Mia personale chiave di lettura degli ultimi eventi.
Il governo non è contento della proposta LH, perchè politicamente penalizzante sotto ogni punto di vista: esuberi, network, prestito ponte e non ultimo lo scarso potere politico residuo che rimarrebbe nelle mani di Roma.
Attraverso i pennivendoli amici, ha tentato di rinfocolare la tesi della concorrenza serrata per accaparrasi AZ, aggiungendo al già variegato menù, anche AFKL (che ha smentito alla velocità della luce...).
A questo punto Spohr deve essersi incaxxato un attimo, perchè poco in attitudine di continuare a farsi prendere per il cuxo. Da gente di quella levatura poi... E così ha preso carta e penna scrivendo a Calenda che finchè AZ non sarà ristrutturata, se la possono tenere, insieme alla lista arcobaleno dei presunti pretendenti, che si vorrebbe far presumere sarebbero ben lieti di portarsi a casa l'osso così com'è.
Non casualmente è venuta fuori anche la rogna della notifica del prestito alla UE e scommetterei il mio cent che Berlino non sia estranea al (per ora parziale) allungamento del guinzaglio della Commissione sui 900 M€ passati ad AZ. La quale NON è stata ristrutturata dai commissari e con ogni probabilità continua a perdere soldi, a dispetto delle dichiarazioni sul prestito perennemente intonso.
Per cui nonostante le migliaia di rosei articoli di giornale, la compagnia resta sotto countdown. Sia per ragioni economiche, che legali (l'AS non è eterna).
Ora il governo si trova quindi di fronte all'opzione se accelerare o rinviare la vendita. E vista la pusillanimità che contraddistingue gran parte della classe politica, è sempre più probabile la seconda. Perchè alle elezioni non farebbe perdere voti. Tanto a Marzo e nei mesi successivi AZ riuscirà comunque ad andare avanti con la liquidità garantita dal prestito. Poi si vedrà.
E toccherà al prossimo governo prendere in mano la situazione. Ma siccome non è scontato che con l'attuale frammentazione partitica si raggiunga un'intesa in tempi rapidi dopo il voto, si potrebbe affacciare all'orizzonte uno scenario dove AZ andrebbe verso l'esaurimento della propria liquidità. E un governo debole (se non addirittura quello ante elezioni rimasto per il disbrigo degli affari correnti), difficilmente potrebbe scucire altri soldi di fronte alla palese impossibilità di rimborsare il prestito precedente. Anche la UE a questo punto avrebbe buon gioco a mettere un "nein" vincolante.
Come già successo con EY, forse in quel momento, con l'approssimarsi dell'emergenza, si riproverebbe con una vendita di AZ anticipata dalla famigerata ristrutturazione. Che a fronte di una reale prospettiva di fallimento, sarebbe probabilmente accettata dai più (quelli col cuxo parato).
E a quel punto (suppongo in autunno-fine anno) allora si che la compagnia potrebbe essere interessante per LH e non solo.
Se tutto questo dovesse verificarsi, andrebbe rilevato che presumibilmente tutti o quasi i 900 M€ sarebbero già stati persi per sostenere AZ fino ad esaurimento degli stessi, ma mi sembra chiaro che questo per la politica non costituisca un problema.
Piu' che ottima chiave di lettura Belumosi, bene ha fatto CS a far capire che aria tira a Colonia e che c'e' ben poca voglia di farsi prendere per il sedere.