Thread Linate & Malpensa dal 16 febbraio


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Oggi a un convegno della fondazione 8 ottobre Bonomi ha detto:
- "i grandi aeroporti europei hanno problemi di sottocapacità, sarebbe quindi stupido per Milano privarsi di un asset come Linate";
- "le cause della crisi del sistema aeroportuale milanese sono tutte esogene al sistema stesso";
- "la chiusura di Linate sarebbe contraria a uno sviluppo virtuoso del sistema aeroportuale".

:D:D:D
Se poi spieghi anche cosa c'è da ridere, te ne saremmo grati, visto che qui "o si argomenta o si tace".;)

Secondo me ridi perché non hai capito un bel niente di quello che voleva dire Bonomi.
MXP anche con 3 piste pare non bastare per il picco di traffico previsto per l'Expo e poi non c'è da considerare solo l'aviazione commerciale ma anche i biz jet (LIN se non ricordo male è il 3° o 4° aerop. in Europa). Dove li metteresti questi ?
 
...
Si è detto contento del rapporto di partnership raggiunto con Lufthansa e del recupero di traffico effettuato dagli altri vettori a Malpensa dopo la chiusura del hublet di Alitalia, prevedendo che MXP sarà hub in un periodo di tempo che va da 3 a 5 anni (ma non erano 2 nel 2008?). Evidentemente la crisi morde anche su Lufthansa.
...
Si è sempre detto che i primi 2 anni sarebbero stati di sofferenza e poi ci sarebbe stata la ripresa e questo a prescondere da discorsi hub/non hub.

Incredibile come dei concetti così semplici, cristallini e i intelligenti non vengano fuori dalla bocca di un politico, di un dirigente sea, di qualche voce di ENAC ma da un povero cristo qualunque che ha conosciuto il mondo dell'aviazione solo 7 anni fa e solo perché -ahilui- ha perso un figlio in un incidente aereo...
La persona in questione, che merita il massimo del rispetto e della stima per la sua vicenda personale e per l'impegno nel settore, non ha il problema di mandare avanti un'azienda e non ha fatto il conto in € di cosa voglia dire questo.
 
Incredibile come dei concetti così semplici, cristallini e i intelligenti non vengano fuori dalla bocca di un politico, di un dirigente sea, di qualche voce di ENAC ma da un povero cristo qualunque che ha conosciuto il mondo dell'aviazione solo 7 anni fa e solo perché -ahilui- ha perso un figlio in un incidente aereo...

La persona in questione, che merita il massimo del rispetto e della stima per la sua vicenda personale e per l'impegno nel settore, non ha il problema di mandare avanti un'azienda e non ha fatto il conto in € di cosa voglia dire questo.
La persona in questione era un importante dirigente d' azienda e come tale ragiona. Quelli che parlano di solito su LIN sono politicanti.
 
Così come SEA prevede di uscire dalla crisi tra due anni, anche Alitalia preventiva il pareggio di bilancio solo tra qualche anno, eppure qui c'è già chi ne stila il certificato di morte.

Ci andrebbe equilibrio in ambedue i contesti.
A parte che è completamente OT, vale la pena però di ricordare che in AZ sono abbondamentemente sotto i loro stessi obiettivi e non lo dico io ma concorde nel suo ultimo thread. Per me è solo la conferma di quanto già sapevo e va anche ricordato che la solidità patrimoniale ed economica di AZ non è comparabile nè con quella di AF, LH o SEA per evidenti ragioni. Fine OT

Per tornare in argomento AZ non si è strutturata come hub carrier e come tale non è di interesse per lo sviluppo di MXP, semplice no ?
Possiamo dimenticarci di AZ ora ?
 
Se poi spieghi anche cosa c'è da ridere, te ne saremmo grati, visto che qui "o si argomenta o si tace".;)

Secondo me ridi perché non hai capito un bel niente di quello che voleva dire Bonomi.
MXP anche con 3 piste pare non bastare per il picco di traffico previsto per l'Expo e poi non c'è da considerare solo l'aviazione commerciale ma anche i biz jet (LIN se non ricordo male è il 3° o 4° aerop. in Europa). Dove li metteresti questi ?

