Thread Alitalia dal 4 maggio
- Autore Discussione crivabene
- Data d'inizio
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Credo che l'obbligo sia limitato al bilancio annuale. Se non ricordo male alcuni anni fa Porsche uscì volontariamente dalla borsa USA proprio perchè non voleva divulgare i dati trimestrali (obbligatori da quelle parti). Non sono un esperto, quindi prendi tutto con le molle.
Tuttavia al di la dei tecnicismi, non capisco quale sia il problema nel divulgare i dati mensili sui passeggeri trasportati. Tanto prima o poi dovranno farlo, quindi comportandosi così, a mio avviso, AZ ci rimette solo in immagine.
Tuttavia al di la dei tecnicismi, non capisco quale sia il problema nel divulgare i dati mensili sui passeggeri trasportati. Tanto prima o poi dovranno farlo, quindi comportandosi così, a mio avviso, AZ ci rimette solo in immagine.
Non capisco il "tanto prima o poi dovranno farlo" - se non sono in borsa, perché devono farlo?
Perché tutte le società di capitali (correggetemi pure) devono depositare il bilancio alla Camera di Commercio, entro aprile 2010 potremo sapere quanto ha perso Alitalia nel 2009.
Edit: parlo del bilancio, non dei dati sui pax trasportati
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Edit: parlo del bilancio, non dei dati sui pax trasportati
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Perchè tutte le altre compagnie "major" lo fanno?
Perchè visto che si vuole che AZ continui ad essere compagnia di bandiera ed è aiutata in ogni modo anche con i MIEI soldi, sarebbe doveroso nei confronti di tutta la Nazione farci gentilmente sapere come vanno le cose?
Ti risulta che la Ferrari siccome non è quotata in borsa non divulghi i dati mensili delle vendite di auto?
E a prescindere da ogni considerazione legale, ogni azienda che si vuole "vendere" come seria e rispettabile, non dovrebbe per un principio stesso di trasparenza avere questo tipo di problemi. Nessuno chiede vengano pubblicati dati sensibili o riservati.
Tuttavia è alquanto curioso che anche qui sul forum c'è chi si trincera dietro la legge per giustificare questo silenzio assordante che giunge dalla Magliana...
Tieni anche presente che gli uffici a New York di Alitalia sono quelli direzionali per tutta l'area Nord America, che occhio e croce costituisce metà (se non di più) di tutta l'attività long-haul di AZ.
Beh, per Aprile sei ottimista...
In realtà il termine per il deposito del bilancio è 30gg. dall'approvazione... che può avvenire anche con comodo...
Se ti riferisci a me sappi che non lavoro alla Magliana, e che anche a me piacerebbe sapere qualche dato sulle condizioni finanziarie di CAI.
Detto questo, ho ventilato un'eventuale motivo per cui AZ non si è degnata di postare alcun dato dal 13 Gennaio ad oggi.
Ogni major lo fa, ma forse solo quelle quotate in borsa hanno l'obbligo di trasparenza. Se poi mi sbaglio, amen.
Secondo te, uno che si premura di rendere noto all'Italia di essersi perduto nei parcheggi di Malpensa, come mai non spiaccica una sola parola sul meraviglioso nuovo corso della propria azienduola?
No Billy, non mi riferivo a te. La mia era una risposta all'amico uncomfortable che aveva manifestato perplessità sulla necessità di diffondere i dati se non "costretti" dalla quotazione in borsa. Credo che una SPA non quotata abbia l'obbligo del bilancio annuale. Quindi AZ non fa nulla di illegale. Però dopo 4 mesi, qualche numero sarebbe gradito da chi ti ha dato 3 miliardi per sopravvivere. Tutto qui.
Premesso che vivo a parecchie migliaia di km dalla Magliana, la mia osservazione era basata sul fatto che normalmente le "startup" (perché di questo piú o meno si tratta CAI) hanno interesse a non divulgare dati all'inizio perché questi tendono ad essere poco incoraggianti, almeno per il grande pubblico che non sa come funzionano le cose in aviazione, e potrebbero anche avere l'effetto di gettare benzina sul fuoco.
La mia nota doveva essere interpretata dal punto di vista di CAI: se non sono costretti, perché diffondere notizie che possono danneggiarli? L'unico appiglio da questo punto di vista é che considerata la valanga di soldi pubblici che sono stati usati per consegnare ai capitani coraggiosi il costoso giocattolino, potrebbe essere una cortesia apprezzabile far sapere ai contribuenti come stanno andando le cose. Ma dopo tutto siamo in Italia...
