Thread Alitalia - Novembre 2016


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Alitalia, Etihad si accolla 216 milioni di debiti

Meno personale, potrebbero esserci fino a 2.000 esuberi. Meno aerei di medio raggio, potrebbero essere messi a terra tra 15 e 20 Airbus della famiglia 320. Nei voli fino a tre ore, tranne qualche eccezione in classe economica si pagherà per avere panini, snack e bevande, secondo il modello «buy on board» che scatterà da gennaio sui voli di British Airways in Europa, come sui voli low cost.
Questi i principali interventi all’esame del vertice di Alitalia per tentare di raddrizzare i conti della compagnia, secondo quanto riferito al Sole 24 Ore da fonti autorevoli. La strategia è: meno attività nel breve-medio raggio dove c’è la concorrenza di Ryanair e altre low cost e sviluppo dei voli a lungo raggio. L’azienda dice che ogni anticipazione o indiscrezione è prematura. Nessuna decisione è stata presa. Domenica c’è stata una riunione ad Abu Dhabi, a casa di Etihad, il socio forte di Alitalia con il 49%, con il numero uno emiratino James Hogan, l’a.d. di Alitalia Cramer Ball e il Cfo James Rigney. Il presidente, Luca Cordero di Montezemolo, si è collegato in videoconferenza.
Le azioni verranno ufficializzate nel nuovo piano industriale la cui approvazione è stata più volte rinviata. Il prossimo consiglio di amministrazione, il 23 novembre, esaminerà le linee del piano. Lo stesso giorno si riunirà anche l’assemblea degli azionisti, per convalidare le scelte economiche, patrimoniali e le esigenze di cassa.
Verrà ratificato il sostegno di Etihad, che si accollerà debiti finanziari della compagnia per 216 milioni, si tratta di obbligazioni, per rafforzare il patrimonio di Alitalia e rimandare la ricapitalizzazione. Etihad rimborserà le obbligazioni a scadenza, nel 2020, ma adesso non verserà denaro, sottoscriverà «Strumenti finanziari partecipativi» (Sfp), che daranno diritto a una prelazione in caso di distribuzione di utili futuri, se Alitalia farà profitti. Questi titoli, detti «quasi equity», non hanno diritti di voto e non faranno aumentare la quota azionaria di Etihad, che non può oltrepassare il 49% altrimenti, secondo le norme Ue, Alitalia perderebbe i diritti di traffico. Gli interessi sul debito continuerà a pagarli Alitalia.
Per lo sviluppo del piano oltre il breve termine occorreranno massicci capitali, per investire in nuovi jet wide body: Alitalia ne ha 24 (A330 e B777), l’a.d. Ball dice che vorrebbe altri 20 aerei in tre anni. I soci italiani, a partire da Unicredit e Intesa Sanpaolo, non sono disponibili a versare altri soldi. Etihad insieme al vertice di Alitalia sta esplorando altre strade per trovare partner europei disposti a mettere soldi.
Si tenta di convincere Lufthansa. La scorsa settimana è stato a Francoforte il capo della pianificazione di Alitalia, John Shepley. I tedeschi ascoltano, ma non hanno preso impegni. Questa è la parte del piano più critica.
Alitalia stima per quest’anno una perdita netta di gestione sui 400 milioni, prima di voci straordinarie, l’anno prossimo le perdite potrebbero superare i 500 milioni. L’utile non verrebbe raggiunto prima del 2021.
Sono state fatte varie bozze di piano con diverse opzioni. L’ipotesi più sensibile riguarda la riduzione di circa 2.000 addetti tra terra e staff, pari al 16% del personale a fine 2015 (12.428 addetti), compresi 300 contratti a termine che non verrebbero rinnovati e le esternalizzazioni (400 addetti dei call center). Sugli esuberi il presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo sarebbe più cauto, preoccupato per i riflessi sociali e politici, mentre Ball e Hogan vorrebbero una terapia d’urto.
Ulteriori esuberi deriverebbero dalla messa a terra degli aerei. Alitalia ha una flotta operativa di 122 jet, di cui 78 Airbus per il medio raggio: secondo Ball e Hogan se ne potrebbero eliminare da 15 a 20. Per ogni aereo a terra, ci sarebbero 30-40 ulteriori esuberi, compresi piloti e assistenti di volo. E’ probabile che non tutte le carte vengano scoperte al cda del 23 novembre. Fino al referendum del 4 dicembre, la cifra degli esuberi potrebbe rimanere coperta.
 
ma non fanno prima a darsi all'ippica tutti e cambiare mestiere? forse da qui al 2021 un altro mestiere lo troveranno....Inetti.
 
Scusate .. non arrivo proprio a capire cosa vuol dire "coinvolgimento di LH" ....

LH sgancia i soldi ed entra nell'azionariato.
AZ lascia Skyteam e tenta di trovarsi un improbabile ruolo dentro una già più che affollata Star Alliance.
 
Si tenta di convincere Lufthansa. La scorsa settimana è stato a Francoforte il capo della pianificazione di Alitalia, John Shepley. I tedeschi ascoltano, ma non hanno preso impegni. Questa è la parte del piano più critica.

Comunque notare che AZ va sempre a bussare alle porte altrui.
 
Prendendo per buono quanto scritto nell'articolo, AZ, compagnia che prede 4-500 M€ ogni anno, dovrebbe convincere qualcuno ad investire soldi con la prospettiva di avere perdite sino al 2021 e che, nella remota ipotesi di un utile, dovrebbe rassegnarsi a vederne assegnato la maggior parte ad EY.
Mi sembra surreale.
 
Prendendo per buono quanto scritto nell'articolo, AZ, compagnia che prede 4-500 M€ ogni anno, dovrebbe convincere qualcuno ad investire soldi con la prospettiva di avere perdite sino al 2021 e che, nella remota ipotesi di un utile, dovrebbe rassegnarsi a vederne assegnato la maggior parte ad EY.
Mi sembra surreale.


Con Etihad ci sono riusciti...
 
Prendendo per buono quanto scritto nell'articolo, AZ, compagnia che prede 4-500 M€ ogni anno, dovrebbe convincere qualcuno ad investire soldi con la prospettiva di avere perdite sino al 2021 e che, nella remota ipotesi di un utile, dovrebbe rassegnarsi a vederne assegnato la maggior parte ad EY.
Mi sembra surreale.

La disparità tra aerei di corto/medio e lungo raggio sarà ancora ampia. Nel futuro si renderà necessario un nuovo piano industriale... Gira e rigira sempre là siamo.
 
Dimettersi tutti no vero? Ma il Governo, che tanto ha fatto per questi inqualificabili personaggi (tutti) pensa di sedersi ancora ad ascoltarli? Ma la vergogna di fronte al popolo italiano non appartiene a questo Governo? Almeno un sussulto di dignita' di fronte a questa penosa comica che dura da troppi anni e che risponde al nome di Alitalia....forse una soluzione potrebbe essere cominciare a cambiare nome...
 
Quello che non capisco è come possono pensare di mettere 20 wb in più tagliando il corto e medio che li alimentano
 
Dimettersi tutti no vero? Ma il Governo, che tanto ha fatto per questi inqualificabili personaggi (tutti) pensa di sedersi ancora ad ascoltarli? Ma la vergogna di fronte al popolo italiano non appartiene a questo Governo? Almeno un sussulto di dignita' di fronte a questa penosa comica che dura da troppi anni e che risponde al nome di Alitalia....forse una soluzione potrebbe essere cominciare a cambiare nome...

Il 20 ottobre in un incontro tra governo e vertici AZ si e' andati in tutt'altra direzione..


(ROMA (Reuters) - I vertici di Alitalia hanno incontrato oggi a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e hanno ribadito al governo l'impegno per lo sviluppo della compagnia.

Nel corso dell'incontro, spiega la compagnia in una nota, i rappresentanti "di Alitalia hanno confermato l'impegno industriale e di sviluppo della compagnia".

Il vicepresidente James Hogan ha commentato la visita dicendo di essere "molto soddisfatto di questo incontro", definito "utile e costruttivo e durante il quale si è riaffermato un rapporto di fiducia e collaborazione con il governo, fondamentale per le sfide future della compagnia".

Per Alitalia erano presenti il presidente di Luca Cordero di Montezemolo, Hogan (che è anche presidente e amministratore delegato del Gruppo Etihad Airways, azionista di minoranza con il 49%) e l'amministratore delegato Cramer Ball.

Nelle scorse settimane dai rappresentanti di Etihad erano arrivate lamentele per presunte mancanze del governo italiano ad alcune delle richieste avanzate da Etihad, e accettate da parte italiana, al momento dell'acquisto della quota in Alitalia.

Fra l'altro i riferimenti erano alla possibilità di un maggior utilizzo dell'aeroporto di Linate. Una richiesta italiana in tal senso è in attesa di risposta dalla Ue, aveva risposto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio)
 
Con Etihad ci sono riusciti...
Con EY ci sono riusciti perchè qualcuno ad Abu Dhabi era in preda ad atti di onanismo ogni volta che nel mappamondo compariva la nuova bandierina di qualche compagnia fallita raccattata in giro per il globo.
Non credo che ci sia qualcuno disposto a replicare questo modello di business...
 
Prendendo per buono quanto scritto nell'articolo, AZ, compagnia che prede 4-500 M€ ogni anno, dovrebbe convincere qualcuno ad investire soldi con la prospettiva di avere perdite sino al 2021 e che, nella remota ipotesi di un utile, dovrebbe rassegnarsi a vederne assegnato la maggior parte ad EY.
Mi sembra surreale.

Quell'articolo mi sembra solo la velina di Alitalia che deve portare a casa un bel po' di esuberi.
Anche la storiella del poliziotto buono (Montezemolo) e di quello cattivo (Hogan) è una barzelletta.
 
Stato
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