Un OT su New York mi sembra inutile e ve lo risparmio. Mi sono un po’ ricreduto sulla citta’ e spero di tornarvi ancora, mi mancano ancora parecchie cose da visitare, e 4 giorni sono stati davvero insufficienti
JFK-LHR
BA114
BOEING 747-400
ETD: 21.55 (ATD 21.55)
ETA: 09.35 (ATA 09.19)
In volo 22.10-09.12
Il viaggio che si annunciava come del tutto normale, con l’unica preoccupazione se sarei riuscito a dormire sufficientemente a bordo considerata la brevita’ del volo e il rientro direttamente dall’aeroporto in ufficio la mattina dopo, ha riservato la sorpresa di un ospite illustre a bordo che ha inevitabilmente finito per monopolizzare la mia attenzione.
Traffico intensissimo per JFK anche a causa di un rovescio molto violento, comunque ero partito di buon’ora quindi arrivo comodamente circa 3 ore prima della partenza.
Zona check-in economy molto affollata, ci sono 6 partenze serali per Londra Heathrow e una per Londra City (quest’ultimo volo operato con un A318 versione tutta Club World a 32 posti).
Nella hall partenze c’e’ un mock up della poltrona World Traveller Plus
E anche della poltrona Club World
Zona check-in Club World molto meno affollata.
Zona First deserta. Curiosamente i banchi del volo per London City sono associati alla zona First.
Varco sicurezza dedicato e molto rapido.
La Concorde Room immediatamente dopo i controlli di sicurezza. JFK e’ l’unica outstation ad avere una CCR, immagino a causa dell’elevato numero di viaggiatori sulla rotta.
Entro e per prima cosa chiedo di poter fare una doccia, vista la lunga giornata trascorsa passeggiando per New York sotto la pioggia. Vengo indirizzato alla lounge Galleries che si trova dall’altra parte del terminal.
Una volta giunto li’ tuttavia mi viene detto che le docce sono in manutenzione, e che non vi sono altre docce in tutto il Terminal (che per la verita’ e’ molto compatto e non offre granche’ dal punto di vista dei servizi). Sono anche sorpresi che nella Concorde Room non fossero informati del fatto che le docce erano in manutenzione.
Torno nella CCR, lo staff si scusa profusamente, era convinto che la manutenzione fosse prevista per il giorno dopo. Ma l’idea di farmi un intercontinentale senza darmi prima una rinfrescata mi scoccia sufficientemente, anche perche’ avevo previsto di cambiarmi e mi ero portato tutto l’occorrente… ma proprio in circostanze come questa la finta cortesia di facciata degli inglesi e i loro “i’m so sorry” peggiorano la situazione e mi irritano ancora di piu’, fandomi addirittura preferire il menefreghismo all’italiana. Almeno quello e’ sincero.
Concorde Room
Vista sull’A318 per London City Airport (unico intercontinentale a London City, cui sono stati attribuiti i codici BA1 e BA2 che a suo tempo erano proprio del Concorde)
Zona TV e computer
Su questa parete alcune raffigurazioni delle passate glorie del Concorde. Dietro la parete, appena visibile, un salottino privato.
Design design piu’ moderno e meno tradizionale rispetto all’omologa del Terminal 5
Sediamoci e ordiniamo un Rose’ per farmi passare la seccatura per la doccia.
Bruno Paillard Rose.
Proprio in questo momento sento un annuncio con il quale mi viene chiesto di contattare la reception. Vado e, dopo altre scuse (!!), mi dicono che in realta’ le docce funzionano e che posso andare al Galleries Lounge quando voglio. Sono un po’ contrariato da questa commedia, ma alla fine sollevato dal fatto di potermi dare una sciacquata. La zona docce e’ adiacente alla Elemis Spa, quindi gia’ che ci sono mi prenoto lo slot per un facial alle 8.40.
Docce abbastanza spaziose
Anche qui prodotti Elemis
Autoscatto
Un paio di foto mentre torno alla CCR. Il Terminal 7 e’ spoglio, triste e pervaso dell’odore di fast food.
Le partenze di stasera
Vetrate sporchissime stile FCO
Uno dei 747 BA per LHR
Un altro. Il mio non e’ ancora arrivato.
In questo punto il Terminal se ne cade a pezzi, letteralmente!!
Rispetto al resto del Terminal la CCR sembra quasi un’oasi. Mi siedo nella Dining Room, avendo mangiato solo un panino a pranzo ho una discreta fame.
Menu e tavolo apparecchiato
Le proposte per stasera
Carta dei vini
La qualita’ dello Champagne decisamente inferiore rispetto a Heathrow… scusate la foto sfocata.
Veuve Cliquot e Bruno Paillard
Dining Room con dietro il bar
Stuzzichino
Continuo con il Bruno Paillard
Antipasto di salmone
Zuppa di patate e porri
Su consiglio della cameriera assaggio il filetto, con cottura giusta
Per finire frutta
Servizio rapido e attento, cibo senza troppe pretese ma buono e presentato bene.
Torno nella Galleries lounge per l’appuntamento alla Spa.
Il Galleries Club lounge
Elemis Travel Spa
Solito formulario, qualche minuto di attesa e poi nella treatment room. A differenza di Heathrow questa e’ una stanza privata.
Poltrona massaggio programmata per 15 minuti mentre viene effettuato il trattamento prescelto, esattamente come a Heathrow anche la terapista fa notare che qui la poltrona ha anche la funzione per il massaggio ai piedi.
Finito il massaggio vado direttamente all’imbarco che e’ appena iniziato. Appena salito a bordo vengo accompagnato al posto da Mark, un AV bravissimo, che lavora in First.
Sono il primo e profitto per fare un po’ di foto alla cabina. Con il mood light serale il design e’ molto futuristico.
Poco dopo sale una famiglia con un bebe’ di pochi mesi che piange e si sistema alla fila 4… speriamo bene. In realta’ poi dormira’ per tutto il viaggio.
Il mio posto, 1K (almeno per ora)
Mi piace molto il doppio finestrino
Pre-departure drinks. Scelgo acqua minerale per il momento.
Posto 1A che ospitera’ un’illustre passeggera…
Magazine rack centrale
Logo British Airways
Pitch
Guardaroba individuale dell’1K
Solite amenities
Frattanto la cabina si popola, il load stasera sara’ 10/14. Ad un certo punto c’e’ un po’ di movimento, arrivano alcuni passeggeri con diversi trolleys che di fatto occupano quasi tutto il guardaroba centrale (quello piazzato tra i posti 1A e 1K, dove avevo sistemato la mia borsa).
Mentre facciamo il push back si avvicina Mark per chiedermi, con estremo garbo, se potevo cambiare posto per fare in modo che i passeggeri al 2A e 2K potesso essere a fianco, “unless you are comfortable where you are, which I totally understand”. Dico che non c’e’ problema basta che non sia il posto vicino al bambino che piange. Mi alzo e raccolgo le mie cose, mentre Mark dice alla passeggera al 2A “Mr. BGW has kindly agreed to move so you can sit together” e solo allora mi accordo che la passeggera al 2A e’ Madonna. Il passeggero al 2K (il posto che andro’ ad occupare) e’ il suo nuovo compagno (o meglio toyboy vista l’eta’). In realta’ ignoravo Madonna avesse un toyboy, mi ha erudito la mia segretaria al riguardo, io ero rimasto al matrimonio con Guy Ritchie

Ricevo anche un “thank you for this” da Madonna in persona…
Ora, non sono piu’ un teenager (purtroppo), ma lo sono stato in piena era Madonna e quindi la sua presenza sprigiona un certo magnetismo, nonostante ora ignori se o cosa continua a cantare. D’altra parte credo sia l’icona della cultura pop di tutti i tempi…
Riesco a rubare questa foto, venuta male perche’ scattata di sfuggita (e cercando di non farmi vedere) con l’iphone, ma non voglio avere niente a che fare con la guardia del corpo (che non viaggia in First ma che ogni tanto si fa vedere)…
Dopo una ricerca su google scopro che il compagno si chiama Brahim ed e’ franco-algerino, il che spiegherebbe l’insolito braccialetto che Madonna ha al polso…
Mi sposto quindi al 2K, posto identico all’1K, un po’ piu’ privato in quanto la distanza dal 2A e’ maggiore rispetto a quella tra l’1A e l’1K. In ogni caso sia la configurazione angolata dei sedili, sia struttura rigida attorno al sedile riescono a creare sufficiente privacy. Unica differenza, il guardaroba individuale, anziche’ perpendicolare e’ orizzontale.
