23/02/2009
VARESE
Consiglio provinciale su Malpensa. Le principali dichiarazioni
Si sta svolgendo in queste ore un consiglio provinciale riguardante la situazione di Malpensa.
Per Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese, “l’obiettivo odierno è quello di gestire il presente con la minor difficoltà possibile per le imprese e i lavoratori dello scalo, per far tornare Malpensa il più grande scalo del Sud Europa”.
Dopo Dario Galli è intervenuto il presidente della SEA Giuseppe Bonomi.
”Nel giro di sei mesi si è abbattuto uno tsunami sul nostro sistema aeroportuale. Lo dicono i dati 2008: abbiamo avuto 60 milioni di euro in meno di ricava, 5 milioni di passeggeri in meno, contrazione di traffico merci del 14% pari a 69 mila tonnellate in un anno.
C’è però un dato confortante:
nel 2008 Alitalia ha servito oltre 7 milioni di passeggeri in meno rispetto all’anno prima. Gli altri vettori hanno pero incrementato di 3 milioni i passeggeri. Questa crisi ha cause indipendenti da Malpensa e da Sea. Abbiamo cercato di fare di necessità virtù, poiché il dato più rilevante è stato quello di confrontarsi finalmente con la situazione reale di mercato.
Malpensa ha avuto per un decennio un vettore di riferimento debole, ovvero Alitalia. Ciò nonostante lo scalo di anno in anno è sempre cresciuta in termini di dati, di movimenti passeggeri e merci.Davanti alle ultime vicissitudini abbiamo però reagito: abbiamo attivato 630 nuovi voli e recuperato 3,8 milioni di passeggeri. Sono state chiamate a operare 15 nuove compagnie, che hanno attivato 7 nuove destinazioni.
La nuova Alitalia prevede un riposizionamento su Malpensa, ma con una drastica riduzione di Linate come scalo che serve solo Roma. A caldo possiamo però dire che tale modello industriale non lo possiamo accettare, poiché significherebbe avere una perdita pesante.Sea ha elaborato un piano industriale partendo dalla nuova situazione che si è venuta a creare, poiché Malpensa non è più un aeroporto Hub e non ha più una compagni di volo di riferimento.
Abbiamo ridotto gli straordinari, sono stati ridotti gli organici, ma abbiamo anche covertito in rapporti a tempo indeterminato una serie di contratti a termine.
Tutto ciò è avvenuto con la consapevolezza dei lavoratori e con la massima trasparenza nei confronti delle sigle sindacali e senza che ci fosse un’ora di sciopero.
Il nostro piano industriale prevede anche una fase successiva che definiamo nuova fase di sviluppo. L’obiettivo è far tornare Malpensa un nuovo aeroporto Hub.
Noi abbiamo individuato Lufthansa come partner credibile e affidabile, l’unico vettore che ha già sperimentato un modello industriale multi-hub.
Lufthansa oggi è la compagnia aerea più solida e insieme abbiamo iniziato un percorso che ci ha portato a sottoscrivere un importante accordo strategico che individua l’obiettivo ultimo delle parti, ovvero di inserire Malpensa nel sistema multi-hub, come scalo con il ruolo di hub. La nascita di Lufthansa Italia è infatti un evento straordinario. Lufthansa Italia ha iniziato a operare da poche settimane su Malpensa con coefficienti di riempimento più alte di quelli di Alitalia. Questa è una chiara e concreta prospettiva di sviluppo del nostro aeroporto. Tutto il resto sono chiacchiere.
In questo momento non è interesse di nessuno protrarre la situazione di monopolio sulle tratte a favore della nuova Alitalia.”
E' successivamente intervenuto il sindaco di Varese Attilio Fontana.
“Credo che il Presidente Giuseppe Bonomi abbia tracciato un quadro chiaro.
Vorrei sottolineare l’importante azione industriale che Sea ha messo in campo per recuperare il terreno perso dopo la scellerata scelta di Alitalia.
Malpensa – continua il primo cittadino di Varese - avrà successo perché su quello scalo converge la maggior parte delle imprese del nostro Paese, per questo credo si debba dare fiducia all’azione intrapresa da Sea e Lufthansa, tanto che in poche settimane si sono già raggiunti risultati confortanti.
Oggi il protezionismo sulla tratta Milano Roma non ha più ragione di esistere. La capacità del nostro territorio saprà dare una risposta a chi ha commesso uno sfregio a Malpensa, alle nostre imprese, ai nostri lavoratori e a tutto il Nord.”
E’ stata poi la volta di Nicola Mucci, sindaco di Gallarate.
Bonomi è stato chiaro nel tratteggiare la situazione, sarebbe stato altrettanto interessante capire le intenzioni della società Cai.
Il nostro è un aeroporto che continuamente bisogno di poter essere sostenuto e avere risorse necessarie per compiere investimenti.
Cruciale sarà investire nelle infrastrutture se non si vuole perdere un ulteriore treno importante per il nostro territorio.
Per Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio di Varese, “occorre sfruttare appieno le potenzialità economiche del nostro aeroporto. Bisogna chiedere ai rappresentanti politici e agli operatori dello scalo aereo di considerare lo Scalo di Malpensa come uno scalo organico del sistema del sistema aeroportuale del Nord Est.
Occorre continuare a promuovere lo sviluppo infrastrutturale e le strutture in realizzazione legate all’evento Expo. Occorre poi sostenere le operazioni cargo, per riportare questo scalo al centro sistema economico italiano ed europeo.
E’ poi necessario agire su condizioni di mercato di libera concorrenza. Serve un tavolo per discutere di Malpensa e delle concrete prospettive di sviluppo.”
E’poi toccato a Michele Graglia, Presidente di Univa esporre il suo pensiero.
“A me preoccupa il dopo crisi, perché il rischio è che il nostro territorio ricada in una crisi di competitività.
Non ci deve interessare il problema Cai. Altro è invece stabilire le regole che sono state concesse alla nuova Alitalia. Colaninno e Sabelli hanno detto che per loro è fondamentale Malpensa, ma che Linate deve essere chiuso. Se queste sono le condizioni, il problema di Linate diventa cruciale.
Ora però dobbiamo uscire da questo dubbio: cosa fare di Linate? Serve su questo una risposta chiara. Serve un piano strategico che comprenda tutti gli aeroporti del Nord Italia.
L’Italia è insieme alla Germania il paese che esporta di più in tutta Europa. Mi chiedo come si possa pensare che nell’area di maggior produzione non debba esistere uno scalo con un ruolo di Hub intercontinentale.
Risolvere il problema tra Linate e Malpensa, spingere per liberalizzare le rotte di accesso, dobbiamo operare perché la Milano Roma non resti nelle condizioni di Monopolio, dobbiamo operare per migliorare e potenziare le infrastrutture autostradali, ma anche ferroviarie, basti pensare all’importanza che avrà il collegamento con l’Alptransit.”
Franco Stasi, segretario provinciale Cisl, ha dichiarato:
Abbiamo sottoscritto un documento unitario e colgo l’occasione per formulare una proposta: dedicare un consiglio provinciale alla crisi e soprattutto alla crisi nella nostra provincia, che sta attraversando tutti i settori imprenditoriali.
Da tempo stiamo chiedendo un tavolo regionale sulla questione aeroportuale con tutte le forze economiche e istituzionali interessate.”
http://www.radionews.it/home/default.asp?id_pannello=2&id_news=27781