Thread Alitalia - Gennaio 2018


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Mia personale chiave di lettura degli ultimi eventi.
Il governo non è contento della proposta LH, perchè politicamente penalizzante sotto ogni punto di vista: esuberi, network, prestito ponte e non ultimo lo scarso potere politico residuo che rimarrebbe nelle mani di Roma.
Attraverso i pennivendoli amici, ha tentato di rinfocolare la tesi della concorrenza serrata per accaparrasi AZ, aggiungendo al già variegato menù, anche AFKL (che ha smentito alla velocità della luce...).
A questo punto Spohr deve essersi incaxxato un attimo, perchè poco in attitudine di continuare a farsi prendere per il cuxo. Da gente di quella levatura poi... E così ha preso carta e penna scrivendo a Calenda che finchè AZ non sarà ristrutturata, se la possono tenere, insieme alla lista arcobaleno dei presunti pretendenti, che si vorrebbe far presumere sarebbero ben lieti di portarsi a casa l'osso così com'è.
Non casualmente è venuta fuori anche la rogna della notifica del prestito alla UE e scommetterei il mio cent che Berlino non sia estranea al (per ora parziale) allungamento del guinzaglio della Commissione sui 900 M€ passati ad AZ. La quale NON è stata ristrutturata dai commissari e con ogni probabilità continua a perdere soldi, a dispetto delle dichiarazioni sul prestito perennemente intonso.
Per cui nonostante le migliaia di rosei articoli di giornale, la compagnia resta sotto countdown. Sia per ragioni economiche, che legali (l'AS non è eterna).
Ora il governo si trova quindi di fronte all'opzione se accelerare o rinviare la vendita. E vista la pusillanimità che contraddistingue gran parte della classe politica, è sempre più probabile la seconda. Perchè alle elezioni non farebbe perdere voti. Tanto a Marzo e nei mesi successivi AZ riuscirà comunque ad andare avanti con la liquidità garantita dal prestito. Poi si vedrà.
E toccherà al prossimo governo prendere in mano la situazione. Ma siccome non è scontato che con l'attuale frammentazione partitica si raggiunga un'intesa in tempi rapidi dopo il voto, si potrebbe affacciare all'orizzonte uno scenario dove AZ andrebbe verso l'esaurimento della propria liquidità. E un governo debole (se non addirittura quello ante elezioni rimasto per il disbrigo degli affari correnti), difficilmente potrebbe scucire altri soldi di fronte alla palese impossibilità di rimborsare il prestito precedente. Anche la UE a questo punto avrebbe buon gioco a mettere un "nein" vincolante.
Come già successo con EY, forse in quel momento, con l'approssimarsi dell'emergenza, si riproverebbe con una vendita di AZ anticipata dalla famigerata ristrutturazione. Che a fronte di una reale prospettiva di fallimento, sarebbe probabilmente accettata dai più (quelli col cuxo parato).
E a quel punto (suppongo in autunno-fine anno) allora si che la compagnia potrebbe essere interessante per LH e non solo.
Se tutto questo dovesse verificarsi, andrebbe rilevato che presumibilmente tutti o quasi i 900 M€ sarebbero già stati persi per sostenere AZ fino ad esaurimento degli stessi, ma mi sembra chiaro che questo per la politica non costituisca un problema.

Piu' che ottima chiave di lettura Belumosi, bene ha fatto CS a far capire che aria tira a Colonia e che c'e' ben poca voglia di farsi prendere per il sedere.
 
Belumosi tutto corretto quello dici tranne la durata del prestito ponte: con 900 mln anche l' attuale Az (con qualche taglio fatto) ha liquidità per almeno 2 anni.
LH capendo che era l' unica realmente interessata ha tirato la corda sapendo che non c' erano altre opzioni ma come ha detto, le condizioni di LH non era "politicamente" accettabili con tagli pesanti di personale, network e economiche (prestito ponte). Quindi hanno preferito non decidere nulla viste le elezioni tirando in ballo presunte coalizioni piuttosto improbabili (l' unica possibile sarebbe Delta). In sostanza Gubitosi andrà avanti almeno per tutto il 2018 salvo altri cambi repentini.
Su AB se la procedura vi è sembrata limpida, beh contenti voi ...
 
