Ringrazio tuttti per i commenti! 
Quarta e ultima parte
Uscito dal tempio con luce negli occhi, mi incammino per Cardiff in direzione della stazione Cathay dove incontrerò Axelle e Ian che quella stessa mattina sono atterrati a LGW dopo 3 settimane a fare sub nelle calde acque di Cuba. Axelle è la figlia della migliore amica di mia madre, ci conosciamo da 25 anni, mentre Ian è un simpaticissimo inglese di Manchester che studia a Cardiff, dove entrambi fanno un Master in Biologia marina. Ah, l’amour…
Passo nel centro di Cardiff e davanti all’Università.
La sera andiamo al ristorante libanese non lontano da casa loro, mangiamo un po’ di mezzeh fino quasi a scoppiare, passiamo dal pub dove mi ingollo l’ennesima Guinness del viaggio e andiamo a dormire.
Al mattino la sveglia suona alle 9 perché dobbiamo andare, Axelle ed io, a raccattare la macchina di Ian a Chepstow, dove la porteranno i suoi genitori. Andiamo alla stazione di Cathay e prendiamo il treno fino a Cardiff Central. Da lì prendiamo il treno per Birmingham e dopo un’oretta scarsa siamo a Chepstow.
È un bel paesino, mi ricorda il nord della Francia, la giornata è calda e soleggiata e ne approfittiamo per sederci ad un caffè e prendere un po’ di sole. Guardando il cielo vedo tante scie, il Galles è un importante crocevia tra Europa e America.
Sulla via del ritorno verso Cardiff, facciamo un salto di pochi chilometri in Inghilterra a Tidenham e ci fermiamo in una vecchia cava. Oggi, riempita d’acqua, è il National Diving and Activity Centre dove Ian e Axelle tengono i loro corsi di sub, sono 80 metri di profondità, e ci hanno messo anche dei pesci per rallegrare l’immersione, che ha comunque una connotazione più tecnica che ricreativa.
Tornati a Cardiff, passati in negozio (di attrezzatura subacquea, of course) a salutare Ian, ci dirigiamo verso l’ovest per andare a vedere il mare. Facciamo una buona mezzora di strada statale e arriviamo a Southerndown, con le rocce a picco sul mare.
Incurante della temperatura dell’acqua, puccio i piedini, è ghiacciata, ma tonificante!
Mentre i miei piedi stanno riprendendo un colorito più naturale, sento un rumore famigliare e soave sopra la mia testolina. Ecco il colpevole, ripreso da solo e in un incrocio con un privato.
Stiamo un paio d’ore abbondanti ad ammirare il panorama e a camminare sui sentieri, andando su e già, ma sempre facendo attenzione a non avvicinarci troppo al bordo delle rocce che rischiano di franare.
Quando lo stomaco comincia a richiedere cibo, andiamo via e ci fermiamo in un posto molto carino appena fuori dal centro abitato di Southerndown.
Una volta nutriti, prendiamo la macchina per tornare verso Cardiff. La sera prima ho parlato con Ian e abbiamo scoperto la comune passione per l’aviazione: mi ha parlato che all’aeroporto di Cardiff (CWL/EGFF) è presente una delle basi di Manutenzione di BA e che spesso e volentieri i 747 vengono qui a fare i check.
Arrivati quindi a metà strada, convinco Axelle a svoltare a destra parlando nella nostra personale lingua italo-franco-inglese. Eccoci arrivati allo spotting point di Tredogan Road, porgo il mio riverente saluto alla Regina G-BLNB, in attesa di cure insieme a diverse sorelle sparse negli hangar.
Terminata la breve puntatina aeroportuale, torniamo a casa ed è quasi ora di partire verso Bristol, da dove l’indomani mattina avrò l’aereo per tornare a casa. Mi faccio accompagnare alla stazione centrale e prendo il First Great Western per Portsmouth.
Ci fermiamo a Newport
La stazione successiva è Bristol Temple Meads, abbastanza centrale.
Da lì cammino fino in centro, ma scopro che nessuno dà da mangiare dopo le 21 e non trovo l’ombra di un fast food. Mi prendo un donut da una simpatica signora in un chioschetto e passeggio. La città non è male ma non mi entusiasma, anche se ne ho visto molto poco e con trolley al seguito.
Esaurita la voglia di camminare, torno verso la stazione dove trovo il bus per l’aeroporto.
