Thread Alitalia / Etihad - Parte II


Stato
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Infatti e a perdere i diritti sarebbe la controllata, non la holding. Forse Bonelli-Erede-Pappalardo hanno centrato l'obiettivo.


Ma come giustamente ha fatto notare qualcuno sul fol, adesso stiamo ancora a zero. Inizino a fare questa benedetta newco con ey Poi si discuterà con air france o altri della compagine sociale definitiva di Cai holding. Tutti sanno che le azioni delle banche sono in vendita
 
Roma, 5 mag. (Adnkronos/Ign) - E' cominciata la missione nel Golfo dei vertici di Alitalia. L'amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, e il presidente, Roberto Colaninno, a quanto s'apprende, sono partiti dall'aeroporto di Malpensa alla volta di Abu Dhabi con il volo Az7070 delle ore 11.55. L'atterraggio è previsto per le 20.50 ora locale. Gli incontri con il ceo di Etihad, James Hogan, sono confermati per martedì.
 
Roma, 5 mag. (Adnkronos/Ign) - E' cominciata la missione nel Golfo dei vertici di Alitalia. L'amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, e il presidente, Roberto Colaninno, a quanto s'apprende, sono partiti dall'aeroporto di Malpensa alla volta di Abu Dhabi con il volo Az7070 delle ore 11.55. L'atterraggio è previsto per le 20.50 ora locale. Gli incontri con il ceo di Etihad, James Hogan, sono confermati per martedì.

Ma il volo AZ7070 non è il volo EY88 operato con metallo EY?
 
Alitalia atterra ad Abu Dhabi Per Etihad un'offerta su misura

Per raggiungere Abu Dhabi dove oggi comincia la partita definitiva per l'alleanza tra Etihad e Alitalia, il presidente e l'ad di quest'ultima, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio, hanno volato Etihad: si sono imbarcati a Malpensa e hanno utilizzato un Airbus 330 del partner arabo, operato con doppio codice; Alitalia non effettua servizio da Milano, ma solo da Roma. Nelle loro valigette c'è la proposta messa a punto negli ultimi giorni che sarà presentata a James Hogan, il numero uno di Etihad; l'architettura, che si basa sullo scorporo da Alitalia-Cai delle attività di volo per far entrare il partner arabo in una società appositamente creata, è la risposta italiana alle richieste della controparte. Quello di oggi non sarà l'incontro definitivo, perché molti dettagli devono essere messi a punto, ma permetterà di capire se è la strada giusta. Ieri l'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, azionista e creditore di Alitalia, ha sottolineato: «La proposta che sta andando avanti è condivisa da tutti». Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha ribadito che prima di pensare a piano B o C «bisogna vedere se il lavoro fatto in questi mesi con Etihad va a buon fine».
Il piano, riepilogando, sarebbe questo: l'attuale Alitalia-Cai crea una nuova società controllata (Alitalia2, per comodità) alla quale vengono conferiti flotta, diritti, organizzazione, personale secondo un perimetro gradito a Etihad; probabilmente anche il debito a lungo termine, al servizio della flotta (che equivale, semplificando, al mutuo della casa). Alitalia-Cai, i cui azionisti non cambiano, rimane una società non operativa, con attività residuali, i debiti d'esercizio accumulati in questi anni, i contenziosi e una quota tra il 51% e il 60% della newco. Qui, in un'Alitalia2 «pulita» entra Etihad con il 40-49%, versando una cifra ancora imprecisata, ma che potrebbe, a quel punto essere di circa 500 milioni. Alitalia-Cai si configura come old o bad company, Alitalia2 come good company.
Fu chiamata bad company, sei anni fa, la vecchia Alitalia, affidata a una gestione commissariale tuttora in corso; a rimetterci furono creditori, fornitori, azionisti, obbligazionisti. Oggi la zavorra di debito e di rischi derivanti da azioni legali resta in capo a Cai (che diventa bad company) e ai suoi soci. Su questo, come ha confermato ieri Ghizzoni, c'è accordo pieno anche da parte delle banche, che quindi appaiono rassegnate a mettere in sofferenza i crediti di loro spettanza. È difficile, infatti, pensare che Cai possa incassare, in futuro, così tanti dividendi da pagare i suoi debiti.
Quanto al costo a carico dello Stato - del contribuente - come per altre crisi aziendali questo andrà ascritto soprattutto agli ammortizzatori sociali per un numero ancora imprecisato di dipendenti. Gli interventi normativi a Linate sono a costo zero, il collegamento dell'Alta velocità a Fiumicino quasi.
È chiaro che la materia è in movimento e che mancano ancora molti dettagli, da costruire se oggi ci sarà il via libera di Abu Dhabi. Tutto questo è solo il presupposto legale e finanziario per andare allo scopo: mettere a punto un autentico piano industriale di sviluppo per Alitalia. Nota finale: a Del Torchio (e, pare, anche a Colaninno) andrà un premio in denaro se riuscirà a chiudere l'operazione con Etihad.

http://www.ilgiornale.it/news/econo...dhabi-etihad-unofferta-su-misura-1016545.html
 
Alitalia atterra ad Abu Dhabi Per Etihad un'offerta su misura

.....................................Il piano, riepilogando, sarebbe questo: l'attuale Alitalia-Cai crea una nuova società controllata (Alitalia2, per comodità) alla quale vengono conferiti flotta, diritti, organizzazione, personale secondo un perimetro gradito a Etihad; probabilmente anche il debito a lungo termine, al servizio della flotta (che equivale, semplificando, al mutuo della casa). Alitalia-Cai, i cui azionisti non cambiano, rimane una società non operativa, con attività residuali, i debiti d'esercizio accumulati in questi anni, i contenziosi e una quota tra il 51% e il 60% della newco. Qui, in un'Alitalia2 «pulita» entra Etihad con il 40-49%, versando una cifra ancora imprecisata, ma che potrebbe, a quel punto essere di circa 500 milioni. Alitalia-Cai si configura come old o bad company, Alitalia2 come good company.
Fu chiamata bad company, sei anni fa, la vecchia Alitalia, affidata a una gestione commissariale tuttora in corso; a rimetterci furono creditori, fornitori, azionisti, obbligazionisti. Oggi la zavorra di debito e di rischi derivanti da azioni legali resta in capo a Cai (che diventa bad company) e ai suoi soci. Su questo, come ha confermato ieri Ghizzoni, c'è accordo pieno anche da parte delle banche, che quindi appaiono rassegnate a mettere in sofferenza i crediti di loro spettanza. È difficile, infatti, pensare che Cai possa incassare, in futuro, così tanti dividendi da pagare i suoi debiti.
Quanto al costo a carico dello Stato - del contribuente - come per altre crisi aziendali questo andrà ascritto soprattutto agli ammortizzatori sociali per un numero ancora imprecisato di dipendenti. Gli interventi normativi a Linate sono a costo zero, il collegamento dell'Alta velocità a Fiumicino quasi.
È chiaro che la materia è in movimento e che mancano ancora molti dettagli, da costruire se oggi ci sarà il via libera di Abu Dhabi. Tutto questo è solo il presupposto legale e finanziario per andare allo scopo: mettere a punto un autentico piano industriale di sviluppo per Alitalia. Nota finale: a Del Torchio (e, pare, anche a Colaninno) andrà un premio in denaro se riuscirà a chiudere l'operazione con Etihad.

http://www.ilgiornale.it/news/econo...dhabi-etihad-unofferta-su-misura-1016545.html

Bell'articolo, semplice e pulita la descrizione del piano, vera informazione alla portata di tutti. Magari bisogna vedere se poi sarà così.

Altra faccenduola mi pare l'approfondimento che andrebbe svolto sulle presunte dichiarazioni domenicali del Ministro dei trasporti, poi rilanciate da altri media, ma non smentite dal ministro, che alla luce di quello che sta uscendo, se è inaccettabile il piano deve prontamente correre ai ripari.
 
Sulla strada verso l'alleanza tra Alitalia ed Etihad ci potrebbe essere l'ostacolo Unicredit. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore in edicola oggi la banca, azionista della compagnia con il 12,9%, non gradirebbe la decurtazione di parte dei suoi crediti verso Alitalia. Condizione questa, espressamente richiesta da Etihad per proseguire i negoziati. Nonostante le indiscrezioni circa le resistenze da parte di Unicredit, l'amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, ha comunque sottolineato la piena condivisione della proposta che l'a.d. Alitalia, Gabriele Del Torchio, portera' oggi ad Abu Dhabi all'attenzione del ceo Etihad

ansa
 
Non trovo più il messaggio da quotare che chiedeva se gli ATR Mistral per AZ avrebbero avuto la livrea tricolore. Come prevedibile non avranno livrea AZ ma quella normale Mistral.

ATR 72 -212A(500) 706 I-ADLK Mistral Air ferried 06may14 NWI-SCN after paint into Poste Italiane cs prior delivery ex F-WWEF
 
Non trovo più il messaggio da quotare che chiedeva se gli ATR Mistral per AZ avrebbero avuto la livrea tricolore. Come prevedibile non avranno livrea AZ ma quella normale Mistral.

ATR 72 -212A(500) 706 I-ADLK Mistral Air ferried 06may14 NWI-SCN after paint into Poste Italiane cs prior delivery ex F-WWEF

Ex EN con 10 anni di vita. Non sembra male. Mi fa piacere la scelta di mantenere la livrea di Mistral.
 