Una domanda, perché gente che non lavora in Az da oltre 5 anni ha ancora sconti come l' ID90 ?
 
Mia personale chiave di lettura degli ultimi eventi.
Il governo non è contento della proposta LH, perchè politicamente penalizzante sotto ogni punto di vista: esuberi, network, prestito ponte e non ultimo lo scarso potere politico residuo che rimarrebbe nelle mani di Roma.
Attraverso i pennivendoli amici, ha tentato di rinfocolare la tesi della concorrenza serrata per accaparrasi AZ, aggiungendo al già variegato menù, anche AFKL (che ha smentito alla velocità della luce...).
A questo punto Spohr deve essersi incaxxato un attimo, perchè poco in attitudine di continuare a farsi prendere per il cuxo. Da gente di quella levatura poi... E così ha preso carta e penna scrivendo a Calenda che finchè AZ non sarà ristrutturata, se la possono tenere, insieme alla lista arcobaleno dei presunti pretendenti, che si vorrebbe far presumere sarebbero ben lieti di portarsi a casa l'osso così com'è.
Non casualmente è venuta fuori anche la rogna della notifica del prestito alla UE e scommetterei il mio cent che Berlino non sia estranea al (per ora parziale) allungamento del guinzaglio della Commissione sui 900 M€ passati ad AZ. La quale NON è stata ristrutturata dai commissari e con ogni probabilità continua a perdere soldi, a dispetto delle dichiarazioni sul prestito perennemente intonso.
Per cui nonostante le migliaia di rosei articoli di giornale, la compagnia resta sotto countdown. Sia per ragioni economiche, che legali (l'AS non è eterna).
Ora il governo si trova quindi di fronte all'opzione se accelerare o rinviare la vendita. E vista la pusillanimità che contraddistingue gran parte della classe politica, è sempre più probabile la seconda. Perchè alle elezioni non farebbe perdere voti. Tanto a Marzo e nei mesi successivi AZ riuscirà comunque ad andare avanti con la liquidità garantita dal prestito. Poi si vedrà.
E toccherà al prossimo governo prendere in mano la situazione. Ma siccome non è scontato che con l'attuale frammentazione partitica si raggiunga un'intesa in tempi rapidi dopo il voto, si potrebbe affacciare all'orizzonte uno scenario dove AZ andrebbe verso l'esaurimento della propria liquidità. E un governo debole (se non addirittura quello ante elezioni rimasto per il disbrigo degli affari correnti), difficilmente potrebbe scucire altri soldi di fronte alla palese impossibilità di rimborsare il prestito precedente. Anche la UE a questo punto avrebbe buon gioco a mettere un "nein" vincolante.
Come già successo con EY, forse in quel momento, con l'approssimarsi dell'emergenza, si riproverebbe con una vendita di AZ anticipata dalla famigerata ristrutturazione. Che a fronte di una reale prospettiva di fallimento, sarebbe probabilmente accettata dai più (quelli col cuxo parato).
E a quel punto (suppongo in autunno-fine anno) allora si che la compagnia potrebbe essere interessante per LH e non solo.
Se tutto questo dovesse verificarsi, andrebbe rilevato che presumibilmente tutti o quasi i 900 M€ sarebbero già stati persi per sostenere AZ fino ad esaurimento degli stessi, ma mi sembra chiaro che questo per la politica non costituisca un problema.

+1, ottimo ed interessante analisi.
 
