Thread Alitalia - Novembre 2017


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Qui devo correggerli. Nel 2014 prima che EY entrasse a far parte di SAI, la allora morente CAI licenziò circa 2000 persone. Per mesi e mesi girò la proprosta di ingresso di EY, che prevedeva 11.036 teste, non una in più. E CAI tante gliene presentò. Gli altri a casa. La società ripartì coi numeri voluti e desiderati.

Era il 2014 ma sembra sia trascorsa un'era geologica.

A quell'epoca Etihad aveva l'ambizione di sopravanzare i cugini di Dubai mentre le banche azioniste della compagnia non volevano assumere iniziative troppo impopolari né mettere in difficoltà il governo Letta.
Da qui ad affermare che si trattava di "numeri voluti e desiderati" ce ne passa.
 
Era il 2014 ma sembra sia trascorsa un'era geologica.

A quell'epoca Etihad aveva l'ambizione di sopravanzare i cugini di Dubai mentre le banche azioniste della compagnia non volevano assumere iniziative troppo impopolari né mettere in difficoltà il governo Letta.
Da qui ad affermare che si trattava di "numeri voluti e desiderati" ce ne passa.

OK, parliamo di numeri voluti e desiderati.

Qual e' il non-fuel CASK cui vuole arrivare AZ, e quanto (in %) influenzano i costi del personale?

Che vuole fare AZ, qui ed ora, per alzare il RASK?
 
OK, parliamo di numeri voluti e desiderati.

Qual e' il non-fuel CASK cui vuole arrivare AZ, e quanto (in %) influenzano i costi del personale?

Che vuole fare AZ, qui ed ora, per alzare il RASK?

Io non sono un esperto del settore, però leggendo qualcuno che ne sa più di me mi pare di capire che al di là dei voli lungo raggio che si reggono da soli, per introdurre degli altri hai necessità di tanto feederaggio che non faccia un bagno di sangue. E per non perdere soldi sul corto raggio devi tagliare all'osso i costi. In sostanza per stare in piedi tutti i costi devono essere allineati ai competitors low cost, dagli stipendi alla carta igienica.
 
Io non sono un esperto del settore, però leggendo qualcuno che ne sa più di me mi pare di capire che al di là dei voli lungo raggio che si reggono da soli, per introdurre degli altri hai necessità di tanto feederaggio che non faccia un bagno di sangue. E per non perdere soldi sul corto raggio devi tagliare all'osso i costi. In sostanza per stare in piedi tutti i costi devono essere allineati ai competitors low cost, dagli stipendi alla carta igienica.

Non e' vero.
 
Il fatto è che il progetto di fare feed sul LR a Fco, sembra già fallito.....e meno male che a Fco non c'è Lin.
 
La teoria opposta era proprio quella di Etihad: per gli emiratini con le cinque stelle la gente avrebbe pagato volentieri di più anche sul corto raggio.

No, non intendo nemmeno quello.

L’idea che avere gli stessi costi di una LCC = soldi non e’ di per se’ vera, cosi’ come l’idea che a fare “la compagnia a 5 stelle” si riesca a estorcere un premium e’ una stupidata. Non ce la fa SQ sul lungo raggio, e con ben altro prodotto, figurarsi se si riesce sulla MI-RO.

Uso l’esempio di BA perche’ e l’unico che conosco nel dettaglio. Il corto raggio e’ passato dal perdere 150 milioni l’anno al break-even e ora all’attivo. E non lo ha fatto tagliando gli stipendi, non lo ha fatto col Buy-on-Board, queste sono fregnacce, non risolvono il problema.

Le LCC fanno i soldi, e abbassano i loro costi, perche’ usano i loro asset intensamente. La maggior parte dei costi di una compagnia aerea (l’aereo, l’equipaggio, engineering) non aumenta all’aumentare dei voli, o almeno aumenta di meno, in %. CASK = Cost per Available Seat/KM; se il numero di seat/km aumenta, e il costo aumenta di meno, ecco che il CASK diminuisce.

