Thread Alitalia dal 13 luglio 09


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Il piano originario (Fenice) prevedeva l'alleanza con LH !!!
Cerchiamo di stare al passo con i tempi. ;)

Fonte? A me risulta che si rivedesse il partner da capo, cosa che é stata fatta in quanto l'alleanza con Air France-KLM é stata rivista e non ha più nulla a che fare con la precedente alleanza...
 
ALITALIA: MARCEGAGLIA, IMMINENTE USCITA GRUPPO DA CAI

(ANSA) ROMA - Risulta ormai imminente l'uscita della famiglia Marcegaglia dalla compagine azionaria di Cai, la compagnia che gestisce la nuova Alitalia. Secondo indiscrezioni, Banca Intesa si sarebbe impegnata a trovare un acquirente entro la prossima settimana. Come si ricorda, il gruppo mantovano, che aveva partecipato a titolo puramente simbolico alla nascita della cordata per rilevare la vecchia Alitalia, aveva manifestato il proposito di cedere le proprie quote azionarie alla conclusione dell'operazione di acquisto.
 
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Alitalia non decolla
Giovedì 16 Luglio 2009 17:19 .Le difficoltà di integrazione con Air
One. Il Presidente dell’ENAC è “preoccupato per la situazione di
Alitalia” . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . .
La questione Alitalia torna alla ribalta dopo la convocazione della
compagnia da parte del presidente dell’ENAC, il quale ha anche ammesso di
essere “preoccupato per la situazione di Alitalia” e che “le difficoltà
non le possono pagare di certo i passeggeri con disagi e ritardi”.

In effetti i dati pubblicati dall’AEA mostrano un livello di disservizio
molto elevato nei primi mesi dell’anno. Le statistiche dell’AEA sono
imparziali in quanto l’associazione raggruppa tutte le maggiori compagnie
tradizionali.

In particolare il 26,2 per cento dei voli Alitalia a breve e medio raggio
sono arrivati in ritardo contro una media AEA del 17,8 per cento. Per le
tratte intercontinentali la preoccupazione è ancora maggiore in quanto i
ritardi dei voli sfiorano il 40 per cento.



Questi disservizi sono dovuti alle difficoltà di un’integrazione tra
Alitalia ed Air One che certo non è stata facile, ma è dovuta forse anche
alla volontà di cambiare totalmente modello di business in un periodo
estremamente breve.

La scelta di focalizzare il proprio “hub” su Roma Fiumicino, rispetto a
Malpensa provoca ulteriori difficoltà, in quanto lo scalo romano è molto
più congestionato rispetto a quello milanese e dunque è più facile
accumulare ritardi.

Inoltre la diversità tra Air One e Alitalia era evidente anche nelle
differenti alleanze globali alle quali le due compagnie appartenevano
prima della fusione; il vettore di Carlo Toto era in partnership con
Lufthansa, mentre Alitalia con Air France. Dopo il merger si è scelto il
partner francese, ma questo ha comportato una ridefinizione di tutto il
network, con una notevole difficoltà di integrazione.

Le difficoltà nella qualità del servizio non possono non avere anche un
impatto sul bilancio economico. I clienti potrebbero facilmente associare
i disservizi della nuova Alitalia alla vecchia Alitalia e questo fatto
sarebbe preoccupante per la compagnia aerea guidata dall’amministratore
delegato Rocco Sabelli poiché potrebbe portare ad una perdita di clienti.
La situazione economica del vettore non sembra facile, nonostante le
rassicurazioni di mercoledì 15 luglio al question time alla Camera del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli.

Infatti il vettore continua ad avere dei tassi di riempimento estremamente
bassi, simile a quanto registrava lo scorso anno Air One. In particolare
il load factor nei primi 5 mesi dell’anno, secondo dati AEA, è stato pari
al 57,4 per cento, circa 15 punti percentuali in meno della vecchia
Alitalia.

