Thread Alitalia - Novembre 2017


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Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Di quale strategia stiamo parlando?
Di quella di cambiare la mission della compagnia in navetta per AUH per riverniciare e ritappezzare gli aerei a raffica?
O di quella di nascondere la merxa sotto al tappeto presentando al mondo un 332 fondo di magazzino di EY con una nuova livrea e spacciandolo come pietra miliare del nuovo corso per arrivare ad essere una compagnia sexy?
Magari di quella che prevede di investire sulle lounge di un satellite per poi partire da un altro?
O forse quella di promettere 20 nuovi WB se si fosse annullato uno sciopero?
Mi fermo qui perchè non ho tutta la notte per postare.
Questo 3d ormai è ampiamente oltre la fantascienza.
Ok, buttala in flame.
Cosa vedi di diverso su quanto sappiamo di LH rispetto al taglio dei costi con riduzione della flotta, personale e stipendi?
Cosa vedi di diverso rispetto a confronto con le low cost, diminuzione del lungo raggio e navette per gli hub del gruppo LH?
Affermi quindi che l'offerta di LH punta su altro che non il contenimento dei costi?
Ma tanto per prenderti qualche quote di like basta far polemica su EY così sei sicuro di prendere su un tutti...
 
Alitalia in versione Lazzerini
«C'è tanta voglia di cambiare»

Il chief commercial racconta a TTG piani e strategie della compagnia in amministrazione straordinaria



Capace di navigare con maestria nel mondo strano e in continua rivoluzione di Alitalia.
Fabio Lazzerini, da qualche settimana chief commercial officer della compagnia, non si lascia andare a commenti sul passato di Az e da abile manager (con doti da politico) spiega invece come vede il futuro della linea aerea.
Il chief commercial di Lecco dovrà battere lo scetticismo imperante nel comparto, che non crede più a nulla e vuole soluzioni immediate. Lazzerini si dice pronto per ridare una bella lucidata a quel marchio che sembra resistere a tutte le tempeste. Le prossime potrebbero arrivare se dovesse mai andare in porto l'offerta di Lufthansa. I tedeschi, infatti, sono bravi nel gestire il business, ma la storia recente di Austrian e Swiss mostra la fine dell'autonomia di austriaci e svizzeri. Una sorte a cui Alitalia vorrebbe sfuggire a tutti i costi.
Pensieri che al momento non attraversano la mente di Lazzerini che in questo Match Point con TTG spiega cosa si prova a guidare Alitalia.

Cosa ha provato il primo giorno che è entrato nel suo nuovo ufficio di Alitalia?
Posso dirle cosa mi sono detto dopo un paio di ore di azienda. Caspita, non è un'atmosfera cupa come mi aspettavo...

Invece?
Ho trovato un ambiente dinamico, con positività e voglia di riprendere un certo percorso. L'area commerciale ha fornito subito segnali nella giusta direzione.

Cosa vi siete detti con il commissario Luigi Gubitosi pochi giorni prima?
Abbiamo parlato dei progetti della compagnia e mi sono reso conto che c'è molta carne al fuoco. Mi ha rassicurato spiegandomi che si poteva riaccendere la speranza.

La scintilla è scattata?
Assolutamente sì e tengo a ripetere che ho respirato immediatamente la voglia del commerciale di tornare al centro del business. La disponibilità a cambiare è una delle cose che mi ha stupito.

Dicono che Gubitosi sia stato capace di ridurre la catena decisionale. Deve aver influito anche la sforbiciata alla squadra dei manager?
Posso senz'altro dire che oggi siamo in grado di prendere decisioni in tempi brevi per rispondere anche alle iniziative dei competitor.

Risposta da buon politico detta con il sorriso sulle labbra. Ma è chiaro che in azienda in molti hanno apprezzato le mosse dei commissari.

Parliamo ancora di Gubitosi. Meno sulla scena rispetto ai suoi predecessori e più concentrato sul business...
Dispone di una visione strategica impressionante che deriva anche dalla sua esperienza nelle grandi aziende. È un manager di alto livello con un occhio sempre alla parte operativa. C'è tanto da apprendere.

In Alitalia sta guadagnando "voti" anche per alcune scelte legate al personale ?
Lui ha un'attenzione incredibile per le persone. Fa la differenza e sorprende.