Sulla strada verso l'alleanza tra Alitalia ed Etihad ci potrebbe essere l'ostacolo Unicredit. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore in edicola oggi la banca, azionista della compagnia con il 12,9%, non gradirebbe la decurtazione di parte dei suoi crediti verso Alitalia. Condizione questa, espressamente richiesta da Etihad per proseguire i negoziati. Nonostante le indiscrezioni circa le resistenze da parte di Unicredit, l'amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, ha comunque sottolineato la piena condivisione della proposta che l'a.d. Alitalia, Gabriele Del Torchio, portera' oggi ad Abu Dhabi all'attenzione del ceo Etihad

ansa

Se ricordo bene, uno dei maggiori azionisti di Unicredit è un fondo degli Emirati.....
 
Sulla strada verso l'alleanza tra Alitalia ed Etihad ci potrebbe essere l'ostacolo Unicredit. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore in edicola oggi la banca, azionista della compagnia con il 12,9%, non gradirebbe la decurtazione di parte dei suoi crediti verso Alitalia. Condizione questa, espressamente richiesta da Etihad per proseguire i negoziati. Nonostante le indiscrezioni circa le resistenze da parte di Unicredit, l'amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, ha comunque sottolineato la piena condivisione della proposta che l'a.d. Alitalia, Gabriele Del Torchio, portera' oggi ad Abu Dhabi all'attenzione del ceo Etihad

ansa

Un articolo che dice tutto ma non dice niente. Uno come tanti ultimamente...
 
Non trovo più il messaggio da quotare che chiedeva se gli ATR Mistral per AZ avrebbero avuto la livrea tricolore. Come prevedibile non avranno livrea AZ ma quella normale Mistral.

ATR 72 -212A(500) 706 I-ADLK Mistral Air ferried 06may14 NWI-SCN after paint into Poste Italiane cs prior delivery ex F-WWEF

Eccolo
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In caso qualcuno abbia sete....

Sterilgarda diventa fornitore ufficiale di Alitalia
I succhi premium Sterilgarda saliranno a bordo della classe classica di Alitalia per 3 anni e saranno offerti durante lo snack o un pasto leggero, a seconda della durata del volo.


Parma, 5 maggio 2014 – Alitalia e Sterilgarda presentano un importante accordo di marketing con il quale Sterilgarda è diventata Fornitore Ufficiale della Compagnia.

Alitalia, un unicum per le compagnie aeree, partecipa per la prima volta al Cibus, e lo fa presentando questa prestigiosa collaborazione con Sterilgarda. Le due aziende, ambasciatrici d’eccezione del made in Italy nel mondo, condividono la passione per l’eccellenza e la qualità dei prodotti, facendo leva sull’italianità come tratto distintivo.

Alitalia, infatti, da sempre sceglie di offrire a bordo dei propri aerei prodotti e menù rigorosamente ispirati alla tradizione italiana, proposti a rotazione e variati nel rispetto della stagionalità estiva/invernale, per rendere l'esperienza di volo sempre più piacevole. A bordo di Alitalia la ristorazione è ricca e varia, e cambia nelle varie classi di servizio e in base alla durata del viaggio.

"La partnership con Alitalia rappresenta un connubio vincente per la promozione della qualità made in Italy - commenta Fernando Sarzi, a.d. di Sterilgarda - la nostra linea di succhi in fascia Premium è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e innovazione tecnologica e ci ha permesso di offrire ai consumatori una qualità al top di gamma, ispirata dalle esigenze di benessere e della sostenibilità ambientale. I succhi pure juice di Sterilgarda non contengono conservanti e zuccheri aggiunti, se non quelli contenuti naturalmente nella frutta e si caratterizzano per il sapore naturale e fresco. Il packaging elegante e innovativo nella sua praticità di utilizzo, è il nostro biglietto da visita per i consumatori più esigenti".

Sterilgarda è leader nel settore lattiero caseario e in quello delle bevande a base di frutta. Fondata nel 1969, a Castiglione delle Stiviere (Mn), nel 2013 ha realizzato un fatturato pari 329 milioni di euro e impiega direttamente 280 lavoratori. La gamma dei prodotti Sterilgarda è composta da: latte, yogurt, panna, besciamella, mascarpone, ricotta, formaggi spalmabili, dessert a base latte, succhi di frutta, passate di pomodoro, thè. Grazie alla qualità dei prodotti che fa leva sul valore del made in Italy, Sterilgarda rappresenta oggi un brand riconosciuto a livello internazionale e gli investimenti nell'internazionalizzazione del Gruppo hanno portato nel 2013 ad una crescita dell'export pari al 10%.

