le foto fatte al yosemite sono da urlo
Grazie londonfog, finalmente sono riuscito a scattare foto con vari programmi della reflex, con risultati soddisfacenti

le foto fatte al yosemite sono da urlo
Tenderloin è veramente un quartiere da paura... Ci siamo passati più volte col bus e le scene di degrado non si riescono a contare... Comunque ci hanno riferito che senzatetto di mezza California vengono a vivere a San Francisco, nonostante il clima non sia assolutamente mite, perché possono usufruire di servizi sociali che il comune mette a disposizione; ti risulta che sia così? È vero, l'America è anche questo... E ciò che fa più impressione è che non solo a tenderloin, quartiere ghetto per antonomasia, ma anche a Union squre o nel financial district non è raro trovare accampamenti di decine di persone all'angolo della strada o nei portici dei grattacieli.
I disperati di mezza America vengono a San Francisco. La città è attrezzata molto bene per assistere i senzatetto e i tossicodipendenti: il comune finanzia vari programmi di needle exchange (la distribuzione di siringhe nuove in cambio di siringhe usate per ridurre il rischio di contagio di HIV); i posti letto per i senzatetto, pur insufficienti, sono moltissimi; il clima è adatto (raramente fa troppo caldo o troppo freddo); le mense per i poveri sono ovunque.
Peccato che la città non sia attrezzata altrettanto bene per assistere chi il tetto ce l'ha e paga le tasse. La microcriminalità è a livelli molto elevati: non si contano i finestrini delle auto spaccati ogni notte per rubare qualsiasi cosa vi si possa trovare all'interno; almeno mille persone vengono aggredite ogni settimana mentre camminano per strada con uno smartphone che viene strappato loro di mano per i $15-20 che vale sul mercato della ricettazione (è il valore della batteria e del display sull'ottimo mercato dell'usato).
La polizia della città conta attualmente meno di 2.000 effettivi (il numero è in calo costante per problemi di bilancio: credo che siano a 1.900 più o meno). Questo con una popolazione censita di 820.000 persone, una presenza turistica di varie decine di migliaia di unità al giorno (ci sono circa 35.000 camere di albergo in città), e ben oltre 150.000 pendolari che vivono fuori città e vengono in città ogni giorno. Da aggiungere la popolazione senzatetto, che è sempre sottostimata nei censimenti. Meno di 2.000 poliziotti per più di un milione di presenze, in una città piena di malati di mente che vagano per le strade, con grossi problemi di droga e una quantità enorme di senzatetto. A New York, Philadelphia e Chicago, in proporzione, hanno il doppio degli agenti di forza pubblica. A Washington il triplo.
San Francisco soffre della sindrome di Peter Pan. Dagli anni Sessanta la città non vuole crescere. Le infrastrutture sono obsolete, l'edilizia è una presa in giro, la rete elettrica fa pena (al primo temporale rimane senza luce mezza città), i ratti a breve avranno un loro sindacato. Il costo delle case e degli affitti è alle stelle perché - tra l'altro - fino all'altroieri non davano il permesso di buttare giù nemmeno la più infestata delle bettole. Ci sono dei quartieri molto belli e piacevoli (senza guardare a Russian Hill o Marina, Noe Valley è molto gradevole) ma il trasporto pubblico è inadeguato e il parcheggio un miraggio. Meno male che sta in cima alla Silicon Valley: sarebbe conciata peggio di Detroit se gli adolescenti informatici ventenni di mezzo mondo non venissero qua in massa a farsi crescere la barba da hipster (farei loro la ceretta alla faccia), mettere camice a quadri, calzare Converse e usare a dismisura il termine dude mentre fanno la fila per comprare cannabis col certificato medico (farebbero prima a legalizzare l'uso ricreativo della cannabis e arrivederci). Tutti orgogliosi di vivere a San Francisco, tutti liberal - versione americana dell'essere di sinistra - ma se chiedi loro di venire a fare un po' di sano volontariato a una mensa dei poveri ti guardano strano perché hanno paura della sporcizia e perché - diciamolo - non è che dei drammi sociali della città (la povertà, la droga, l'analfabetismo) gliene freghi veramente un cazzo. Basta che abbiano il loro smartphone, la palestra, la Coconut Water, cappuccini da $5, e che la povertà sia confinata a un quartiere, e loro sono contenti, perché sono di sinistra.