Tutte le società di capitali hanno l'obbligo di depositare alla camera di commercio il bilancio annuale.
Per le società quotate è invece obbligatoria la pubblicazione (mediante varie modalità, tra cui la pubblicazione sul web) del bilancio annuale, e delle trimestrali e semestrali (se non ricordo male per le semestrali si hanno 60 giorni dalla chiusura del semestre, mentre 45 per le trimestrali). Oltre a questo c'è l'obbligo della pubblicazione delle operazioni straordinarie, in termini di fusioni, scissioni, incorporazioni o modifica dei pacchetti rilevanti.
CAI, non essendo quotata, ha il solo obbligo di depositare il bilancio, non di pubblicarlo, nè tantomeno di farlo con frequenza diversa da quella annuale.
@uncomfortable
Le tue motivazioni sono parzialmente condivisibili: diciamo che se AZ non pubblica un bilancio trimestrale per il 1° anno ci può stare. Anche perchè gli utili (e le perdite...) sono ampiamente manipolabili. Però fare mistero sul numero dei passeggeri mi sembra eccessivo. Anche perchè avendo i dati di ogni singolo aeroporto, puoi riuscire, sia pure a grandi linee ad avere un' idea di questo valore. Aggiungi che lo start-up e la crisi, avrebbero reso giustificabile ogni risultato senza drammi.
Le tue motivazioni sono parzialmente condivisibili: diciamo che se AZ non pubblica un bilancio trimestrale per il 1° anno ci può stare. Anche perchè gli utili (e le perdite...) sono ampiamente manipolabili. Però fare mistero sul numero dei passeggeri mi sembra eccessivo. Anche perchè avendo i dati di ogni singolo aeroporto, puoi riuscire, sia pure a grandi linee ad avere un' idea di questo valore. Aggiungi che lo start-up e la crisi, avrebbero reso giustificabile ogni risultato senza drammi.
.E' vero, i numeri dei passegeri alla fine, volendo, si riesce a raccimolarli, ma se non sono numeri straordinari (cosa che comincio a sospettare), spiattellarli tutti quanti in un bel comunicato fa gli stessi danni di un bilancio in rosso.
Poi é vero che con startup e crisi si poteva raccontare qualunque storia, qualunque fossero i numeri. Ragion per cui sembra ragionevole poter dedurre che le cose non stanno andando benissimo.
Qualcuno sa come è andato l'incontro unitario di oggi tra sindacati e azienda?
Si dovevano decidere le modalità di integrazione del personale AZ+AP prevista per il 1 Luglio. Le linee guida erano:
- gestione del network con razionalizzazione delle frequenze (altri tagli?)
- costi commerciali (tutti a carico di AZ?)
- manutenzione (che fine faranno i tecnici spediti in giro per l'Italia?)
- integrazione del personale sulle basi (altri trasferimenti?)
- handling (chi assiste chi?)
- headquarter (tutti a magliana, alle torri o a FCO?)
- implementazione delle "best practice" in uso nelle due aziende (si, ma quali?)
- trasferimento del COA AZ a tutti i velivoli airbus di proprietà AP
Si dovevano decidere le modalità di integrazione del personale AZ+AP prevista per il 1 Luglio. Le linee guida erano:
- gestione del network con razionalizzazione delle frequenze (altri tagli?)
- costi commerciali (tutti a carico di AZ?)
- manutenzione (che fine faranno i tecnici spediti in giro per l'Italia?)
- integrazione del personale sulle basi (altri trasferimenti?)
- handling (chi assiste chi?)
- headquarter (tutti a magliana, alle torri o a FCO?)
- implementazione delle "best practice" in uso nelle due aziende (si, ma quali?)
- trasferimento del COA AZ a tutti i velivoli airbus di proprietà AP
Se gli uffici AZ a Buenos Aires sono ancora, come credo, in Calle Suipacha, non mi ritrovo molto nella tua descrizione. Non discuto affatto il numero degli addetti ma la descrizione del contesto che fai mi lascia alquanto perplesso. Calle Suipacha, per quanto collocata in zona centrale, non è certo l'Avenida 7 de Julio, ma un budello dove il sole arriva a malapena, perennemente intasata di traffico- ciao
Certo che è pubblico, ma solo chiedendone la consultazione (anche in modos emplice tramite registroimprese.it), ma non deve necessariamente essere pubblicato sul web o in altre forme "ad ampia diffusione".
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