Il short haul BA, negli anni, e’ stato modificato in modo da eliminare le basi esterne (MAN, EDI, GLA…), lasciando solo gli hub. Gli aerei fanno tutti almeno 6 settori, se non di piu’, ogni giorno. Iniziano a volare alle 7 a LHR, finiscono alle 21, a LGW partono pure prima e finiscono pure dopo. I contratti di manutenzione sono tutti solo con call-out rate per le outstations. Gli aerei sono tutti densificati, cosa che ha ridotto il CASK ulteriormente. Si e’ agito pesantemente sulla puntualita’, col risultato che ora il SH e’ piu’ puntuale di EZY a LGW, e il secondo a LHR, altra cosa che reduce i costi.

Anche l’attivita’ di volo e’ cambiata: LGW non fa piu’ night-stop, o quasi, e pure a LHR ci sono solo dove e’ strettamente necessario, e dove il primo volo (o l’ultimo) fa la differenza. S’e’ rivisto il mix business-leisure, con rotte leisure che spuntano a LHR quando la domanda business si fa piu’ debole.

Ci sono state esternalizzazioni, vero, ma i contratti dei naviganti sono rimasti gli stessi, e fidati che un CC Eurofleet fa parecchi piu’ soldi di uno Ryanair. La stessa cosa, mi sembra, la sta/ o l'ha fatta LH: concentrazione dei voli dove serve, stop al cross-country, densificazione, attivita' di volo intensiva. a naso AZ non ha fatto questo, tolta una densificazione tardiva.
 
Da un non esperto del settore Alitalia non ha solo un problema.
Ingerenze della politica, troppo personale non produttivo in rapporto alle necessità, poche tratte, inefficienza sistemica...e rendere profittevole un'azienda con tutte queste deficienze è molto difficile.

Il primo passo dovrebbe essere l'estromissione della politica, ma è impossibile tanto che proprio l'amministrazione straordinaria è un riflesso della mano lunga del governo. E se si estromette la politica si dovrebbe smettere di dare ascolto a chi invoca nazionalizzazioni e interventi pubblici.

Poi sfortunatamente bisogna far tornare i conti subito e trovare quindi il giusto equilibrio tra tratte servite e personale necessario per gestire la compagnia.

Poi, risolti questi due problemi si dovrebbe iniziare ad investire con nuovi aerei e rotte.

E poi, forse, si potrebbe sperare in una compagnia migliore. E magari italiana.





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Il short haul BA, negli anni, e’ stato modificato in modo da eliminare le basi esterne (MAN, EDI, GLA…), lasciando solo gli hub. Gli aerei fanno tutti almeno 6 settori, se non di piu’, ogni giorno. Iniziano a volare alle 7 a LHR, finiscono alle 21, a LGW partono pure prima e finiscono pure dopo. I contratti di manutenzione sono tutti solo con call-out rate per le outstations. Gli aerei sono tutti densificati, cosa che ha ridotto il CASK ulteriormente. Si e’ agito pesantemente sulla puntualita’, col risultato che ora il SH e’ piu’ puntuale di EZY a LGW, e il secondo a LHR, altra cosa che reduce i costi.

Anche l’attivita’ di volo e’ cambiata: LGW non fa piu’ night-stop, o quasi, e pure a LHR ci sono solo dove e’ strettamente necessario, e dove il primo volo (o l’ultimo) fa la differenza. S’e’ rivisto il mix business-leisure, con rotte leisure che spuntano a LHR quando la domanda business si fa piu’ debole.

Ci sono state esternalizzazioni, vero, ma i contratti dei naviganti sono rimasti gli stessi

Interessante, grazie.

G
 
Si e’ agito pesantemente sulla puntualita’, col risultato che ora il SH e’ piu’ puntuale di EZY a LGW, e il secondo a LHR, altra cosa che reduce i costi.
Curiosita' chi e' il primo?
Solo io sono stato sfigato, con BA le ultime 7/8 volte su 10 sempre ritardi (di varia natura). ;)
 
No, non intendo nemmeno quello.

L’idea che avere gli stessi costi di una LCC = soldi non e’ di per se’ vera, cosi’ come l’idea che a fare “la compagnia a 5 stelle” si riesca a estorcere un premium e’ una stupidata. Non ce la fa SQ sul lungo raggio, e con ben altro prodotto, figurarsi se si riesce sulla MI-RO.

Uso l’esempio di BA perche’ e l’unico che conosco nel dettaglio. Il corto raggio e’ passato dal perdere 150 milioni l’anno al break-even e ora all’attivo. E non lo ha fatto tagliando gli stipendi, non lo ha fatto col Buy-on-Board, queste sono fregnacce, non risolvono il problema.

