Thread Alitalia / Etihad - Parte II


Stato
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nell'intervista Lupi dice più o meno testualmente: "Il problema di Alitalia non è nelle soluzioni newco-badco legate al passato, ma nel trovare un partner industriale forte".

Video sul sito RN24
 
Scusate, continuate a parlare di "bad company" ma è, con rispetto palando, una emerita vaccata. Infatti in caso di conferimento del ramo d'azienda, la parte rimanente (OldCo) sarebbe in bonis e gli attuali azionisti avrebbero ogni interesse a mantenerla tale, perché altrimenti verrebbe azzerata la loro partecipazione (in altre parole perderebbero tutto il loro investimento. OldCo non avrebbe dipendenti - se non quelli in CIG - e un patrimonio costituito dalla partecipazione in AZ.
 
Come sarebbe non è una bad company? I debiti che le rimarrebbero sul groppone con quali entrate verrebbero pagati visto che gli eventuali utili futuri si suppone resterebbero in capo alla nuova AZ per consentirle di svilupparsi?
A meno che non cancellino tutti i debiti in capo a CAI, altrimenti con dei conti pregressi da pagare, possibili rogne legali e nessuna entrata, come farebbe a sopravvivere?
 
Come sarebbe non è una bad company? I debiti che le rimarrebbero sul groppone con quali entrate verrebbero pagati visto che gli eventuali utili futuri si suppone resterebbero in capo alla nuova AZ per consentirle di svilupparsi?
A meno che non cancellino tutti i debiti in capo a CAI, altrimenti con dei conti pregressi da pagare, possibili rogne legali e nessuna entrata, come farebbe a sopravvivere?

Una parte consistente dei debiti verrà stralciata o passata a capitale sociale, gli altri, compreso il debito flotta, passa alla NewCo. OldCo si trova sostanzialmente senza debiti e senza dipendenti.
Inoltre che interesse avrebbero i vecchi soci a fare una bad company che fallisca? Si ritroverebbero con in mano nulla, visto che l'attivo verrebbe liquidato?
 
Una parte consistente dei debiti verrà stralciata o passata a capitale sociale, gli altri, compreso il debito flotta, passa alla NewCo. OldCo si trova sostanzialmente senza debiti e senza dipendenti.
Inoltre che interesse avrebbero i vecchi soci a fare una bad company che fallisca? Si ritroverebbero con in mano nulla, visto che l'attivo verrebbe liquidato?
Infatti non capisco. Ammettiamo pure che vengano stralciati (o trasformati in capitale) i 500+ M€ dei quali si è parlato. Ne rimarrebbero molti altri, sia in capo alle banche, sia in capo a tutti i fornitori e forse anche qualcuno in capo allo stato o a vari enti pubblici. Per tacere di ogni sentenza avversa che genererebbe ulteriori costi.
E tutto questo senza essere controbilanciato da qualsivoglia entrata. Non sta matematicamente in piedi, ci deve per forza essere dell'altro.
Peraltro se il debito flotta dovesse passare in capo alla new AZ, quest'ultima di fatto si ritroverebbe con un capitale già azzerato dai debiti.
Boh...
 
Infatti non capisco. Ammettiamo pure che vengano stralciati (o trasformati in capitale) i 500+ M€ dei quali si è parlato. Ne rimarrebbero molti altri, sia in capo alle banche, sia in capo a tutti i fornitori e forse anche qualcuno in capo allo stato o a vari enti pubblici. Per tacere di ogni sentenza avversa che genererebbe ulteriori costi.
E tutto questo senza essere controbilanciato da qualsivoglia entrata. Non sta matematicamente in piedi, ci deve per forza essere dell'altro.
Peraltro se il debito flotta dovesse passare in capo alla new AZ, quest'ultima di fatto si ritroverebbe con un capitale già azzerato dai debiti.
Boh...
Perché, scusa, gli aerei non valgono nulla? Il debito flotta è più che bilanciato dagli asset.
 
