Thread Alitalia/Cai 15-16 dicembre


Stato
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Vado un po' fuori argomento, ma sempre dentro AZ.
Vorrei parlare delle cifre che, due mesi fa, si riportavano riguardo agli esuberi: si diceva che tutti quelli "di troppo" in AZ sarebbero stati accompagnati alla pensione tramite i sette anni di cassa e mobilità.
Alcuni sindacati dissero che i conti non tornavano, e che mancavano all'appello almeno 2-3000 persone.
Avevano ragione. Nel mio settore, questi giorni, dire che stiano facendo una carneficina è dire poco: stanno mandando a casa praticamente tutti, senza riguardo alcuno. Pare che l'unico input di CAI sia " mandatene a casa il più possibile ", e che il piano industriale sia basato unicamente sul costo del lavoro.
Alcuni altri colleghi hanno ricevuto già la lettera da CAI: contratto a tempo determinato, sei mesi e poi a casa.
Si è anche generato un effetto un po' paradossale: siccome pare stiano utilizzando come criterio unico l'anzianità di servizio ufficio per ufficio, abbiamo adesso alcuni uffici che hanno il capo e un solo subalterno.
In ogni caso, siamo al si salvi chi può.
 
Da mezzanotte alle sei sono in volo tutte le rotte di rientro dagli USA

di notte tutto il network intercontinentale è attivo, tuttavia era implicito nella domanda posta, il cui senso era oltre alle rotte di lungo raggio, quali altre rotte possono essere affette dallo stop di 6-8 ore.
 
Ciao Alx

ma non è ancora successo un bel nulla:
- la compagine sociale e le somme versate dai soci sono ancora top secret
- il piano industriale è ancora top secret.

Ora la palla passa ai piloti e poi a Formigoni che dovranno poter raccontare di aver portato a casa qualche vittoria in extremis in cambio del loro consenso.

Questa è la politica i cui tutti dovranno avere almeno un argomento per poter raccontare di essere usciti vincitori.
quoto in pieno, ovviamente.
MF
 
che il piano industriale sia basato unicamente sul costo del lavoro.

Purtroppo stò vivendo anche io quello che racconti nel tuo post, ma non ti quoto su quest'affermazione, che in Azienda ci siano tanti useless è un dato di fatto, sul fatto che con la riduzione della flotta ci sia personale in esubero è un dato di fatto, sul fatto che ci siano part time a 4/5/6 ore che non sono stati mai disposti a rivedere questo loro "diritto acquisito" è un dato di fatto(forse oggi lo rivedrebbero), sul fatto che ci siano colleghi che se gli dici da domani invece che a Magliana vai a Fiumicino ti montano su un casino è un dato di fatto, ecc...
Ciò non toglie, che nel mucchio hanno, purtroppo, anche mandato via colleghi in gamba.
 
Ultima modifica:
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De facto Addio Volare Group!

Scelta prevista...



http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314662


Air Europe chiude: ha fatto scoprire il charter all’Italia A Cai ora non serve


aiuto Ultima tappa, Mauritius. Il vecchio Boeing 767 di Air Europe, la più antica compagnia charter italiana, non volerà più; o meglio, raggiungerà gli hangar del lessor, il titolare del leasing, per cambiar vita e livrea. Air Europe, di fatto, muore. Acquistata da Cai, assieme a Volare, dal commissario di Alitalia, non è più funzionale al nuovo gruppo che, nell’attesa di decidere che cosa fare del marchio e dei diritti, intanto sospende l’attività. Air Europe ha scritto una pagina dell’aviazione italiana. Nata in Gran Bretagna, fu rilevata dalla triade Lupo Rattazzi-Giuseppe Gentile-Antonello Isabella all’inizio degli anni Novanta, proprio all’avvio della prima liberalizzazione dei cieli. Lanciò il charter in Italia, facendo capire a un passeggero sospettoso che gli aerei charter sono gli stessi aerei, se non migliori, delle compagnie di linea. Ma acquisì anche i primi diritti di linea, sempre per destinazioni turistiche: un ibrido che fece scuola. Era, in effetti, l’unico operatore italiano di lungo raggio oltre ad Alitalia. Si parlò anche di una sua quotazione in Borsa; invece entrò, con il 49%, Swissair, attraverso la quale avvenne l’unificazione con Volare, altra partecipata dagli svizzeri. Poi, al collasso di Swissair, Air Europe restò alla coppia Gino Zoccai-Vincenzo Soddu. Il gruppo visse con alterne fortune e alcuni avvicendamenti fino all’onta della liquidazione (2004): lo comprò Alitalia, battendo Air One, (che s’intestardì sui ricorsi). Non interessavano le compagnie, interessavano solo gli slot a Linate, di grande valore economico. Oggi, le logiche sono le stesse: Cai ha comprato Volare-AE ancora in virtù di quegli stessi slot.
L’attività linea-charter su Mauritius, Cuba, Giamaica e Messico non è certo una priorità. Così Air Europe chiude. Almeno per ora. Un’altra compagnia charter è in procinto di cambiar padrone: è Livingston, del gruppo Viaggi del Ventaglio. La trattativa in esclusiva con Ellemme group, rappresentata da un grande navigatore come Gianni Sebastiani, scadeva ieri ma è stata prorogata.
 
