Thread Alitalia dal 23 settembre


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yahhhwnnn...ehm scusate ero stato ibernato nella canicola agostana... avevo lasciato AZ che per superare il 70% di LF doveva obbligatoriamente lasciare bagagli a terra, ritardare voli,soci che forse volevano vendere ad AF, AF che non sa che pesci prendere in italia... mi risveglio ad inizio autunno e leggo che sabelli canta lodi e numeri, snocciola trimestrali positive, parla di distruggere low cost, di creare nuove linee aeree, colaninno che gongola del giocattolo che comincia a funzionare facendo telepromozione in vista delle vendite, i voli sono puntualissimi (che sarà sceso il LF sotto il70% ? ), insomma finalmente una cai che funziona, che produce utili ed è appettitosa per tutti.
una massa critica come quella di alitalia non cambia vento in un mese...oppure qualcuno è saltato su un ciuchino credendo di avere un purosangue sotto...
insomma l'unica cosa che ora mi chiedo, le caxxate le hanno dette prima di ibernarmi oppure hanno cominciato adesso?
 
yahhhwnnn...ehm scusate ero stato ibernato nella canicola agostana... avevo lasciato AZ che per superare il 70% di LF doveva obbligatoriamente lasciare bagagli a terra, ritardare voli,soci che forse volevano vendere ad AF, AF che non sa che pesci prendere in italia... mi risveglio ad inizio autunno e leggo che sabelli canta lodi e numeri, snocciola trimestrali positive, parla di distruggere low cost, di creare nuove linee aeree, colaninno che gongola del giocattolo che comincia a funzionare facendo telepromozione in vista delle vendite, i voli sono puntualissimi (che sarà sceso il LF sotto il70% ? ), insomma finalmente una cai che funziona, che produce utili ed è appettitosa per tutti.
una massa critica come quella di alitalia non cambia vento in un mese...oppure qualcuno è saltato su un ciuchino credendo di avere un purosangue sotto...
insomma l'unica cosa che ora mi chiedo, le caxxate le hanno dette prima di ibernarmi oppure hanno cominciato adesso?

Potrebbero non aver mai smesso di dirle...
 
Se i passeggeri business te li aspiri tutti da LIN, magari a MXP non ci vanno. O no?

Sarebbe bello sapere dove hanno ricavato questi dati: chi viaggia U2 non é necessariamente un passeggero leisure, e non paga nemmeno pochissimo. Secondo me non hanno ancora capito che i tempi in cui i passeggeri business viaggiavano sul corto raggio in C pagando €1000-€1500 per un viaggio in giornata sono finiti e non torneranno piú.

Quindi chi vola low cost non prende taxi, non prende treni, ma fa l'autostop.

Non hanno veramente capito nulla.

Spero che prendano tante legnate...
Attenzione che AZ ha detto una cosa e cioè che da MXP l'85% di chi ci viaggia lo fa a tariffe basse, dei taxi e Malpensa Express l'ha detto il rappresentante dei tassisti.
 
Voglio giocare anch'io:

-Aerotreno
slogan: il binario del cielo !

-Fast and furious
slogan: non ci ferma nessuno !

-Collegaereo
slogan: lavorare in aria !

-Ponte blu
solgan: i pontefici massimi siamo noi !

-Arcobaleno
slogan: ne faremo di tutti i colori !

-Pingpong
slogan: un colpo a effetto !

