Thread Alitalia/Cai 27-30 novembre

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Scusate, ma se Mayrhuber ha detto che Cai non ha ancora presentato un business plan e un piano industriale ciò significa che anche il discorso rotte, così come il numero complessivo dei vettori è ancora in discussione o comunque non sicuro, come invece presuppongono alcuni dei vostri messaggi.

O magari è invece Mayrhuber che non è informato.... se CAI ha già deciso di andare con AF non è che va a mostrare il suo business plan alla concorrenza....
 
Ho avuto modo di dare uno sguardo alla bozza operativa AP+AZ prevista dal 1 o 15 Dicembre...e il grosso dei voli è previsto a FCO (JFK, EWR, ORD, BOS, MIA, YYZ, CCS, EZE, GRU, LAX, NRT, KIX, LOS/ACC, DXB) più tutti i voli per il Nord Europa/Nord Africa/Medio Oriente). Sul nazionale tutte le rotte confermate AZ+AP (circa 27/28 destinazioni).

Pensavo che EWR e LAX fossero definitivamente cancellate
 
Con lo stesso principio del decreto vigente, solo rivedendo la soglia di passeggeri per le destinazioni ammesse e vietando il trough check-in per non discriminare gli hub europei rispetto a FCO. Non ci sarebbe il monopolio di Cai, perché qualunque vettore interessato alla rotta avrebbe abbondanza di slot da occupare. Purtroppo né AF né i politici lombardi la vogliono, e resterà un'ipotesi di scuola.

Siamo giá stati sull'argomento, per cui non mi dilungo, ma la proposta fu avanzata anche 10 anni fa, tra il Burlando e il Bersani, ma fu respinta con perdite dalle altre compagnie operanti a LIN. Semplicemente non vogliono perdere gli yield che LIN riesce a generare.
E poi, come si fa, tecnicamente, a bloccare il through check in? In tempi di web check-in, é molto piú difficile di quanto non fosse 10 anni fa, e finirebbe comunque per dare un vantaggio a CAI (nell'ipotesi piú che plausibile che CAI avrá un'ampia rete di collegamenti per le coincidenze a FCO). Sarebbe sufficiente a CAI mettere un banco transiti nella zona consegna bagagli a FCO (come fa Germanwings a Colonia, o come fanno tutte le compagnie americane negli arrivi internazionali) per aggirare ogni norma.
 
Siamo giá stati sull'argomento, per cui non mi dilungo, ma la proposta fu avanzata anche 10 anni fa, tra il Burlando e il Bersani, ma fu respinta con perdite dalle altre compagnie operanti a LIN. Semplicemente non vogliono perdere gli yield che LIN riesce a generare.
Il motivo per cui le lobby bloccarono tutto fu il mantenimento dello status quo su fughe da Milano ed economia che ruota attorno a FCO. I pax di LIN coi relativi yield non svanirebbero nel nulla, ma si trasferirebbero in gran parte a MXP. Le perdite verso BGY sarebbero più che compensate dalle maggiori opportunità di connessione a MXP, anche in assenza di hub carrier come è oscuro agli illuminati politici locali.
E poi, come si fa, tecnicamente, a bloccare il through check in? In tempi di web check-in, é molto piú difficile di quanto non fosse 10 anni fa, e finirebbe comunque per dare un vantaggio a CAI (nell'ipotesi piú che plausibile che CAI avrá un'ampia rete di collegamenti per le coincidenze a FCO). Sarebbe sufficiente a CAI mettere un banco transiti nella zona consegna bagagli a FCO (come fa Germanwings a Colonia, o come fanno tutte le compagnie americane negli arrivi internazionali) per aggirare ogni norma.
Chi aggirasse sistematicamente la legge non potrebbe farlo di nascosto, e comunque rischierebbe grosso. In concreto l'affiancamento del divieto con la chiusura della dogana impedirebbe l'etichettatura dei bagagli fino a destinazione finale, un handicap non da poco.

Comunque è inutile parlarne troppo, a parte qualche apertura dell'estate scorsa è un'ipotesi sepolta.
 
