Provo a dire la mia su questo OT: il punto di partenza sono le regole FTL (flight time limitations) che regolano i limiti di impiego equipaggi e relativi tempi di servizio/volo/riserva/riposo di tutte quelle attività che questi svolgono (dal volo alla riseva, ai transfer al lavoro d'ufficio o simulatore ecc). Il legislatore è passato dalle vecchie JAA Ftl alle nuove EASA FTL, queste ultime sono meno stringenti delle precedenti. Il legislatore si è però reso conto che la regola non si adatta a tutti gli scenari e che se utilizzata massimizzandola, potrebbe portare alla cosiddetta "fatigue". Quindi ha chiesto che a corredo delle Easa Ftl le Compagnie aeree si dotassero di un FRMS fatigue risk management system in modo da attenuare il rischio di turnazioni che portino alla cosiddetta fatica. Nonostante ciò, il legislatore ha anche capito che nessun algoritmo o sistema di prevenzione o altro, sia in grado di capire se il navigante sia affaticato o meno e ha riposto nel singolo individuo la possibilità di dichiararsi "fatigued". Sarà poi compito della Compagnia acclarare il motivo che ha portato a questo episodio e cercare di capire se è un fatto isolato oppure una tendenza, se quella turnazione specifica vada riviste e corretta ecc.
In mezzo a tutto ciò ci sta anche il NO FIT TO FLY che è un altro modo per dichiararsi inabili al volo anche se non malati e non fatigued (ad esempio: sono stato 4giorni a casa di riposo, vado a dormire alle 21 per presentarmi domattina alle 06:30, ma ogni venti minuti il bimbo del vicino urlava e piangeva e non ho chiuso occhio...).
Questo è il riassunto del riassunto del riassunto, ma la materia è vasta e ci hanno lavorato e ci stanno ancora lavorando fior fiore di esperti.