Mi ricordo di conti fatti dalla camera di commercio circa il "picco" dell'expo. Si parla al max di qualche ml di pax in più, nulla di trascendente. La maggior parte dei visitatori arriverà con il treno o altri mezzi. D'altra parte le olimpiadi a Torino non hanno certo rivoluzionato i livelli di traffico: c'è statato un incremento localizzato ma nessun esodo biblico.
L'incremento annuale medio stimato è del 5% dato che oggi LIN + MXP fanno meno 30ml di pax di fatto di spazio di crescita ce ne è ancora parecchio.
 
Facci capire: è tuo preciso dovere riferire alle autorità le condizioni di mancata sicurezza in cui operi, o no?
Stai dicendo che mantieni il silenzio (con le autorità) per non fare la fine del pilota Minerva o del direttore di Lin; il buon senso direbbe che tale comportamento sia reato, ma se confermi che è tua discrezionalità segnalare o meno che a Malpensa si rischia la vita ogni giorno impunemente...


L'autorita' alla quale fanno riferimento i piloti in Italia e' ENAC, non la magistratura.
La magistratura dovrebbe intervenire quando decido di denunciare ENAC....
Gli esempi che ho fatto sono infatti esempi di casi penali che hanno visto coinvolti tutti gli enti di controllo ossia ENAC e magistratura.
Risultato?Tutti assolti e solo trasferiti a fare cio' che facevano prima altrove.
 
Aeroporti
15:13 - martedì
"Non si può chiudere Milano-Linate né consegnarlo ad Alitalia"
Milano, Italia - Intervista a Giuseppe Bonomi, presidente Sea-Aeroporti di Milano
(WAPA) - Intervenuto a una conferenza sulla sicurezza aerea, il presidente Sea Giuseppe Bonomi ha parlato con AVIONEWS della situazione di Linate e Malpensa.

“Innanzitutto – ha detto al nostro inviato – all’Italia serve una politica dei trasporti aerei che manca dal 1986. Una politica che sappia individuare gli aeroporti prioritari per il paese e su quelli destini le proprie risorse, senza dispersioni. Un po’ come è avvenuto in Francia, dove ci si è limitati a sostenutere lo sviluppo di 9 aeroporti principali”.

Relativamente ai due aeroporti milanesi, Bonomi ha sottolineato alcuni dati positivi che si inseriscono in un noto decremento dei movimenti, già comunicato a inizio febbraio.

“Se i dati relativi ai due scali milanesi hanno visto un calo del 15,7% nel numero di passeggeri, nel periodo che ha seguito il ritiro di Alitalia sono emersi alcuni fattori che fanno ben sperare per il futuro: un aumento del 30% degli altri vettori, che hanno portato 3 milioni di nuovi passeggeri e 630 nuovi voli settimanali. Sono state recuperate 9 destinazioni cancellate da Alitalia, grazie a 15 nuovi vettori, che hanno inaugurato collegamenti verso 7 nuove destinazioni. Discorso simile si può fare relativamente all’area cargo, dove nel 2008 si sono trasportate 88 mila tonnellate di merci in meno rispetto al 2007. Ma in compenso abbiamo registrato l’arrivo di altre compagnie come Emirates, Cathay, Nippon cargo e Cargolux. Quest’ultimo vettore, tra i principali del mondo, ha creato una divisione italiana sul modello di quanto ha fatto Lufthansa nel settore passeggeri”.

“Sulla distribuzione dei voli tra Malpensa e Linate – continua Giuseppe Bonomi - trovo assurdo chiudere lo scalo cittadino quando tutti gli aeroporti europei – da Barcellona a Francoforte, a Londra e ad Amsterdam - puntano a un rafforzamento delle proprie infrastrutture in vista del raddoppio del traffico nel giro di 15 anni. Per questo motivo, negli ultimi anni Sea ha investito 245 milioni di Euro per modernizzarsi mentre prevede di investirne altri 1,4 entro il 2016, individuando aree strategiche che permetteranno di essere competitivi”.