Invece lei che Alitalia si immagina per le prossime stagioni?
Vorrei una compagnia capace di migliorare nell'attenzione al cliente e una presenza non di contorno sulle rotte a lungo raggio. Con una crescita importante nel segmento business.

Le settimane difficili di Ryanair vi hanno permesso di rifiatare?
Diciamo che hanno concesso spazio non solo a noi, ma a tutti i competitor. Detto questo, non bisogna dimenticare che Ryanair ha creato domanda e ora sta vivendo un periodo complicato legato al modello di business. Comunque parliamo di un'azienda sana.

Una sana battuta di arresto?
Diciamo che è entrata della sabbia nell'ingranaggio del motore. Ma sono già ripartiti.

Al Baker ha promesso di fare diventare Meridiana la compagnia di bandiera...
In bocca al lupo. Ci siamo già noi a fare sventolare l'italianità nel mondo, ma rispetto le ambizioni di tutti. Noi però non abbiamo abdicato...

Risposta che in qualche modo apre nuovi scenari. Un ritorno di competizione che mancava però da tempo.

Discover Italy nasce con grandi ambizioni. Non state correndo troppo?
Si tratta di un progetto di largo respiro che ci permetterà di offrire le bellezze d'Italia. Stiamo facendo una serie di valutazioni per aprire la piattaforma a nuove soluzioni.

Tra queste l'opportunità di creare traffico insieme ad alcuni tour operator?
Vedremo nel giro di poco tempo. Ma disporre di una lista di partner incoming capaci di offrire servizi e contenuti di livello ci permetterà di fare sviluppare Discover.

Si torna a fare business anche con le agenzie di viaggi?
Alitalia in questi anni non ha mai smesso di fare business con le adv. Il 70 per cento delle vendite transita in agenzia. Vi sono ancora passaggi da sistemare, ma stiamo lavorando in queste settimane per mettere a punto alcune novità. Quando parliamo di sviluppare il lungo raggio è evidente che dobbiamo farlo insieme alla distribuzione.

Guardi che le scrivanie delle agenzie sono sommerse di promesse. Servirà qualcosa di immediato.
Posso capire che hanno vissuto stagioni difficili e ora si attendono segnali concreti. Saremo più presenti sul territorio e riporteremo il commerciale al centro del business. Ci stiamo lavorando.

Parole di un manager che sembra già proiettato verso le prossime stagioni. Malgrado la gara per la vendita della compagnia sia nella fase centrale, si respira infatti la visione a lunga distanza. La cessione di Alitalia non appare più all'orizzonte. Servirà tempo.


TTG
 
Ok, buttala in flame.
Cosa vedi di diverso su quanto sappiamo di LH rispetto al taglio dei costi con riduzione della flotta, personale e stipendi?
Cosa vedi di diverso rispetto a confronto con le low cost, diminuzione del lungo raggio e navette per gli hub del gruppo LH?
Affermi quindi che l'offerta di LH punta su altro che non il contenimento dei costi?
Ma tanto per prenderti qualche quote di like basta far polemica su EY così sei sicuro di prendere su un tutti...
Piccione ha scritto
da dieci anni concentrate le vostre consulenze (strategy consulting) ,per le quali az paga il vostro studio,sul taglio dei costi.
forse dovreste rivederle visto che in 10 anni az e' fallita 3 volte
E tu hai risposto
Pensa che è la strategia di LH... sarà che vogliono entrare nel club degli incapaci anche loro...
Comunque se la realtà vuoi chiamarla "flame", fai pure...
Per quanto riguarda il personale, il problema è che è troppo, non che (mediamente) percepisca stipendi da favola.
E l'impossibilità "politica" di licenziare in massa, è l'unica attenuante concedibile ad EY.
Tuttavia visto che il costo del personale nel 2016 è stato di circa 600 M€ e il risultato in perdita di quasi 500 M€, è evidente che anche licenziando metà del personale l'azienda ci avrebbe rimesso dei soldi, perchè la strategia manageriale è stata folle.
O meglio, è stata volta esclusivamente a far guadagnare EY spolpando AZ.
 
