Seconda parte
Eccoci qui, ci siamo lasciati al fish&chips di Beshoff su O’Connell Street, io prendo l’eglefino (haddock) con la purea di piselli e Ile il merluzzo.
Col pancino pieno andiamo in hotel, scelto e trovato su Internet il Bewley’s Lodge, nel quartiere semiperiferico di Ballsbridge, per una cifra di 48 Euro a notte, più che onesta.
Questa è la facciata dell’hotel, in versione diurna e nottura.
La nostra stanza
La taverna
L’indomani mattina, domenica di Pasqua, cominciamo a girare, tra le altre cose voglio andare alla Cattedrale di San Patrizio, ma il percorso è lungo. Usciamo dall’albergo e, complice la splendida mattinata di sole, cominciamo a camminare: che bellezza!
Arriviamo ad uno dei templi dello sport mondiale, purtroppo in ristrutturazione e pertanto non visitabile: Lansdowne Road Stadium.
Da lì prendiamo la DART (ferrovia metropolitana, per la quale ho ancora il dubbio se fosse o meno compresa nel biglietto dei mezzi) e andiamo verso il centro.
Questo invece è compreso nel prezzo del biglietto e ne approfittiamo!
E dopo qualche fermata turistica eccoci arrivati a St. Patrick’s Cathedral, assolutamente splendida. La Cattedrale è la chiesa madre della Chiesa Anglicana d’Irlanda, anche se non è sede vescovile, che rimane alla Cattdrale di Christchurch poco distante. Manca poco alla funzione religiosa e le visite sono sospese, ma ci infiliamo in cattedrale per la funzione e per ficcare il naso qua e là.
Proseguiamo passando davanti alla Cattedrale di Christchurch.
Dopo aver ritemprato lo spirito, andiamo avanti per quello che, in origine, era il mio
fil rouge per questo viaggio, la “Beer Quest”, che ci porta ovviamente qui:
Benvenuti alla fabbrica della Guinness, con relativo museo. L’ingresso è caruccio, 15€ riducibili a 11 se studenti (e non controllano, noi abbiamo pagato 26€ in totale da bravi onesti) ed è inclusa una pinta di Guinness da bere al bar dell’ultimo piano con vista sulla città al termine della visita.
Si comincia con l’elemento fondamentale, l’acqua delle colline irlandesi, per poi passare agli altri ingredienti, luppolo, lievito e orzo, che viene tostato fino a rendere poi la birra così scura (non è nera, ma rosso rubino, come si vede in controluce). Vediamo poi i barili e un modello di locomotiva che li portava al porto per l’imbarco sui mercantili e l’esportazione.
Saliamo fino alla sommità
Ecco il
Gravity Bar, da cui, con in mano una pinta di Guinness, si può ammirare la città.
Lansdowne Road Stadium
Croke Park
Christchurch Cathedral
Southern Dublin
Nelson’s Column
Old Guinness Brewery
The Spire su O’Connell Street
Porto
La visita della città prosegue, ecco una carrellata di foto OT.
O’Connell Street
Statua di James Joyce
Il fiume Liffey
In giro dentro Phoenix Park
The Irish White House
La zona dei Docks
Prova di spotting di un A330 Aer Lingus decollato da DUB
Verso il Canale d’Irlanda
Convention Centre
Samuel Beckett Bridge
Torniamo in centro per un giro al Trinity College
Salutiamo Oscar Wilde nel giardino di Merrion Square
Una nota di colore per strada
Sosta al pub
Grafton Street
Temple Bar
Saluto Dublino con una vista del mio cielo d’Irlanda.
Martedì 6 è ora di partire. Come già detto, Ile vola su NCE intorno alle 14 e io proseguo solo soletto per LPL poco dopo le 17. Prendiamo il 747 (numero quanto mai azzeccato per il bus che va in aeroporto) da O’Connell Street e in venti minuti siamo di nuovo a
Aerfort Bhaile Átha Cliath verso le 12.45. Il tempo è uggioso dopo 3 giorni di splendido sole.
Passiamo subito i controlli e vedo già pronto al gate 102 Whiskey-Zulu che porterà a casa la fanciulla.
Nel frattempo è arrivato anche Kilo-Delta
Passa il tempo, Ile si imbarca, io sto a spottare un po’ il suo aereo. Ecco il pushback.
Ciao Ile, buon viaggio!
EI-DWZ in taxi
Cleared for take off RWY 28
E via nel cielo!!!
Devo ammazzare 3 orette e mi dedico allo spotting, a forte tinta verde-gialloblu, ma con qualche simpatico ospite.
Due A320 Aer Lingus con coda Ryanair
Il posteriore di un ATR72, sempre EI
Vista apron
Un ATR42 di Aer Arann, EI-CBK
A330 padrone di casa
Jumbolino Cityjet
Cambio lo spotting point e torno verso il terminal principale
Jumbolino francese per CDG.
Arriva il Comandante (era lui o non era lui?)
Che bella coda!
Il tempo passa ed è quasi ora di imbarcarmi, EI-EGA sta arrivando da Liverpool (aereo base LPL) e si sta fermando allo stand 108R.
Now boarding!
Volo: Ryanair – FR 444 del 06/04/2010
Dublin International (DUB/EIDW) – Liverpool “John Lennon” International (LPL/EGGP)
Aeromobile: Boeing 737-800W – Reg: EI-EGA – Seat 9A
LF: 163 pax + 6 crew
Scheduled: 17.15 – 18.05
Block to block: 17.25 (Gate 104, Stand 108R) – 18.09 (Stand 3)
In air: 17.35 (RWY 28) – 18.05 (RWY 27)
Salgo tra i primi, mi siedo al 9A, consegno il logbook e osservo fuori durante l’imbarco.
Alle 17.25, causa ritardo del volo in arrivo, sblocchiamo con dieci minuti di ritardo. Nel frattempo ha parlato il Comandante, il tempo di volo per LPL sarà di soli 30’, FL170 con 13°C previsti all’arrivo.
Nuovo terminal
Zona cargo
Allineati per RWY 28, partiamo: arrivederci Dublino, a presto!
Virata a destra di 180° e andiamo in direzione Est per l’Inghilterra
Eccoci sul canale d’Irlanda
Il volo è breve, il servizio è fatto velocemente ma con molta cortesia, ho veramente l’impressione che in Irlanda e Inghilterra non considerino Ryanair come un autobus con le ali ma come un player ormai leader del mercato: molte persone in viaggio d’affari, tanti laptop e 24ore come soli bagagli a mano.
Alle 17.53, dopo 18’ dal decollo, stiamo cominciando a scendere, il tempo si è fatto nuvolo e si intravede la terraferma (insomma, sempre isola è…).
Stiamo per passare sopra Anfield Road e ho il dito pronto a scattare, quanto una nuvola bastarda mi si para sotto, niente foto dello stadio e della Kop!

Prima del check finale la capocabina mi dice che il CPT mi aspetta in cockpit all’atterraggio!!! :dance:
Continuiamo l’avvicinamento con viratona per arrivare sulla 27 (domanda: quanto avremmo risparmiato di tempo se fossimo decollati per RWY 10 da DUB e atterrati per RWY 09 a LPL?).
Ormai in finale.
Welcome to Liverpool!
Mentre siamo in taxi incrociamo un nemico…
…che ci lascia strada.
John Lennon International Airport
C’è anche la BBC!
Prendo il bus e vado in hotel, Campanile Queen’s Dock.
Vista dalla camera
Mi faccio una doccia veloce e vado a mangiare, ma questo arriverà con più calma.
Fine seconda parte