Mi sa che qualcuno, in questo thread, ha aperto il prosecco di Capodanno un po' troppo presto, e l'ha condito con un po' troppe sostanze.
Alitalia non funziona, principalmente per cause sue, ma anche perche' il mercato italiano non e' strutturato in modo da consentirle di funzionare. Al nord l'idea dell'aeroporto sotto casa e' indelebile, e in tutta la penisola l'idea di organizzare i trasporti, fare rete treno-aereo, e' impossibile. Di conseguenza l'Italia sara' sempre una terra di feeder. Per Londra, Monaco, Francoforte, Parigi o la sabbionaia, ma sempre feeders saranno.
Un'altra cosa di cui non mi capacito e' questo stracciarsi le vesti per una compagnia aerea. Abbiamo venduto settori strategici come le TLC all'estero, e nessuno ha vergato post o articoli risorgimentali proponendone la nazionalizzazione. Abbiamo rischiato (o stiamo rischiando?) la chiusura dell'industria metallurgica, e a nessuno sembra fottergliene una mazza. Abbiamo, con una leggerezza incredibile, rischiato di auto-proibirci l'estrazione di metano nelle nostre stesse acque, e anche in quel caso a nessuno gliene fregava niente.
Se c'e' un settore mobile per definizione, questo e' il trasporto aereo. Se un domani dovesse fallire AZ, il suo vuoto verra' rapidamente colmato dove c'e' domanda sufficiente. Il valore aggiunto di una compagnia aerea, l'effetto hub, e' minimo per AZ. Gia' ora AZ e' minoritaria a FCO; se dovesse andarsene, sono pronto a scommettere che succederebbe quello che e' capitato a BUD, una flessione e poi un ritorno a ritmi positivi di crescita.
Rimane, e' vero, il dramma di chi perde il lavoro. Pero', se devo essere sincero, anche qui la mia simpatia ha un limite. La provincia in cui sono nato ha perso 20.000 posti di lavoro nel settore del tessile in meno di vent'anni, senza cassa a sei anni o salvataggi pubblici, e a nessuno ha importato niente.
premesso che condivido tutto di questo post, faccio rilevare che secondo me qui in questo forum si fa o si percepisce
che il discorso dei feeder dipenda solo dal fatto che non esista una compagnia aerea sufficientemente forte per.
Io in realtà ritengo che cio' dipenda dalla disaggregazione degli aeroporti e la mancanza di una vera politica industriale.
qui lo stato dovrebbe non dico direttamente ma magari attraverso incentivi fiscali e quant'altro investire e/o favorire
aggregazioni di peso.
Perchè poi una volta che gestisci tutti gli aeroporti di una certa area riesci ad incrementare i voli intercontinentali anzichè feeder.
questo significa nella catena del valore che lo gestisci (il valore) per tutta la filiera e non solo per un pezzo,
sia in termini di tasse aeroportuali, non aviation, ma anche incoming turistico.