Se si raffronta lo stesso dato con i grandi operatori europei, i dubbi sul
raggiungimento dell’obiettivo di un EBIT negativo solo per 200/250 milioni
di euro, aumentano.
Air France ha registrato un tasso di riempimento vicino al 78 per cento e
nonostante questo nel primo trimestre ha accumulato perdite per oltre
mezzo miliardo di euro.
La nuova Alitalia doveva raggiungere del 72 per cento secondo il “Piano
Fenice” e dunque ad oggi l’obiettivo è lontano circa 15 punti percentuali.
Certamente i mesi invernali sono stati i più difficili, , ma l’obiettivo
non potrà essere raggiunto.

Secondo lo stesso “Piano Fenice” per ogni punto in percentuale in meno di
tasso di riempimento, l’EBIT previsto per il 2009 peggiorerebbe tra i 55 e
i 60 milioni di euro. Probabilmente Alitalia chiuderà l’anno con un load
factor inferiore alle previsioni di almeno 6/8 punti percentuali e dunque
non è difficile calcolare che l’EBIT sarà di circa 330/480 milioni
inferiore alle previsioni.
A fine anno la compagnia italiana trasporterà circa 20/22 milioni di
passeggeri, cioè circa 6 milioni in meno di quanto previsto alla partenza
della nuova impresa.
La nuova Alitalia ha inoltre un altro punto di debolezza riscontrabile in
tutte le compagnie aeree; è estremamente sensibile alle variazioni di
prezzo. In particolare è previsto che per ogni punto percentuale in meno
del prezzo medio del biglietto, si prevede un peggioramento dell’EBIT pari
a 30/35 milioni di euro.

La crisi del trasporto aereo ha provocato una maggiore competizione e
tutti i vettori aerei hanno deciso di ridurre i prezzi dei biglietti per
non perdere clientela. Ryanair, la prima compagnia low cost europea ha
previsto un calo dello Yield pari al 15/20 per cento per il 2009.
Certamente Alitalia non avrà una riduzione così importante, ma le offerte
che ha dovuto lanciare tra marzo e luglio, sono probabilmente sintomo di
un abbassamento del prezzo medio. Se il prezzo medio fosse 8/10 punti
percentuali sotto le previsioni, l’EBIT potrebbe registrare un
peggioramento pari a 240/350 milioni di euro.

Sommando le difficoltà di un load factor inferiore alle previsioni e un
prezzo medio del biglietto più basso rispetto al “piano Fenice” la perdita
operativa potrebbe essere compresa in un range tra i 770 e 1080 milioni di
euro.

Quali fattori possono migliorare questa stima disastrosa? Certamente il
prezzo del carburante è sceso in modo tale che potrebbe fare stimare una
riduzione dei costi legati al rifornimento degli aeromobili dell’ordine
del 40 per cento con un risparmio di circa 480 milioni di euro.

I conti di Alitalia dunque potrebbero chiudere con una perdita netta
compresa tra i 300 e i 600 milioni di euro. Il limite inferiore non è
molto distante dalle previsioni del “Piano Fenice” e dalle affermazioni di
Altero Matteoli. Si tratta tuttavia di una stima e come tale deve essere
presa. In mancanza di dati ufficiali è l’unico modo per potere immaginare
l’andamento della compagnia aerea.

A 6 mesi dalla ripartenza la compagnia continua ad avere notevoli
difficoltà e l’estrema difficoltà in cui si trova ad operare certamente
non la aiuta.

di Andrea Giuricin
in collaborazione con L'Occidentale
 
La scelta di focalizzare il proprio “hub” su Roma Fiumicino, rispetto a
Malpensa provoca ulteriori difficoltà, in quanto lo scalo romano è molto
più congestionato rispetto a quello milanese e dunque è più facile
accumulare ritardi.

