Thread Alitalia dal 5 gennaio


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Secondo me per sbloccare la vicenda ci vorrebbe la privatizzazione della SEA, in modo che entrando un privato a comandare e dovendo fare i suoi interessi senza piu' sottostate alle logiche politiche derivanti da avere il Comune di Milano come primo azionista, non si farebbe problemi a limitare LIN per poter fare ritornare MXP hub di LH
 
Secondo me per sbloccare la vicenda ci vorrebbe la privatizzazione della SEA, in modo che entrando un privato a comandare e dovendo fare i suoi interessi senza piu' sottostate alle logiche politiche derivanti da avere il Comune di Milano come primo azionista, non si farebbe problemi a limitare LIN per poter fare ritornare MXP hub di LH

Occhio che ciò potrebbe anche significare perdere l'appoggio di Regione e Comune (obbligato a sostenere SEA causa €€€) per limitarlo. E' un'arma a doppio taglio.
 
Le danze saranno menate da Mayrhuber: se chiederà la chiusura di Linate, sa che dovranno scegliere fra accontentare LH o restare con MXP point-to point per sempre.
Nessuno tranne l'impotente Cattaneo ha capito il problema LIN. Con fregnacce come quella del 70% dei biglietti venduti a Milano si sono autoconvinti che MXP è l'ombelico del mondo e chiunque smani per operarvi qui e ora, ad eccezione di AZ e AF che sono romanocentriche. L'estate scorsa LH ha già ventilato ai piani alti della palazzina le sue richieste circa LIN, che sono state prese sottogamba e verosimilmente il sindaco ignora. Se i tedeschi dovessero avanzarle di nuovo e in maniera ultimativa sarebbe una doccia fredda per comune e Sea, che potrebbe suscitare reazioni scomposte e al limite trasformare LH in "traditrice" come già AZ e poi AP.
 
Nessuno tranne l'impotente Cattaneo ha capito il problema LIN. Con fregnacce come quella del 70% dei biglietti venduti a Milano si sono autoconvinti che MXP è l'ombelico del mondo e chiunque smani per operarvi qui e ora, ad eccezione di AZ e AF che sono romanocentriche. L'estate scorsa LH ha già ventilato ai piani alti della palazzina le sue richieste circa LIN, che sono state prese sottogamba e verosimilmente il sindaco ignora. Se i tedeschi dovessero avanzarle di nuovo e in maniera ultimativa sarebbe una doccia fredda per comune e Sea, che potrebbe suscitare reazioni scomposte e al limite trasformare LH in "traditrice" come già AZ e poi AP.

La sciura è il caso che stia molto attenta... l'importante è che Bonomi ne sia a conoscenza. Confido che un bel lavaggio di cervello della madama da parte dell'avvocato possa portare qualche risultato.

Spero che i tedeschi avanzino di nuovo quelle richieste, e confido che lo faranno.
 
Nessuno tranne l'impotente Cattaneo ha capito il problema LIN. Con fregnacce come quella del 70% dei biglietti venduti a Milano si sono autoconvinti che MXP è l'ombelico del mondo e chiunque smani per operarvi qui e ora, ad eccezione di AZ e AF che sono romanocentriche. L'estate scorsa LH ha già ventilato ai piani alti della palazzina le sue richieste circa LIN, che sono state prese sottogamba e verosimilmente il sindaco ignora. Se i tedeschi dovessero avanzarle di nuovo e in maniera ultimativa sarebbe una doccia fredda per comune e Sea, che potrebbe suscitare reazioni scomposte e al limite trasformare LH in "traditrice" come già AZ e poi AP.

Certo potrebbe, noi si spera di no ma fino a quel momento non si può sapere cosa succederà. Non ci resta che aspettare e vedere che succede.

Un commento a Gabrio Casati: Le infrastrutture si fanno se c'è traffico fra due punti. Nessuno scalo ha una fitta rete di navette aeroportuali che ti portano dovunque. Le infrastrutture sono un'altra scusa al pari degli slot e dei bilaterali. Se oggi togliessi il treno per MXP al massimo perderesti 1ml di pax... 5% del traffico totale...
 