Passano una ventina di minuti e arrivo al Bristol International Airport: sono le 22.30, il volo è alle 7, si dorme in aeroporto! È la mia prima esperienza di questo tipo e mi sono documentato su www.sleepinginairports.net che suggerisce la zona di Subway. Lì mi metto, anche se è proprio davanti ai check in di Ryanair, che opera il primo volo della giornata verso Gran Canaria.
Dormo 4 ore, abbastanza bene, finchè non vengo svegliato da dei piccoli e simpatici teppisti inglesi, ai quali avrei tanto desiderato parcheggiare 5 dita e un palmo in faccia, vista la loro educazione…
Ma tant’è, ormai sono sveglio, mangio un panino da Subway e vado ai controlli. Non c’è ancora nessuno, sono le 4.30, passo airside dribblando il duty-free e mi parcheggio davanti a…
Dopo un enorme Caffè Mocha mi svacco e aspetto che arrivi l’imbarco del mio volo.
La zona airside è piccola, e il sabato soffre terribilmente, con 5 aerei FR basati (prime partenze per LPA, VLC, WRO, TRN e LIG) e addirittura 10 EZY (diretti a PMI, ALC, GVA, MJV, CDG, FAO, NCE, PSA, EDI e AGP), oltre ai soliti SN per BRU, KL per AMS e AF per CDG. Finalmente arrivano le 6.30 e accolgo trionfante che il mio volo sta imbarcando dal gate 4.
Volo: Ryanair – FR 5612 del 10/04/2010
Bristol International (BRS/EGGD) – Torino Caselle “Sandro Pertini” (TRN/LIMF)
Aeromobile: Boeing 737-800W – Reg: EI-DAD – Seat 10F
LF: 60 pax + 6 crew
Scheduled: 07.00 – 10.00
Block to block: 07.18 (Gate 4, Stand 2) – 10.04 (Stand 505)
In air: 07.29 (RWY 09) – 10.04 (RWY 36)
Ed ecco la nostra bestiola, dopo l’aereo di Homer (EI-DOH) di AP, ecco l’aereo dedicato a tutti i papà, EI-DAD!
Accanto a noi il vicino arancione diretto a CDG.
Saliamo tutti velocemente, le file dalla 3 alla 8 sono bloccate, così come in coda c’è qualche posto non utilizzabile. Mi accomodo al 10F, deciso a non abbronzarmi per tutta la tratta. Ho 3 sedili a mia disposizione.
Siamo tutti pronti, ma parla il comandante annunciando che dovremo ritardare il decollo a causa “of those lazy French people dozing at the ATC”.
Aspetteremo alla fine una ventina di minuti. Qualche foto, controsole, del passaggio mattutino a BRS.
Finalmente ci muoviamo e andiamo verso la testata 09. See you soon, my friend!
Andiamo sempre più lontani dal terminal
Eccoci in testata, allineati e andiamo!
Campagna inglese
Da qualche parte in Cornovaglia, forse…
Bournemouth International Airport (BOH/EGHH)
Salutiamo l’Inghilterra dal promontorio di Southbourne
Sopra la Francia qualche nuvola, destinata a diradarsi presto
Mi sembra tanto il circuito di Le Mans…
Proseguiamo sorvolando la Francia e incrociando qualche aereo diretto chissà dove.
Centrali nucleari…?
Ecco le Alpi!!!
I laghi di Avigliana (che rotta strana, pensavo di essere passato sulla Svizzera)
Arriviamo sopra Torino da ovest, in direzione sud per virare su Poirino. Ecco lo Stadio Olimpico con Palaisozaki e Piazza d’Armi.
In lontananza la Palazzina di Caccia di Stupinigi
Moncalieri e svincolo di Villastellone
Moncalieri e il castello.
Il Monviso
Virata su Poirino
Il Palazzo del Lavoro, opera dell’architetto Nervi per Italia’61. Si vedono anche la monorotaia e il Palavela.
Close-up del Palavela
Passerella del Lingotto e smistamento FS
Ecco casa di Fabrizio, zona Crocetta
Politecnico
Palazzo di Giustizia e impianto sportivo Cit Turin
Piazza Statuto
Sopraelevata di corso Grosseto
Discarica di Basse di Stura
Zona Industriale di Borgaro
Campo sportivo “Maggioni-Righi” di Borgaro
Il Bennet di Caselle
Sopra la direttissima Torino-Caselle e…
…touchdown!
Salutiamo i Vigili del Fuoco e seguiamo il follow me verso il parcheggio 505
Il nostro vicino
Mentre siamo sul bus vedo il 767 dell’AMI, ha appena portato a casa i nostri ragazzi!
Ed eccoci alla fine, esco subito senza bagaglio e trovo Fabrizio, che spero di rendere co-protagonista di un prossimo TR (e, visto che vanno di moda i soprannomi, vi informo che lui è Bambi).
Come sempre, commenti, critiche, offerte di vino e sfanculamenti sono benvenuti!
Cerea, neh!