Le LCC fanno i soldi, e abbassano i loro costi, perche’ usano i loro asset intensamente. La maggior parte dei costi di una compagnia aerea (l’aereo, l’equipaggio, engineering) non aumenta all’aumentare dei voli, o almeno aumenta di meno, in %. CASK = Cost per Available Seat/KM; se il numero di seat/km aumenta, e il costo aumenta di meno, ecco che il CASK diminuisce.

Il short haul BA, negli anni, e’ stato modificato in modo da eliminare le basi esterne (MAN, EDI, GLA…), lasciando solo gli hub. Gli aerei fanno tutti almeno 6 settori, se non di piu’, ogni giorno. Iniziano a volare alle 7 a LHR, finiscono alle 21, a LGW partono pure prima e finiscono pure dopo. I contratti di manutenzione sono tutti solo con call-out rate per le outstations. Gli aerei sono tutti densificati, cosa che ha ridotto il CASK ulteriormente. Si e’ agito pesantemente sulla puntualita’, col risultato che ora il SH e’ piu’ puntuale di EZY a LGW, e il secondo a LHR, altra cosa che reduce i costi.

Anche l’attivita’ di volo e’ cambiata: LGW non fa piu’ night-stop, o quasi, e pure a LHR ci sono solo dove e’ strettamente necessario, e dove il primo volo (o l’ultimo) fa la differenza. S’e’ rivisto il mix business-leisure, con rotte leisure che spuntano a LHR quando la domanda business si fa piu’ debole.

Ci sono state esternalizzazioni, vero, ma i contratti dei naviganti sono rimasti gli stessi, e fidati che un CC Eurofleet fa parecchi piu’ soldi di uno Ryanair. La stessa cosa, mi sembra, la sta/ o l'ha fatta LH: concentrazione dei voli dove serve, stop al cross-country, densificazione, attivita' di volo intensiva. a naso AZ non ha fatto questo, tolta una densificazione tardiva.
In realtà BA è stata la prima a cercare di ridurre i costi del personale, avete risolto una vertenza anche poco fa e hai sempre dietro il mercato di Londra con un aeroporto saturo e con una bella maggioranza di slot che è il più ricco d'Europa.
Quando hanno dovuto rilanciare IB anche li hanno ridotto i costi, personale incluso, fondato la branca low cost, inglobato Vueling in IAG.
La stessa LH ha prima spinto su Germanwings non riuscendo a ridurre come volevano i costi, da qui il passaggio in Eurowings. La stessa Austrian già sotto guida LH è stato fatto passare il personale sotto Tyrolean con anche in questo caso una bella riduzione dei costi.
Idem cosa vuole fare AF-KL con Transavia con tutti i problemi della filiale francese dove le resistenze dei naviganti sono state più dure.
 
In realtà BA è stata la prima a cercare di ridurre i costi del personale, avete risolto una vertenza anche poco fa e hai sempre dietro il mercato di Londra con un aeroporto saturo e con una bella maggioranza di slot che è il più ricco d'Europa.
Quando hanno dovuto rilanciare IB anche li hanno ridotto i costi, personale incluso, fondato la branca low cost, inglobato Vueling in IAG.
La stessa LH ha prima spinto su Germanwings non riuscendo a ridurre come volevano i costi, da qui il passaggio in Eurowings. La stessa Austrian già sotto guida LH è stato fatto passare il personale sotto Tyrolean con anche in questo caso una bella riduzione dei costi.
Idem cosa vuole fare AF-KL con Transavia con tutti i problemi della filiale francese dove le resistenze dei naviganti sono state più dure.
Si però se è vero che AZ non pagando il personale finirebbe comunque in perdita qualche altro problemino ci deve essere non trovi?

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Alitalia vola in America dal fondo Cerberus
Il commissario Gubitosi sarà ad Atlanta per la riunione dell'alleanza e poi a New York dove dovrebbe incontrare i vertici del potenziale acquirente americano

Redazione FR
lunedì 6 novembre 2017 14:16


Contatti sempre più ravvicinati tra Alitalia e il fondo americano di private equity Cerberus Capital Management, che ha messo gli occhi sulla compagnia italiana, sebbene non abbia presentato un'offerta ala scadenza dello scorso 16 ottobre.