Ok, buttala in flame.
Cosa vedi di diverso su quanto sappiamo di LH rispetto al taglio dei costi con riduzione della flotta, personale e stipendi?
Cosa vedi di diverso rispetto a confronto con le low cost, diminuzione del lungo raggio e navette per gli hub del gruppo LH?
Affermi quindi che l'offerta di LH punta su altro che non il contenimento dei costi?
Ma tanto per prenderti qualche quote di like basta far polemica su EY così sei sicuro di prendere su un tutti...

Farfallina, il vostro CASK e' 8.6 eurocent. Il RASK e' 4.76 (dati riportati qui lo scorso anno). Anche ammettendo di fare tagli tagli tagli, il vostro problema principale e' che per ogni sedile che volate per un km perdete 4 cent. Il vostro problema principale non sono i costi - che sono in linea col gruppo LH, col gruppo AF-KL, ma il fatto che il RASK e' la meta' di questi gruppi. Ce lo ripetiamo da mesi, anni persino, e sembra di parlare coi sordi. Il vostro problema non sono i costi, il vostro problema e' nel modo con cui operate. Volate nei posti sbagliati, coi modi sbagliati. Puoi andare a strizzare i testicoli ai naviganti fin che vuoi, togliere i taralli fin che vuoi, ma il CASK non lo porti sotto 4 eurocent cosi. E' il revenue che deve salire, e io personalmente dubito fortemente che per AZ possa mai farlo.
 
Farfallina, il vostro CASK e' 8.6 eurocent. Il RASK e' 4.76 (dati riportati qui lo scorso anno). Anche ammettendo di fare tagli tagli tagli, il vostro problema principale e' che per ogni sedile che volate per un km perdete 4 cent. Il vostro problema principale non sono i costi - che sono in linea col gruppo LH, col gruppo AF-KL, ma il fatto che il RASK e' la meta' di questi gruppi. Ce lo ripetiamo da mesi, anni persino, e sembra di parlare coi sordi. Il vostro problema non sono i costi, il vostro problema e' nel modo con cui operate. Volate nei posti sbagliati, coi modi sbagliati. Puoi andare a strizzare i testicoli ai naviganti fin che vuoi, togliere i taralli fin che vuoi, ma il CASK non lo porti sotto 4 eurocent cosi. E' il revenue che deve salire, e io personalmente dubito fortemente che per AZ possa mai farlo.
Quoto e riquoto.
 
Piccione ha scritto

E tu hai risposto

Comunque se la realtà vuoi chiamarla "flame", fai pure...
Per quanto riguarda il personale, il problema è che è troppo, non che (mediamente) percepisca stipendi da favola.
E l'impossibilità "politica" di licenziare in massa, è l'unica attenuante concedibile ad EY.
Tuttavia visto che il costo del personale nel 2016 è stato di circa 600 M€ e il risultato in perdita di quasi 500 M€, è evidente che anche licenziando metà del personale l'azienda ci avrebbe rimesso dei soldi, perchè la strategia manageriale è stata folle.
O meglio, è stata volta esclusivamente a far guadagnare EY spolpando AZ.
Il personale è troppo e con difficoltà di farlo operare efficientemente e con costi non competitivi con le low cost (a parte U2 tutte le altre con cui competono hanno un vantaggio competitivo).
Se vuoi dare una connotazione di lungo raggio e recuperare il terreno perso devi fare gli investimenti (perchè su personale, lounge e configurazioni non era un pianto giornaliero) e la minchiata che EY ha usato AZ per fare soldi quando ne ha persi un moltiplicatore di quelli che ha guadagnato sai benissimo che è una minchiata.
L'errore di EY è stato duplice e cioè pensare che le avrebbero fatto farei tagli come in India e pensare che il governo italiano avrebbe mantenuto quanto promesso, specialmente in tema di protezione dai sussidi a FR. Hanno avuto la spocchia di pensare di poter fare come Walsh con IB senza avere veramente il controllo e ne hanno pagato carissime conseguenze facendo la figura dei ricchi scemi che dopo averci rimesso un capitale lì si vuole pure far passare per approfittatori.

LH, che non sono scemi, vuole tutti i tagli prima di entrare perchè sa benissimo che il giorno dopo non ha nessun potere contrattuale. Si vuole portare in Germania la gestione del nord italia, che è la parte che gli interessa proprio perché ha dei dubbi sulla tenuta di AZ hub carrier senza investimenti che non ha intenzione di fare (è palese che serve un aumento del lungo raggio, lo diciamo tutti da anni) e sapendo che il governo già così non considera accettabile sposta la chiusura del marchio con passaggio al marchio Eurowings, riduzione finale del lungo raggio non ptp ed ulteriore ritocchino ai costi per la parte che rimane a Roma fra un paio di anni perchè metti pure la riduzione dei costi ma una AZ alla quale riduci il lungo raggio e togli completamente il nord Italia hanno dubbi anche loro di riuscire a farla funzionare a maggior ragione quando i prossimi anni sia Norwegian che IAG potrebbero attaccare il lungo raggio ptp da FCO.

LH non ha proposto nulla di diverso da quanto proposto 10 anni fa da AF, però LH sono bravi a prescindere.
 
Farfallina, il vostro CASK e' 8.6 eurocent. Il RASK e' 4.76 (dati riportati qui lo scorso anno). Anche ammettendo di fare tagli tagli tagli, il vostro problema principale e' che per ogni sedile che volate per un km perdete 4 cent. Il vostro problema principale non sono i costi - che sono in linea col gruppo LH, col gruppo AF-KL, ma il fatto che il RASK e' la meta' di questi gruppi. Ce lo ripetiamo da mesi, anni persino, e sembra di parlare coi sordi. Il vostro problema non sono i costi, il vostro problema e' nel modo con cui operate. Volate nei posti sbagliati, coi modi sbagliati. Puoi andare a strizzare i testicoli ai naviganti fin che vuoi, togliere i taralli fin che vuoi, ma il CASK non lo porti sotto 4 eurocent cosi. E' il revenue che deve salire, e io personalmente dubito fortemente che per AZ possa mai farlo.
Quindi concordi con me che la proposta di LH che mira alla riduzione dei costi con riduzione dell'internazionale e lungo raggio non risolverà il problema?
 
Di quale strategia stiamo parlando?
Di quella di cambiare la mission della compagnia in navetta per AUH per riverniciare e ritappezzare gli aerei a raffica?
O di quella di nascondere la merxa sotto al tappeto presentando al mondo un 332 fondo di magazzino di EY con una nuova livrea e spacciandolo come pietra miliare del nuovo corso per arrivare ad essere una compagnia sexy?
Magari di quella che prevede di investire sulle lounge di un satellite per poi partire da un altro?
O forse quella di promettere 20 nuovi WB se si fosse annullato uno sciopero?
Mi fermo qui perchè non ho tutta la notte per postare.
Questo 3d ormai è ampiamente oltre la fantascienza.


Quoto

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+1000!

Ok, buttala in flame.
Cosa vedi di diverso su quanto sappiamo di LH rispetto al taglio dei costi con riduzione della flotta, personale e stipendi?
Cosa vedi di diverso rispetto a confronto con le low cost, diminuzione del lungo raggio e navette per gli hub del gruppo LH?
Affermi quindi che l'offerta di LH punta su altro che non il contenimento dei costi?
Ma tanto per prenderti qualche quote di like basta far polemica su EY così sei sicuro di prendere su un tutti...

caro, qui chi fa flame o anzi, meglio, fumo, sei te. Te che sposi oggi una causa e domani un'altra, indichi una direzione e poi la smentisci.
La ealta' , anche leggendo quel che posti dopo, e' che LH vi fa davvero paura....per ovvi motivi di business (vostro). Ergo, demonizziamo e diciamo che non miglioreranno le cose, che ci saranno tagli da paura e cheil futuro sara' nero, non come il piano Ball che era roseo e limpido! Oltre che miseramente fallimentare visto l'andazzo...
Hai detto che si dice troppo, che nulla e' certo, che tutto e' da vedere; ecco, anche un po' di decenza nel non sbandierare posizioni evidentemente di parte, come gli interessi, non sarebbe male. La provocazione di Piccione330 e' dura, lo capisco: ma cosa vuoi ormai si pensi della questione???
 
Quindi concordi con me che la proposta di LH che mira alla riduzione dei costi con riduzione dell'internazionale e lungo raggio non risolverà il problema?