(IRIS) - ROMA, 28 NOV - Domenica 30 novembre alle 21.30 su RAI TRE andra' in onda l'ultima puntata della stagione autunnale di Report


Andra' inoltre in onda un aggiornamento della puntata del 12 ottobre 2008 dal titolo ''L'INTESA'' di Giovanna Boursier.

Report torna ad occuparsi della vicenda Alitalia. Il passaggio dalla vecchia compagnia di bandiera a quella nuova sta avvenendo nel caos: disagi a non finire per i viaggiatori, centinaia di voli cancellati, l'aeroporto di Fiumicino semideserto. Di chi sono le responsabilita'? Dei dipendenti che attuano il cosiddetto sciopero bianco, applicando alla lettera i contratti, o dell'azienda che sta cancellando i voli per dismissioni? Intanto Alitalia continua a perdere soldi, e l'Enac torna nuovamente a sventolare la minaccia del ritiro delle licenze se Fantozzi non sara' in grado di garantire il servizio pubblico. Il commissario ha firmato la cessione a Cai, che sta ancora valutando le offerte dei partner stranieri, Air France e Lufthansa, ma a quali condizioni? I dipendenti Alitalia, una parte dei quali secondo gli accordi saranno assorbiti nella nuova compagnia, hanno denunciato nelle modalita' di assunzione, che in alcuni casi avverrebbero con la complicita' dei sindacati, discriminazioni e poca trasparenza da parte di Cai. Il Governo aveva annunciato che la nuova compagnia di bandiera avrebbe cominciato a volare il 1 dicembre. Ci auguriamo che avvenga almeno per il 1 gennaio! Le uniche certezze sono: azioni che non valgono piu' nulla e una Lufthansa - Italia. I 10 mesi passati ad evitare il fallimento e a tenere in mani italiane la compagnia hanno dato spazio al concorrente, che ci e' entrato in casa.
 
I 10 mesi passati ad evitare il fallimento e a tenere in mani italiane la compagnia hanno dato spazio al concorrente, che ci e' entrato in casa.

"E' permesso??? ehi annibale guarda stanno litigando per il telecomando e non si sono accorti di noi, che faccio entro e mi sistemo nella camera libera? Si dai, tanto se ne accorgeranno solo quando si troveranno le valigie fuori dalla porta di casa e noi dentro a prenderci i soldi dei loro cugini nordici"
 
Alitalia: Catricala', siamo quasi pronti, aspettiamo integrazioni da Cai

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 28 nov - Il presidente
dell'Antitrust, Antonio Catricala', conferma che l'Autorita' e'
pronta a pronunciarsi sull'acquisto di Alitalia da parte di
Cai gia' da lunedi' prossimo, ma precisa che e' in attesa di
acquisire gli ultimi documenti dalla societa' di Roberto
Colaninno. "Oggi - ha spiegato Catricala' a margine di un
convegno dell'Adiconsum - Meridiana avra' accesso al
fascicolo. Poi avra' un termine breve per l'eventuale
presentazioni di deduzioni o memorie. Aspettiamo qualche
documento da parte di Cai: la copia del contratto di
acquisizione della Compagnia di Toto e la ripartizione delle
quote di Cai dopo l'aumento di capitale. Dopo di che, da
lunedi', siamo pronti a decidere".


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Cai, all'orizzonte l'accordo con AirOne
Roma, Italia - Meridiana chiede di esaminare il dossier Alitalia-Cai
(WAPA) - Mentre il decollo di Cai (Compagnia aerea italiana) è slittato a data non ancora definita, l'accordo con AirOne è sempre più vicino. Secondo le indiscrezioni stampa di "Italia Oggi" Roberto Colaninno, che fino a poco tempo fa considerava la trattativa in alto mare, sembrerebbe intenzionato a chiudere prima il passaggio della compagnia aerea di Carlo Toto e poi a rilevare gli asset di Alitalia.