SEA non ha il potere di limitare LIN, quello è potere dello Stato e con il benestare della UE. Come poi ricorda don Vito Riggio SEA è solo concessionaria dell' aeroporto, che è di proprietà statale...
Il sindaco di Milano ha un potere non scritto sulle sorti di LIN, che nel passato si è concretizzato solo in veti ma con l'attuale congiuntura sarebbe anche attivo: Sabelli si sgola da sempre dicendo che razionalizzando LIN basa il grosso a MXP, se la Moratti non frignasse il molle Berlusconi sarebbe ben lieto di risolvere la grana una volta per tutte.

Tra l'altro se decidesse solo il governo Mayrhuber (che può far pressione solo a Milano) non potrebbe ricattare nessuno.
 
Riporto un interessante articolo di Affaritaliani.it

Malpensa aveva già perso 7 anni fa. Ma il sudicio si può evitare

Di Gabrio Casati - www.gabriocasati.org

Malpensa torna di prepotenza sulle prime pagine, trasportata dal soffio greve della competizione per la sopravvivenza con Fiumicino. Tra i consueti toni baronali – ma senza soldi ovviamente – che provengono da Roma, la vicenda riapre, per l’ennesima volta, uno scenario che si era profilato nelle sue linee generali già nel 2002 quando fallì l’alleanza Alitalia-Klm proprio sul nodo di Malpensa e poi s’è definito chiaramente con la fallita vendita voluta dal Governo Prodi nel corso del 2007. Nessuno, può davvero sorprendersi che Malpensa abbia perso, sul breve, la competizione con Fiumicino, comunque di scarsa prospettiva. Del resto, c’è qualcuno che possa citare una, ma una sola, battaglia vinta da Milano contro il potere centrale?

Uscendo dal fragore della cronaca urlata vale la pena di fare qualche considerazione breve, ma importante.

1. Tecnicalità. Non esiste che di punto in bianco nasca un hub, cioè una compagnia che faccia di una aeroporto il suo scalo di riferimento. Tempo, progressività e cooperazione sono le parole chiave. Perché il mercato aereo è una bestia complicata, estremamente regolamentato e allo stesso tempo quasi artigianale. Flotte, network di lungo e di breve-medio raggio, alleanze commerciali globali, aeroporti, strutture e servizi di terra e altre amenità richiedono molto tempo, spesso anni, per essere realizzati e successivi tentativi di aggiustamento. Se questo è vero in tempi normali, figuriamoci in tempi di crisi drammatica. IATA – l’associazione mondiale delle compagnie aeree – stima che la perdita totale del settore nel 2008 abbia raggiunto i 6 miliardi di dollari. Il 2009 si annuncia probabilmente peggiore. Sembra ovvio come i tempi lunghi del mercato aereo siano destinati ad allungarsi ulteriormente in conseguenza della congiuntura economica. Nessun miracolo dunque, e nessuno in tempi stretti

2. Lufthansa Italia. Ma Malpensa ha un Comune e una SEA finalmente “sul pezzo”. La strategia di SEA è quella giusta, l’unica possibile e indipendente dalle sorti di Alitalia: l’accordo con Lufthansa, come vettore “relativo” di riferimento e l’pertura di tutti i contatti possibili con qualunque compagnia interessata a operare collegamenti poin to point su Malpensa. In questo senso il pressing su ENAC e Governo su slot e accordi bilaterali deve rimanere asfissiante.