Luigi Gubitosi, in qualità di coordinatore dei commissari di Alitalia, è in partenza per gli Stati Uniti e dovrebbe incontrarsi a New York con i vertici del fondo Usa. Lo riferiscono fonti di stampa. Gubitosi si recherà prima ad Atlanta, per la riunione annuale dell'alleanza aerea Sky Team, e poi nella Grande Mela, dove dovrebbe appunto incontrare i rappresentanti di Cerberus.

Gli americani, che sono interessati a mantenere integra la società, evitando cioè lo "spezzatino" tra i lotti handling e aviation, puntano a una quota di controllo, ma sono al tempo stesso alla ricerca di soci. E questo per un motivo molto semplice: le regole europee impediscono che una quota superiore al 49% finisca a un gruppo extra Ue (come appunto il fondo americano). Alcuni osservatori hanno invece ipotizzato la creazione di una società europea per aggirare la norma.

I contatti tra Cerberus e Alitalia comunque vanno avanti da tempo e a New York saranno approfonditi, scrive stamani La Stampa. Il viaggio negli Stati Uniti ha invece come obiettivo ufficiale la rinegoziazione della joint venture transatlantica, che coinvolge anche Air France-Klm e Delta. L'accordo prevede dei limiti nelle rotte dall'Europa al Nord Atlantico e i commissari vorrebbero guadagnare alcuni voli in più verso gli Usa, ma per farlo serve il consenso degli altri partner.

Passa invece per il momento in secondo piano l'offerta di Lufthansa, che prevede un alto numero di esuberi e un ruolo secondario per gli aeroporti milanesi, i quali ospiterebbero solo i voli low-cost. La compagnia tedesca è in ogni caso interessata alla sola parte aviation. In corsa per lo stesso lotto anche la low cost britannica Easyjet.


http://www.finanzareport.it/Detail_...i/alitalia-vola-in-america-dal-fondo-cerberus
 
Curiosita' chi e' il primo?
Solo io sono stato sfigato, con BA le ultime 7/8 volte su 10 sempre ritardi (di varia natura). ;)

Mia esperienza personale... la probabilita' che un volo che parte dopo le tre del pomeriggio sia puntuale e' intorno al 50%. Di solito si pagano le conseguenze dei problemi della mattinata nei cieli d'Europa a seconda di dove arriva l'aereo che poi effettua il volo che devi prendere tu.I voli fino a circa le 11 sono quasi sempre puntuali (LHR e LCY)
 
In realtà BA è stata la prima a cercare di ridurre i costi del personale, avete risolto una vertenza anche poco fa e hai sempre dietro il mercato di Londra con un aeroporto saturo e con una bella maggioranza di slot che è il più ricco d'Europa.
Quando hanno dovuto rilanciare IB anche li hanno ridotto i costi, personale incluso, fondato la branca low cost, inglobato Vueling in IAG.
La stessa LH ha prima spinto su Germanwings non riuscendo a ridurre come volevano i costi, da qui il passaggio in Eurowings. La stessa Austrian già sotto guida LH è stato fatto passare il personale sotto Tyrolean con anche in questo caso una bella riduzione dei costi.
Idem cosa vuole fare AF-KL con Transavia con tutti i problemi della filiale francese dove le resistenze dei naviganti sono state più dure.

Per BA e LH la riduzione dei costi di personale e' un tassello della strategia. Non LA strategia.
 
Per BA e LH la riduzione dei costi di personale e' un tassello della strategia. Non LA strategia.

Ad oggi sono stati sciolti contratti derivati, messe al prato macchine senza riduzione degli operativi, mandati a casa 30 dirigenti, si stanno rinegoziando contratti. Pare che stiano facendo di tutto tranne che toccare il personale cui hanno pure prorogato il contratto scaduto.
 
Si però se è vero che AZ non pagando il personale finirebbe comunque in perdita qualche altro problemino ci deve essere non trovi?

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Se tu prendi l'anno con la perdita peggiore, se prendi altri anni con perdite più contenute il discorso non ha senso. Comunque l'unico problema è palese che non è solo quello, ma che sia un problema lo testimonia il fatto che le indiscrezioni sul piano LH progettano forti tagli, partendo proprio dal costo del lavoro.
 
Stato
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