Seat 2K
Si parte in orario. Il safety video di BA, con animazione di un bambino che fa cadere l’orsetto e a raccoglierlo e’ l’assistente di volo, e’ probabilmente contemporaneo a La Isla Bonita o giu’ di li’
Hot towels. Qui BA potrebbe fare uno sforzo in piu’ visto che ne distribuisce solo una in tutto il volo, mentre sarebbe gradita almeno un’altra prima della colazione al mattino.
Il comandante fa il suo annuncio di benvenuto, mi vengono i brividi quando dice che il volo effettivo durera’, a causa di venti favorevoli, solo 5 ore e 45 minuti, il che significa dormire al massimo un paio d’ore…
Stranamente il CSD non viene a presentarsi stavolta.
Parte il servizio.
Vista l’ora e la durata del volo il servizio della cena e’ un po’ semplificato.
Carta dei vini (non l’ho postata all’andata ma credo sia identica)
Il servizio prima colazione offre invece qualsiasi cosa, con tre piatti caldi, oltre al tipico english breakfast anche un’opzione vegetariana e una scelta calda dolce.
Mark prende individualmente gli ordinativi per aperitivo, cena e vino per accelerare il servizio che effettivamente sara’ svolto rapidamente.
Il servizio e’ esemplare, l’AV gentilissimo e premurosissimo. Parliamo del piu’ e del meno, dice di avere la mia stessa mia macchina fotografica e mi consiglia di leggere “Digital SLR Cameras for Dummies” (ordinato su Amazon appena arrivato!!). Mark mi dice anche che Madonna viaggia abbastanza spesso con BA tra JFK e Heathrow, e che “ha un carattere un po’ difficile”.
Le porzioni della cena nella CCR erano un po’ leggere, senza saziarmi, ed ho di nuovo fame, quindi ordino antipasto, zuppa e main di pesce.
Stuzzichino… ancora salmone, stavolta con una deliziosa salsina miso
Antipasto di aragosta con salsa thai piccante e mango a cubetti… squisito, la portata migliore della cena
Sancerre Reserve 2009, Domaine de la Chezatte
Focaccia ai pomodori secchi e pretzel bread
Gazpacho
Pesce, stesso problema dell’andata, troppo cotto. Fortunatamente lo salva l’ottima salsa. Le verdure al contrario sono cotte al punto giusto.
Per finire dolce, un tiramisu’ con uno strato di mascarpone alla fragola, lamponi e menta.
A chi interessa, Madonna ha ordinato l’insalata, ne mangia una forchettata e fa portare via tutto schifata, con Mark mortificato e imbarazzato… A questo punto la sua assistente (seduta al 2A) prende dal guardaroba centrale uno dei bagagli che si rivela essere pieno di cibo preconfezionato da cui Madonna attingera’ la sua cena… ah questi divi e le loro fisime!!
Per me comune mortale, un te’ per chiudere
Madonna nel frattempo si fa una lunga conversazione con la sua assistente, discutono dell’agenda, sfogliano un book e visionano su un laptop un video di Material Girl, cerco di dare una sbirciata ma niente da fare. Del resto e’ impossibile ignorare una presenza cosi’ ingombrante… C’e’ anche un viavai del resto della sua truppa che non viaggia in First, anche se quando spengono le luci tutto si calma.
Ora di dormire, letto approntato con coprimaterasso e piumone. Vista la temperatura della cabina il piumone e’ inutile.
La poltrona e’ molto comoda ma il volo troppo corto per dormire decentemente. Non aiuta neppure una lievissima, ma costante, turbolenza. Sonnecchio per neanche due ore e mi risveglio qui.
I venti a favore che accorciano il volo…’tacci loro.
Mark mi porta subito una nuova bottiglietta d’acqua e chiede se mi occorre qualcosa.
Chiedo un Earl Grey, che arriva poco dopo anche se mi viene consigliato di lasciarlo scurire ancora per un paio di minuti.
Non ho per niente fame, visto che ho finito di cenare neanche 3 ore fa, comunque per regolare il body clock ordino frutta e muesli. Da bere ordino altro te’, mi chiedo quante teiere carica BA su ogni volo?
Mancano 40 minuti all’arrivo e gli AV fanno un lavoro splendido nel servire tutti i passeggeri, ognuno con richieste diverse, alcuni dei quali optano per il full english breakfast…
Frutta
Muesli artigianale e molto particolare, fatto con mela a dadini e scaglie di cocco tostate
Dolcetti
Moodlight sunrise
Il comandante annuncia che dobbiamo fare i soliti 3-4 giri prima dell’avvicinamento finale a Heathrow. Dissipiamo 15 minuti del largo anticipo con il quale siamo arrivati su Londra.