Lol questa è emblematica dell'ignoranza dei giornalisti.
Più congestione significa più aerei, più traffico, più passeggeri.
Piatto ricco mi ci ficco direbbero i nostri nonni...
Il resto dell'articolo è fuffa con dati assolutamente sballati...
Va bene essere critici...ma almeno che certi articoli vengano scritti da esperti del settore, che a quanto pare in Italia son del tutto assenti...
 
Enac, Vito Riggio positivi impegni di Alitalia e di AdR per Fiumicino


(Teleborsa) - Roma, 17 lug - Con riferimento all'incontro svoltosi ieri fra l'Enac ed i vertici di Alitalia e di Aeroporti di Roma per una verifica della qualità dei servizi sull'Aeroporto di Roma Fiumicino - anche a seguito degli approfondimenti svolti dal Direttore Generale dell'Ente con i propri tecnici e quelli delle società interessate - il Presidente dell'Autorità dell'Aviazione Civile Italiana, Vito Riggio, conferma il giudizio ampiamente positivo - in merito alle azioni intraprese da Alitalia e da Adr, per assicurare un netto miglioramento della qualità delle operazioni di volo e di terra presso lo scalo "Leonardo da Vinci". lo si legge in una nota.
In particolare l'Enac ha preso atto dello sforzo notevole, espresso congiuntamente da Alitalia e da Adr, per contenere e ridurre il più possibile eventuali disagi durante il periodo estivo, riconoscendo e tendendo conto sia delle criticità oggettive che interessano il settore del trasporto aereo in generale, penalizzato da una congiuntura molto sfavorevole, sia della fase di start-up che la nuova Alitalia ha affrontato.

Come risulta dal piano dettagliato presentato all'ENAC ieri, comprendente una serie di azioni, alcune già in atto, più altri interventi organizzativi da attuare nel breve periodo, il Presidente Vito Riggio manifesta la propria fiducia che tali impegni verranno rispettati nell'interesse dell'Alitalia e di Adr, ma anche e soprattutto dei passeggeri.

L'Enac continuerà a vigilare su tutto il sistema per permettere, nell'ambito delle proprie competenze, uno svolgimento sereno delle attività di trasporto aereo nel periodo estivo, tutelando gli standard di qualità dei servizi nell'interesse dei diritti del passeggero.

In questa sua opera l'Ente conferma di svolgere il proprio ruolo di Autorità dell'aviazione civile senza peraltro trascurare gli interessi nazionali ed in particolare quelli dell'industria del trasporto aereo, per la quale è stato prodotto uno sforzo notevole da parte dell'imprenditoria italiana e nei cui confronti l'Enac assicura, nel rispetto delle regole europee e nazionali, il sostegno e le capacità di accompagnamento tecnico.
 
Personalmente avevo previsto questa situazione addirittura prima del de-hub di MXP.

Concedimi un L.A.D.I. ;)

MXP non è certo meglio...ma non si può nemmeno giustificare perchè la mole di traffico in questo periodo a FCO è infinitamente maggiore. MXP, senza voler parlare di bagni pubblici, ristorazione o collegamenti è comunque molto carente così come lo è a LIN dal punto di vista degli accessi alla Security, la zona Transiti e quella dello Smistamento bagagli. E non lo dico io, ma chi ci lavora ogni giorno. AZ fa bene a lavorare congiuntamente con ADR, e pare che SEA stia iniziando a farlo con LH (anche se non ci si deve limitare solo a qualche parcheggio in più o qualche collegamento in più con Milano).


PS = che vuol dire LADI?
 
