Thread Alitalia - Dicembre 2016


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Mi sa che qualcuno, in questo thread, ha aperto il prosecco di Capodanno un po' troppo presto, e l'ha condito con un po' troppe sostanze.

Alitalia non funziona, principalmente per cause sue, ma anche perche' il mercato italiano non e' strutturato in modo da consentirle di funzionare. Al nord l'idea dell'aeroporto sotto casa e' indelebile, e in tutta la penisola l'idea di organizzare i trasporti, fare rete treno-aereo, e' impossibile. Di conseguenza l'Italia sara' sempre una terra di feeder. Per Londra, Monaco, Francoforte, Parigi o la sabbionaia, ma sempre feeders saranno.

Un'altra cosa di cui non mi capacito e' questo stracciarsi le vesti per una compagnia aerea. Abbiamo venduto settori strategici come le TLC all'estero, e nessuno ha vergato post o articoli risorgimentali proponendone la nazionalizzazione. Abbiamo rischiato (o stiamo rischiando?) la chiusura dell'industria metallurgica, e a nessuno sembra fottergliene una mazza. Abbiamo, con una leggerezza incredibile, rischiato di auto-proibirci l'estrazione di metano nelle nostre stesse acque, e anche in quel caso a nessuno gliene fregava niente.

Se c'e' un settore mobile per definizione, questo e' il trasporto aereo. Se un domani dovesse fallire AZ, il suo vuoto verra' rapidamente colmato dove c'e' domanda sufficiente. Il valore aggiunto di una compagnia aerea, l'effetto hub, e' minimo per AZ. Gia' ora AZ e' minoritaria a FCO; se dovesse andarsene, sono pronto a scommettere che succederebbe quello che e' capitato a BUD, una flessione e poi un ritorno a ritmi positivi di crescita.

Rimane, e' vero, il dramma di chi perde il lavoro. Pero', se devo essere sincero, anche qui la mia simpatia ha un limite. La provincia in cui sono nato ha perso 20.000 posti di lavoro nel settore del tessile in meno di vent'anni, senza cassa a sei anni o salvataggi pubblici, e a nessuno ha importato niente.

premesso che condivido tutto di questo post, faccio rilevare che secondo me qui in questo forum si fa o si percepisce
che il discorso dei feeder dipenda solo dal fatto che non esista una compagnia aerea sufficientemente forte per.

Io in realtà ritengo che cio' dipenda dalla disaggregazione degli aeroporti e la mancanza di una vera politica industriale.
qui lo stato dovrebbe non dico direttamente ma magari attraverso incentivi fiscali e quant'altro investire e/o favorire
aggregazioni di peso.

Perchè poi una volta che gestisci tutti gli aeroporti di una certa area riesci ad incrementare i voli intercontinentali anzichè feeder.

questo significa nella catena del valore che lo gestisci (il valore) per tutta la filiera e non solo per un pezzo,
sia in termini di tasse aeroportuali, non aviation, ma anche incoming turistico.
 
A parte il valore simbolico bestiale di vero e proprio vassallaggio, che avrebbe politicamente in Europa, e nel mondo, il crollo di Alitalia, come sconfitta dell'escalation araba con cessione e resa finale a LH, e la conferma, come dire, che l'asse franco-tedesco comincia ad addentare anche le nazioni forti economicamente del panorama europeo, perdipiù prendendosi tutto perchè glielo regalano su un piatto d'argento.
Come Crono con i suoi figli...

Come dice il direttore del Sole nel bell'articolo di fine anno: partendo proprio dall'Italia, tenuta maliziosamente sotto scacco con la questione delle sofferenze bancarie, per avere i suoi assets principali a quattro soldi.
Una vera porcata direi.

http://www.ilsole24ore.com/art/comm...-che-paga-l-italia-232536.shtml?uuid=AD6DIeMC

Non credo, come italiano, di meritare un destino simile per quanto riguarda i miei voli, e poi non voglio che i soldi che pago per i miei viaggi finiscano a Colonia.
Dopotutto e, nonostante tutto, penso di appartenere ancora alla più piccola delle grandi potenze industriali, e pertanto, vista la figuraccia e le illusioni che ci hanno portato questi saltimbanchi arabi-australiani, penso che Alitalia debba rimanere italiana.
Dico si, quindi, alla ri-nazionalizzazione...se ancora permessa da questa Europa che mi va sempre più stretta.

Ma per favore.
 
