Thread Alitalia dal 13.11.2013


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mah, mi vien difficile pensare che l'apertura verso FR sia sata fatta senza curarsi dei riflessi Su AZ.

Nessuno prende in considerazione l'ipotesi che adr e fr abbiano semplicemente giocato d'anticipo per bloccare l'avanzata di u2, concorrente molto piu' temuta da az rispetto agli irlandesi?
il cielo e' spartito in ministero
 
Non sono convinto. Costerebbe comunque di meno delle major. Il controesempio lo abbiamo vicino, a CIA FR e' piu' vicina alla citta' che da FCO. Non facciamo il solito esempio dei prezzi da svendita che sta facendo AZ, quelli non sono sostenibili sul lungo termine, AZ sta morendo con quei prezzi.

Se aumentano i prezzi e' perche' hanno saturato LIN creando fondamentalmente nuovo traffico, il che non sarebbe male. E anche Roma e il resto d'Italia sarebbero fondamentalmente piu' connesse e accessibili di oggi a costi popolari sostenibili nel tempo. Visto che i politici continuano a dire che e' strategica per portare turisti, con FR si persegue piu' coerentemente quell'obbiettivo. I voli biz li faranno altri.

Il controesempio ti dimostra il contrario: FR a FCO deve alzare i prezzi indipendentemente dalla presenza di Alitalia perché:
a) ha costi superiori
b) non è sovvenzionata.

A LIN avverrebbe la stessa cosa.
Del resto, ne hai immediata riprova se vai ora in home page di Ryan e dai uno sguardo agli strilli: voli da FCO a partire da 28,99 €, voli da Ciampino a partire da 14,99 €.

Inoltre non concordo sul fatto che Roma e il resto d'Italia sarebbero fondamentalmente piu' connesse e accessibili di oggi a costi popolari sostenibili nel tempo.
I tempi stanno cambiando: il costo del carburante sale (guarda caso è uno dei problemi di Ryan, vedi analisi di CAPA http://www.aviazionecivile.org/vb/s...onti-dei-clienti/page4?highlight=capa+ryanair ), la UE sta lavorando sugli aiuti mascherati in comarketing, e nei prossimi anni potrebbe essere più difficile elargirli.
A fronte di un incremento dei costi, anche FR dovrà lavorare sui ricavi: fino ad oggi i ricavi ancillari in crescita l'hanno sostenuta. Basterà per mantenere costi popolari sostenibili nel tempo?

Sui costi arriverà al punto da non poter fare saving più di tanto. Sui contributi di comarketing la situazione potrebbe essere a rischio in futuro. A questo punto ecco il cambio di strategia per atterrare su aeroporti primari dove puoi far maggiormente leva su ricavi unitari più alti, perché le compagnie di bandiera sono comunque percepite più care nell'immaginario collettivo e perché in tal modo le metti ancor più in difficoltà di quanto non lo siano già sul corto raggio.
E da dove si parte? Da due Paesi che guardacaso hanno una compagnia di riferimento debole.
 
Il controesempio ti dimostra il contrario: FR a FCO deve alzare i prezzi indipendentemente dalla presenza di Alitalia perché:
a) ha costi superiori
b) non è sovvenzionata.

A LIN avverrebbe la stessa cosa.
Del resto, ne hai immediata riprova se vai ora in home page di Ryan e dai uno sguardo agli strilli: voli da FCO a partire da 28,99 €, voli da Ciampino a partire da 14,99 €.

Inoltre non concordo sul fatto che Roma e il resto d'Italia sarebbero fondamentalmente piu' connesse e accessibili di oggi a costi popolari sostenibili nel tempo.
I tempi stanno cambiando: il costo del carburante sale (guarda caso è uno dei problemi di Ryan, vedi analisi di CAPA http://www.aviazionecivile.org/vb/s...onti-dei-clienti/page4?highlight=capa+ryanair ), la UE sta lavorando sugli aiuti mascherati in comarketing, e nei prossimi anni potrebbe essere più difficile elargirli.
A fronte di un incremento dei costi, anche FR dovrà lavorare sui ricavi: fino ad oggi i ricavi ancillari in crescita l'hanno sostenuta. Basterà per mantenere costi popolari sostenibili nel tempo?

Sui costi arriverà al punto da non poter fare saving più di tanto. Sui contributi di comarketing la situazione potrebbe essere a rischio in futuro. A questo punto ecco il cambio di strategia per atterrare su aeroporti primari dove puoi far maggiormente leva su ricavi unitari più alti, perché le compagnie di bandiera sono comunque percepite più care nell'immaginario collettivo e perché in tal modo le metti ancor più in difficoltà di quanto non lo siano già sul corto raggio.
E da dove si parte? Da due Paesi che guardacaso hanno una compagnia di riferimento debole.

Analisi che condivido.
 
