Thread Alitalia da dicembre 2014


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Un nuovo restyling a così breve distanza dal precedente, secondo me, in termini di comunicazione è un errore assoluto.

Il precedente oltretutto non l'hanno mai completato : c'erano aerei in livrea AP e in vecchia livrea Alitalia mai ripittati.
Qualsiasi sia la scelta che verrà fatta l'importante è che tutte le macchine (esluse le special ovviamente) abbiano la medesima livery.
 
Basta avere i soldi, e le livree le rifai tutte in men che non si dica.

Va bene quindi il restyling, purché sia rapido e completo
 
E' in corso un incontro tra Dirigenti Quadri responsabili di struttura e Montezemolo/Cassano/Hogan per illustrare i prossimi passi necessari all'avvio della nuova Alitalia e le prospettive a breve medio termine.
Se ho altre news durante la giornata ve le posto
 
Un nuovo restyling a così breve distanza dal precedente, secondo me, in termini di comunicazione è un errore assoluto.

Non sono d'accordo.
Gli americani, che in campo di marketing sono avanti anni luce, insegnano che il cambio di immagine, per una compagnia aerea, é uno dei segnali più forti che una società possa dare per annunciare un cambio di rotta (riposizionamento sul mercato, implementazione dell'esperienza di viaggio, cambio di strategia, uscita da una ristrutturazione aziendale) e, potenzialmente, riconquistare i clienti persi nei periodi "bui"
Questo processo non è avvenuto con il primo fallimento e con il conferimento delle attività a CAI, vuoi perchè la nuova livrea era stata introdotta da meno di due anni, vuoi perché, di fatto, non c'era una strategia di base molto differente dalla precedente gestione pubblica, vuoi perché, in AZ, di marketing non ne hanno mai capito nulla (ndr).
Riprendere in mano un brand, rivederlo e presentarlo al mercato, è motivo di svolta agli occhi del cliente, specialmente se frequent flyer, indipendentemente dal tempo intercorso dal precedente ritocco.
Delta, in questo senso, è un buon esempio di comunicazione: la compagnia di Atlanta introdusse la livrea "Deltaflot" nel 2000, per poi cambiarla, dopo soli 7 anni, all'uscita della bancarotta; un merger e 7 anni dopo, possiamo dire che sia stata una scelta più che azzeccata.
 
Non sono d'accordo.
Gli americani, che in campo di marketing sono avanti anni luce, insegnano che il cambio di immagine, per una compagnia aerea, é uno dei segnali più forti che una società possa dare per annunciare un cambio di rotta (riposizionamento sul mercato, implementazione dell'esperienza di viaggio, cambio di strategia, uscita da una ristrutturazione aziendale) e, potenzialmente, riconquistare i clienti persi nei periodi "bui"
Questo processo non è avvenuto con il primo fallimento e con il conferimento delle attività a CAI, vuoi perchè la nuova livrea era stata introdotta da meno di due anni, vuoi perché, di fatto, non c'era una strategia di base molto differente dalla precedente gestione pubblica, vuoi perché, in AZ, di marketing non ne hanno mai capito nulla (ndr).
Riprendere in mano un brand, rivederlo e presentarlo al mercato, è motivo di svolta agli occhi del cliente, specialmente se frequent flyer, indipendentemente dal tempo intercorso dal precedente ritocco.
Delta, in questo senso, è un buon esempio di comunicazione: la compagnia di Atlanta introdusse la livrea "Deltaflot" nel 2000, per poi cambiarla, dopo soli 7 anni, all'uscita della bancarotta; un merger e 7 anni dopo, possiamo dire che sia stata una scelta più che azzeccata.

FlyKing, quello che scrivi è molto vero per il mercato americano, un po' meno per quello europeo. Il riposizionamento di un brand da noi ha tempi un po' più lunghi, ancor più per un brand 'pesante' come quello di Alitalia.
Comunque, ome scrivevano anche gli altri, speriamo che qualsiasi cosa decidano di fare, sia fatta bene e velocemente.
 
FlyKing, quello che scrivi è molto vero per il mercato americano, un po' meno per quello europeo. Il riposizionamento di un brand da noi ha tempi un po' più lunghi, ancor più per un brand 'pesante' come quello di Alitalia.
Comunque, ome scrivevano anche gli altri, speriamo che qualsiasi cosa decidano di fare, sia fatta bene e velocemente.