A parte il valore simbolico bestiale di vero e proprio vassallaggio, che avrebbe politicamente in Europa, e nel mondo, il crollo di Alitalia, come sconfitta dell'escalation araba con cessione e resa finale a LH, e la conferma, come dire, che l'asse franco-tedesco comincia ad addentare anche le nazioni forti economicamente del panorama europeo, perdipiù prendendosi tutto perchè glielo regalano su un piatto d'argento.
Come Crono con i suoi figli...

Come dice il direttore del Sole nel bell'articolo di fine anno: partendo proprio dall'Italia, tenuta maliziosamente sotto scacco con la questione delle sofferenze bancarie, per avere i suoi assets principali a quattro soldi.
Una vera porcata direi.

http://www.ilsole24ore.com/art/comm...-che-paga-l-italia-232536.shtml?uuid=AD6DIeMC

Non credo, come italiano, di meritare un destino simile per quanto riguarda i miei voli, e poi non voglio che i soldi che pago per i miei viaggi finiscano a Colonia.
Dopotutto e, nonostante tutto, penso di appartenere ancora alla più piccola delle grandi potenze industriali, e pertanto, vista la figuraccia e le illusioni che ci hanno portato questi saltimbanchi arabi-australiani, penso che Alitalia debba rimanere italiana.
Dico si, quindi, alla ri-nazionalizzazione...se ancora permessa da questa Europa che mi va sempre più stretta.

Piove, Germania ladra
 
PS: La Germania comanda perchè ''sa fare sistema'' in politica, nell'economia e nel gestire una compagnia aerea
 
Buonasera e buon anno....aeronauticamente parlando si fa per dire....

Gli eventi di queste ultime settimane con protagonista, aime' ancora una volta , la povera Alitalia hanno davvero dell'incredibile.

Fino a qualche mese fa il management favoleggiava pareggi prima ed utili poi per poi di punto in bianco ritrovarsi a quasi dover chiudere perché ci si è accorti che non c'è più un euro in cassa.

Pensare che il destino ed il futuro di 12.000 e passa famiglie sia in mano di costoro fa davvero rabbrividire.

Come già scrissi prima dell'estate in occasione della gestione veramente in stile " dilettanti allo sbaraglio" della problematica inerente i biglietti ai dipendenti, chiacchiere se ne possono fare migliaia ma nell'industria i manager si valutano , e si pagano, per i risultati ottenuti; fate un po' voi...

Io credo e, tutto sommato, auspico che i dipendenti Alitalia non si rendano disponibili a cedere nemmeno un euro a meno di vedere un nettissimo taglio con il passato dell'attuale dirigenza, sopratutto di quella fascia a cui spetta la responsabilità dei processi. Oramai tutti loro avranno capito come gli ulteriori ed ennesimo sacrifici sarebbero del tutto inutili se i loro soldi finissero ingurgitati dallo stesso sistema.

Piuttosto, arrivati a questo punto, varrebbe davvero la pena di chiudere una volta per tutte la vicenda Alitalia e lasciare che il mercato faccia il suo corso.
 
Buonasera e buon anno....aeronauticamente parlando si fa per dire....

Gli eventi di queste ultime settimane con protagonista, aime' ancora una volta , la povera Alitalia hanno davvero dell'incredibile.

Fino a qualche mese fa il management favoleggiava pareggi prima ed utili poi per poi di punto in bianco ritrovarsi a quasi dover chiudere perché ci si è accorti che non c'è più un euro in cassa.

Pensare che il destino ed il futuro di 12.000 e passa famiglie sia in mano di costoro fa davvero rabbrividire.

Come già scrissi prima dell'estate in occasione della gestione veramente in stile " dilettanti allo sbaraglio" della problematica inerente i biglietti ai dipendenti, chiacchiere se ne possono fare migliaia ma nell'industria i manager si valutano , e si pagano, per i risultati ottenuti; fate un po' voi...

Io credo e, tutto sommato, auspico che i dipendenti Alitalia non si rendano disponibili a cedere nemmeno un euro a meno di vedere un nettissimo taglio con il passato dell'attuale dirigenza, sopratutto di quella fascia a cui spetta la responsabilità dei processi. Oramai tutti loro avranno capito come gli ulteriori ed ennesimo sacrifici sarebbero del tutto inutili se i loro soldi finissero ingurgitati dallo stesso sistema.

Piuttosto, arrivati a questo punto, varrebbe davvero la pena di chiudere una volta per tutte la vicenda Alitalia e lasciare che il mercato faccia il suo corso.