E mentre il liberalismo americano vince grandi battaglie grazie a giudici lontani 3000 chilometri da qua, San Francisco continua a vivere irresponsabile come un adolescente. Non risolve nessuno dei suoi problemi sociali - anzi: li celebra e se ne fregia come distintivi di onore, li esaspera. Combatte battaglie da Don Chisciotte: non contro i mulini a vento, ma contro i pullman privati che Google usa per agevolare il pendolarismo dei suoi dipendenti che vivono a San Francisco e lavorano a Mountain View ("non sta bene - dicono - un sistema di trasporto collettivo privato, Google dovrebbe semmai pagare un sistema di trasporto pubblico [che ovviamente non esiste]". San Francisco - dicono - è bella per questo: sarà... ma a me sembra solo la più ipocrita delle città americane e, forse, del mondo.
I disperati di mezza America vengono a San Francisco. La città è attrezzata molto bene per assistere i senzatetto e i tossicodipendenti: il comune finanzia vari programmi di needle exchange (la distribuzione di siringhe nuove in cambio di siringhe usate per ridurre il rischio di contagio di HIV); i posti letto per i senzatetto, pur insufficienti, sono moltissimi; il clima è adatto (raramente fa troppo caldo o troppo freddo); le mense per i poveri sono ovunque.
Peccato che la città non sia attrezzata altrettanto bene per assistere chi il tetto ce l'ha e paga le tasse. La microcriminalità è a livelli molto elevati: non si contano i finestrini delle auto spaccati ogni notte per rubare qualsiasi cosa vi si possa trovare all'interno; almeno mille persone vengono aggredite ogni settimana mentre camminano per strada con uno smartphone che viene strappato loro di mano per i $15-20 che vale sul mercato della ricettazione (è il valore della batteria e del display sull'ottimo mercato dell'usato).
La polizia della città conta attualmente meno di 2.000 effettivi (il numero è in calo costante per problemi di bilancio: credo che siano a 1.900 più o meno). Questo con una popolazione censita di 820.000 persone, una presenza turistica di varie decine di migliaia di unità al giorno (ci sono circa 35.000 camere di albergo in città), e ben oltre 150.000 pendolari che vivono fuori città e vengono in città ogni giorno. Da aggiungere la popolazione senzatetto, che è sempre sottostimata nei censimenti. Meno di 2.000 poliziotti per più di un milione di presenze, in una città piena di malati di mente che vagano per le strade, con grossi problemi di droga e una quantità enorme di senzatetto. A New York, Philadelphia e Chicago, in proporzione, hanno il doppio degli agenti di forza pubblica. A Washington il triplo.
San Francisco soffre della sindrome di Peter Pan. Dagli anni Sessanta la città non vuole crescere. Le infrastrutture sono obsolete, l'edilizia è una presa in giro, la rete elettrica fa pena (al primo temporale rimane senza luce mezza città), i ratti a breve avranno un loro sindacato. Il costo delle case e degli affitti è alle stelle perché - tra l'altro - fino all'altroieri non davano il permesso di buttare giù nemmeno la più infestata delle bettole. Ci sono dei quartieri molto belli e piacevoli (senza guardare a Russian Hill o Marina, Noe Valley è molto gradevole) ma il trasporto pubblico è inadeguato e il parcheggio un miraggio. Meno male che sta in cima alla Silicon Valley: sarebbe conciata peggio di Detroit se gli adolescenti informatici ventenni di mezzo mondo non venissero qua in massa a farsi crescere la barba da hipster (farei loro la ceretta alla faccia), mettere camice a quadri, calzare Converse e usare a dismisura il termine dude mentre fanno la fila per comprare cannabis col certificato medico (farebbero prima a legalizzare l'uso ricreativo della cannabis e arrivederci). Tutti orgogliosi di vivere a San Francisco, tutti liberal - versione americana dell'essere di sinistra - ma se chiedi loro di venire a fare un po' di sano volontariato a una mensa dei poveri ti guardano strano perché hanno paura della sporcizia e perché - diciamolo - non è che dei drammi sociali della città (la povertà, la droga, l'analfabetismo) gliene freghi veramente un cazzo. Basta che abbiano il loro smartphone, la palestra, la Coconut Water, cappuccini da $5, e che la povertà sia confinata a un quartiere, e loro sono contenti, perché sono di sinistra.