A tutto ciò si aggiunge la richiesta da parte di Meridiana di poter esaminare le carte relative all'operazione Cai. "Riteniamo che abbiano stracciato metà delle pagine di un normale manuale sugli aiuti di Stato", avrebbero affermato i legali del vettore dell'Aga Khan. Bisogna ora attendere che Cai comunichi quali parti del dossier voglia mantenere riservati. La compagnia aerea della Holding Aga Khan starebbe pensando di impugnare presso il tribunale europeo di primo grado la decisione della Commissione europea del 12 novembre sull'operazione Alitalia. (Avionews) Cai, all'orizzonte l'accordo con AirOne
Roma, Italia - Meridiana chiede di esaminare il dossier Alitalia-Cai
(WAPA) - Mentre il decollo di Cai (Compagnia aerea italiana) è slittato a data non ancora definita, l'accordo con AirOne è sempre più vicino. Secondo le indiscrezioni stampa di "Italia Oggi" Roberto Colaninno, che fino a poco tempo fa considerava la trattativa in alto mare, sembrerebbe intenzionato a chiudere prima il passaggio della compagnia aerea di Carlo Toto e poi a rilevare gli asset di Alitalia.

A tutto ciò si aggiunge la richiesta da parte di Meridiana di poter esaminare le carte relative all'operazione Cai. "Riteniamo che abbiano stracciato metà delle pagine di un normale manuale sugli aiuti di Stato", avrebbero affermato i legali del vettore dell'Aga Khan. Bisogna ora attendere che Cai comunichi quali parti del dossier voglia mantenere riservati. La compagnia aerea della Holding Aga Khan starebbe pensando di impugnare presso il tribunale europeo di primo grado la decisione della Commissione europea del 12 novembre sull'operazione Alitalia. (Avionews)
 
Ultima modifica:
da ilsecoloXIX.it

Enac lascia a terra la nuova Alitalia

28 novembre 2008| Eugenio Agosti

Cai non decollerà, come previsto, il primo dicembre. Lo stop è stato comunicato ieri dall’Enac, che ha ammesso di non conoscere ancora la nuova data dell’ingresso in esercizio del vettore che subentrerà ad Alitalia. «Per quanto riguarda le licenze di trasporto pubblico passeggeri ed il certificato di operatore aereo, le istruttorie sono terminate», ha chiarito l’ente nazionale per l’aviazione civile, «ma l’emissione avverrà solo con l’evidenza dell’effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l’operazione. Deve inoltre essere finalizzata la documentazione relativa al passaggio di proprietà degli aeromobili tra la vecchia e la nuova compagnia».

Ma c’è di più, spiega Franco Pronzato, consigliere di amministrazione di Enac spesso in polemica con i vertici dell’ente sulla vicenda Alitalia: «Le lettere di assunzione in gran parte non sono partite, i due rami della Cai dedicati a voli e slot non sono ancora stati certificati e lo stesso vale per il capitolo della movimentazione che la società vuole gestire in proprio, mancano inoltre le firme sui contratti con le società aeroportuali». Il risultato, secondo, Pronzato, è che «ben che vada si andrà a metà dicembre».

Il dossier Alitalia (ieri Meridiana ha chiesto e ottenuto di poterlo esaminare) è in dirittura d’arrivo almeno sul fronte dell’esame Antitrust, come specificato dal presidente Antonio Catricalà: «Da lunedì in poi ogni giorno è utile, la settimana prossima noi chiuderemo, ci impegneremo anche sabato e domenica». Lapidario, Catricalà, sulla scelta di Cai che pone come condizione essenziale il via libera dell’Antitrust all’acquisto di Alitalia:«La nostra valutazione è una condizione per loro, non per la legge».

Inevitabile la reazione dei sindacati alla notizia dello slittamento dell’operazione. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti, in una lettera inviata al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, chiedono «il mantenimento degli accordi e dei contratti collettivi di lavoro attualmente vigenti in tutte le aziende del gruppo Alitalia, fino alla definitiva cessione degli asset operativi».

E a proposito di Fantozzi, scoppia la polemica sui suoi presunti compensi.