Anpac?
 
Io credo e, tutto sommato, auspico che i dipendenti Alitalia non si rendano disponibili a cedere nemmeno un euro
Anche io. E spero che la stessa cosa faccia il governo, mandando a casa tutti. Compiendo in tal modo ciò che andava fatto tanti, ma tanti anni fa.

Piuttosto, arrivati a questo punto, varrebbe davvero la pena di chiudere una volta per tutte la vicenda Alitalia e lasciare che il mercato faccia il suo corso.
Questa è invece la frase che fa girare i coglioni, soprattutto detta alla fine di un comunicato stampa da sindacalari anni '70.
 
Mi sa che qualcuno, in questo thread, ha aperto il prosecco di Capodanno un po' troppo presto, e l'ha condito con un po' troppe sostanze.

Alitalia non funziona, principalmente per cause sue, ma anche perche' il mercato italiano non e' strutturato in modo da consentirle di funzionare. Al nord l'idea dell'aeroporto sotto casa e' indelebile, e in tutta la penisola l'idea di organizzare i trasporti, fare rete treno-aereo, e' impossibile. Di conseguenza l'Italia sara' sempre una terra di feeder. Per Londra, Monaco, Francoforte, Parigi o la sabbionaia, ma sempre feeders saranno.

Un'altra cosa di cui non mi capacito e' questo stracciarsi le vesti per una compagnia aerea. Abbiamo venduto settori strategici come le TLC all'estero, e nessuno ha vergato post o articoli risorgimentali proponendone la nazionalizzazione. Abbiamo rischiato (o stiamo rischiando?) la chiusura dell'industria metallurgica, e a nessuno sembra fottergliene una mazza. Abbiamo, con una leggerezza incredibile, rischiato di auto-proibirci l'estrazione di metano nelle nostre stesse acque, e anche in quel caso a nessuno gliene fregava niente.

Se c'e' un settore mobile per definizione, questo e' il trasporto aereo. Se un domani dovesse fallire AZ, il suo vuoto verra' rapidamente colmato dove c'e' domanda sufficiente. Il valore aggiunto di una compagnia aerea, l'effetto hub, e' minimo per AZ. Gia' ora AZ e' minoritaria a FCO; se dovesse andarsene, sono pronto a scommettere che succederebbe quello che e' capitato a BUD, una flessione e poi un ritorno a ritmi positivi di crescita.

Rimane, e' vero, il dramma di chi perde il lavoro. Pero', se devo essere sincero, anche qui la mia simpatia ha un limite. La provincia in cui sono nato ha perso 20.000 posti di lavoro nel settore del tessile in meno di vent'anni, senza cassa a sei anni o salvataggi pubblici, e a nessuno ha importato niente.

Intanto faccio gli auguri a tutti e provo a risponderti dopo aver smaltito gli effetti del prosecco. Non so se tu lo hai già fatto.

Quello che non accetto come italiano è la rinuncia a priori alle cose che altri fanno. La tua affermazione "non funziona . . . . . . anche perchè il mercato non è strutturato da consentire di funzionare. .. . . . e in tutta la penisola l'idea di organizzare i trasporti, fare rete treno-aereo, è impossibile" mi fa ribrezzo ed anzi, ti dico che supporta quello che dico. Forse è proprio la mancanza di una politica seria ed autorevole che ha consentito in questi anni tutte queste divisioni, di frammentare per poter coltivare il proprio orticello. Fr e le altre Lc hanno avuto vita facile perchè le regioni le hanno cercate e sovvenzionate; Emirates attinge da Milano perchè qualcuno l'ha autorizzata; e le altre come AF, Lh, Tk sono in un certo modo facilitate. Quando compiono operazioni di fusione, acquisizione, raramente l'UE rompe le scatole. Anche questo perchè possono contare su un supporto politico forte ed autorevole.
Quando dico che AZ debba essere ri-nazionalizzata, do per scontato che questo debba avvenire a condizione che dietro ci sia una volontà politica forte di non ri-creare il vecchio carrozzone di stato. Al contrario, sarà l'occasione per creare un'azienda forte, competitiva e che contestualmente possa assolvere al compito di collegare il paese al resto del mondo e di portare turisti (quelli veri, quelli che spendono).
Non è un caso se ho citato come esempio Leonardo (ex Finmeccanica) che in pochi anni, guidata da un ottimo manager come Moretti, ha risanato il bilancio e continua, senza soluzione di continuità, ad affermarsi come leader mondiale nei settori in cui opera.
E' impossibile? credo di no, basta volerlo.