Sul traffico di Malpensa e Linate, Bonomi ribadisce la necessità di trovare una giusta ripartizione del traffico, evitando una duplicazione del network per permettere al primo dei due di diventare nuovamente un hub. Ma le cose, sempre secondo Sea, devono cambiare: non è più possibile che Alitalia – che è sempre stata tutelata dallo Stato italiano – non utilizzi una parte degli slot che detiene a Linate perché così genera una situazione di monopolio in questa che è la seconda tratta europea in quanto a redditività e traffico. Basti pensare che Lufthansa Italia ha chiesto la possibilità di effettuare il collegamento tra Milano-Linate e Roma, ma la richiesta è stata respinta. (Avionews)
 
POL - Linate, nasce un comitato per difenderlo dalla nuova Alitalia
Milano, 18 feb (Velino) - Resistono e non si danno per vinti i sostenitori di Linate, l’areoporto di Milano in grave crisi dopo il piano di ridimensionamento stabilito dalla nuova Alitalia. Una resistenza silenziosa che in pochi giorni ha radunato circa 600 cittadini tra professori universitari, professionisti, giornalisti ed esponenti della società civile. Insieme hanno dato vita a un Comitato "per salvare l'aeroporto di Linate". Al progetto, promosso da Roberto Biscardini, docente del Politecnico di Milano, ex senatore del Partito Socialista, e Roberto Caputo, consigliere provinciale di Milano per lo Sdi, hanno aderito alcuni esponenti della politica milanese: Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, Stefano Podestà, ex ministro, Marco Cipriano, vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Giacomo Properzj, ex presidente della provincia di Milano, Fiorello Cortiana, ex senatore,. Marco Ponti, esperto di trasporti, Prof. Giorgio Goggi, ex assessore al comune di Milano, Prof. Giorgio Vittadini, Maurizio Mottini, ex assessore al comune di Milano, Alessandro Miano, Presidente dell'Assoconsumatoritalia, e l'Associazione Amici dei Navigli.

Biscardini e Caputo hanno oggi, a nome del Comitato, inviato una lettera a Berlusconi, Schifani, Fini, Formigoni, Penati e Moratti, nella quale si chiede un impegno convinto in difesa di Linate, e quindi degli interessi dei passeggeri, dei consumatori e della realtà economica e territoriale di Milano, del nord Italia e di tutto il Paese. Il parere del Comitato - hanno dichiarato Biscardini e Caputo - è che Linate possa continuare a vivere insieme a Malpensa, a condizione che la politica non si faccia sottomettere dalle logiche di una compagnia ormai privata come è oggi Alitalia. Linate si salverà non solo non limitando il proprio ruolo alla navetta Milano-Roma, ma aprendosi insieme a Malpensa alla concorrenza di tante compagnie aeree interessate ad utilizzare tutti gli aeroporti milanesi.

(san) 18 feb 2009 17:45
 
La persona in questione, che merita il massimo del rispetto e della stima per la sua vicenda personale e per l'impegno nel settore, non ha il problema di mandare avanti un'azienda e non ha fatto il conto in € di cosa voglia dire questo.


che baggianata , SEA e i suoi padronicini il conto in € non sono mai stati obbligati a farli su nessuno argomento di vitale importanza di loro competenza .
Se ancora ne stiamo parlando è perchè hanno seminato balle e raccolto fallimenti su scala nazionale .

conto in € ? ma che stai a dire !
 
POL - Linate, nasce un comitato per difenderlo dalla nuova Alitalia
Milano, 18 feb (Velino) - Resistono e non si danno per vinti i sostenitori di Linate, Prof. Giorgio Goggi, ex assessore al comune di Milano,

ma non era colui che secondo certi personaggi confinati in altri lidi era il maggior sostenitore della chiusura di linate?

Per non parlare di Albertini che secondo altri aveva presentato un'interpellanza parlamentare per limitare lo scalo!!!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.