Carico di cibo e gonfio d'alcool pretendevi anche di prender sonno a pancia in giù?!?
Audace!! :D:D:D

In attesa del resto e di poter parlare di aerei, poi, tra Stoccarda e Monaco che scegli?

Dacci sotto col resto..
...ah! E auguri per la HMN!!

grazie!
in effetti dopo tutto quel cibo a pancia in giù il viso faceva fatica a toccare il cuscino :D
tra Stoccarda e Monaco io sono di parte, avendo un auto di quest'ultima (seppur di un altro segmento)... come auto chauffeur in generale però dico Stoccarda, le Merc come comfort sono IMHO ancora una spanna sopra, ma alla fine il livello è comunque alto, è puramente una questione di gusti..

L'inizio promette bene, ma se ti "lamenti" della velocità del 346, probabilmente non hai mai provato il 343....

confermo!

Avendo volato una decina di volte EY negli ultimi mesi mi sono documentato su cosa fosse quella inquetante recita prima della demo. Trattasi della preghiera del viaggiatore tratta dal Corano.

Ho trovato pure il video in youtube. Il tono della voce è veramente inquetante....

http://youtu.be/wxpab9wbLWE

Inoltre sembra che pure Kuwait Airways usi la stessa preghiera prima della demo: http://youtu.be/FMnpJ3raReY

grande, grazie del link!! madonna mia già mi viene male a doverla risentire.. ma farla in un tono normale no, eh? :D

Inizio bellissimo, mi preoccupa la preassegnazione di 7 slot per le parti successive :)

:) e pensa Dan che ho forti dubbi che 7 slot siano sufficienti! vedrò di farmeli bastare! :D

Bell'inizio, peccato solo per le foto un po' mosse. Attendo il resto, grazie :)

hai ragione, con le foto sono una frana e anche la digitale non è di quelle che spaccano il mondo, spero solo si capisca comunque il tutto!
ad ogni modo quella era la prima parte del viaggio, dalla seconda in poi mi sono un po' impratichito e spero vengano un po' meglio!

Bell' inizio.. Attendiamo il resto

grazie!

Tanti auguri per il matrimonio. Bel bel viaggio

grazie Sokol!

Bellisimo inizio diquello che si preannuncia un superTR!
Complimenti e congratulazioni per il matrimonio!:)

grazie!

Grazie di averlo condiviso, inizia bene il 2013 Tripreportistico!

grazie, in effetti non avevo notato fosse il primo TR dell'anno!! :)

Grazie per il TR, mi hai strappato un sorriso, con la foto dell'IKEA :)
Fra alcolici e cibo, non oso immaginare quante calorie hai ingurgitato fino a SYD... certo che non è ammissibile che si "dimentichino" piùe più volte di un pax, mi chiedo se l'estenuante durata del volo non sia il principale colpevole.
Ah, auguri!



Holy cow!

credo fosse proprio un problema di posto, notavo che agli altri J seduti più avanti e più visibili ritiravano molto velocemente il vassoio..ad ogni modo la durata del volo certamente non aiuta..
riguardo il secondo commento sono rimasto senza parole anche io, una tale efficienza in controlli passaporti/dogana/baggage claim in arrivo da un intercontinentale in Italia ce la sogniamo..

Troppa minuzia di particolari e particolarmente barboso:sconfortato:ricorda un tizio che viaggiò con BA parlo di qualche anno fà che definii (C-----l), non dirmi che è la prima volta che viaggi in J:dubbio:comunque continua:morto:

no, però è la prima volta con EY, da cui il desiderio di catturarne il maggior numero di dettagli possibili ;)

Buon inizio & Auguri per il matrimonio.

grazie!

Bel TR Frecciarossa, e condivido in generale i commenti sulla J di EY, che continuo a considerare uno dei migliori prodotti disponibili sul mercato. Molto meglio cmq la nuova configurazione con le poltrone Solstice rivisitate nei colori ocra/marrone (introdotte sugli A330-300 e in graduale refitting sul resto della flotta) e migliorati spazi personali e per gli oggetti.
Ho volato la settimana scorsa MXP-AUH su un A340-600 (A6-EHL) e ieri notte AUH-GVA su un A340-500 (A6-EHA) ed entrambi avevano ancora la cabina J con le poltrone azzurre. Menu' di ottima qualita' praticamente identici a quelli proposti sulle tratte che hai sperimentato tu e condivido la pesantezza dell'Arabic pudding... L'antipasto arabo prevedeva sicuramente i soliti mezzeh (hummus, tabouleh, e foglie di vite ripiene).
Le tratte Europa-AUH (cosi come su DOH e DXB con QR ed EK), sono cmq troppo brevi per rendere giustizia ai servizi offerti.
Peccato che EY abbia adottato recentemente qualche piccolo taglio nel servizio, come l'assortimento di nocciole/anacardi/mandorle come aperitivo al posto degli amuse-bouche caldi che venivano proposti sino a qualche mese fa, e l'offerta di articoli da toletta "a pezzi" al posto degli amenity precedenti, decisamente piu' completi e utilissimi. Leggero' volentieri il resto della tua avventura down-under e felicitazioni per il matrimonio.

condivido in pieno, spero di beccarla queste nuove Solstice nel corso del viaggio, così da poter fare un confronto!

Bellissimo TR, aspettiamo tutti con ansia il seguito. Auguri per il matrimonio e grazie intanto per questa prima parte splendida!

grazie!