Per altri settori nessuno si è mobilizzato? Male. Ed è anche per questo che forse questa volta bisogna avere il coraggio di fare qualcosa.
 
Direi che anche poste è un ottimo esempio di azienda di stato ( ora non più totalmente ) che funziona
 
Intanto faccio gli auguri a tutti e provo a risponderti dopo aver smaltito gli effetti del prosecco. Non so se tu lo hai già fatto.

Quello che non accetto come italiano è la rinuncia a priori alle cose che altri fanno. La tua affermazione "non funziona . . . . . . anche perchè il mercato non è strutturato da consentire di funzionare. .. . . . e in tutta la penisola l'idea di organizzare i trasporti, fare rete treno-aereo, è impossibile" mi fa ribrezzo ed anzi, ti dico che supporta quello che dico. Forse è proprio la mancanza di una politica seria ed autorevole che ha consentito in questi anni tutte queste divisioni, di frammentare per poter coltivare il proprio orticello. Fr e le altre Lc hanno avuto vita facile perchè le regioni le hanno cercate e sovvenzionate; Emirates attinge da Milano perchè qualcuno l'ha autorizzata; e le altre come AF, Lh, Tk sono in un certo modo facilitate. Quando compiono operazioni di fusione, acquisizione, raramente l'UE rompe le scatole. Anche questo perchè possono contare su un supporto politico forte ed autorevole.
Quando dico che AZ debba essere ri-nazionalizzata, do per scontato che questo debba avvenire a condizione che dietro ci sia una volontà politica forte di non ri-creare il vecchio carrozzone di stato. Al contrario, sarà l'occasione per creare un'azienda forte, competitiva e che contestualmente possa assolvere al compito di collegare il paese al resto del mondo e di portare turisti (quelli veri, quelli che spendono).
Non è un caso se ho citato come esempio Leonardo (ex Finmeccanica) che in pochi anni, guidata da un ottimo manager come Moretti, ha risanato il bilancio e continua, senza soluzione di continuità, ad affermarsi come leader mondiale nei settori in cui opera.
E' impossibile? credo di no, basta volerlo.

Per altri settori nessuno si è mobilizzato? Male. Ed è anche per questo che forse questa volta bisogna avere il coraggio di fare qualcosa.

Mele con pere.

Leonardo/Finmeccanica e' una compagnia strategica, che crea un altissimo valore aggiunto. Prende materie prime, o semilavorate, e le trasforma in cose che vanno nello spazio, volano, sparano e via dicendo. Emette brevetti, fa ricerca, esporta. E' qualcosa che va, giustamente, tutelato o aiutato.

Una compagnia aerea non fa niente del genere.

Lo dico da persona che lavora da cinque anni nel settore, e prima faceva ricerca sul settore. Lo scopo del settore del trasporto aereo e' trasportare gente e beni, il piu' efficacemente possibile. Punto.

L'unico valore aggiunto - nel senso macroeconomico classico - di una compagnia aerea e' l'effetto hub, il poter sviluppare rotte che, col solo O&D, non esisterebbero. Basta. Concetti come "essere l'alfiere dell'italianita' (o della britannicita', o della germanesita', posto che parole del genere esistano) nel mondo" sono stronzate. A sventolare la bandiera italiana sulla deriva non ci fai punti di PIL. Lo scopo del trasporto aereo e' far si che volare nel proprio paese, da qualsivoglia parte del mondo, sia facile, semplice, prevedibile e costi una cifra chiara, possibilmente bassa.

In questo senso quello che proponi tra le righe tu - ridurre gli spazi alle LCC, tarpare le ali alle mediorientali coi bilaterali - e' antitetico allo scopo del trasporto aereo. Innanzitutto perche' riduce l'accessibilita' del paese. Secondariamente perche' favorisce un player, Alitalia, che ad oggi ha un effetto hub minimo, una copertura del mondo risibile, e non e' mai stata efficiente (leggi in attivo) negli ultimi vent'anni.

La storia recente del trasporto aereo europeo - tramite i tre pacchetti di liberalizzazione, Open Skies e il Single European Sky - ha portato benefici enormi in termini di traffico, efficienza, valore aggiunto e accessibilita' al trasporto aereo. Quello che proponi di fare tu e' l'esatto contrario.
 