:D
 
Ultima modifica:
Alitalia, più Malpensa con Air One

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385163

Mentre a Montecitorio, commissione Trasporti, presidente e ad dell’Alitalia - Roberto Colaninno e Rocco Sabelli - riferivano sull’andamento della compagnia, da Parigi rimbalzava una notizia di ampio rilievo strategico. In un’intervista a Les Echos il numero uno di Air France-Klm ha annunciato che Alitalia, dall’estate del 2010, entrerà nella joint venture sulle rotte transatlantiche con la stessa AF e l’americana Delta. L’operazione, che conferma come le linee dello sviluppo dell’Alitalia passino da Parigi, darà un bel ventaglio di benefici alla compagnia, con un importante aumento dell’offerta e, di conseguenza, nuovi flussi di entrate. L’assetto della jv è ancora in corso di messa a punto; uno degli argomenti in discussione è lo schema di divisione dei profitti, che potrebbe avvantaggiare Alitalia, già «arricchita» peraltro dall’aumento delle connessioni.Consapevoli anche di questa svolta, Colaninno e Sabelli si sono dimostrati soddisfatti e fiduciosi sull’evoluzione di una delle privatizzazioni più delicate degli ultimi anni. «Alitalia è stata stabilizzata. Dalla rianimazione siamo passati al reparto risanamento - ha detto il presidente - e il piano di rilancio sarà completato per marzo-maggio», e cioè in primavera.
Più tecnico il discorso di Sabelli, che ha escluso il ricorso a un aumento di capitale: «Non ci serve e non è in vista». Del resto, dopo le perdite del primo semestre - 273 milioni - è stato più volte ipotizzato un terzo trimestre in pareggio operativo. Sabelli ha toccato vari temi caldi. A cominciare dalle difficoltà operative che da mesi si stanno registrando a Fiumicino, dove Alitalia gestisce i propri servizi di terra.
Sabelli ha parlato dei «limiti strutturali dell’aeroporto, che pesano in particolare sul transito dei passeggeri, ed esasperano il transito e l’interconnessione tra i diversi terminal». I problemi stanno «dentro e fuori» dallo scalo, e non è mancata una frecciata alle Ferrovie, titolari del collegamento tra Fiumicino e il centro di Roma: bisognerebbe «superare i problemi regolatori che fanno sì che quel trenino lo gestisca solo Trenitalia». Quanto a Malpensa, l’interesse di Alitalia è legato al modello di traffico sul quale lo scalo si è caratterizzato, con un 85% di mercato low fare. Lo sviluppo sull’aeroporto lombardo sarà dunque teso alla concorrenza sul prezzo: «Abbiamo bisogno di presidiare quel mercato perché sviluppa flussi importanti» ha detto Sabelli. E ha confermato che il brand Air One sarà utilizzato per una nuova offerta di questo tipo, che verrà estesa anche agli aeroporti di secondo e terzo livello, oggi monopolizzati dalle compagnie low cost.
Colaninno, parlando ai deputati, ha rivendicato il valore del lavoro svolto in otto mesi, pur in un clima spesso sfavorevole. E si è sfogato: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».




ma una domanda..... negli altri aereoporti il traffico lowfare è al 15 e business all'85??:cool:
 
A Fiumicino si gira solo di First e un po' di business per i francescani. A PMO e CTA naturalmente solo bissiniss.
A Linate i voli Alitalia, il 78% del totale, si vendono solo a tariffa piena e si possono imbarcare solo valigie Louis Vuitton o Prada.

Ssssshhhh! Una notizia segreta! Al T2 di Malpensa 100% low cost!
 
A Fiumicino si gira solo di First e un po' di business per i francescani. A PMO e CTA naturalmente solo bissiniss.
A Linate i voli Alitalia, il 78% del totale, si vendono solo a tariffa piena e si possono imbarcare solo valigie Louis Vuitton o Prada.

Ssssshhhh! Una notizia segreta! Al T2 di Malpensa 100% low cost!