Finalmente tre spot decenti di AZ; non potranno competere con quelli di molte major, ma sono comunque un notevole miglioramento rispetto a Bova ed (ex) consorte

https://www.facebook.com/photo.php?v=10152071105331450

https://www.facebook.com/photo.php?v=10152071264516450

https://www.facebook.com/photo.php?...072176449&type=3&video_source=pages_video_set

Spero che facciano vedere anche quello in versione lunga (che avevo avuto modo di vedere mesi fa) e dal quale hanno ricavato questi tre.
 
La cosa che mi uccide è che abbiano praticamente usato gli stessi spezzoni (la coda in volo, il pushback, il muso al terminal, il crew che cammina) per tutti gli spot e cambiato giusto un paio di clip nel mezzo per farli sembrare diversi.

Molto molto cheap, ma sicuramente meglio di nulla.
 
Finalmente tre spot decenti di AZ; non potranno competere con quelli di molte major, ma sono comunque un notevole miglioramento rispetto a Bova ed (ex) consorte

https://www.facebook.com/photo.php?v=10152071105331450

https://www.facebook.com/photo.php?v=10152071264516450

https://www.facebook.com/photo.php?...072176449&type=3&video_source=pages_video_set

Belli gli spot, un po' meno gli errori di ortografia: girono invece di giorno, cousine invece di cuisine...
 
Ultima modifica:
Su questo sono assolutamente in disaccordo, il nostro sistema sociale si basa su una redistribuzione solidaristica del reddito, gravato da pesanti imposizioni previdenziali e fiscali. Una azienda che produce i suoi ricavi in Italia ma trasferisce i guadagni con i relativi oneri in un altro paese altro non fa che depredare il nostro sistema per portare la ricchezza altrove. I costi forse saranno anche popolari ma sicuramente non sostenibili sul lungo periodo.

In linea di principio sono d'accordo con te, ma il trasporto aereo, a causa della sua "extraterritorialita'" potrebbe fare eccezione. Mi spiego. In passato (a anche attualmente) gli stati hanno pesantamente sovvenzionato le infrastrutture e i trasporti. Perche' si tratta di investimenti che creano valore in altri settori, offrendo opportunita' di lavoro, affari, studio e crescita personale che altrimenti non ci sarebbero.

Ora, quello che e' distorto e' quando una nazione impone delle tasse in un settore e un'altra nazione che e' in un mercato comune e quindi le cui aziende non si possono fermare, impone tasse molto piu' basse. Significa dragare risorse da una parte e metterle dall'altra squilibrando il sistema. Verissimo e sacrosanto.

Ora, nel campo del trasporto aereo io a questo punto sarei favorevole a vietare si' le sovvenzioni, ma azzerare le tasse per tutti. Questo lo possiamo fare anche unilateralmente. Cosi' non c'e' nessun vantaggio a registrare i mezzi e i contratti di lavoro all'estero. E' se vogliamo e' una sovvenzione rispetto agli altri settori, ma uguale per tutti, non discriminatoria, che non crea squilibri. Meglio che veder volare dei mezzi che fanno voli interni in Italia e pagano le tasse in Irlanda.

Il fatto di favorire cosi' questo settore sarebbe perche' si suppone possa creare esternalita' positive collegando meglio il territorio, che e' quello che hanno fatto i nostri bisnonni quando hanno costruito, con spesa pubblica, le ferrovie e i nostri nonni e genitori le autostrade. Semplicemente dato che la spesa pubblica non si puo' piu' di tanto e dato che siamo in un mercato comune, allora facciamo di necessita' virtu' azzerando le tasse. In altri settori che e' meno opportuno incentivare la concorrenza fiscale e' di piu' difficile soluzione, in fondo. Ovvio, quando si deve disincentivare un settore con la leva fiscale o semplicemente fare gettito non incentivandolo con troppi sconti ci vuole l'accordo con i partner europei a e nessun Lussemburgo o Olanda o Irlanda deve essere consentito di sbracare. Questo e' quello che bisognerebbe pretendere andando a pestare i pugni sul tavolo a Brusseles, non pestarli e basta.

Nota bene che l'assetto fiscale non ha nulla a che vedere con il modello organizzativo che consente alle low cost di avere costi inferiori. FR costerebbe di meno anche se pagasse tutte le tasse in Italia, del resto U2... Organizzazione e questione fiscale sono due problemi diversi.
 
Gli spot sono firmati McCann, gruppo che, oltre all'azienda omonima specializzata in commercial e creatrice di campagne globali per MasterCard, Coca-Cola, Sony, etc, gestisce numerose famose aziende specializzate in marketing e brand strategy, su tutte FutureBrand, società che ha creato la nuova immagine di American Airlines.

Avanguardia pura...poi non si è mai visto un equipaggio con 2 P1 ma soprattutto ventenni!!Bah in bocca al lupo AZ ne hai bisogno.

Perché, secondo te la Singapore Girl dell'ultima campagna va veramente a scegliere i the in Cina e i film a Venezia?
 
a me gli spot non dispiacciono...sono sintetici ed efficaci; l'unico problema secondo me è che sono troppo rivolti alla classe biz che, per carità, è quella che porta soldi; però onestamente il "to fly to serve" è imbattibile
 
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