Dal sole 24 ore di oggi

Trasporti. In pista Lufthansa, Cerberus ed easyJet-Air France con l’interesse anche di Delta Airlines
Calenda: per Alitalia tre pretendenti
Mara Monti
Giorgio Pogliotti
Il governo italiano conferma che sono tre i pretendenti di Alitalia: Lufthansa, Cerberus e la costituenda cordata easyJet-AirFrance-Klm. Sullo sfondo anche la compagnia americana Delta Air Lines che si è fatta avanti nel manifestare interesse al dossier, senza escludere di aggregarsi in un secondo tempo a una delle cordate. Intanto, il Mise è pronto ad inviare a Bruxelles la notifica del prestito ponte per Alitalia, prima della scadenza del 20 gennaio. Il governo si aspetta un via libera dalla Commissione Ue, considerando che si tratta di un prestito avvenuto a tassi di mercato - prossimi al 10% - e destinato alla vendita, dunque considerato “recuperabili”, concesso per un periodo limitato (la scadenza per il rimborso è fissata per il 30 settembre). La notifica non solleva particolari preoccupazioni, dunque, e serve a dimostrare che il prestito ponte da complessivi 900 milioni non viola le norme europee sugli aiuti di Stato, che vietano un salvataggi pubblici o aiuti a fondo perduto concessi alle aziende, tutte misure che alterano la libera concorrenza. L’Antitrust europeo si è mosso sulla base degli esposti presentati dai competitor di Alitalia. Quanto ai commissari di Alitalia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, trascorreranno un weekend di lavoro in vista dell’incontro lunedì con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda per una valutazione delle offerte finora arrivate: «Per me l’obiettivo è chiudere bene e presto per non sprecare i soldi degli italiani», ha risposto il ministro ai giornalisti, aggiungendo che «l’obiettivo è di chiudere prima delle elezioni un accordo». Come si concluderà? «Abbiamo tre offerte, lunedì incontro i commissari per sapere che tipo di offerte sono. Poi si aprirà una fase in cui si vedrà quale l’offerta migliore o migliorabile». Calenda ha confermato i nomi di Lufthansa, AirFrance-easyJet e Cerberus «ancorché voglio vedere in quale modalità». Quanto all’impatto sugli 11.500 dipendenti: «Penso che ci saranno degli esuberi», ha detto Calenda rifiutando l’ipotesi dei 2mila dipendenti in sovrannumero che avrebbe indicato Lufthansa. «Ricordo - prosegue Calenda - che c’era una proposta con pochi esuberi e che venne rigettata. Noi abbiamo messo poi dei soldi in Alitalia che i commissari stanno gestendo molto bene , il prestito è quasi intatto. Alitalia da sola non può più stare». Sul tema è intervenuto anche il premier Paolo Gentiloni che non si è voluto sbilanciare, limitandosi a dire che «Carlo Calenda e Graziano Delrio si stanno occupando della nostra ex compagnia di bandiera. L’aeroporto di Roma è l’infrastruttura principale della città e si è molto modernizzato. Se poi riuscissimo ad avere più competitività anche nelle compagnie che ci lavorano, sarebbe meglio...». Giornate convulse con incontri che si susseguono tra le due sponde dell’Atlantico: ieri a New York l’incontro al quartier generale del fondo Cerberus che doveva decidere se andare avanti con l’offerta per Alitalia anche senza easyJet. Sempre ieri a Londra vertice della compagnia low cost sulle prossime mosse in vista della decisione del governo italiano di avviare la trattativa in esclusiva. Se fino a qualche giorno fa Lufthansa appariva la favorita, nelle ultime 48 ore lo scenario è completamente cambiato con la discesa in campo del vettore francese, a cui si è aggiunta anche la compagnia americana Delta Air Lines. Delta e AirFrance-Klm hanno mostrato interesse per presentare offerte separate, chiedendo accesso alla data room di Alitalia, ma lo scenario più probabile è che scelgano poi agire insieme (Delta detiene il 10% del capitale di Air France), costituendo un’aggregazione in alleanza con easyJet.
 