Anche in questo caso, non sono d'accordo.
La mentalità, soprattutto in questo ambito, è sostanzialmente globale, con JAL (bancarotta), Virgin Australia (cambiamento di strategia) ed Etihad (riposizionamento del prodotto) come esempi altrettanto calzanti al di fuori del mercato americano.
Il riposizionamento di un brand ha sempre tempi lunghi, per via della complessità e delle tempistiche necessarie ad aggiornare aerei, campagne pubblicitarie, lounges e via discorrendo, pertanto non è necessariamente una nostra prerogativa, ma è innegabile l'impatto che un simile processo ha sul cliente.
Quello che realmente manca, nel nostro continente, è la cultura del brand: si cambia per il gusto di cambiare, per aggiornarsi ai trend di mercato, senza rivoluzionare ciò che si offre, svuotando perciò il significato di cambiamento ad una mera questione di apparenza.
È altrettanto vero però che, quantomeno in campo aeronautico, da noi manchino esempi altrettanto calzanti, ma questo è un retaggio del nostro passato: le grandi compagnie statali o sono morte, come Sabena e Swissair (con l'aggiunta dell'impossibilità di riutilizzo del marchio per questioni correlate ai debiti pregressi), oppure sono diventate completamente o parzialmente private, senza però smuoversi, più di tanto, da ciò che erano 30 anni fa.
Alitalia, in questo senso, ha un'opportunità enorme nelle proprie mani, ovvero rinnovarsi e riposizionarsi sul mercato, dimenticandosi del passato fatto di incertezze economiche, di strategie nebulose e servizi non sempre aderenti agli standard dei concorrenti, senza però dimenticarsi del proprio retaggio culturale, un'ambasciatrice delle eccellenze di un paese che, troppe volte e per ovvie ragioni, guarda all'estero alla ricerca di un esempio.
Non sarà un processo facile, sono il primo a convenirne, ma le basi, potenzialmente, ci sono tutte.
 
Sarebbe confermato anche l'ingresso a maggio di "un B777 o un A330"!
Manca pochino, si sa nulla di questo ingresso?
Il primo dovrebbe essere un A300-202 in arrivo fra quelli di 9W.
Pare sia stato proposto MSN 923 VT-JMV ma che non sarebbe gradito ad AZ per via della configurazione interna che sarebbe poco compatibile con quelle dei nuovi di AZ, mentre AZ preferirebbe altre macchine 9W che necessiterebbero di meno interventi di riconfigurazione. L'aereo arriverebbe in leasing da EY che lo acquisirebbe da 9W.
 
Un nuovo restyling a così breve distanza dal precedente, secondo me, in termini di comunicazione è un errore assoluto.

Beh, sono passati ben 10 anni ormai dal cambio di logo. Fu infatti introdotto nel 2004 sul materiale di compagnia e pubblicitario. Arrivò però nel 2007 sulle livree degli aerei.
Diciamo che il cambio era da fare già alla chiusura di LAI e il passaggio a CAI. Ho sempre battuto su questo punto, che per quanto mi riguarda non ha fatto altro che dare un'immagine di continuità col passato. Ben venga un cambio e che sia anche radicale. Io appoggio Flyking.
 
Ultima modifica:
Secondo me sarebbe meglio prima puntare a migliorare altri aspetti come il prodotto di bordo, il sito internet, il call center ecc prima di spendere soldi per rifare livrea e uniformi. Prima migliorare la sostanza poi la forma. :)
 
PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO ALITALIA HA VINTO IL PREMIO INTERNAZIONALE “BEST AIRLINE CUISINE” A BORDO DELLA CLASSE “MAGNIFICA” ALITALIA IL GUSTO DI VOLARE HA IL SAPORE DELLA CUCINA ITALIANA PER LA QUALITÀ DEI MENÙ DI BORDO


