La vittoria di Alitalia - Aumentano i voli in orario
Segnali di risveglio per Alitalia: partenze cancellate al minimo. Riggio (presidente Enac): ora investimenti per crescere.
Così se a luglio nel complesso solo il 69,9% dei velivoli era atterrato in orario, la stessa percentuale era salita ad agosto (la media annacqua i picchi negativi del grande esodo) al 74,6%, una tendenza positiva riscontrata anche a settembre con il 78,6% di voli atterrati all'ora stabilita. Un trend che, anche se non è possibile fare confronti, è confermato nei primi dieci giorni di ottobre, un lasso di tempo nel quale la per la prima volta, il valore percentuale ha superato la barra dell'80% per posizionarsi all'84%.
Un dato che consente ad Alitalia di essere in linea con i parametri stabiliti in sede internazionale per essere considerata compagnia che rispetta la regolarità del servizio. Che è migliorato un po' in tutti gli scali italiani. Nello scalo più importante di operatività e cioè quello di Fiumicino, i voli in partenza dopo un agosto non esaltante (causa i problemi agli imbarchi nei giorni di massimo traffico dell'anno) hanno registrato una puntualità verso lo scalo di Linate che è salita dal 71,51% all'88,9% di settembre per toccare il 93,5% dei primi giorni di ottobre. Stesso trend anche nella situazione inversa. Dallo scalo milanese la regolarità verso il Leonardo da Vinci è passato dall'89,4% di luglio, al 94,2% di agosto e settembre per raggiungere il 95,9% nei primi giorni di ottobre.
Da segnalare anche le punte di eccellenza già conquistate. È il caso della tratta tra Linate e Palermo. Che dall'86,6% di luglio di puntualità dei collegamenti Alitalia è arrivata al 98% di ottobre, passando per la flessione di agosto (89,3%) e il 93,1% di settembre. Una maggiore criticità si registra verso lo stesso capoluogo siciliano, invece, da Fiumicino. Anche se in questo caso il trend continua a restare positivo. A luglio infatti i voli che hanno rispettato la tabella di marcia erano il 58,5%, ad agosto il 72,7% e dopo la leggere flessione di settembre si è passati a ottobre al 77,4%.
Insomma a parte alcune variazioni altalenanti i dati confermano una normalizzazione della nuova Alitalia. Non sono solo questi i segnali che confermano la stabilizzazione della compagnia in un momento economico che certo non aiuta qualunque tipo di impresa. Eppure nella semestrale 2009 l'Ebit, cioè il risultato della gestione operativa, è stato più basso solo del 6% rispetto alle previsioni del budget. Un segnale considerato, nonostante tutto, positivo in un anno in cui la Iata, l'organizzazione internazionale dei vettori aerei, ha stimato perdite complessive che da febbraio sono via via salite da 2,5 miliardi di dollari agli 11 miliardi previsti a settembre.
Nei giorni scorsi il presidente Roberto Colannino e l'ad Rocco Sabelli hanno confermato la possibilità di un pareggio operativo nel terzo trimestre. Non solo. Che il clima sia cambiato nelle stanze e negli hangar di Alitalia è dimostrato dal livello degli scioperi sopportati dalla compagnia nel primo anno di vita. Solo due. L'ultimo dei quali, indetto dalla Sdl, a cui avrebbero aderito solo 3 lavoratori su 400 interessati. La compagnia ha cancellato il giorno prima 38 voli e riposizionato i passeggeri. L'Alitalia di Aquila Selvaggia, insomma, non c'è più. Se il trend della puntualità sarà confermato. I viaggiatori non potranno fare altro che ringraziare.
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