Dal forum di SSC, postato da brick84, un intervista al quotidiano la Sicilia di Vito Riggio:
"Il presidente dell’Enac parla della crisi del trasporto aereo, delle prospettive degli scali siciliani e delle compagnie aeree
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«Soci privati negli aeroporti, altrimenti sarà crisi»
«Trapani cresce con Ryanair, lo stesso potrebbe fare Comiso. Wind Jet si dovrebbe espandere verso Sud»
TONY ZERMO
«In gennaio cominceremo a verificare l’attuazione dei piani industriali delle gestioni aeroportuali, che hanno avuto la concessione quarantennale, ma si sono impegnate a una serie di investimenti che per quanto riguarda Catania e Palermo siamo nell’ordine di 500-600 milioni», dice il presidente dell’Enac, Vito Riggio. «Dobbiamo in sostanza verificare se le gestioni aeroportuali sono in grado di rispettare gli impegni verso lo Stato, proprietario degli
aeroporti. E’ sempre più necessario l’ingresso dei privati, perché Regione, Province e Comuni con i bilanci asfittici che hanno come possono sostenere
finanziariamente un’azienda aeroportuale? ».
Ma con questi chiari di luna quale investitore privato sarebbe disponibile a mettere capitali freschi?
«Ci sono dei fondi, anche internazionali, che vanno cercando buone occasioni di investimento, e un aeroporto moderno che ha un traffico sostenuto dovrebbe essere appetibile e in grado di assicurare un onesto margine di guadagno. Se poi ci sono interessi localistici che portano a pensare "l’aeroporto è mio e lo gestisco io", allora non si va da nessuna parte. Stiamo attenti che, senza nuovi investitori che aiutino a realizzare i
piani industriali varati dalle gestioni aeroportuali, finirà che gli aeroporti
entro dieci anni saranno superati e inadeguati alle esigenze di traffico, entreranno in collasso e da strutture modello quali siamo riusciti a realizzare
diverranno scali da terzo mondo. Né lo Stato può fare molto, è stato calcolato
che per ogni passeggero la Francia investe 7,3 euro, mentre in Italia siamo a 2,5. Dobbiamo cercare di alleggerire il differenziale tra gli aeroporti italiani e quelli europei».
Ancora non si sa nemmeno quando decollerà la Cai...
«La data fissata è il 12 gennaio».
Ma la riduzione dei voli come inciderà sul personale della vecchia Alitalia? All’aeroporto di Palermo c’è una protestacontinua.
«Per Fontanarossa non ci dovrebbero essere problemi significativi perché
l’aeroporto è stato scelto come base principale per il suo trend di crescita
che ha superato i 6 milioni di passeggeri. Capisco le proteste dei dipendenti
Alitalia di Palermo, ma queste sono scelte industriali, fare una lotta di campanile è fuori luogo, e comunque non ne farei un dramma perché 40 sono stagionali a cui non sarà rinnovato il contratto, ma che dovrebbero trovare altre forme di collocazione, 30 vanno in pensione e gli altri avranno 7 anni di cassa integrazione guadagni, e 7 anni sono tanti ».
Complessivamente come stanno in salute gli aeroporti siciliani?
«Al momento se la cavano, ma c’è bisogno di sostegni esterni, di capitali nuovi. E direi che è anche il momento di rafforzare l’unica compagnia siciliana con Wind Jet che è diventata una bella realtà radicata nel territorio, ma che deve espandersi ancora di più con voli verso la Libia, gli altri Paesi del Nordafrica, la Turchia. Ci sarà molta competizione nei cieli, ci saranno alleanze, e la Wind Jet in futuro potrebbe anche soffrirne.
Deve rafforzarsi e guardare al futuro, è un consiglio che ritengo di dover dare al presidente Pulvirenti».
L’aeroporto di Comiso nel 2009 dovrebbe decollare e se fa un buon accordo con Ryanair potrebbe farcela con l’arrivo dei turisti in un’area piena di villaggi vacanze.
«Ma non c’è solo Ryanair, ci sono Easy Jet e molte altre compagnie che sarebbero interessate. Trapani, da che era un aeroporto fantasma, si sta risollevando proprio con Ryanair che da Trapani ha quattro destinazioni italiane, Ciampino, Bergamo, Pisa e Bologna e otto destinazioni europee, e quindi Trapani cresce, arrivano i turisti, si riempiono gli agriturismo e si allunga la stagione perché per i tedeschi o gli inglesi venire in Sicilia anche a ottobre-novembre va bene perché trovano tempo buono. Comiso dovrebbe fare lo stesso».
Sono in previsione altri scali in Sicilia orestano quelli stabiliti, cioè gli assi Catania- Comiso e Palermo-Trapani?
«Sì, ma bisogna aggiungerci gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria chesono stati recentemente ristrutturati. Non mi risulta che la Regione abbia previsto stanziamenti per nuovi scali, c’era il finanziamento per l’aeroporto di Agrigento, ma i tempi non sono maturi e mi sembra che non ci siano nemmeno le condizioni di fare un altro aeroporto in situazione di recessione».
Si parlava di uno scalo per le Eolie.
«Alle Eolie si può fare un eliporto per gli elicotteri, non solo serve al turismo, ma anche a salvare vite umane. Se la Regione è d’accordo, l’Enac può studiare un piano di collegamenti con le isole».
fonte: La Sicilia di oggi"