E mentre il liberalismo americano vince grandi battaglie grazie a giudici lontani 3000 chilometri da qua, San Francisco continua a vivere irresponsabile come un adolescente. Non risolve nessuno dei suoi problemi sociali - anzi: li celebra e se ne fregia come distintivi di onore, li esaspera. Combatte battaglie da Don Chisciotte: non contro i mulini a vento, ma contro i pullman privati che Google usa per agevolare il pendolarismo dei suoi dipendenti che vivono a San Francisco e lavorano a Mountain View ("non sta bene - dicono - un sistema di trasporto collettivo privato, Google dovrebbe semmai pagare un sistema di trasporto pubblico [che ovviamente non esiste]". San Francisco - dicono - è bella per questo: sarà... ma a me sembra solo la più ipocrita delle città americane e, forse, del mondo.
Molto interessante le tue considerazioni, la tua cultura americana mi affascina tantissimo e ti invidio molto! Sono assolutamente d'accordo con le tue considerazioni sulla città. Ci sono stato 3 volte negli ultimi 2 anni e devo dire, seppure con poche esperienze, che mi ritrovo abbastanza con l'idea che avevo di SF.I disperati di mezza America vengono a San Francisco. La città è attrezzata molto bene per assistere i senzatetto e i tossicodipendenti: il comune finanzia vari programmi di needle exchange (la distribuzione di siringhe nuove in cambio di siringhe usate per ridurre il rischio di contagio di HIV); i posti letto per i senzatetto, pur insufficienti, sono moltissimi; il clima è adatto (raramente fa troppo caldo o troppo freddo); le mense per i poveri sono ovunque.
Peccato che la città non sia attrezzata altrettanto bene per assistere chi il tetto ce l'ha e paga le tasse. La microcriminalità è a livelli molto elevati: non si contano i finestrini delle auto spaccati ogni notte per rubare qualsiasi cosa vi si possa trovare all'interno; almeno mille persone vengono aggredite ogni settimana mentre camminano per strada con uno smartphone che viene strappato loro di mano per i $15-20 che vale sul mercato della ricettazione (è il valore della batteria e del display sull'ottimo mercato dell'usato).
La polizia della città conta attualmente meno di 2.000 effettivi (il numero è in calo costante per problemi di bilancio: credo che siano a 1.900 più o meno). Questo con una popolazione censita di 820.000 persone, una presenza turistica di varie decine di migliaia di unità al giorno (ci sono circa 35.000 camere di albergo in città), e ben oltre 150.000 pendolari che vivono fuori città e vengono in città ogni giorno. Da aggiungere la popolazione senzatetto, che è sempre sottostimata nei censimenti. Meno di 2.000 poliziotti per più di un milione di presenze, in una città piena di malati di mente che vagano per le strade, con grossi problemi di droga e una quantità enorme di senzatetto. A New York, Philadelphia e Chicago, in proporzione, hanno il doppio degli agenti di forza pubblica. A Washington il triplo.
San Francisco soffre della sindrome di Peter Pan. Dagli anni Sessanta la città non vuole crescere. Le infrastrutture sono obsolete, l'edilizia è una presa in giro, la rete elettrica fa pena (al primo temporale rimane senza luce mezza città), i ratti a breve avranno un loro sindacato. Il costo delle case e degli affitti è alle stelle perché - tra l'altro - fino all'altroieri non davano il permesso di buttare giù nemmeno la più infestata delle bettole. Ci sono dei quartieri molto belli e piacevoli (senza guardare a Russian Hill o Marina, Noe Valley è molto gradevole) ma il trasporto pubblico è inadeguato e il parcheggio un miraggio. Meno male che sta in cima alla Silicon Valley: sarebbe conciata peggio di Detroit se gli adolescenti informatici ventenni di mezzo mondo non venissero qua in massa a farsi crescere la barba da hipster (farei loro la ceretta alla faccia), mettere camice a quadri, calzare Converse e usare a dismisura il termine dude mentre fanno la fila per comprare cannabis col certificato medico (farebbero prima a legalizzare l'uso ricreativo della cannabis e arrivederci). Tutti orgogliosi di vivere a San Francisco, tutti liberal - versione americana dell'essere di sinistra - ma se chiedi loro di venire a fare un po' di sano volontariato a una mensa dei poveri ti guardano strano perché hanno paura della sporcizia e perché - diciamolo - non è che dei drammi sociali della città (la povertà, la droga, l'analfabetismo) gliene freghi veramente un cazzo. Basta che abbiano il loro smartphone, la palestra, la Coconut Water, cappuccini da $5, e che la povertà sia confinata a un quartiere, e loro sono contenti, perché sono di sinistra.