Premesso che la "proposta LH" qui non l'ha vista nessuno, e premesso che la maggior parte dei commenti giornalistici sono a rischio di essere erronei (per dirne una, Alex Cruz al Q3 results ha categoricamente detto che IAG non ha presentato una proposta, lasciando perdere dopo aver visto i dati di AZ, mentre sulla stampa si parlava di "offerta BA"), direi che sono pienamente d'accordo a meta'.

Da un lato penso che quello che sentiamo dire della "proposta LH" - via da Linate, via dal cross-country, via una ventina di A32S - e' quello che AZ doveva fare dieci anni fa, e allo stesso tempo penso che di sicuro, a scavare, spunteranno rotte LR che, nel network di AZ, non stanno in piedi nemmeno se le impali (per esempio l'operazione di Malpensa, Dio solo sa che costi ci devono essere per due voli - handling, engineering, la mitica lounge nel luogo sbagliato), e che vanno chiuse, cosi' come Iberia volava su HAV con LF medio del 99% e perdeva palancate di soldi. Quindi, no, da questo punto di vista direi che il "piano LH" come lo capisco io puo' funzionare, perche' e' quello che il piano Fenice non e', o il piano Etihad: sensato.

Dall'altro, pero', ritengo che AZ sia troppo in la' per essere aiutata. La compagnia e' irrilevante dal punto di vista del traffico, marginale persino nel suo hub, priva di un vantaggio competitivo. Tolti i politici e i nostalgici, non riesco a pensare a un motivo razionale per giustificarne l'esistenza in futuro. E' brutto dirlo, suona malissimo se devo essere sincero, ma continuare e' accanimento terapeutico.
 
LH, che non sono scemi, vuole tutti i tagli prima di entrare perchè sa benissimo che il giorno dopo non ha nessun potere contrattuale. Si vuole portare in Germania la gestione del nord italia, che è la parte che gli interessa proprio perché ha dei dubbi sulla tenuta di AZ hub carrier senza investimenti che non ha intenzione di fare (è palese che serve un aumento del lungo raggio, lo diciamo tutti da anni) e sapendo che il governo già così non considera accettabile sposta la chiusura del marchio con passaggio al marchio Eurowings, riduzione finale del lungo raggio non ptp ed ulteriore ritocchino ai costi per la parte che rimane a Roma fra un paio di anni perchè metti pure la riduzione dei costi ma una AZ alla quale riduci il lungo raggio e togli completamente il nord Italia hanno dubbi anche loro di riuscire a farla funzionare a maggior ragione quando i prossimi anni sia Norwegian che IAG potrebbero attaccare il lungo raggio ptp da FCO.

LH non ha proposto nulla di diverso da quanto proposto 10 anni fa da AF, però LH sono bravi a prescindere.

Se il futuro è segnato ed è quello che tu descrivi, scenario che personalmente condivido, l'unica opzione possibile è quella di trasformare le debolezze in punti di forza.
Se Fco è destinato a diventare terra di conquista per le low cost a lungo raggio, vale la pena considerare che a queste costa infinitamente meno prendersi az (oltre al vantaggio dei bilaterali) piuttosto che avviare ex novo le rotte.
Se il nord italia non potrà che essere servito da vettori low cost, tanto vale cederlo ad uno indipendente che magari potrà in futuro sfruttare la capillare rete su Milano o Roma per feederare qualche lungo raggio in più.

Alle fine se i progetti sono tutti uguali, vedo solo vantaggi e poche controindicazioni a cedere la compagnia ad Easyjet o Ryanair piuttosto che a LH.
 
Ok, buttala in flame.
Cosa vedi di diverso su quanto sappiamo di LH rispetto al taglio dei costi con riduzione della flotta, personale e stipendi?
Cosa vedi di diverso rispetto a confronto con le low cost, diminuzione del lungo raggio e navette per gli hub del gruppo LH?
Affermi quindi che l'offerta di LH punta su altro che non il contenimento dei costi?
Ma tanto per prenderti qualche quote di like basta far polemica su EY così sei sicuro di prendere su un tutti...