Quarta e ultima parte
Uscito dal tempio con luce negli occhi, mi incammino per Cardiff in direzione della stazione Cathay dove incontrerò Axelle e Ian che quella stessa mattina sono atterrati a LGW dopo 3 settimane a fare sub nelle calde acque di Cuba. Axelle è la figlia della migliore amica di mia madre, ci conosciamo da 25 anni, mentre Ian è un simpaticissimo inglese di Manchester che studia a Cardiff, dove entrambi fanno un Master in Biologia marina. Ah, l’amour…

Passo nel centro di Cardiff e davanti all’Università.








La sera andiamo al ristorante libanese non lontano da casa loro, mangiamo un po’ di mezzeh fino quasi a scoppiare, passiamo dal pub dove mi ingollo l’ennesima Guinness del viaggio e andiamo a dormire.
Al mattino la sveglia suona alle 9 perché dobbiamo andare, Axelle ed io, a raccattare la macchina di Ian a Chepstow, dove la porteranno i suoi genitori. Andiamo alla stazione di Cathay e prendiamo il treno fino a Cardiff Central. Da lì prendiamo il treno per Birmingham e dopo un’oretta scarsa siamo a Chepstow.


È un bel paesino, mi ricorda il nord della Francia, la giornata è calda e soleggiata e ne approfittiamo per sederci ad un caffè e prendere un po’ di sole. Guardando il cielo vedo tante scie, il Galles è un importante crocevia tra Europa e America.








Sulla via del ritorno verso Cardiff, facciamo un salto di pochi chilometri in Inghilterra a Tidenham e ci fermiamo in una vecchia cava. Oggi, riempita d’acqua, è il National Diving and Activity Centre dove Ian e Axelle tengono i loro corsi di sub, sono 80 metri di profondità, e ci hanno messo anche dei pesci per rallegrare l’immersione, che ha comunque una connotazione più tecnica che ricreativa.



Tornati a Cardiff, passati in negozio (di attrezzatura subacquea, of course) a salutare Ian, ci dirigiamo verso l’ovest per andare a vedere il mare. Facciamo una buona mezzora di strada statale e arriviamo a Southerndown, con le rocce a picco sul mare.



Incurante della temperatura dell’acqua, puccio i piedini, è ghiacciata, ma tonificante!

Mentre i miei piedi stanno riprendendo un colorito più naturale, sento un rumore famigliare e soave sopra la mia testolina. Ecco il colpevole, ripreso da solo e in un incrocio con un privato.


Stiamo un paio d’ore abbondanti ad ammirare il panorama e a camminare sui sentieri, andando su e già, ma sempre facendo attenzione a non avvicinarci troppo al bordo delle rocce che rischiano di franare.






Quando lo stomaco comincia a richiedere cibo, andiamo via e ci fermiamo in un posto molto carino appena fuori dal centro abitato di Southerndown.



Una volta nutriti, prendiamo la macchina per tornare verso Cardiff. La sera prima ho parlato con Ian e abbiamo scoperto la comune passione per l’aviazione: mi ha parlato che all’aeroporto di Cardiff (CWL/EGFF) è presente una delle basi di Manutenzione di BA e che spesso e volentieri i 747 vengono qui a fare i check.
Arrivati quindi a metà strada, convinco Axelle a svoltare a destra parlando nella nostra personale lingua italo-franco-inglese. Eccoci arrivati allo spotting point di Tredogan Road, porgo il mio riverente saluto alla Regina G-BLNB, in attesa di cure insieme a diverse sorelle sparse negli hangar.



Terminata la breve puntatina aeroportuale, torniamo a casa ed è quasi ora di partire verso Bristol, da dove l’indomani mattina avrò l’aereo per tornare a casa. Mi faccio accompagnare alla stazione centrale e prendo il First Great Western per Portsmouth.

Ci fermiamo a Newport

La stazione successiva è Bristol Temple Meads, abbastanza centrale.

Da lì cammino fino in centro, ma scopro che nessuno dà da mangiare dopo le 21 e non trovo l’ombra di un fast food. Mi prendo un donut da una simpatica signora in un chioschetto e passeggio. La città non è male ma non mi entusiasma, anche se ne ho visto molto poco e con trolley al seguito.





Esaurita la voglia di camminare, torno verso la stazione dove trovo il bus per l’aeroporto.

Passano una ventina di minuti e arrivo al Bristol International Airport: sono le 22.30, il volo è alle 7, si dorme in aeroporto! È la mia prima esperienza di questo tipo e mi sono documentato su www.sleepinginairports.net che suggerisce la zona di Subway. Lì mi metto, anche se è proprio davanti ai check in di Ryanair, che opera il primo volo della giornata verso Gran Canaria.