Walsh deve capire che CAI ha bisogno anche di soldi!

http://www.guidaviaggi.it/detail.lasso?id=103317

16/12/2008 - 09:43
British ribadisce l'interesse per Alitalia
Alleanza commerciale che potrebbe evolvere in una intesa azionaria



L'interesse ad un'alleanza commerciale con Alitalia era già stata espressa (vedi Guida Viaggi no-stop del 10 novembre 2008), ed oggi sulle pagine de Il Sole-24 Ore British Airways, per bocca del suo Ceo, Willie Walsh, riafferma questa intenzione. Il manager non ha poi escluso che questa intesa possa assumere in futuro un'altra dimensione, quella azionaria.
Sul fronte delle alleanze, sul piatto ci sono anche i nomi di Iberia e Qantas. Per Walsh un accordo con ciascuna delle due non è un punto di arrivo definitivo: "Non possiamo dare vita ad una struttura che precluda altre possibilità di consolidamento". In merito ad un'alleanza oltreoceano, Walsh ammette che il sistema Usa è ancora troppo rigido e ostile ad accordi con società straniere.
Infine Sas: per il ceo di British il vettore sarebbe più orientato verso Lufthansa, "partner naturale per gli scandinavi". Ed in effetti Il Sole riferisce anche che ci siano stati nuovi contatti tra il vettore tedesco e Sas, una notizia che Lh non ha confermato.
 
Nel mio settore, questi giorni, dire che stiano facendo una carneficina è dire poco: stanno mandando a casa praticamente tutti, senza riguardo alcuno. Pare che l'unico input di CAI sia " mandatene a casa il più possibile ", e che il piano industriale sia basato unicamente sul costo del lavoro.

Caro Fabiazzo, non credi sarebbe stato opportuno, per onestà di pensiero, accompagnare questa tua nota con un po' di autocritica per aver contribuito a far fallire l'offerta AF di marzo?
 
Anche io avevo chiesto un mesetto fa di postare la carta intestata delle lettere d'assunzione.... almeno per vedere qualcosina di concreto... sito ancora under construction e livrea, figurati, se ne parlerà tra cento anni, credo rimanga quella di AZ no?
 
Martedì 16 Dicembre 2008, 8:29

Giovedì incontro decisivo Cai-Air France (Mess)

ROMA (MF-DJ)--Giovedi' potrebbe essere il giorno decisivo per definire l'alleanza fra Cai ed Air France. Secondo quanto scrive il Messaggero, a Milano i vertici di Cai -il presidente Roberto Colaninno e l'a.d. Rocco Sabelli- dovrebbero sedersi nuovamente a un tavolo con il numero uno del vettore francese, Jean Cyril Spinetta.

L'obiettivo e' raggiungere un pre-accordo che possa essere presentato al Cda di Cai e al board di Air France nelle prossime settimane, con la speranza di iniziare l'avventura della nuova Alitalia insieme il 13 gennaio prossimo. I francesi puntano al 20-25% del capitale della compagnia italiana.

Nel frattempo, scrive ancora il Messaggero, il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha ottenuto di poter ancora utilizzare il nome Alitalia, nonostante il marchio sia stato ceduto a Cai venerdi' scorso, ma solo per il periodo necessario agli adempimenti relativi alla procedura di amministrazione straordinaria. In tal modo, Fantozzi puo' evitare la convocazione di un'assemblea straordinaria della vecchia Alitalia per la scelta di un nuovo nome per l'azienda, assemblea che si preannunciava infuocata.
 
Martedì 16 Dicembre 2008, 8:29

Giovedì incontro decisivo Cai-Air France (Mess)

ROMA (MF-DJ)--Giovedi' potrebbe essere il giorno decisivo per definire l'alleanza fra Cai ed Air France. Secondo quanto scrive il Messaggero, a Milano i vertici di Cai -il presidente Roberto Colaninno e l'a.d. Rocco Sabelli- dovrebbero sedersi nuovamente a un tavolo con il numero uno del vettore francese, Jean Cyril Spinetta.

L'obiettivo e' raggiungere un pre-accordo che possa essere presentato al Cda di Cai e al board di Air France nelle prossime settimane, con la speranza di iniziare l'avventura della nuova Alitalia insieme il 13 gennaio prossimo. I francesi puntano al 20-25% del capitale della compagnia italiana.

Nel frattempo, scrive ancora il Messaggero, il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha ottenuto di poter ancora utilizzare il nome Alitalia, nonostante il marchio sia stato ceduto a Cai venerdi' scorso, ma solo per il periodo necessario agli adempimenti relativi alla procedura di amministrazione straordinaria. In tal modo, Fantozzi puo' evitare la convocazione di un'assemblea straordinaria della vecchia Alitalia per la scelta di un nuovo nome per l'azienda, assemblea che si preannunciava infuocata.

Bene, auguriamoci che giovedì anche questo step si possa considerare acquisito.

Nel frattempo segnalo che oggi il Presidente e l'AD di CAI hanno preso possesso dei loro uffici a Magliana...
 
Martedì 16 Dicembre 2008, 8:29

[....I francesi puntano al 20-25% del capitale della compagnia italiana....


I francesi non puntano al 20-25%. I francesi puntano a papparsi Alitalia subito (cosa per il momento scongiurata) o fra qualche anno....altrimenti non sarebbero francesi.

Senza un PUT l'affare non si fa. Il nodo è questo.
Difatti non sono mica sicuro che AF sia in pole...
 
I francesi non puntano al 20-25%. I francesi puntano a papparsi Alitalia subito (cosa per il momento scongiurata) o fra qualche anno....altrimenti non sarebbero francesi.

Senza un PUT l'affare non si fa. Il nodo è questo.
Difatti non sono mica sicuro che AF sia in pole...

Forse Colaninno & Co. non sapranno come si fa a far volare un 777 da A a B però in termini aziendali non sono gli ultimi arrivati e non si faranno prendere alla gola da Spinetta, Mayrhuber e compagnia bella...
 
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