E mentre il liberalismo americano vince grandi battaglie grazie a giudici lontani 3000 chilometri da qua, San Francisco continua a vivere irresponsabile come un adolescente. Non risolve nessuno dei suoi problemi sociali - anzi: li celebra e se ne fregia come distintivi di onore, li esaspera. Combatte battaglie da Don Chisciotte: non contro i mulini a vento, ma contro i pullman privati che Google usa per agevolare il pendolarismo dei suoi dipendenti che vivono a San Francisco e lavorano a Mountain View ("non sta bene - dicono - un sistema di trasporto collettivo privato, Google dovrebbe semmai pagare un sistema di trasporto pubblico [che ovviamente non esiste]". San Francisco - dicono - è bella per questo: sarà... ma a me sembra solo la più ipocrita delle città americane e, forse, del mondo.
I disperati di mezza America vengono a San Francisco. La città è attrezzata molto bene per assistere i senzatetto e i tossicodipendenti: il comune finanzia vari programmi di needle exchange (la distribuzione di siringhe nuove in cambio di siringhe usate per ridurre il rischio di contagio di HIV); i posti letto per i senzatetto, pur insufficienti, sono moltissimi; il clima è adatto (raramente fa troppo caldo o troppo freddo); le mense per i poveri sono ovunque.
Peccato che la città non sia attrezzata altrettanto bene per assistere chi il tetto ce l'ha e paga le tasse. La microcriminalità è a livelli molto elevati: non si contano i finestrini delle auto spaccati ogni notte per rubare qualsiasi cosa vi si possa trovare all'interno; almeno mille persone vengono aggredite ogni settimana mentre camminano per strada con uno smartphone che viene strappato loro di mano per i $15-20 che vale sul mercato della ricettazione (è il valore della batteria e del display sull'ottimo mercato dell'usato).
La polizia della città conta attualmente meno di 2.000 effettivi (il numero è in calo costante per problemi di bilancio: credo che siano a 1.900 più o meno). Questo con una popolazione censita di 820.000 persone, una presenza turistica di varie decine di migliaia di unità al giorno (ci sono circa 35.000 camere di albergo in città), e ben oltre 150.000 pendolari che vivono fuori città e vengono in città ogni giorno. Da aggiungere la popolazione senzatetto, che è sempre sottostimata nei censimenti. Meno di 2.000 poliziotti per più di un milione di presenze, in una città piena di malati di mente che vagano per le strade, con grossi problemi di droga e una quantità enorme di senzatetto. A New York, Philadelphia e Chicago, in proporzione, hanno il doppio degli agenti di forza pubblica. A Washington il triplo.
San Francisco soffre della sindrome di Peter Pan. Dagli anni Sessanta la città non vuole crescere. Le infrastrutture sono obsolete, l'edilizia è una presa in giro, la rete elettrica fa pena (al primo temporale rimane senza luce mezza città), i ratti a breve avranno un loro sindacato. Il costo delle case e degli affitti è alle stelle perché - tra l'altro - fino all'altroieri non davano il permesso di buttare giù nemmeno la più infestata delle bettole. Ci sono dei quartieri molto belli e piacevoli (senza guardare a Russian Hill o Marina, Noe Valley è molto gradevole) ma il trasporto pubblico è inadeguato e il parcheggio un miraggio. Meno male che sta in cima alla Silicon Valley: sarebbe conciata peggio di Detroit se gli adolescenti informatici ventenni di mezzo mondo non venissero qua in massa a farsi crescere la barba da hipster (farei loro la ceretta alla faccia), mettere camice a quadri, calzare Converse e usare a dismisura il termine dude mentre fanno la fila per comprare cannabis col certificato medico (farebbero prima a legalizzare l'uso ricreativo della cannabis e arrivederci). Tutti orgogliosi di vivere a San Francisco, tutti liberal - versione americana dell'essere di sinistra - ma se chiedi loro di venire a fare un po' di sano volontariato a una mensa dei poveri ti guardano strano perché hanno paura della sporcizia e perché - diciamolo - non è che dei drammi sociali della città (la povertà, la droga, l'analfabetismo) gliene freghi veramente un cazzo. Basta che abbiano il loro smartphone, la palestra, la Coconut Water, cappuccini da $5, e che la povertà sia confinata a un quartiere, e loro sono contenti, perché sono di sinistra.