“Crediamo molto in questa partnership con Sterilgarda - dichiara Giuseppe Ferrarini Vice President Sales Advertising Services Sponsorship Co-Marketing di Alitalia – e con questa collaborazione confermiamo il nostro desiderio di portare nel mondo lo stile e le eccellenze italiane. Alitalia è impegnata ad offrire ai propri passeggeri una customer experience, sia in volo che a terra, di alta qualità in coerenza con l'eccellenza del proprio brand. L’accordo con Sterilgarda si inserisce nelle iniziative di comunicazione e promozione dedicate alle aziende che collaborano con Alitalia e si propone di coinvolgere i passeggeri nella degustazione del prodotto in un momento di assoluto confort e relax . Contemporaneamente Alitalia offre al partner, in questo caso a Sterilgarda, la possibilità di associare il proprio brand a quello di Alitalia, la compagnia aerea che porta nel mondo l’attitudine e lo stile italiano: da oggi i partner di Alitalia diventano " Fornitori Ufficiali " con l'opportunità di incrementare la loro brand awareness presso un target ad alto valore e di promuovere i propri prodotti in maniera diretta fuori dagli abituali luoghi di consumo.

Tante le iniziative di comunicazione legate all’accordo. A bordo di tutti i voli Alitalia verrà presentata la collaborazione con Sterilgarda attraverso annunci di bordo dedicati e spot promozionali. L’accordo sarà veicolato anche sui maggiori social network e su Ulisse, la rivista di bordo di Alitalia

Nel corso della conferenza stampa, Alitalia ha anche presentato il nuovo logo dedicato ai fornitori Ufficiali Alitalia. Un simbolo distintivo del quale si fregeranno per primi proprio i succhi di frutta Sterilgarda. Da questo momento tutti i prodotti che verranno offerti sui voli Alitalia con un accordo di co marketing con la Compagnia, avranno questo riconoscimento che sarà garanzia di italianità, eccellenza e qualità.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/05-05-2014.html
 
Ecco perchè ieri il succo d'arancia era Sterilgarda e non più Santal.

Più buono tra l'altro. E senza cocciniglia, ma un banale colorante ?
Hanno solo la rottura di scatole che per essere aperti, oltre al tappo hanno anche l'occhiello da tirare per strappare la pellicola protettiva che sigilla il succo.
 
Più buono tra l'altro. E senza cocciniglia, ma un banale colorante
Hanno solo la rottura di scatole che per essere aperti, oltre al tappo hanno anche l'occhiello da tirare per strappare la pellicola protettiva che sigilla il succo.
Tanto l'anello dell'occhiello si romperà una volta su due. :D
 
Dal CdS on line:
Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi nella vicenda Alitalia segnala che «l’unica cosa certa è che non si può scaricare sullo Stato i debiti che si sono contratti e questo non accadrà». Lo ha detto a margine della presentazione dell’alleanza tra Federlegno Arredo e Bologna Fiere per l’ingresso della filiera italiano del legno-arredo sul mercato cinese.
La trattativa
Lupi si è detto «moderatamente ottimista sulla vicenda, «giudicheremo l’accordo se ci sarà» con Etihad. Lupi rimanda, quindi, qualsiasi valutazione sui nodi della trattativa - in particolar modo sul debito pregresso e sugli esuberi, a quando sarà noto un accordo e sarà «presentato il piano industriale. Oggi non anticipiamo nulla - ha chiarito - mi risulta che ci siano in corso incontri, guardiamo con attenzione, per quanto di nostra competenza, al lavoro che si sta facendo». In conclusione, Lupi ha comunque voluto chiarire che «è evidente che il governo non lavora per fare una bad company ma per rilanciare il sistema delle imprese».
 
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha parlato con l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che riferirà dell'esito degli incontri in corso con Etihad al ritorno da Abu Dhabi. A riferirlo è stato lo stesso ministro, parlando a margine della consegna di un'auto elettrica della Bmw. "Ci siamo sentiti - ha detto il ministro - stanno lavorando. L'amministratore delegato tornerà domani e ci riferirà dell'esito dell'incontro".


Alitalia: Lupi, ho sentito Del Torchio. Andiamo avanti

06 Maggio 2014 - 16:25

(ASCA) - Roma, 6 mag 2014 - Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha appena sentito l'amministratore delegato dell'Alitalia, Gabriele Del Torchio, che si trova ad Abu Dhabi, per stringere nelle trattative con Etihad, aggiungendo che domani, quando il manager tornera' in Italia riferira' al ministro sull'esito della trattativa. ''Ci siamo sentiti - ha detto Lupi a margine della consegna di una auto elettrica dalla Bmw - e andiamo avanti nel lavoro. Domani quando tornera' Del Torchio faremo il punto''. Alle domande dei giornalisti su come sia andato l'incontro tra Del Torchio ed Etihad, Lupi ha risposto che: ''Se domani Del Torchio verra' a riferire, immagino che non si siano sbattuti la porta in faccia''.
 
...Breaking news...

Pare che Genny La Carogna stia raggiungendo Abu Dhabi per chiudere la trattativa AZ-EY
 
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