«Si parla di circa 16 milioni di euro mentre i dipendenti non percepiranno liquidazione e una cospicua parte della tredicesima», è partito all’attacco il deputato dell’Udc Luciano Ciocchetti, e ci ha pensato l’Italia dei Valori con Antonio Di Pietro e Stefano Pedica a rincarare la dose: «Non dichiara la cifra perché sa che si solleverebbero l’opinione pubblica, i piloti, i dipendenti e tutte quelle persone che non arrivano più alla fine del mese. Oggi inoltre un socio Cai, il signor Salvatore Ligresti, è stato iscritto nel registro degli indagati per ipotesi di corruzione. Questa è la Cai che non vogliamo».

omissis
 
Altri problemi in vista per Cai...

Alitalia: a rischio gli aerei in lease

La società irlandese Aergo potrebbe sciogliere il contratto di fornitura "in ogni momento"

28.11.2008 15:11:06

Dublino - Nuovi problemi in vista per Augusto Fantozzi, commissario straordinario di Alitalia: la Aergo Capital di Denis O'Brien, che ha un accordo per il lease di più di 50 veivoli con la compagnia italiana, potrebbe sciogliere i contratti "in ogni momento".

Ad annunciarlo è stato lo stesso O'Brien, che già in agosto, dopo il commissariamento, aveva parlato di una "situazione difficile nella quale la gestione straordinaria può decidere se continuare ad onorare i contratti stipulati con noi o rigettarli".

Già da qualche tempo la Aergo aveva deciso di ridurre il numero di veivoli concessi in lease ad Alitalia, a fronte di una situazione societaria sempre più complessa e difficile, l'azienda irlandese aveva attuato una tattica di progressivo disimpegno.

Ancora oggi però, una delle sussidiarie di Aergo, la All ha in lease tutti i suoi veivoli presso Alitalia, insieme ad un'altra società figlia di Aergo, la Aoll che impegna molti dei suoi aerei sulla compagnia italiana.

Una situazione tutt'altro che semplice per gli irlandesi che ammettono di trovarsi di fronte a prospettive future "incerte", dentro le quali non è facile trovare soluzioni agevoli.

In particolare dopo l'annuncio della Cai, la nuova compagnia aerea italiana, di voler rilevare slot e asset migliori di Alitalia per 1 miliardo di euro, ci si chiede come Fantozzi riuscirà a far fronte ai numerosi debiti della "bad company".

Dopo la divisione in due parti di Alitalia, voluta dal decreto varato in agosto dal Governo, nelle mani del commissario restano solo i debiti e le parti "meno appetibili" della società.

Debiti che ammontano a circa 625 milioni di euro, e fra questi si trovano proprio gli importi per onorare i contratti di lease.

Il lease degli aerei è una pratica nata negli anni '90, che ha visto una progressiva espansione, per la difficoltà delle maggiori compagnie a rinnovare ed ampliare la propria flotta con velocità. Le società di lease sono dunque venute incontro a due esigenze fondamentali per le compagnie aeree: quella di ridurre i costi della manutenzione, e quella di rivendere i veivoli dopo un certo numero di anni. L'Alitalia ha incominciato ad utilizzare questo tipo di contratti nel 1995.

La Aergo Capital, nonostante i problemi con la compagnia italiana, ha fatto segnare nel 2007 un raddoppio degli utili che si sono portati a 16,7 milioni di dollari.
 
Qualcuno più attento di altri si sarà chiesto cosa spinge il Commissario a chiedere l'accordo con i sindacati su un contratto temporaneo in vista della partenza di Cai.
Il Commissario infatti ha pieno potere di applicare temporaneamente variazioni a contratti seppur scaduti con variazioni non configurabili come variazioni contrattuali definitive....a meno che.....non ci sia l'accordo con i sindacati...
Ma facciamo un passo indietro;a cosa servirebbe ora avere un "contratto" temporaneo,essendo ormai prossima lapartenza di Cai e del relativo contratto firmato dalle sigle confederali in quel di fine ottobre?
A questo proposito ricordo un passo di uno degli accordi recentemente firmati:

omissis…. un trattamento mensile complessivo non inferiore al 93% di quello PRECEDENTEMENTE spettante (PNT:stipendio, indennità di volo minima garantita, IVG, diarie di linea; PNC ..omiss) sulla base della qualifica e dell'anzianità possedute NELLE SOCIETA' di provenienza del Gruppo Alitalia AL
MOMENTO DELL'ASSUNZIONE PRESSO CAI (Cosidetto parametro)”….