E mentre il liberalismo americano vince grandi battaglie grazie a giudici lontani 3000 chilometri da qua, San Francisco continua a vivere irresponsabile come un adolescente. Non risolve nessuno dei suoi problemi sociali - anzi: li celebra e se ne fregia come distintivi di onore, li esaspera. Combatte battaglie da Don Chisciotte: non contro i mulini a vento, ma contro i pullman privati che Google usa per agevolare il pendolarismo dei suoi dipendenti che vivono a San Francisco e lavorano a Mountain View ("non sta bene - dicono - un sistema di trasporto collettivo privato, Google dovrebbe semmai pagare un sistema di trasporto pubblico [che ovviamente non esiste]". San Francisco - dicono - è bella per questo: sarà... ma a me sembra solo la più ipocrita delle città americane e, forse, del mondo.
Grazie del TR.
Ho (ri)fatto un giro simile al tuo a Maggio. Molto bello, adoro la California!
Ma hai girato tutto in pullman?
Molto interessante le tue considerazioni, la tua cultura americana mi affascina tantissimo e ti invidio molto! Sono assolutamente d'accordo con le tue considerazioni sulla città. Ci sono stato 3 volte negli ultimi 2 anni e devo dire, seppure con poche esperienze, che mi ritrovo abbastanza con l'idea che avevo di SF.
Avevi cominciato bene, ma quando hai definito "discreta" la Ballast Point ho chiuso tutto. Giudizio sulle birre ampiamente da rivedere.
La prossima volta vai a San Diego a prendere ripetizioni.
Scherzi a parte, il TR è fatto bene e al prossimo puoi secondo me fare anche di meglio.
I parchi USA sono incredibili. Invece Los Angeles e soprattutto SanFra mi fanno proprio cagare.
Se quello che hai descritto è stato un upgrade a sgamo, io farei il delatore e segnalerei la questione ad AZ. Se, e ripeto "se", di questo si è trattato, non credo possa esistere alcun tipo di giustificazione.
Il prodotto Delta non sembra affatto male.
Insomma, bravo e grazie.
Ahahaha
Considera che per vari giorni ho bevuto birre veramente scadenti distribuite da improbabili macchinette multiuso nei ristoranti del tour, quindi per quanto non fosse una top ranked beer aveva perlomeno un gusto accettabile!!! Non ho detto mica fosse eccellente
Comunque ti ringrazio per l'apprezzamento e c'è sempre spazio per migliorare, quindi son sicuro che la prossima volta farò anche meglio. Per il fatto che ho raccontato, non ho aggiunto nulla a ciò che ho visto, al massimo qualche speculazione; a me ha veramente fatto irritare tutta quella apprensione ...
Il prodotto Delta è modesto, considerando che in qualità di socio elite plus mi è stato offerto... certo a pagarlo non saprei, chiedono 90$ o 45$per elite
Penso ci sia stato un equivoco: alcune delle birre Ballast Point sono le migliori abbia mai bevuto. Big Eye IPA su tutte.![]()
Abbandoniamo di nuovo la civiltà, per immergerci nel nulla...
Si passa poi per una città fantasma
Scenari veramente spettrali... e si, gli Usa sono anche questo
Gran bel TR!!!! Complimenti!!
"Mi consenta" di dire che anche io, ogni qual volta intravedo la coda di Alaska, ho sempre l'impressione di conoscere il soggetto raffigurato!!!!!
Shogun; ha detto: