Thread Alitalia - Luglio 2016


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Il thread sullo sciopero è già stato chiuso, le posizioni dei singoli utenti del forum sono sin troppo note, pertanto non c'è bisogno di rinfocolare un dibattito che sfocia sistematicamente in diatriba da cortile. Lasciamo scioperare gli scioperanti, godiamoci i disagi che colpiranno i passeggeri e vediamo come evolverà la situazione sia a livello aziendale, sia di affetto e comprensione da parte dell'unica parte che deve ingoiare i rospi, cioè la clientela.
 
Ma possiamo smetterla per una buona volta di parlare di CFS??? Abbiamo appurato credo abbastanza bene che non sono stati, non sono, e non saranno il reale motivo delle tensioni in essere tra azienda e personale. Che senso ha continuare a ricicciarli ogni volta?
 
L'articolo di per sè non spiega nulla, e potremmo discutere della questione solamente con qualche notizia di prima mano.
Insomma: il pilota è per qualche motivo andato fuori ore o prima della partenza sapeva che sarebbe andato fuori ore (come mai?), oppure ha avuto un problema fisico per cui non si è sentito bene?
Personalmente preferisco 16 h di ritardo piuttosto che avere davanti una persona che non si sente in condizioni di pilotare.
Vorrei solo capire come si sono svolti realmente i fatti.
 
Provo a dire la mia su questo OT: il punto di partenza sono le regole FTL (flight time limitations) che regolano i limiti di impiego equipaggi e relativi tempi di servizio/volo/riserva/riposo di tutte quelle attività che questi svolgono (dal volo alla riseva, ai transfer al lavoro d'ufficio o simulatore ecc). Il legislatore è passato dalle vecchie JAA Ftl alle nuove EASA FTL, queste ultime sono meno stringenti delle precedenti. Il legislatore si è però reso conto che la regola non si adatta a tutti gli scenari e che se utilizzata massimizzandola, potrebbe portare alla cosiddetta "fatigue". Quindi ha chiesto che a corredo delle Easa Ftl le Compagnie aeree si dotassero di un FRMS fatigue risk management system in modo da attenuare il rischio di turnazioni che portino alla cosiddetta fatica. Nonostante ciò, il legislatore ha anche capito che nessun algoritmo o sistema di prevenzione o altro, sia in grado di capire se il navigante sia affaticato o meno e ha riposto nel singolo individuo la possibilità di dichiararsi "fatigued". Sarà poi compito della Compagnia acclarare il motivo che ha portato a questo episodio e cercare di capire se è un fatto isolato oppure una tendenza, se quella turnazione specifica vada riviste e corretta ecc.
In mezzo a tutto ciò ci sta anche il NO FIT TO FLY che è un altro modo per dichiararsi inabili al volo anche se non malati e non fatigued (ad esempio: sono stato 4giorni a casa di riposo, vado a dormire alle 21 per presentarmi domattina alle 06:30, ma ogni venti minuti il bimbo del vicino urlava e piangeva e non ho chiuso occhio...).
Questo è il riassunto del riassunto del riassunto, ma la materia è vasta e ci hanno lavorato e ci stanno ancora lavorando fior fiore di esperti.
 
L'articolo di per sè non spiega nulla, e potremmo discutere della questione solamente con qualche notizia di prima mano.
Insomma: il pilota è per qualche motivo andato fuori ore o prima della partenza sapeva che sarebbe andato fuori ore (come mai?), oppure ha avuto un problema fisico per cui non si è sentito bene?
Personalmente preferisco 16 h di ritardo piuttosto che avere davanti una persona che non si sente in condizioni di pilotare.
Vorrei solo capire come si sono svolti realmente i fatti.

Provo a dire la mia su questo OT: il punto di partenza sono le regole FTL (flight time limitations) che regolano i limiti di impiego equipaggi e relativi tempi di servizio/volo/riserva/riposo di tutte quelle attività che questi svolgono (dal volo alla riseva, ai transfer al lavoro d'ufficio o simulatore ecc). Il legislatore è passato dalle vecchie JAA Ftl alle nuove EASA FTL, queste ultime sono meno stringenti delle precedenti. Il legislatore si è però reso conto che la regola non si adatta a tutti gli scenari e che se utilizzata massimizzandola, potrebbe portare alla cosiddetta "fatigue". Quindi ha chiesto che a corredo delle Easa Ftl le Compagnie aeree si dotassero di un FRMS fatigue risk management system in modo da attenuare il rischio di turnazioni che portino alla cosiddetta fatica. Nonostante ciò, il legislatore ha anche capito che nessun algoritmo o sistema di prevenzione o altro, sia in grado di capire se il navigante sia affaticato o meno e ha riposto nel singolo individuo la possibilità di dichiararsi "fatigued". Sarà poi compito della Compagnia acclarare il motivo che ha portato a questo episodio e cercare di capire se è un fatto isolato oppure una tendenza, se quella turnazione specifica vada riviste e corretta ecc.
In mezzo a tutto ciò ci sta anche il NO FIT TO FLY che è un altro modo per dichiararsi inabili al volo anche se non malati e non fatigued (ad esempio: sono stato 4giorni a casa di riposo, vado a dormire alle 21 per presentarmi domattina alle 06:30, ma ogni venti minuti il bimbo del vicino urlava e piangeva e non ho chiuso occhio...).
Questo è il riassunto del riassunto del riassunto, ma la materia è vasta e ci hanno lavorato e ci stanno ancora lavorando fior fiore di esperti.

Sulla questione del volo ritardato di sedici ore, direi di fare un bel reset. Ho tolto qualche decina di post polemici, offensivi o altrimenti inutili.

Ripartiamo dai due post citati qua sopra che mi sembrano costituire un buon punto di partenza per la discussione.
 
Aggiungo la mia personale opinione: fossi un passeggero sarei frustrato dall'entità del ritardo ma capirei. Eviterei paragoni con altre attività professionali: non si può, non si deve chiedere a una persona esausta di pilotare un aereo. E' sicuramente raro che un pilota invochi eccessiva stanchezza e rinunci a un volo - le poche volte che accade bisogna farsene una ragione.
 
Aggiungo la mia personale opinione: fossi un passeggero sarei frustrato dall'entità del ritardo ma capirei. Eviterei paragoni con altre attività professionali: non si può, non si deve chiedere a una persona esausta di pilotare un aereo. E' sicuramente raro che un pilota invochi eccessiva stanchezza e rinunci a un volo - le poche volte che accade bisogna farsene una ragione.

Ottimo intervento !
 
Aggiungo la mia personale opinione: fossi un passeggero sarei frustrato dall'entità del ritardo ma capirei. Eviterei paragoni con altre attività professionali: non si può, non si deve chiedere a una persona esausta di pilotare un aereo. E' sicuramente raro che un pilota invochi eccessiva stanchezza e rinunci a un volo - le poche volte che accade bisogna farsene una ragione.

Penso che tutti se ne facciano una ragione, si voleva capire meglio la dinamica e cosa possa aver portato il piLota ad una simile decisione
 
..... E' sicuramente raro che un pilota invochi eccessiva stanchezza e rinunci a un volo....

Evidenzio questa frase del tuo ottimo intervento, aggiungendomi ai complimenti già sopra riportati, in quanto credo che sia la realtà del 99,9999% dei casi. In questi non conteggio scioperi bianchi o aquile selvagge, ovviamente.
 
Penso che tutti se ne facciano una ragione, si voleva capire meglio la dinamica e cosa possa aver portato il piLota ad una simile decisione


Nel link è scritto pochissimo e mancano conferme. Secondo me la domanda è una sola: il volo AZ827 parte da BEY alle 4.25 del mattino - l'equipaggio è il medesimo che effettua la 826 da FCO con partenza alle 22 e arrivo alle 2.00? In caso affermativo penso sia statisticamente inevitabile - nell'arco dell'anno - avere qualche problema di sonno.
 
Nel link è scritto pochissimo e mancano conferme. Secondo me la domanda è una sola: il volo AZ827 parte da BEY alle 4.25 del mattino - l'equipaggio è il medesimo che effettua la 826 da FCO con partenza alle 22 e arrivo alle 2.00? In caso affermativo penso sia statisticamente inevitabile - nell'arco dell'anno - avere qualche problema di sonno.

Io ho preso il volo AZ 826, serata con un po' di vento a favore 2h35m dopo il decollo avevamo appoggiato di nuovo le ruote a terra al Rafic Hariri. Volo in sé non particolarmente lungo quindi

La sosta è all'incirca di 2h mezza, mi sembra che l'equipaggio fosse poi lo stesso che sarebbe tornato a Roma con AZ 827. Però non ho la certezza perché al ritorno presi AZ 825 che parte nel pomeriggio da BEY.

Immagino che la sosta venga usata un pochettino per riposarsi, spengono le luci a bordo anche mi pare di ricordare, ma può essere giusto un sonnellino di 1h e mezza

Detto questo il fatto di sentirsi stanco può succedere in svariate situazioni, magari il pilota era partito già stanco per altri motivi e dopo il volo di andata ne aveva accumulata solo dell'altra non sentendosi in grado di essere in condizioni di volare. Questo a prescindere dai turni soste e orari particolari
 
Aggiungo la mia personale opinione: fossi un passeggero sarei frustrato dall'entità del ritardo ma capirei. Eviterei paragoni con altre attività professionali: non si può, non si deve chiedere a una persona esausta di pilotare un aereo. E' sicuramente raro che un pilota invochi eccessiva stanchezza e rinunci a un volo - le poche volte che accade bisogna farsene una ragione.

Quoto...ma in quel caso io, da passeggero, gradirei essere riprometto sul primo volo disponibile...

A.
 
Nel link è scritto pochissimo e mancano conferme. Secondo me la domanda è una sola: il volo AZ827 parte da BEY alle 4.25 del mattino - l'equipaggio è il medesimo che effettua la 826 da FCO con partenza alle 22 e arrivo alle 2.00? In caso affermativo penso sia statisticamente inevitabile - nell'arco dell'anno - avere qualche problema di sonno.

Può essere ma devi calcolare il totale ore e capire che riposi aveva avuto in precedenza.
 
commissione di garanzia riduce sciopero del 23 p.v. dalle 10 alle 18
trattativa azienda e sindacati interrotta
 
Nel link è scritto pochissimo e mancano conferme. Secondo me la domanda è una sola: il volo AZ827 parte da BEY alle 4.25 del mattino - l'equipaggio è il medesimo che effettua la 826 da FCO con partenza alle 22 e arrivo alle 2.00? In caso affermativo penso sia statisticamente inevitabile - nell'arco dell'anno - avere qualche problema di sonno.

Appunto perchè l'articolo era scarno si era cercato di capire di più. Il ritardo è invece confermato.
 
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