:astonished::astonished::astonished:......miiiii ma veramenteeee!:D
 
Alitalia, più Malpensa con Air One

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385163

Mentre a Montecitorio, commissione Trasporti, presidente e ad dell’Alitalia - Roberto Colaninno e Rocco Sabelli - riferivano sull’andamento della compagnia, da Parigi rimbalzava una notizia di ampio rilievo strategico. In un’intervista a Les Echos il numero uno di Air France-Klm ha annunciato che Alitalia, dall’estate del 2010, entrerà nella joint venture sulle rotte transatlantiche con la stessa AF e l’americana Delta. L’operazione, che conferma come le linee dello sviluppo dell’Alitalia passino da Parigi, darà un bel ventaglio di benefici alla compagnia, con un importante aumento dell’offerta e, di conseguenza, nuovi flussi di entrate. L’assetto della jv è ancora in corso di messa a punto; uno degli argomenti in discussione è lo schema di divisione dei profitti, che potrebbe avvantaggiare Alitalia, già «arricchita» peraltro dall’aumento delle connessioni.Consapevoli anche di questa svolta, Colaninno e Sabelli si sono dimostrati soddisfatti e fiduciosi sull’evoluzione di una delle privatizzazioni più delicate degli ultimi anni. «Alitalia è stata stabilizzata. Dalla rianimazione siamo passati al reparto risanamento - ha detto il presidente - e il piano di rilancio sarà completato per marzo-maggio», e cioè in primavera.
Più tecnico il discorso di Sabelli, che ha escluso il ricorso a un aumento di capitale: «Non ci serve e non è in vista». Del resto, dopo le perdite del primo semestre - 273 milioni - è stato più volte ipotizzato un terzo trimestre in pareggio operativo. Sabelli ha toccato vari temi caldi. A cominciare dalle difficoltà operative che da mesi si stanno registrando a Fiumicino, dove Alitalia gestisce i propri servizi di terra.
Sabelli ha parlato dei «limiti strutturali dell’aeroporto, che pesano in particolare sul transito dei passeggeri, ed esasperano il transito e l’interconnessione tra i diversi terminal». I problemi stanno «dentro e fuori» dallo scalo, e non è mancata una frecciata alle Ferrovie, titolari del collegamento tra Fiumicino e il centro di Roma: bisognerebbe «superare i problemi regolatori che fanno sì che quel trenino lo gestisca solo Trenitalia». Quanto a Malpensa, l’interesse di Alitalia è legato al modello di traffico sul quale lo scalo si è caratterizzato, con un 85% di mercato low fare. Lo sviluppo sull’aeroporto lombardo sarà dunque teso alla concorrenza sul prezzo: «Abbiamo bisogno di presidiare quel mercato perché sviluppa flussi importanti» ha detto Sabelli. E ha confermato che il brand Air One sarà utilizzato per una nuova offerta di questo tipo, che verrà estesa anche agli aeroporti di secondo e terzo livello, oggi monopolizzati dalle compagnie low cost.
Colaninno, parlando ai deputati, ha rivendicato il valore del lavoro svolto in otto mesi, pur in un clima spesso sfavorevole. E si è sfogato: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».




ma una domanda..... negli altri aereoporti il traffico lowfare è al 15 e business all'85??:cool:

Due cose.

Perchè ce l'hanno col trenino che è,malgrado Trenitalia,svizzero.Il Leonardo.Lasciamo perdere quelli ad alta frequenza.

Colaninno, parlando ai deputati, ha rivendicato il valore del lavoro svolto in otto mesi, pur in un clima spesso sfavorevole. E si è sfogato: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».

Queste parole sono fuori dalla grazia di Dio e nessuno in dieci anni è riuscito a illuminarlo e a fargli capire da dove discendano certe fortune.Quindi:ti smezzo un'azienda in fallimento,mi tengo la parte marcia coi relativi debiti ecc...e ti regalo a prezzo di saldo (per 100 milioni-poi ne hai messi 70 ma va bene uguale)la parte buona.Mi prendo sul groppone(ci?) migliaia di dipendenti in via di licenziamento e ti permetto di scegliere quelli che vuoi.T'attacco un'azienda privata che ha ordinato un po' di giocattoli nuovi senza sapere come pagarli e tratto per te con lo Stato francese perchè usino i dovuti riguardi.Modifico qualche legge per permettere una più agevole operazione affinchè tu non ti faccia male facendo impresa e mi faccio garante della possibilità di decidere quando e se tu possa violare degli accordi sottoscritti con dei sindacati sedati e al limite dell'impotenza.Nei mesi successivi non prendo un solo provvedimento contro di te in seguito a gravi disservizi organizzativi.
Quindi due o tre articoli di giornale sono un clima sfavorevole?
E' come se ora dicessi:non ho parole.

p.s:imprenditori?Ehm...
Poi ci sarebbe da discutere pure il passato ma lo farò sul forum telefoniacivile.
 
Alitalia: accompagnera' Benedetto XVI in Repubblica Ceca


PER EVITARE LE SOLITE POLEMINCHE D' ORA IN POI SI EVITI DI RIPORTARE NOTIZIE SUI VIAGGI PAPALI CON ALITALIA, "NEWS" CHE NON HANNO MAI NULLA DI NEW
 
Ultima modifica da un moderatore:
dopo le perdite del primo semestre - 273 milioni - è stato più volte ipotizzato un terzo trimestre in pareggio operativo

semestre...negativo...trimestre...pareggio....
non so a voi a me ricorda la barzelletta dell'avvocato al cliente:
e, qua ce li incxxxxMo, qua invece ti incxxxNo
 
ALITALIA/ A conti fatti la sfida alle low cost non potrà funzionare

Andrea Giuricin

venerdì 25 settembre 2009

È terminata un’estate molto difficile per il trasporto aereo. La IATA ha
rivisto al rialzo le perdite dei vettori facenti parte questa associazione
nel corso del 2009; la cifra è molto importante ed è pari a 11 miliardi di
dollari.

