Thread Alitalia - Novembre 2016


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Secondo me si organizzeranno in tre units: una per il lungo raggio, una specializzata su rotte da/per LIN ed una "smart carrier" (CityLiner) basata su FCO à la Vueling, che connette con il lungo raggio e con alcuni partner. Di quest'ultima magari quotano in borsa una parte del capitale, provando a rifilare al mercato una parte del rischio.
Al massimo la mainline per il lungo raggio, cityliner per il resto.
 
A proposito di sprechi o spese incontrollate..è da un po che frequento casa alitalia a venezia... ho notato che le lattine di coca cola vengono dal canada o come oggi made in GB... acqua minerale viene dal Quebec...
 
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Al massimo la mainline per il lungo raggio, cityliner per il resto.

Secondo me semplicemente non ha alcun senso mettere nello stesso calderone ed esporre allo stesso rischio l'attività su LIN (che dovrebbe essere sostenibile anche con l'attuale set up industriale) e quella su FCO, che è decisamente più critica e che ha bisogno di un modello industriale radicalmente diverso.
Ormai tutti hanno adottato una strategia multibrand che contempla due modelli diversi sul breve-medio (LH, BA, IB, AF, KL). Serve a segmentare l'offerta in base al mercato geografico e nella maggior parte dei casi con questi costi del carburante funziona o quantomeno aiuta a limitare i danni.
Ovviamente dall'ineffabile management di EY ci si può benissimo aspettare che facciano come dici tu, secondo me un altro papocchio. Tra l'altro solo Dio sa come possano migrare tutta l'attività di breve-medio in City Liner.
 
Secondo me semplicemente non ha alcun senso mettere nello stesso calderone ed esporre allo stesso rischio l'attività su LIN (che dovrebbe essere sostenibile anche con l'attuale set up industriale) e quella su FCO, che è decisamente più critica e che ha bisogno di un modello industriale radicalmente diverso.
Ormai tutti hanno adottato una strategia multibrand che contempla due modelli diversi sul breve-medio (LH, BA, IB, AF, KL). Serve a segmentare l'offerta in base al mercato geografico e nella maggior parte dei casi con questi costi del carburante funziona o quantomeno aiuta a limitare i danni.
Ovviamente dall'ineffabile management di EY ci si può benissimo aspettare che facciano come dici tu, secondo me un altro papocchio. Tra l'altro solo Dio sa come possano migrare tutta l'attività di breve-medio in City Liner.

A mio modestissimo avviso, se si scegliesse di puntare veramente ad un brand LCC, sarebbe interessante vedere prima la reazione in un mercato inaccessibile come LIN.
L'attuale network è principalmente ptp, che ben si adatterebbe ad un modello a basso costo, così come una densificazione degli allestimenti potrebbe permettere di ridurre il numero di frequenze, in particolare sul domestico, per poter eventualmente espandersi su nuovi mercati, il tutto in un aeroporto blindato alla concorrenza.
 
Mahh .....se ci fossero notizie un po' più chiare sulla flotta....si potrebbe capire di quale sara il piano industriale....
 
A mio modestissimo avviso, se si scegliesse di puntare veramente ad un brand LCC, sarebbe interessante vedere prima la reazione in un mercato inaccessibile come LIN.
L'attuale network è principalmente ptp, che ben si adatterebbe ad un modello a basso costo, così come una densificazione degli allestimenti potrebbe permettere di ridurre il numero di frequenze, in particolare sul domestico, per poter eventualmente espandersi su nuovi mercati, il tutto in un aeroporto blindato alla concorrenza.

Avrei due obiezioni:
1) Alcune delle rotte da e per LIN sono tra le più redditizie d'Europa, diluire il mercato con un prodotto LC rinunciando a presidiare una nicchia business ancora molto ben connotata a mio parere sarebbe davvero una scelta perdente. A maggior ragione se le possibilità di espansione sono cappate.
2) Nel frattempo che si testa il modello su LIN a Roma che si fa? Si continua ad aspettare che Ryanair, Vueling e tutti gli altri finiscano il lavoro?
 