MXP non è certo meglio...ma non si può nemmeno giustificare perchè la mole di traffico in questo periodo a FCO è infinitamente maggiore. MXP, senza voler parlare di bagni pubblici, ristorazione o collegamenti è comunque molto carente così come lo è a LIN dal punto di vista degli accessi alla Security, la zona Transiti e quella dello Smistamento bagagli. E non lo dico io, ma chi ci lavora ogni giorno. AZ fa bene a lavorare congiuntamente con ADR, e pare che SEA stia iniziando a farlo con LH ...
Se parli del T2 ti posso dar ragione, ma per quanto riguarda il T1 no.
Tra le cose pià brutte del T1 di MXP ci sono le salette Alitalia :D:D
 
Se parli del T2 ti posso dar ragione, ma per quanto riguarda il T1 no.
Tra le cose pià brutte del T1 di MXP ci sono le salette Alitalia :D:D

Non scordarti bagni piccoli, sporchi che sono stati per anni con serrature rotte.
Poi porte d'imbarco troppo attaccate fra loro, in particolare quelle dove c'é l'imbarco in autobus.
Transiti disorganizzati.
La lista va avanti...
 
...
Transiti disorganizzati.
...
Questa è pura fantascienza: ho fatto transito decine di volte sia a FCO che a MXP e i "transiti disorganizzati" li ho visti solo a FCO.
L'ultima volta che ho perso la coincidenza a MXP, all'arrivo nel finger c'era una tizia della SEA con un cartello che mi ha accompagnato a ritirare la valigia che è arrivata dopo poco anche se era taggata per GOA e poi mi ha detto che avevano prenotato un auto con l'autista per farmi arrivare a GOA. Alla faccia della disorganizzazione. :D

I tasso di valigie perse poi è nettamente peggiore a FCO ed è molto importante per chi fa transiti.
 
Questa è pura fantascienza: ho fatto transito decine di volte sia a FCO che a MXP e i "transiti disorganizzati" li ho visti solo a FCO.
L'ultima volta che ho perso la coincidenza a MXP, all'arrivo nel finger c'era una tizia della SEA con un cartello che mi ha accompagnato a ritirare la valigia che è arrivata dopo poco anche se era taggata per GOA e poi mi ha detto che avevano prenotato un auto con l'autista per farmi arrivare a GOA. Alla faccia della disorganizzazione. :D

I tasso di valigie perse poi è nettamente peggiore a FCO ed è molto importante per chi fa transiti.

Sai perché i miei colleghi di lavoro dell'ufficio di Londra non volevano più fare transiti ad MXP per andare a NAP o BLQ? Dicevano che ai banchi transiti non c'era MAI nessuno... Ecco cosa intendo per transiti disorganizzati. E non ho detto che ad FCO sono più organizzati però ai banchi transiti trovi personale. Ad MXP poi c'eran delle file chilometriche quando c'erano i controlli di sicurezza anche per passare da volo Schengen a volo Schengen. Per fortuna che quei controlli non ci sono più

Poi dopo avere fatto una volta MAD-MXP-JFK mi sono detto MAI PIU'. Stress stress e stress. C'erano file chilometriche non organizzate per passare da area Schengen ad area extra Schengen. Poi perdevi il volo? Cavoli tuoi, ai banchi transiti non c'era nessuno....
 
Questa è pura fantascienza: ho fatto transito decine di volte sia a FCO che a MXP e i "transiti disorganizzati" li ho visti solo a FCO.
L'ultima volta che ho perso la coincidenza a MXP, all'arrivo nel finger c'era una tizia della SEA con un cartello che mi ha accompagnato a ritirare la valigia che è arrivata dopo poco anche se era taggata per GOA e poi mi ha detto che avevano prenotato un auto con l'autista per farmi arrivare a GOA. Alla faccia della disorganizzazione. :D

I tasso di valigie perse poi è nettamente peggiore a FCO ed è molto importante per chi fa transiti.
Io ho perso una coincidenza così proprio a MXP...e gli addetti a MXP non hanno voluto saperne di agevolare il transito...come vedi va a caso...
 
Qui dobbiamo smetterla di fare populismo Nord contro Sud... Personalmente benché sono un cittadino Milanese odio MXP, in particolare i transiti. Detto questo però mi spiace che non sia diventato un global hub.
 
Stato
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