Tutte le maggiori compagnie aeree stanno conoscendo una profonda crisi,
con l’eccezione delle principali low cost che sono state in grado di
aumentare il numero di passeggeri negli ultimi 12 mesi; come era già
successo in seguito alla crisi che colpì il settore dopo gli attacchi alle
Torri Gemelle, sono proprio queste compagnie che hanno avuto un incremento
della quota di mercato, mostrando una grande aggressività.

I vettori tradizionali invece soffrono maggiormente, avendo anche meno
flessibilità dovuta al fatto che sono legati al network di tipo hub&spoke.
AirFrance ha appena annunciato una diminuzione dell’offerta di poco meno
del 2% per il prossimo inverno e proprio questo periodo sarà estremamente
complicato per tutti i vettori tradizionali.

In questo contesto, mentre le compagnie low cost conquistano parti
significative di mercato, i vettori tradizionali vanno verso un
consolidamento, tramite fusioni o accordi più stretti. È in corso forse
una delle battaglie più significative tra i vettori tradizionali.
Attualmente esistono tre grandi alleanze globali: SkyTeam, nella quale è
presente anche Alitalia, guidata dal colosso franco-olandese AirFrance-KLM
e Delta; Star Alliance, con a capo la tedesca Lufthansa; OneWorld, nella
quale sono presenti British Airways, Iberia, Quantas e Japan Airlines.

One World oltre ad essere la più piccola, conosce oggi notevoli
difficoltà; infatti mentre Iberia e British Airways cercano di concludere
un processo di fusione che dura ormai da decine di mesi, la giapponese JAL
conosce notevoli difficoltà economiche. La compagnia asiatica necessita
non solo di una ristrutturazione, ma anche d’iniezione di capitali per
poter sopravvivere a uno dei momenti più difficoltosi nella storia
dell’aviazione civile.

L’americana Delta con il probabile aiuto di AirFrance-KLM si è proposta
come possibile acquirente; cosi facendo JAL uscirebbe dall’alleanza
OneWorld per finire in quella guidata dal colosso franco-olandese,
SkyTeam. La risposta di British Airways è stata immediata e insieme
all’australiana Qantas ha deciso di fare una offerta per entrare
direttamente nel capitale della compagnia giapponese. Se l’azione di
AirFrance dovesse andare a buon fine, si romperebbero gli schemi attuali
delle alleanze nel trasporto aereo e OneWorld ne uscirebbe profondamente
indebolita.

Comunque vada a finire questa battaglia, lo scenario è abbastanza chiaro;
il settore sta andando incontro a un consolidamento, con la presenza di
grandi operatori sempre più internazionali. La joint venture tra Delta e
AirFrance creata per rispondere al meglio al mercato Atlantico tra Stati
Uniti ed Europa è una conferma di questo consolidamento.

Si pone la questione di Alitalia; dove si situa la compagnia in questo
scenario ?


Secondo le affermazioni di Roberto Colaninno, presidente della compagnia
italiana, davanti alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati,
l’azienda ha lasciato alle spalle il periodo peggiore. Questo è certamente
vero riguardo i tassi di riempimento degli aerei e le perdite, avendo
avuto uno start-up alquanto difficoltoso, ma Alitalia conoscerà un autunno
e un inverno estremamente difficili a causa del perdurare della crisi del
trasporto aereo.

Il vettore si è detto pronto a sfidare le low cost, ma questa sfida sembra
molto difficile da vincere. Rispetto a Ryanair, la seconda compagnia in
Italia per numero di passeggeri trasportati, i costi per posto chilometro
offerto sono più che doppi (3,7 centesimi di euro per la compagnia
irlandese e 9 centesimi per Alitalia), mentre rispetto a Easyjet, leader
nell’aeroporto di Milano Malpensa e terza compagnia in Italia, i costi
sono superiori di quasi il 50%.

Le due compagnie low cost hanno un network molto più sviluppato rispetto a
quello di Alitalia e dunque la competizione si prospetta molto
difficoltosa. Vi potrà certo essere una concorrenza sulla qualità del
servizio, ma è necessario ricordare che Ryanair ha i livelli più elevati
di puntualità in Europa, mentre Easyjet utilizza i principali aeroporti e
non scali secondari.

Quale futuro dunque per la compagnia guidata da Roberto Colaninno? La
risposta non è per nulla semplice a darsi, ma è possibile rispondere
indirettamente; le compagnie nazionali stanno lentamente scomparendo. È
stato il caso della svizzera Swiss, della belga Brussels e probabilmente
dell’austriaca Austrian Airlines che sono diventate parte del gruppo
Lufthansa. AirFrance, dopo aver acquistato l’olandese KLM, è il maggior
azionista di Alitalia, con una quota superiore al 20%.

Lo spazio dei vettori nazionali è sempre più stretto anche a causa della
crescita delle compagnie low cost per i voli domestici ed europei e dunque
il destino del vettore italiano sembra abbastanza chiaro.
Nel momento in cui dovesse servire una ricapitalizzazione del vettore,
visto il particolare momento di crisi del trasporto aereo e visto anche
l’incremento dei costi legati alle tariffe aeroportuali, permesso dal
Governo italiano lo scorso mese di luglio, probabilmente accadrà quello
che si è già verificato in altri Stati Europei.

Alitalia si troverà a fare parte di una delle compagnie più grandi al
mondo, AirFrance-KLM. Tutto questo potrebbe avvenire se la politica non
deciderà per l’ennesima volta di interrompere il normale corso del mercato
con ulteriore spreco di risorse pubbliche. Nel caso auspicabile la
politica non intervenisse, il mercato potrebbe prendersi una rivincita.

ilsussidiario.net
 
il sussidiario è oramai un replicante, e fa parte di quello scenario teatrale di luoghi comuni e stereotipi che in Italia è abbastanza comune nel pensiero di molti, al nord come al sud, però fra le righe dice anche le cose come stanno: il mercato sta andando nelle uniche direzioni possibili, consolidamento delle grandi, ristrutturazioni, hub city airport e centri p2p in cui le alleanze frenano l'espansione low cost, il resto è folk
 
magari non propone novitá sconvolgenti e non espone concetti di astrofisica, ma l'articolo del sussidiario mi sembra dica cose sensate e condivisibili.
 
Martedì 29 settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione della sala Freccia Alata “Borromini” situata presso il molo B dell’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci.

La sala rimarrà chiusa al pubblico per un periodo di tre mesi circa. Durante questo periodo i clienti verranno ospitati nella sala I Mosaici di Flightcare ubicata alla fine dello stesso corridoio.

Come per le altre sale Freccia Alata già ristrutturate, il progetto della nuova sala Borromini è stato affidato allo studio di architettura IosaGhini di Bologna.

La nuova sala manterrà le stesse dimensioni (370 mq), ma oltre ad un utilizzo più efficiente e razionale dello spazio interno è previsto un incremento di sedute da 90 a 110.

Nella sala sono presenti due banchi accoglienza/accettazione, bar con barman e zona self-service, zona office, zona comfort, zona relax con chaises longues e servizi igienici con doccia.
FonteCorporate
 
Martedì 29 settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione della sala Freccia Alata “Borromini” situata presso il molo B dell’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci.
...
Spero che si ridordino di lavare i vetri (all'esterno), da quando frequento FCO (circa 7 anni) non mi sembra che sia mai stato fatto: sarebbe un bel passo avanti, altro che "chaises longues" :D:D:D
 
ALITALIA/ A conti fatti la sfida alle low cost non potrà funzionare

Andrea Giuricin
...

Il vettore si è detto pronto a sfidare le low cost, ma questa sfida sembra
molto difficile da vincere. Rispetto a Ryanair, la seconda compagnia in
Italia per numero di passeggeri trasportati, i costi per posto chilometro
offerto sono più che doppi (3,7 centesimi di euro per la compagnia
irlandese e 9 centesimi per Alitalia),...

Confrontare i prezzi di Ryanair con quelli attuali di Alitalia, che non è una low cost, è quanto di più sbagliato esista; è come confrontare mele e pere.
Una nobile pagina di giornalismo, come i pezzi di quel tale che ogni tanto spara a zero dalle colonne del Sole24Ore.

Quanto al futuro di AirOne prospettavo e auspicavo, nel mio piccolo, fin dal primo tentativo di Toto di scalare AZ, un futuro da LC; dopo un primo ripensamento della nuova proprietà, che voleva accorpare il marchio, ora sembra che siano ritornati sui loro passi.
C'è un notevole flusso tra nord e sud del Paese in ogni stagione dell'anno, manca una vera LC in Italia in grado di attirare quei flussi di traffico che oggi ancora prendono la via del treno.
Basta solo questo particolare per giustificare la mossa.
 
Stato
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