Alitalia ha già provato ad avere un marchio low cost, AirOne smart carrier ma il progetto è fallito, dove andavano in concorrenza con Ryanair, Easyet o altre prendevano mazzate e continuavano a chiudere rotte. Alla fine ne hanno preso atto e hanno chiuso il marchio.
 
Continua la lotteria al web check-in Alitalia?
La mia esperienza di oggi: col numero millemiglia tutto OK al primo colpo.
L'esperienza di un amico: ticket acquistato tramite call center, non ha voluto saperne col PNR a 6 cifre in più gli avevano mandato solo la mail con la travel Reservation senza ticket number. Le abbiamo tentate tutte, alla fine ...gira la ruota... ultimo tentativo...??? rien va plus... opzione numero volo e cognome: banco!!! Jackpot e boarding pass emessa.
Confermo app non salva BP e durante check-in linka a browser.
Fatto screen capture BP e via verso VCE...li morteè..!

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Alitalia ha già provato ad avere un marchio low cost, AirOne smart carrier ma il progetto è fallito, dove andavano in concorrenza con Ryanair, Easyet o altre prendevano mazzate e continuavano a chiudere rotte. Alla fine ne hanno preso atto e hanno chiuso il marchio.

Si era anche detto che AP aveva costi da AZ...
 
A proposito di sprechi o spese incontrollate..è da un po che frequento casa alitalia a venezia... ho notato che le lattine di coca cola vengono dal canada o come oggi made in GB... acqua minerale viene dal Quebec...

Costeranno meno l'acqua e la coca cola canadese (compreso di spedizione in Veneto) che quella italiana...
 
Giusto per capire ....100 Piloti in meno ed un programma cadet che va avanti.......? Qualche conto non mi torna....

Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.
 
Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.
Quando leggo post come questo mi viene da chiedere ma a ete tutti 20 anni?? Premetto che ho 38 anni... ma chiedo quindi secondo voi la gente a 50 anni va licenziata xche ormai non serve piu a nulla?
 
A mio modestissimo avviso, se si scegliesse di puntare veramente ad un brand LCC, sarebbe interessante vedere prima la reazione in un mercato inaccessibile come LIN.
L'attuale network è principalmente ptp, che ben si adatterebbe ad un modello a basso costo, così come una densificazione degli allestimenti potrebbe permettere di ridurre il numero di frequenze, in particolare sul domestico, per poter eventualmente espandersi su nuovi mercati, il tutto in un aeroporto blindato alla concorrenza.

Una domanda: alitalia potrebbe smettere di fare feederaggio sui voli da linate oppure ne e' obbligata da qualche accordo?
 
Quando leggo post come questo mi viene da chiedere ma a ete tutti 20 anni?? Premetto che ho 38 anni... ma chiedo quindi secondo voi la gente a 50 anni va licenziata xche ormai non serve piu a nulla?

Chiediamoci anche quanti anni hanno i piloti che si erano lamentati per il cambio di albergo a tokyo.
 
................,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.

mi piacerebbe sapere a quali authority ti riferisci.

................Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu.........................

un cadet di 25 anni soprattutto ha sborsato almeno 80000 euro per il corso , guadagna 1200 euro per i primi tre anni e dopo pochi anni seguendo il tuo ragionamento va sostituito da un altro cadet.
Bah ....Sul fatto dell'esperienza , non sono affatto d'accordo , come in tutti i lavori l'esperienza conta , ed in questo piu' che mai , a volte il colpo d'occhio del pilota esperto anticipa problemi e trova soluzionii in breve tempo, e ti assicuro che il tempo è un bene che i piloti devono gestire con parsimonia . Quindi si agli automatismi , ma a supporto dell'esperienza e non in sostituzione di essa .
 
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Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.

Molto opinabile quanto affermi. il 25enne avrà anche la marcia in più ma l'Esperienza non ha eguali
 
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