Atterriamo, l’apetura del carrello immediatamente sotto la propria poltrona riesce sempre a dare un certo brivido.
Taxi molto rapido e attracchiamo al Satellite B.
Gli annunci una volta a terra sono un po’ lapalissiani, del tipo “if you are arriving in London please follow the signs for Baggage claim… if you are connecting follow the signs for Flight connections…” !!
Madonna viene accolta da una “Special Services Rep” e solo a quel punto mi rendo conto che viaggia con due bimbi di colore oltre a tutta una schiera di persone (una decina in tutto). Con lei in First erano solo in due.
Mi stupisce che accompagnamento a parte non le riservano alcun trattamento speciale, prende come tutti l’ascensore per andare al piano interrato a imbarcarsi sulla navetta per il Terminal principale.
Controllo passaporti rapidissimo grazie ad IRIS, attesa per i bagagli 10 minuti con il priority tagging che stavolta funziona bene.
Sul nastro compare questa, credo di indovinare la proprietaria. Ne contero’ almeno altre 5!!
Ora di una doccia e di un nuovo cambio prima di andare in ufficio.
Arrivals lounge BA al Terminal 5 situato al piano superiore. Mentre salgo in ascensore scattano flash a non finire, evidentemente Madonna ha varcato l’uscita!
Ecco le foto dei paparazzi che hanno pubblicato su internet
http://allaboutmadonna.com/2011/08/madonna-in-london-august-16-2011.php
Ingresso Arrivals Lounge British Airways al Terminal 5
Ingresso della zona docce
Numero impressionante di cabine doccia, divise per zona a colori
Spazio un po’ stretto
Una avvertenza: lo scarico dell’acqua della doccia crea un effetto sonoro stile “the animal kingdom”!!
Questo scompartimento si trova sulla porta ed e’ per la camicia, e’ apribile dall’esterno. Si lascia la camicia dall’interno e si preme il tasto valet sul quadrante. Mentre ci si fa la doccia, la camicia viene prelevata dall’esterno, stirata e riappesa.
All’ingresso i passeggeri First ricevono un invito per la Concorde Breakfast Room. Tutte le altre facilities sono condivise.
Entro e trascorreranno un paio di minuti senza che si veda anima viva. Poiche’ vado di fretta esco a chiamare qualcuno. Non proprio il massimo come servizio.
Lo stile ricorda quello della Concorde Room delle partenze.
Anche la mise en place e’ simile
Menu
Scelta di marmellate, miele e la temibile Marmite. Se mai doveste ritrovarvela tra le mani, un consiglio: evitate accuratamente per non traumatizzare il vostro palato. Solo gli inglesi (copiati dagli australiani la cui versione si chiama Vegemite) possono mangiare certe cose.
Essendo un dannato abitudinario ordino le stesse cose di 4 giorni prima. Yoghurt al mandarino.
Salmone e uova, una scarica di proteine per una giornata che si annuncia lunghissima considerato il quasi inesistente sonno.
Queste brioches sono squisite e appena sfornate, croccanti fuori e morbidissime dentro.
Ordino un espresso e mi arriva questa ciofeca in tazza grande. Non ci siamo.
Questa la zona buffet della lounge principale.
C’e’ anche una Elemis spa ma francamente all’arrivo non ti viene proprio voglia di stare nella lounge piu’ dello stretto necessario.
Via verso l’Heathrow Express.
Treno per Paddington.
Conclusioni
Sono molto affezionato a BA e quindi un po’ di parte, ma la New First mi ha fatto una buona impressione. Non eccelle in nulla in particolare ma il prodotto e’ di ottimo livello, elegante, senza eccessi e senza dare troppo all’occhio.
Il servizio e’ stato eccezionale, AV sempre disponibili e cortesi, davvero un piacere volare con loro.
Sul volo di rientro la presenza di Madonna non ha disturbato il servizio, svolto dagli AV con massima discrezione e tatto, nonostante non fosse una cliente “semplice” da gestire. Quando necessario gli AV sono stati giustamente intransigenti, anche se con tutta la cortesia possibile, sulle cinture allacciate, i bagagli nel guardaroba per decollo e atterraggio, blinds chiusi durante la notte, ecc…
Questo e’ tutto per questo viaggio.
See you next time!