Dal sole 24 ore di oggi

Trasporti. In pista Lufthansa, Cerberus ed easyJet-Air France con l’interesse anche di Delta Airlines
Calenda: per Alitalia tre pretendenti
Mara Monti
Giorgio Pogliotti
Il governo italiano conferma che sono tre i pretendenti di Alitalia: Lufthansa, Cerberus e la costituenda cordata easyJet-AirFrance-Klm. Sullo sfondo anche la compagnia americana Delta Air Lines che si è fatta avanti nel manifestare interesse al dossier, senza escludere di aggregarsi in un secondo tempo a una delle cordate. Intanto, il Mise è pronto ad inviare a Bruxelles la notifica del prestito ponte per Alitalia, prima della scadenza del 20 gennaio. Il governo si aspetta un via libera dalla Commissione Ue, considerando che si tratta di un prestito avvenuto a tassi di mercato - prossimi al 10% - e destinato alla vendita, dunque considerato “recuperabili”, concesso per un periodo limitato (la scadenza per il rimborso è fissata per il 30 settembre). La notifica non solleva particolari preoccupazioni, dunque, e serve a dimostrare che il prestito ponte da complessivi 900 milioni non viola le norme europee sugli aiuti di Stato, che vietano un salvataggi pubblici o aiuti a fondo perduto concessi alle aziende, tutte misure che alterano la libera concorrenza. L’Antitrust europeo si è mosso sulla base degli esposti presentati dai competitor di Alitalia. Quanto ai commissari di Alitalia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, trascorreranno un weekend di lavoro in vista dell’incontro lunedì con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda per una valutazione delle offerte finora arrivate: «Per me l’obiettivo è chiudere bene e presto per non sprecare i soldi degli italiani», ha risposto il ministro ai giornalisti, aggiungendo che «l’obiettivo è di chiudere prima delle elezioni un accordo». Come si concluderà? «Abbiamo tre offerte, lunedì incontro i commissari per sapere che tipo di offerte sono. Poi si aprirà una fase in cui si vedrà quale l’offerta migliore o migliorabile». Calenda ha confermato i nomi di Lufthansa, AirFrance-easyJet e Cerberus «ancorché voglio vedere in quale modalità». Quanto all’impatto sugli 11.500 dipendenti: «Penso che ci saranno degli esuberi», ha detto Calenda rifiutando l’ipotesi dei 2mila dipendenti in sovrannumero che avrebbe indicato Lufthansa. «Ricordo - prosegue Calenda - che c’era una proposta con pochi esuberi e che venne rigettata. Noi abbiamo messo poi dei soldi in Alitalia che i commissari stanno gestendo molto bene , il prestito è quasi intatto. Alitalia da sola non può più stare». Sul tema è intervenuto anche il premier Paolo Gentiloni che non si è voluto sbilanciare, limitandosi a dire che «Carlo Calenda e Graziano Delrio si stanno occupando della nostra ex compagnia di bandiera. L’aeroporto di Roma è l’infrastruttura principale della città e si è molto modernizzato. Se poi riuscissimo ad avere più competitività anche nelle compagnie che ci lavorano, sarebbe meglio...». Giornate convulse con incontri che si susseguono tra le due sponde dell’Atlantico: ieri a New York l’incontro al quartier generale del fondo Cerberus che doveva decidere se andare avanti con l’offerta per Alitalia anche senza easyJet. Sempre ieri a Londra vertice della compagnia low cost sulle prossime mosse in vista della decisione del governo italiano di avviare la trattativa in esclusiva. Se fino a qualche giorno fa Lufthansa appariva la favorita, nelle ultime 48 ore lo scenario è completamente cambiato con la discesa in campo del vettore francese, a cui si è aggiunta anche la compagnia americana Delta Air Lines. Delta e AirFrance-Klm hanno mostrato interesse per presentare offerte separate, chiedendo accesso alla data room di Alitalia, ma lo scenario più probabile è che scelgano poi agire insieme (Delta detiene il 10% del capitale di Air France), costituendo un’aggregazione in alleanza con easyJet.

Quindi il sole insiste.
Mentre AFKLM con un comunicato ufficiale dice di no.
Vabbè.
 
