Altri 15 milioni da Karim, Meridiana Fly decolla
la Nuova Sardegna — 23 febbraio 2010
OLBIA. Nella notte tra sabato 27 e domenica 28, dalle 20 alle 8 del mattino, Meridiana smetterà di esistere. Le licenze di volo dei suoi aerei, sotto il controllo dell’Enac, passeranno a Meridiana Fly. La nuova compagnia, che manterrà la sede a Olbia, è dunque al decollo. Non ci sono più intoppi, neppure finanziari. Oltre ai 40 milioni di sua competenza, l’Aga Khan ha infatti deciso di metterci dentro anche i 30 chiesti (finora senza successo) alle banche. Quelli che dicono no - allarmati anche da Meridiana Express, proprio come nel 1997 - sono sempre i sindacati.
Decolla Meridiana Fly. La scadenza fissata nel piano industriale sarà rispettata: il 28 febbraio partirà il primo aereo Meridiana Fly (anche se per la nuova scritta ci vorrà del tempo). E’ stato decisivo l’impegno (straordinario) dell’Aga Khan. Per decollare, la nuova compagnia ha bisogno di 70 milioni di euro. 40 doveva metterli (e li ha messi) direttamente Karim; 30 dovevano arrivare da un pool di banche (Bnl, Intesa, Unicredit). Ma gli istituti di credito non hanno dato il parere positivo al dossier, quindi niente finanziamento. E’ un “no” che poteva di mandare all’aria tutto, soprattutto Eurofly che, senza risorse fresche, avrebbe rischiato di non avere «più la continuità aziendale». L’Aga Khan, attraverso il suo fondo filantropico, ha prestato al nuovo vettore i 30 milioni mancati, nella speranza che, prima o poi, le banche sosterranno Meridiana Fly. E’ una scommessa che, fatti i conti, è costata a Karim oltre 80 milioni dal 2006. Per tutti i dipendenti, con la fusione, cambierà il contratto. «In peggio», dicono i sindacati: perché sarà applicato quello di Eurofly, con un costo del lavoro stimato nel 30 per cento in meno rispetto a quello di Meridiana.
Maintenance e sciopero. Il 1 marzo partirà anche Meridiana maintenance, la società che gestirà le manutenzioni. E’ una cessione di ramo d’azienda, ma anche in questo caso cambierà il contratto dei dipendenti. Che non saranno più tecnici aeronautici, ma metalmeccanici. Quelli attualmente assunti manterranno lo stesso livello retributivo, quelli nuovi no (perderanno, tra le altre cose, anche la quattordicesima). Oggi a Roma si terrà l’«ultima» riunione tra l’azienda (che così l’ha definita) e i sindacati, poi Meridiana Maintenance, nonostante nel capitale non sia ancora entrata la Sfirs, sarà operativa. Ieri a Olbia c’è stata un’assemblea e il tema delle manutenzioni - anche per via dell’assenza di piloti, assistenti di volo e amministrativi - è stato dominante. Franco Monaco (Cgil) e Marco Bardini (Uil) hanno preannunciato che, in caso di mancato accordo sulle manutenzioni (è l’ipotesi più probabile), saranno dichiarate 8 ore di sciopero. «Di tutte le categorie» hanno spiegato i sindacalisti. - Guido Piga