E dopo la creazione della newco, via libera alla fusione tra la cai holding e air france.
Non credo che in questo caso EY e AF abbiano interessi convergenti. AF ha bisogno di drenare quanti più pax possibili su CDG e AMS, AZ post acquisizione (e di conseguenza EY) ha bisogno di fare LR dall'Italia per far tornare i conti (ed EY non sarebbe socia della "fusione", ma sarebbe a valle in questo schema).
 
Comunque sia io me la godo, qualcuno che scrive sul Sole anche questa volta è riuscito a scrivere un pezzo inutile.
Scriveva sabato che "secondo fonti autorevoli è esclusa la creazione di una bad company", che anche se tale non è certamente sarà qualcosa di diverso rispetto all'attuale assetto di AZ, il "nostro" è stato subito sbugiardato dal Messaggero!
 
Non credo che in questo caso EY e AF abbiano interessi convergenti. AF ha bisogno di drenare quanti più pax possibili su CDG e AMS, AZ post acquisizione (e di conseguenza EY) ha bisogno di fare LR dall'Italia per far tornare i conti (ed EY non sarebbe socia della "fusione", ma sarebbe a valle in questo schema).


Condivido. AF e EY non hanno per nulla interessi convergenti. EY hai invece interessi convergenti con quelli del "sistema Italia" ma non può comprare le quote dei soci italiani che hanno più volte dichiarato che intendono uscire al più presto dall'investimento.

A chi altro, se non i francesi, Intesa e Unicredit potrebbero mai vendere?
E per i francesi meno peggio avere un piede dentro az che tenerli tutti e due fuori.
 
Condivido. AF e EY non hanno per nulla interessi convergenti. EY hai invece interessi convergenti con quelli del "sistema Italia" ma non può comprare le quote dei soci italiani che hanno più volte dichiarato che intendono uscire al più presto dall'investimento.

A chi altro, se non i francesi, Intesa e Unicredit potrebbero mai vendere?
E per i francesi meno peggio avere un piede dentro az che tenerli tutti e due fuori.
La cosa non starebbe bene neanche ad EY, che dopo aver cacciato un bel malloppo si troverebbe a non avere il controllo strategico della società, ma ad avere un socio di maggioranza che ha interessi contrastanti con i propri.
 
La cosa non starebbe bene neanche ad EY, che dopo aver cacciato un bel malloppo si troverebbe a non avere il controllo strategico della società, ma ad avere un socio di maggioranza che ha interessi contrastanti con i propri.

Non starai mica dicendo tra le righe che gli italiani stanno portando a termine un capolavoro: con la pistola puntata di una vendita ai francesi possono tenere in pugno gli arabi.
 
Non starai mica dicendo tra le righe che gli italiani stanno portando a termine un capolavoro: con la pistola puntata di una vendita ai francesi possono tenere in pugno gli arabi.
L'unica cosa che gli italiani tengono in pugno in questo momento è il proprio xxxxx. Detto questo, non è facile trovare l'equilibrio in una JV paritetica quando gli interessi sono divergenti, ergo nel dubbio nessuno è particolarmente propenso a metterci i soldi.
 
L'unica cosa che gli italiani tengono in pugno in questo momento è il proprio xxxxx. Detto questo, non è facile trovare l'equilibrio in una JV paritetica quando gli interessi sono divergenti, ergo nel dubbio nessuno è particolarmente propenso a metterci i soldi.

Da quello che si legge, la newco avrà in dotazione 560 mln dagli arabi, 200 mln dagli italiani e 400 mln di stralcio di debiti. Non credo ci sarà bisogno di ulteriori soldi.
 