Roma, 16 dicembre 2014 - Alitalia ha vinto anche quest’anno il premio per la categoria “Best Airline Cuisine”, quale migliore compagnia aerea al mondo per la qualità dei pasti serviti a bordo. Il premio è stato conferito dal mensile americano Global Traveler che da 10 anni promuove una ricerca sulle eccellenze nell’industria dei viaggi e del turismo.
Sono stati oltre 26.000 i frequent flyer che hanno partecipato alla ricerca “GT Tested Reader Survey Awards 2014”, promossa da Global Traveler. E’ il quinto anno di seguito che Alitalia
riceve questo importante riconoscimento (2010 - 2014).
Questo riconoscimento premia gli sforzi compiuti da Alitalia nel rinnovamento del servizio di bordo, attraverso la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese e
l’offerta di accessori firmati da alcune delle più rinomate aziende del Made in Italy. Per i prossimi mesi, i clienti di Alitalia viaggeranno attraverso nuovi profumi e nuovi
sapori, sempre ispirati alle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese, per celebrare la magia e le emozioni che il prezioso patrimonio italiano dona ogni giorno alle
Solo per fare qualche esempio, a bordo della Magnifica - la classe business dei voli di lungo raggio di Alitalia - fino a tutto gennaio 2015 si potranno degustare, dall’antipasto al dolce,
delizie come: Savarin di pollastra con giardiniera agrodolce e maionese al pesto, Timballo di riso al Taleggio Dop con spinaci e patate, Medaglioni di manzo in salsa di vino bianco,
guarniti da rosette di patate, Baccalà con polenta arrosto in salsa vellutata di pesce, una ricca offerta di pasticceria mignon e frutta di stagione e per concludere un espresso. Il tutto accompagnato dal Monferrato Bianco Doc “Estrosa” - Pico Maccario, Cirò Bianco Doc “Res Dei”- Ippolito 1845, Chianti Classico Docg “Montornello” - Bibbiano e il Primitivo Di Manduria Dop “Il 1°”- Cuturi. A bordo di Magnifica, inoltre, Franciacorta ha dedicato un’etichetta ad Alitalia: “Cuvée Magnifica” Docg Brut. A “dolce” chiusura delle portate, il pluripremiato Passito di Sagrantino “Semele” della Cantina Signae-Cesarini Sartori.
Quando si viaggia in classe Magnifica di Alitalia il gusto di volare ha da sempre il sapore della cucina italiana. I piatti serviti a bordo si distinguono per la qualità, la ricercatezza, l’essere genuini, salubri ed inconfondibilmente unici, espressione del carattere italiano essenziale, ma carico di sfaccettature, nate dal genio e dalla fantasia degli Chef e dai giusti abbinamenti con i vini selezionati per i clienti dal Sommelier ufficiale di Alitalia in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier. Per testare con mano il comfort e l’eleganza di Alitalia basta salire a bordo di uno degli aerei di ultima generazione della sua flotta, dove tutto è all’insegna del tricolore: menù alla scoperta delle ricette regionali del nostro Bel Paese, vini delle più raffinate cantine italiane e, nei voli intercontinentali, tovaglie e piumini firmati Frette e trousse di benessere con prodotti Ferragamo. Sui nuovi Airbus A330 e i Boeing B777 sono tre le classi di servizio offerte agli ospiti a bordo: Magnifica, la business class sui voli intercontinentali, Classica Plus, la classe premium economy e Classica, l’economy class. In classe Magnifica i clienti vengono coccolati da comode poltrone rivestite in pelle e totalmente reclinabili fino a diventare veri e propri letti. Film, musica e giochi sono offerti durante il volo attraverso schermi individuali Nel 2013 Alitalia ha vinto anche il Best In-Flight Wine Program durante il SAVEUR Culinary Travel Awards per la migliore distribuzione qualitativa dei vini in abbinamento ai pasti serviti. Nel 2014 è stato assegnato ad Alitalia il riconoscimento “Outstanding Wine List”. Alitalia è stata inoltre riconosciuta dai sondaggisti tedeschi dell’Istituto Tedesco di Qualitàe Finanza (ITQF) come “la migliore compagnia aerea per i servizi offerti alla propria clientela”, vincendo la medaglia d’oro grazie alla alta percentuale di gradimento raggiunta, Nel 2013 Alitalia ha vinto anche il “TravelPlus Airline Amenity Bag Awards” per la migliore trousse per uomo e donna servita a bordo della business class.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.