3. Infrastrutture di terra. Il rallentamento della crescita di Malpensa e il tempo necessario a Lufthansa per “montare” il proprio hub varesino, potrebbero quasi costituire un’opportunità. Quella di riporre del tempo necessario per dotare Malpensa di tutte quelle infrastrutture di accesso di cui, a dieci anni dalla sua nascita, è ancora largamente sprovvista, a partire da una capillare ed efficiente rete di collegamenti ferroviari: verso Milano, perché altrimenti sarebbe difficile far digerire ai milanesi l’inevitabile ridimensionamento di Linate; verso le regioni confinati – dal Ticino al Piemonte, fino a Genova – per disporre di una catchment area (bacino di domanda di traffico) non solo potenziale ma effettivamente ben collegata con l’aeroporto. Si tratta di opere per centinaia di miliardi di euro, è il momento di pretendere dal Governo gli impegni per le quote di spettanza dello Stato centrale.

4. Sistema aeroportuale. Con un progetto industriale ben definito (accordo SEA-Lufthansa) e condizioni al contorno favorevoli (impegno sulla rinegoziazione degli slot e sulla realizzazione delle opere infrastrutturali), il Comune di Milano può perseguire seriamente l’obiettivo di raggiungere i massimi livelli di cooperazione con enti e istituzioni coinvolte nella gestione degli aeroporti del Nord fino a eventuali operazioni sugli assetti proprietari delle società di gestione, come già avvenuto su Aem con Brescia e in corso su Atm con Torino. E proprio Torino, considerando la localizzazione mediana di malpensa sul Mi-To, dovrebbe essere la prima città a cui guardare.

5. Geopolitica, cosa ci dà Parigi? Infine sarebbe interessante sapere, in una vicenda come quella di CAI-Air France in cui la politica ha legittimamente giocato un ruolo così preponderante, quale siano le contropartite sul piano bilaterale italo-francese per la fusione dei cieli. Quali sono – perché sicuramente ci sono oggi con Berlusconi come ieri con Prodi – le concessioni fatte da Parigi, e in quali settori economici o politici, per facilitare il ricongiungimento tra Aifrance e Cai-Alitalia? Sarebbe bello riguardassero Enel e il nucleare.

Lo trovo delirante , si autodice le cose a suo uso e consumo ,
trovo incredibile come la mente umana possa perdere tempo a scrivere e formulare tali castelli autocompiacenti
a che scopo ?
mi stupisco anche che qualcuno lo legga prendendolo per serio

Cesare Caldi ti faccio qua i complimenti per il tuo TR di Dubai , era solo scritto ma molto efficace , uno stile asciutto ma rendeva ottimamente l'idea
avevi tutt'altra sostanza lasciatelo dire
 
Le danze saranno menate da Mayrhuber: se chiederà la chiusura di Linate, sa che dovranno scegliere fra accontentare LH o restare con MXP point-to point per sempre.

Può darsi che LH voglia prima vedere il completamento del terzo terzo e del raddoppio di Castellanza.

Qui lo dico, qui lo nego, per fare un hub LH a MXP bisogna controllare il numero di voli da LIN... a CDG, il resto conta meno, per fare un hub basta il feed che attualmente Air Dolomiti fa a Monaco. Contano i pax di VCE, BLQ e FLR, che da LIN non sono mai passati, non quelli di BDS.

Spero non pensiate davvero che LH ed AF siano in competizione tra loro per accaparrarsi il mercato italiano: questo e' la commedia che recitano oggi i politici italiani

Che un sindaco o anche un ministropossano incrinare patti ultradecennali che valgono migliaia di volte un'hub vero o finto??

AF ed LH sono quasi la stessa cosa, uscite dalla logica della provincia , guardate in giro per l'europa e ve ne accorgerete.
Non solo come compagnie ma come societa' di servizi, MRO su su fino ai manufacturers piu' grossi.
Non scherziamo , davvero credete che in politici italioti siano in grado di mettere AF contro LH........
 
Vorrei capire bene: supponiamo che domattina LH decida di "promuovere " a hub MXP.
In qualità di compagnia "italiana", con gli attuali bilaterali dove potrebbe volare oltre al Nord America? Le deroghe ai bilaterali suppongo servano alle compagnie straniere ver venire a MXP, non credo il contrario.
Sarebbe bello se qualcuno esperto compilasse un piccolo elenco suddiviso per Paese, frequenze, mono-bi designazioni e altre info utili. Così una volta per tutte, avremmo un punto fermo dal quale partire per fare considerazioni sulle reali possibilità di MXP e più in generale dell'aviazione civile italiana nell'intercontinentale.
Grazie e ciao.
 