“Nella valigetta di Gabriele Del Torchio, in volo verso Abu Dhabi in queste ore, c’è la bozza dell’accordo con Etihad. Domani mattina, nel corso dell’incontro decisivo con il collega James Hogan nel Golfo, il manager italiano metterà sul tavolo le soluzioni e le (pochissime) alternative per agguantare l’acquisizione”. Lo scrive La Repubblica, che prosegue: “Al punto uno del piano c’è la nascita di una newco. Una Alitalia 2, società nuova di zecca costituita dalla capogruppo Alitalia-Cai e dai suoi soci attuali e, in una percentuale oscillante dal 40 al 49 per cento, da Etihad che procederebbe ad un aumento di capitale fino ad un massimo di 560 milioni di euro. Ad Alitalia 2 verrebbero conferite tutte le attività di volo e il personale. La holding Cai rimarrà invece nel suo ruolo centrale di controllante in una percentuale minima del 51 per cento per mantenere in mano a soci ‘europei’ la maggioranza del pacchetto. In questa scatola, resteranno i debiti e i contenziosi ancora aperti con la società tra il 2009 e il 2014. Anche i dipendenti, compresi gli esuberi che come vedremo saranno un’altra parte non semplice da gestire, usciranno da Alitalia-Cai per confluire nella newco. Quel che resta di Cai non sarà certo una bad company, insistono a spiegare fonti ben informate, tanto per sgombrare il campo dai molti dubbi delle ultime ore. Lo stesso ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ieri ha sottolineato come ‘il tema della bad company non esista ‘. L’aumento di capitale previsto per la nuova società potrebbe anche catturare le attenzioni, mai sopite davvero, di Air France-Klm che negli ultimi giorni per bocca del suo numero uno Alexandre de Juniac, non ha fatto mistero ‘di essere interessata all’evolversi della situazione’ che potrebbe tradursi in un possibile impegno finanziario ben superiore al 7 per cento di quota oggi posseduta in Alitalia-Cai. Il capitale complessivo della newco, secondo alcune fonti, potrebbe superare il miliardo di euro, avvicinandosi alla cifra messa sul piatto oltre cinque anni fa, quando Cai prese in mano i resti della vecchia compagnia di bandiera...".
 
“Nella valigetta di Gabriele Del Torchio, in volo verso Abu Dhabi in queste ore, c’è la bozza dell’accordo con Etihad. Domani mattina, nel corso dell’incontro decisivo con il collega James Hogan nel Golfo, il manager italiano metterà sul tavolo le soluzioni e le (pochissime) alternative per agguantare l’acquisizione”. Lo scrive La Repubblica, che prosegue: “Al punto uno del piano c’è la nascita di una newco. Una Alitalia 2, società nuova di zecca costituita dalla capogruppo Alitalia-Cai e dai suoi soci attuali e, in una percentuale oscillante dal 40 al 49 per cento, da Etihad che procederebbe ad un aumento di capitale fino ad un massimo di 560 milioni di euro. Ad Alitalia 2 verrebbero conferite tutte le attività di volo e il personale. La holding Cai rimarrà invece nel suo ruolo centrale di controllante in una percentuale minima del 51 per cento per mantenere in mano a soci ‘europei’ la maggioranza del pacchetto. In questa scatola, resteranno i debiti e i contenziosi ancora aperti con la società tra il 2009 e il 2014. Anche i dipendenti, compresi gli esuberi che come vedremo saranno un’altra parte non semplice da gestire, usciranno da Alitalia-Cai per confluire nella newco. Quel che resta di Cai non sarà certo una bad company, insistono a spiegare fonti ben informate, tanto per sgombrare il campo dai molti dubbi delle ultime ore. Lo stesso ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ieri ha sottolineato come ‘il tema della bad company non esista ‘. L’aumento di capitale previsto per la nuova società potrebbe anche catturare le attenzioni, mai sopite davvero, di Air France-Klm che negli ultimi giorni per bocca del suo numero uno Alexandre de Juniac, non ha fatto mistero ‘di essere interessata all’evolversi della situazione’ che potrebbe tradursi in un possibile impegno finanziario ben superiore al 7 per cento di quota oggi posseduta in Alitalia-Cai. Il capitale complessivo della newco, secondo alcune fonti, potrebbe superare il miliardo di euro, avvicinandosi alla cifra messa sul piatto oltre cinque anni fa, quando Cai prese in mano i resti della vecchia compagnia di bandiera...".
Non mi suona male. E AF potrebbe marcare a vista EY
 
In tal caso se ey pestasse troppo i pugni verrebbe interpretato dalla UE come un controllo di fatto con conseguente perdita dei diritti spettanti alle società comunitarie.
Infatti e a perdere i diritti sarebbe la controllata, non la holding. Forse Bonelli-Erede-Pappalardo hanno centrato l'obiettivo.
 
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