Vorrei far cortesemente notare che le navette su FRA, MUC, VIE, ZRH esistono gia' da vari aeroporti del centro nord. BLQ e VCE hanno piu' voli su hub del gruppo LH che su FCO (anche per la ovvia concorrenza del treno), quindi non sarebbe una novita'.
 
Vincenzo non prenderci in giro

E basta con ste uscite sindacalare

Ok, buttala in flame.

Ma basta con questi toni.
Tutti i post che ti sono stati rivolti, condivisibili o meno, sono valutazioni espresse con criterio e, soprattutto, con educazione.
Nessuno ci prende in giro, nessuno fa bacheca sindacale e nessuno la butta in flame, c’è un team di moderazione per evitare che accada; nel caso ravvisassi qualcosa non di tuo gradimento, ti invito a fare riferimento ad uno di noi invece di perpetuare questa serie di post accusatori.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
 
L'errore di EY è stato duplice e cioè pensare che le avrebbero fatto farei tagli come in India
.....
LH, che non sono scemi, vuole tutti i tagli prima di entrare perchè sa benissimo che il giorno dopo non ha nessun potere contrattuale.

Qui devo correggerli. Nel 2014 prima che EY entrasse a far parte di SAI, la allora morente CAI licenziò circa 2000 persone. Per mesi e mesi girò la proprosta di ingresso di EY, che prevedeva 11.036 teste, non una in più. E CAI tante gliene presentò. Gli altri a casa. La società ripartì coi numeri voluti e desiderati.
 
Quali sarebbero queste rotte LR che generano molte perdite per Az ?
Te lo volevo dire l'altro giorno quando hai detto che tutto il LR AZ fa utili...
Ma tu hai informazioni di prima mano a suffragio di questa affermazione?

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Ma basta con questi toni.
Tutti i post che ti sono stati rivolti, condivisibili o meno, sono valutazioni espresse con criterio e, soprattutto, con educazione.
Nessuno ci prende in giro, nessuno fa bacheca sindacale e nessuno la butta in flame, c’è un team di moderazione per evitare che accada; nel caso ravvisassi qualcosa non di tuo gradimento, ti invito a fare riferimento ad uno di noi invece di perpetuare questa serie di post accusatori.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Mi fa piacere, e allora sarebbe ora che finisse sto giochino dove ormai mi sono state fatte ricoprire tutte le posizioni in AZ (ed fra un po' cominciamo anche con EY) pur di polemizzare e lanciare provocazioni.
 
Ultima modifica:
Te lo volevo dire l'altro giorno quando hai detto che tutto il LR AZ fa utili...
Ma tu hai informazioni di prima mano a suffragio di questa affermazione?

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State discutendo su una cosa che non è quantificabile in quanto non vi siete detti come imputare i costi della struttura generale, del feed ecc...

Comunque è inutile discutere sulle singole rotte, se AZ vuole essere network carrier ha bisogno di aumentare la rete di lungo raggio ovviamente eliminando personale in sovrappiù, riducendo i costi ecc ecc, altrimenti la si passa al modello low cost mantenendo solo il lungo raggio che non necessita di feed e si tarano i costi sul low cost dei competitor migliori.
Da 10 anni si è sempre cercato di portare avanti un modello ibrido cercando di ridurre i costi non potendo passare ad un modello low cost senza ripartire da zero (basti vedere i numeri vociferati sulla proposta LH) e non avendo la possibilità/volontà di investire pesantemente sul lungo raggio che in assenza di una riduzione dei costi avrebbe pesato molto come start-up e probabilmente non sarebbe stato sufficiente.

Perché mi sono stati tirati insulti di ogni tipo perché per mesi ho sottolineato che serviva un taglio dei costi che altrimenti l'investimento sul lungo raggio era inutile e tutti erano concordi servisse ad AZ un aumento del lungo raggio per l'impossibilità di competere con le low cost, ora che le indiscrezioni sulla proposta LH vanno nella direzione di una riduzione dei costi molto più pesante, una mezza trasformazione in low cost e una riduzione del medio raggio e lungo raggio (o bene che vada una sterilizzazione) è lesa maestà sostenere che per me c'è il rischio che il taglio dei costi senza sviluppo del lungo raggio non sia sufficiente. Però non ditemi che ho cambiato io idea.
 
Stato
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