Vado a memoria e non sono un esperto. Ma a naso mi sembra che, per cominciare ci siano openskies con USA e Canada, 28 (o 21?) frequenze settimanali per Cina ed India.

Da verificare se in monodesignazione ad AZ, monodesignazione ballerina, nel caso, in quanto rotte non operate da più di una stagione IATA.
Altre destinazioni importanti? Boh HKG dove AZ non vola ipù da parecchio. Frequenze?

Destinazioni al momento off-limits perchè operate da AZ (tutte le frequenze italiane disponibili): Brasile, Venezuela, Argentina, Israele (anche se mi sembra che la MXP-TLV venga ridotta con la S09), Giappone, Russia (?), Medio-Oriente (?).
 
Vorrei capire bene: supponiamo che domattina LH decida di "promuovere " a hub MXP.
In qualità di compagnia "italiana", con gli attuali bilaterali dove potrebbe volare oltre al Nord America? Le deroghe ai bilaterali suppongo servano alle compagnie straniere ver venire a MXP, non credo il contrario.
Sarebbe bello se qualcuno esperto compilasse un piccolo elenco suddiviso per Paese, frequenze, mono-bi designazioni e altre info utili. Così una volta per tutte, avremmo un punto fermo dal quale partire per fare considerazioni sulle reali possibilità di MXP e più in generale dell'aviazione civile italiana nell'intercontinentale.
Grazie e ciao.

CAI e' di fatto una regional , volenti o nolenti di vocazioni continentali con qualche
e (forse) qualche 330 se ne fa ben poco.
L'aviazione civile italiana nell'intercontinentale e' ferma ai TO privati ed ai loro charter
Per fare intercontinentale seriamente ci vuole una flotta congrua: non qualche aeroplano!!
 
Certo potrebbe, noi si spera di no ma fino a quel momento non si può sapere cosa succederà. Non ci resta che aspettare e vedere che succede.

Un commento a Gabrio Casati: Le infrastrutture si fanno se c'è traffico fra due punti. Nessuno scalo ha una fitta rete di navette aeroportuali che ti portano dovunque. Le infrastrutture sono un'altra scusa al pari degli slot e dei bilaterali. Se oggi togliessi il treno per MXP al massimo perderesti 1ml di pax... 5% del traffico totale...


Mi piange il cuore a vedere tanto talento sprecato così.
Bastava una tua consulenza, e tra sheraton e l'altra mezza dozzina di alberghi e il gabbiotto di Tornavento, gli facevi risparmiare un punto del Pil italiano a quegli sciocchi e veggenti investitori di mezzo mondo.
Metti su uno studio di consulting, dammi retta :)
 
Vorrei capire bene: supponiamo che domattina LH decida di "promuovere " a hub MXP.
In qualità di compagnia "italiana", con gli attuali bilaterali dove potrebbe volare oltre al Nord America? Le deroghe ai bilaterali suppongo servano alle compagnie straniere ver venire a MXP, non credo il contrario.
Sarebbe bello se qualcuno esperto compilasse un piccolo elenco suddiviso per Paese, frequenze, mono-bi designazioni e altre info utili. Così una volta per tutte, avremmo un punto fermo dal quale partire per fare considerazioni sulle reali possibilità di MXP e più in generale dell'aviazione civile italiana nell'intercontinentale.
Grazie e ciao.

CAI e' di fatto una regional , volenti o nolenti di vocazioni intercontinentali con qualche 777
e (forse) qualche 330 se ne fa ben poco.
L'aviazione civile italiana nell'intercontinentale e' ferma ai TO privati ed ai loro charter
Per fare intercontinentale seriamente oggi ci vuole una flotta congrua cioe' decine di macchine: non qualche aeroplano!!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.