Questa storia di easyjet+AirFrance è molto strana: eJ e AF, almeno qui in Francia, sono ai ferri corti. Basti pensare che eZJ è numero 2 a Roissy CDG e a ORY compete diretramente su alcune delle tratte più redditizie (TLS, NCE, VCE, LIN). Poi, tutto è possibile, tipo "io mi pappo il cross country e tu il feed per il lungo", ma veramente questo binomio stride tanto.
 
Mia personale chiave di lettura degli ultimi eventi.
Il governo non è contento della proposta LH, perchè politicamente penalizzante sotto ogni punto di vista: esuberi, network, prestito ponte e non ultimo lo scarso potere politico residuo che rimarrebbe nelle mani di Roma.
Attraverso i pennivendoli amici, ha tentato di rinfocolare la tesi della concorrenza serrata per accaparrasi AZ, aggiungendo al già variegato menù, anche AFKL (che ha smentito alla velocità della luce...).
A questo punto Spohr deve essersi incaxxato un attimo, perchè poco in attitudine di continuare a farsi prendere per il cuxo. Da gente di quella levatura poi... E così ha preso carta e penna scrivendo a Calenda che finchè AZ non sarà ristrutturata, se la possono tenere, insieme alla lista arcobaleno dei presunti pretendenti, che si vorrebbe far presumere sarebbero ben lieti di portarsi a casa l'osso così com'è.
Non casualmente è venuta fuori anche la rogna della notifica del prestito alla UE e scommetterei il mio cent che Berlino non sia estranea al (per ora parziale) allungamento del guinzaglio della Commissione sui 900 M€ passati ad AZ. La quale NON è stata ristrutturata dai commissari e con ogni probabilità continua a perdere soldi, a dispetto delle dichiarazioni sul prestito perennemente intonso.
Per cui nonostante le migliaia di rosei articoli di giornale, la compagnia resta sotto countdown. Sia per ragioni economiche, che legali (l'AS non è eterna).
Ora il governo si trova quindi di fronte all'opzione se accelerare o rinviare la vendita. E vista la pusillanimità che contraddistingue gran parte della classe politica, è sempre più probabile la seconda. Perchè alle elezioni non farebbe perdere voti. Tanto a Marzo e nei mesi successivi AZ riuscirà comunque ad andare avanti con la liquidità garantita dal prestito. Poi si vedrà.
E toccherà al prossimo governo prendere in mano la situazione. Ma siccome non è scontato che con l'attuale frammentazione partitica si raggiunga un'intesa in tempi rapidi dopo il voto, si potrebbe affacciare all'orizzonte uno scenario dove AZ andrebbe verso l'esaurimento della propria liquidità. E un governo debole (se non addirittura quello ante elezioni rimasto per il disbrigo degli affari correnti), difficilmente potrebbe scucire altri soldi di fronte alla palese impossibilità di rimborsare il prestito precedente. Anche la UE a questo punto avrebbe buon gioco a mettere un "nein" vincolante.
Come già successo con EY, forse in quel momento, con l'approssimarsi dell'emergenza, si riproverebbe con una vendita di AZ anticipata dalla famigerata ristrutturazione. Che a fronte di una reale prospettiva di fallimento, sarebbe probabilmente accettata dai più (quelli col cuxo parato).
E a quel punto (suppongo in autunno-fine anno) allora si che la compagnia potrebbe essere interessante per LH e non solo.
Se tutto questo dovesse verificarsi, andrebbe rilevato che presumibilmente tutti o quasi i 900 M€ sarebbero già stati persi per sostenere AZ fino ad esaurimento degli stessi, ma mi sembra chiaro che questo per la politica non costituisca un problema.

Complimenti. condivido.
 
Una domanda, perché gente che non lavora in Az da oltre 5 anni ha ancora sconti come l' ID90 ?

Perche' un operazione win-win che permette all'azienda di racimolare qualche decina di euro su sedili che altrimenti volerebbero vuoti,non avendo gli ID90 la possibilita' di prenotazione e quindi di bloccare un pagante full fare.
Un po' come quando un negozio fa i saldi per racimolare qualcosa, su oggetti che altrimenti andrebbero buttati.
 