L'esempio di Leonardo/Finmeccanica che, credimi, conosco benissimo, era per dire che non è vero che pubblico equivale a mala gestione, inefficienza, spreco. Ergo, se lo si volesse anche per Az, questa potrebbe diventare qualcosa di positivo e utile al paese e non un pozzo senza fine. Le bandiere non centrano nulla. Per quanto riguarda l'utilità di avere una compagnia di riferimento e nazionale, anche in termini di contribuzione al Pil ho qualche dubbio sulla tua visione. E' vero che viaggeremo lo stesso per raggiungere le nostre mete ma lo dovremo fare attraverso altri hub. Come è pure vero che chi vorrà raggiungere l'Italia da ogni parte del mondo potrà farlo lo stesso: ma con scali intermedi e difficoltà che con voli diretti non avrebbe.
Per fare ancora un esempio sul contributo alla crescita del paese che una compagnia può dare: secondo te hanno maggiore impatto economico i passeggeri di un volo full di Fr proveniente da Edimburdo o Bratislava o un aereo pieno per metà di russi e diretto a Pisa? Per la tua logica credo i primi, per la mia i secondi. E' ovvio che una compagnia non nazionalizzata chiuderebbe il volo dei russi (così ha fatto AZ), una compagnia nazionalizzata, lo terrebbe aperto.
Domanda: E' vero la compagnia sulla tratta ha probabilmente perso, ma il sistema paese ha guadagnato o no??
 
AZ1313, ma cosa stai dicendo?
E che ti hanno fatto di male i poveri Scozzesi?
Per i Russi ci pensa già Aeroflot.
Sistema Paese de che?
Pisa cosa c'entra? Mah.
 
AZ1313, ma cosa stai dicendo?
E che ti hanno fatto di male i poveri Scozzesi?
Per i Russi ci pensa già Aeroflot.
Sistema Paese de che?
Pisa cosa c'entra? Mah.

Strano non abbia riportato la storica e "ri-nazionalizzazione" di MPS voluta da tutti gli italiani. Ah, giusto: ma cosa ne pensano tutti gli italiani di AZ tranne AZ1313?
 
L'esempio di Leonardo/Finmeccanica che, credimi, conosco benissimo, era per dire che non è vero che pubblico equivale a mala gestione, inefficienza, spreco. Ergo, se lo si volesse anche per Az, questa potrebbe diventare qualcosa di positivo e utile al paese e non un pozzo senza fine. Le bandiere non centrano nulla. Per quanto riguarda l'utilità di avere una compagnia di riferimento e nazionale, anche in termini di contribuzione al Pil ho qualche dubbio sulla tua visione. E' vero che viaggeremo lo stesso per raggiungere le nostre mete ma lo dovremo fare attraverso altri hub. Come è pure vero che chi vorrà raggiungere l'Italia da ogni parte del mondo potrà farlo lo stesso: ma con scali intermedi e difficoltà che con voli diretti non avrebbe.
Per fare ancora un esempio sul contributo alla crescita del paese che una compagnia può dare: secondo te hanno maggiore impatto economico i passeggeri di un volo full di Fr proveniente da Edimburdo o Bratislava o un aereo pieno per metà di russi e diretto a Pisa? Per la tua logica credo i primi, per la mia i secondi. E' ovvio che una compagnia non nazionalizzata chiuderebbe il volo dei russi (così ha fatto AZ), una compagnia nazionalizzata, lo terrebbe aperto.
Domanda: E' vero la compagnia sulla tratta ha probabilmente perso, ma il sistema paese ha guadagnato o no??

Eh?
 
E' ovvio che una compagnia non nazionalizzata chiuderebbe il volo dei russi (così ha fatto AZ), una compagnia nazionalizzata, lo terrebbe aperto.
Domanda: E' vero la compagnia sulla tratta ha probabilmente perso, ma il sistema paese ha guadagnato o no??
Letta questa ho fatto le valige per il Tibet.
 
Pisa=versilia, i vikinghi non so dove vanno in vacanza,

Agli italiani piacerebbe avere una compagnia forte, efficiente e che possa contribuire all'economia del paese.
Az in questi anni non lo ha fatto, è vero. Questo non significa che non possa farlo in futuro al pari di tante altre.
Il mio punto di vista è: se ci riescono i privati bene, diversamente, anzichè chiuderla, farla fallire ed affogare con tutto il personale come molti di voi auspicano anche su questo forum, preferirei nazionalizzarla.
Non sei d'accordo?? me ne farò una ragione: da domani mangerò di meno!!:D:D
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.