Dormo 4 ore, abbastanza bene, finchè non vengo svegliato da dei piccoli e simpatici teppisti inglesi, ai quali avrei tanto desiderato parcheggiare 5 dita e un palmo in faccia, vista la loro educazione…


Ma tant’è, ormai sono sveglio, mangio un panino da Subway e vado ai controlli. Non c’è ancora nessuno, sono le 4.30, passo airside dribblando il duty-free e mi parcheggio davanti a…

Dopo un enorme Caffè Mocha mi svacco e aspetto che arrivi l’imbarco del mio volo.


La zona airside è piccola, e il sabato soffre terribilmente, con 5 aerei FR basati (prime partenze per LPA, VLC, WRO, TRN e LIG) e addirittura 10 EZY (diretti a PMI, ALC, GVA, MJV, CDG, FAO, NCE, PSA, EDI e AGP), oltre ai soliti SN per BRU, KL per AMS e AF per CDG. Finalmente arrivano le 6.30 e accolgo trionfante che il mio volo sta imbarcando dal gate 4.

Volo: Ryanair – FR 5612 del 10/04/2010
Bristol International (BRS/EGGD) – Torino Caselle “Sandro Pertini” (TRN/LIMF)
Aeromobile: Boeing 737-800W – Reg: EI-DAD – Seat 10F
LF: 60 pax + 6 crew
Scheduled: 07.00 – 10.00
Block to block: 07.18 (Gate 4, Stand 2) – 10.04 (Stand 505)
In air: 07.29 (RWY 09) – 10.04 (RWY 36)
Ed ecco la nostra bestiola, dopo l’aereo di Homer (EI-DOH) di AP, ecco l’aereo dedicato a tutti i papà, EI-DAD!


Accanto a noi il vicino arancione diretto a CDG.

Saliamo tutti velocemente, le file dalla 3 alla 8 sono bloccate, così come in coda c’è qualche posto non utilizzabile. Mi accomodo al 10F, deciso a non abbronzarmi per tutta la tratta. Ho 3 sedili a mia disposizione.

Siamo tutti pronti, ma parla il comandante annunciando che dovremo ritardare il decollo a causa “of those lazy French people dozing at the ATC”.




Finalmente ci muoviamo e andiamo verso la testata 09. See you soon, my friend!

Andiamo sempre più lontani dal terminal



Eccoci in testata, allineati e andiamo!




Campagna inglese


Da qualche parte in Cornovaglia, forse…

Bournemouth International Airport (BOH/EGHH)

Salutiamo l’Inghilterra dal promontorio di Southbourne

Sopra la Francia qualche nuvola, destinata a diradarsi presto

Mi sembra tanto il circuito di Le Mans…

Proseguiamo sorvolando la Francia e incrociando qualche aereo diretto chissà dove.



Centrali nucleari…?

Ecco le Alpi!!!


I laghi di Avigliana (che rotta strana, pensavo di essere passato sulla Svizzera)

Arriviamo sopra Torino da ovest, in direzione sud per virare su Poirino. Ecco lo Stadio Olimpico con Palaisozaki e Piazza d’Armi.

In lontananza la Palazzina di Caccia di Stupinigi

Moncalieri e svincolo di Villastellone

Moncalieri e il castello.

Il Monviso

Virata su Poirino

Il Palazzo del Lavoro, opera dell’architetto Nervi per Italia’61. Si vedono anche la monorotaia e il Palavela.

Close-up del Palavela

Passerella del Lingotto e smistamento FS

Ecco casa di Fabrizio, zona Crocetta

Politecnico

Palazzo di Giustizia e impianto sportivo Cit Turin

Piazza Statuto

Sopraelevata di corso Grosseto

Discarica di Basse di Stura

Zona Industriale di Borgaro

Campo sportivo “Maggioni-Righi” di Borgaro

Il Bennet di Caselle

Sopra la direttissima Torino-Caselle e…

…touchdown!

Salutiamo i Vigili del Fuoco e seguiamo il follow me verso il parcheggio 505





Il nostro vicino

Mentre siamo sul bus vedo il 767 dell’AMI, ha appena portato a casa i nostri ragazzi!

Ed eccoci alla fine, esco subito senza bagaglio e trovo Fabrizio, che spero di rendere co-protagonista di un prossimo TR (e, visto che vanno di moda i soprannomi, vi informo che lui è Bambi).
Come sempre, commenti, critiche, offerte di vino e sfanculamenti sono benvenuti!
Cerea, neh!