Perche' un operazione win-win che permette all'azienda di racimolare qualche decina di euro su sedili che altrimenti volerebbero vuoti,non avendo gli ID90 la possibilita' di prenotazione e quindi di bloccare un pagante full fare.
Un po' come quando un negozio fa i saldi per racimolare qualcosa, su oggetti che altrimenti andrebbero buttati.

Una concezione del win-win veramente avveniristica.
 
Belumosi tutto corretto quello dici tranne la durata del prestito ponte: con 900 mln anche l' attuale Az (con qualche taglio fatto) ha liquidità per almeno 2 anni.

Scusa ma su che basi lo dici? In realtà di come vanno i conti in AZ, di cosa viene pagato e cosa viene differito, di come stanno risparmiando o tirando su cassa (da scemenze tipo gli amenity kit pre-EY riciclati fino alle promozioni che scadono alle 23:59 per poi riprendere identiche alle 00:01), ecc... Se la compagnia fosse in cosi' buona salute, come i Commissari, le veline, i patrioti e fanatici, vorrebbero farci credere, quale era lo scopo di incrementare il prestito da 600 a 900 milioni nello stesso tempo in cui si ripeteva che era sano e intonso?
La mia personale opinione, ovviamente da verificare, e' che ad un certo punto tutto il differito dovrà essere contabilizzato, e a quel punto la cassa iniziera' ad essere erosa rapidamente. Quanto lontano (o vicino) sia quel momento nessuno di noi lo sa, ma se la strategia negoziale e' un buon indicatore, possiamo immaginarcelo.
 
Scusa ma su che basi lo dici? In realtà di come vanno i conti in AZ, di cosa viene pagato e cosa viene differito, di come stanno risparmiando o tirando su cassa (da scemenze tipo gli amenity kit pre-EY riciclati fino alle promozioni che scadono alle 23:59 per poi riprendere identiche alle 00:01), ecc... Se la compagnia fosse in cosi' buona salute, come i Commissari, le veline, i patrioti e fanatici, vorrebbero farci credere, quale era lo scopo di incrementare il prestito da 600 a 900 milioni nello stesso tempo in cui si ripeteva che era sano e intonso?
La mia personale opinione, ovviamente da verificare, e' che ad un certo punto tutto il differito dovrà essere contabilizzato, e a quel punto la cassa iniziera' ad essere erosa rapidamente. Quanto lontano (o vicino) sia quel momento nessuno di noi lo sa, ma se la strategia negoziale e' un buon indicatore, possiamo immaginarcelo.

Mi sono basato sui dati ufficiali che i Commisari hanno comunicato e non sulla cassa disponibile.
Tra l' altro hanno messo (o metteranno) 6-8 macchine risparmiando sui leasing lasciando inalterato il numero di voli (se non aumentato).
Credo che giudicare la cassa dalle offerte su posti marginali in un periodo di bassa stagione mi sembra un pochino superficiale.
Comunque per me con 800 mln dovrebbero riuscire ad arrivare a Ottobre-Novembre senza problemi di cassa (per questo l' aumento del prestito ponte a 900 mln).
Poi che il prestito non verrà mai restituito sono d' accordo con te.
 
Mi sono basato sui dati ufficiali che i Commisari hanno comunicato e non sulla cassa disponibile.
Tra l' altro hanno messo (o metteranno) 6-8 macchine risparmiando sui leasing lasciando inalterato il numero di voli (se non aumentato).
Credo che giudicare la cassa dalle offerte su posti marginali in un periodo di bassa stagione mi sembra un pochino superficiale.
Comunque per me con 800 mln dovrebbero riuscire ad arrivare a Ottobre-Novembre senza problemi di cassa (per questo l' aumento del prestito ponte a 900 mln).
Poi che il prestito non verrà mai restituito sono d' accordo con te.

Se AZ dovesse perdere effettivamente 800 milioni in poco più di un anno significherebbe che nessuna ristrutturazione è stata fatta e sarebbe pressocchè impossibile venderla.
 
Stato
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