ecco quindi come il precedente contratto non sarebbe più quello Az attuale ma un contratto temporaneo di 15-30 giorni,che diventerebbe il PRECEDENTE.
Ribadisco infine come ogni singola variazione al contratto da parte di Fantozzi non costituirebbe uina variazione al contratto in essere,se non quando siglata dai sindacati,che ieri non hanno firmato
 
Venerdì 28 Novembre 2008, 18:21

Alitalia: al lavoro su nodo 'Closing', attesa per verdetto Antitrust

Roma, 28 nov. (Adnkronos) - Saranno necessarie ancora almeno due settimane di tempo prima che la 'cloche' di Alitalia possa passare nelle mani di Cai. Un termine minimo, questo, che, a fronte di tutti gli adempimenti che rimangono ancora da espletare dal verdetto dell'Antitrust alle assunzione dei dipendenti, potrebbe richiedere ulteriori tempi supplementari per arrivare cosi' alla scadenza del primo gennaio prossimo. All'indomani dell'annuncio ufficiale dell'Enac del rinvio del decollo della nuova Alitalia, tutta l'attenzione e' ora puntata sulle tappe dell''ultimo miglio' che attendono la Cai. Sul calendario e' segnata ancora la data di domenica 30 novembre, cioe' il termine, previsto dall'offerta presentata dalla Cai al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, per il closing dell'operazione.
Anche se non ci sono ancora annunci ufficiali (non e' escluso che possano arrivare domenica stessa), questa deadline, come sottolineano fonti vicine al dossier, dovrebbe ormai essere superata dai fatti. La questione sul tavolo e' particolarmente delicata ed e' ancora oggetto di un serrato confronto tra il commissario Fantozzi e la Cai. L'offerta della Compagnia Aerea Italiana, come aveva spiegato lo stesso Fantozzi nel corso di una conferenza stampa il 20 novembre scorso, include "la conferma del closing al 30 novembre 2008 con espressa pattuizione che, in caso di differimento della data del closing, si procedera' comunque quanto prima, e gli effetti economici dell'operazione decorreranno comunque a favore ed a carico di Cai dal 1 dicembre 2008".
In quell'occasione, Fantozzi aveva parlato di un eventuale slittamento di pochi giorni, che, dunque, sarebbe stato indolore. Ma ora che i tempi si sono allungati non di giorni ma di settimane, se Cai dovesse accollarsi gli oneri gia' dal primo dicembre prossimo, al momento dell'effettivo decollo si troverebbe a partire gia' con un pesante fardello. (segue)
 
Venerdì 28 Novembre 2008, 20:32

Anpac: Filt rappresenta 20 piloti. Si ricordi il suo ruolo

(ASCA) - Roma, 28 nov - ''Il segretario nazionale della Filt Cgil, Mauro Rossi, che critica l'operato delle associazioni professionali dei piloti, dovrebbe ricordarsi del suo ruolo di sindacalista che ha dimenticato di svolgere''. L'Anpac in una nota replica duramente al sindacato dei trasporti della Cgil che ''conta 20 piloti iscritti su 2100 in tutto il Gruppo Alitalia'' e che ''ha recentemente firmato accordi contrattuali scandalosi che hanno messo in discussione tutele sociali e professionali frutto di decenni di storia dell'aviazione civile in Italia e nel mondo''. L'Anpac ''ricorda a Mauro Rossi che lo stesso Segretario Generale CGIL, Guglielmo Epifani, non piu' di un mese fa aveva dichiarato di non ritenere etico e coerente firmare contratti per categorie che non si rappresentano. Purtroppo invece cio' e' accaduto e proprio a firma della FILT CGIL''. ''Quando all'interno della CGIL, primo sindacato in Italia e di grande tradizione storica - conclude l'Anpac - una federazione come la FILT rinuncia ai propri doveri di tutela sociale e sindacale dei lavoratori, significa che ci sono malesseri profondi che potrebbero, se non rapidamente sanati, presto sfociare nell'annullamento delle tutele di ogni singolo lavoratore appartenente anche ad altri settori e categorie''.
 
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